Una precisazione del mio punto di vista, dopo lettura dei vostri interessanti commenti.
Da sempre sono un sostenitore della regolarizzazione della prostituzione come un lavoro, con adeguato inquadramento fiscale e sanitario ( come avviene ad esempio per le professioni mediche che implicano un contatto fisico con altri soggetti e dunque un'esposizione a rischi ).
Ho amiche escort, con le quali esco e che presento agli amici come professioniste di altri settori: lo faccio sempre e solo su richiesta delle interessate, le quali si dicono assai timorose del giudizio altrui riguardo alla loro vera attività.
Più volte ho riflettuto con loro su questo aspetto, ossia il pregiudizio e la complessiva impreparazione sociale della popolazione italiana verso l'accettazione del lavoro di escort.
A volte ho pensato che le mie amiche escort esagerassero, e che invece il nostro paese avesse compiuto dei notevoli passi avanti.
Mi sbagliavo.
Il mancato progresso del nostro paese non si manifesta oggi solo verso le donne che fanno le escort, ma verso il prossimo e l'altro in generale.
Nell'idea di allegare ad una recensione su questo sito il profilo facebook privato della ragazza, ci vedo non l'intento di favorire un iscritto a questo forum, bensì l'insopprimibile voglia di pescare nel privato di altre persone, mettendo in bella evidenza i momenti più intimi di esse.
Ora: di una ragazza che fa la escort, cosa mai si può svelare di più intimo rispetto al sesso che essa ci concede a pagamento?
Ma senz'altro la sua vita in casa, con i suoi familiari, i suoi figli, i suoi affetti, le sue emozioni: e non perché questi siano fatti rivoluzionari o unici, bensì per potersi accreditare come "quello che ha scoperto la vita di tizia, pensate a come sono bravo, datemi la medaglia".
Un sociologo benevolo leggerebbe in tutto ciò il bisogno di un utente di smitizzare la bellissima ragazza con la quale è andato a letto.
Un vecchio rottame del settecento come me ci vede solo la cialtroneria ignorante di una banda di ficcanaso impiccioni: favoriti da uno sviluppo tecnologico senza pari, che non li ha però resi diversi dagli immaturi adolescenti che sono rimasti dentro, a dispetto dell'età crescente.
Constatare infatti che tra di essi ci sono dei miei coetanei oggi non mi irrita: mi deprime.
Scusate tutti e mi scusi l'amministrazione: se devo essere punito per quanto ho scritto lo accetterò di buon grado.