Prostata e patologie connesse

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Avuta anche io anni fa, intorno ai 25 anni, appena dopo che ho cambiato ragazza
Feci urinocultura che non segnalo niente,e solo 1 tampone uretrale su 3 (troppo dolore) negativo, no so x che batterio. Dito in culo da 2 diversi, ecografia che ha fatto vedere delle cicatrici alla prostata, segno di infezione
Presi un antibiotico che si chiama cipro qualcosa mi pare, e piano piano sparì
La mia sensazione era pesantezza alla vescica, perdite biancastre, bruciore in punta, sensazione di bruciore/prurito all'uretra

Mi tornò dopo qualche anno, sempre curata

Essendo monogamo, allora, non me la sono mai spiegata, la mia ragazza mai avuto nulla!
 
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Mi permetto una battuta:
ad essere monogami si rischia di esser becchi.
 
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smith

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Gli antibiotici per la prostata andrebbero presi per almeno due settimane. A volte anche fino a quattro settimane.

Ma dubito che Superdott abbia una prostatite batterice: avrebbe dovuto aver almeno la spermicoltura positiva. Invece è negativa.
Penso piuttosto che abbia una banale cistite/infezione alla vescica. La settimana di antibiotico dovrebbe averla curata.
Sarebbe da ripetere l'esame delle urine a distanza di una settimana dall'ultimo antibiotico.

Le donne generalmente sono appena più monogame dei maschi.
Il problema è che, come già suggerito da altro utente, sono portatrici "sane" o meglio asintomatiche: è questo il loro "problema, spesso non manifestano sintomi così chiari e dolorosi come noi maschietti. Quindi può passare del tempo prima che arrivino a curarsi. Spesso se ne accorgono per sbaglio a seguito di altri esami o analisi, altre volte perchè il loro partner inizia a manifestare sintomi.

Quindi per chi ha avuto prostatiti/uretriti ed è sicuro di essere stato monogamo (e lo è anche per la propria partner, almeno nel passato prossimo) varrebbe la pena di far visitare e sottoporre ad analisi anche la partner al fine di scoprire eventualmente un'infezione latente da tempo.
Nel caso dell'utente che è guarito è stato fatto?
La sua partner non aveva sintomi ma le analisi le ha fatte anche lei per essere sicuri che fosse sana?
 
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Gli antibiotici per la prostata andrebbero presi per almeno due settimane. A volte anche fino a quattro settimane.

Ma dubito che Superdott abbia una prostatite batterice: avrebbe dovuto aver almeno la spermicoltura positiva. Invece è negativa.
Penso piuttosto che abbia una banale cistite/infezione alla vescica. La settimana di antibiotico dovrebbe averla curata.
Sarebbe da ripetere l'esame delle urine a distanza di una settimana dall'ultimo antibiotico.

Le donne generalmente sono appena più monogame dei maschi.
Il problema è che, come già suggerito da altro utente, sono portatrici "sane" o meglio asintomatiche: è questo il loro "problema, spesso non manifestano sintomi così chiari e dolorosi come noi maschietti. Quindi può passare del tempo prima che arrivino a curarsi. Spesso se ne accorgono per sbaglio a seguito di altri esami o analisi, altre volte perchè il loro partner inizia a manifestare sintomi.

Quindi per chi ha avuto prostatiti/uretriti ed è sicuro di essere stato monogamo (e lo è anche per la propria partner, almeno nel passato prossimo) varrebbe la pena di far visitare e sottoporre ad analisi anche la partner al fine di scoprire eventualmente un'infezione latente da tempo.
Nel caso dell'utente che è guarito è stato fatto?
La sua partner non aveva sintomi ma le analisi le ha fatte anche lei per essere sicuri che fosse sana?
http://community.punterforum.com/showthread.php?t=189397
 
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Gli antibiotici per la prostata andrebbero presi per almeno due settimane. A volte anche fino a quattro settimane.

Ma dubito che Superdott abbia una prostatite batterice: avrebbe dovuto aver almeno la spermicoltura positiva. Invece è negativa.
Penso piuttosto che abbia una banale cistite/infezione alla vescica. La settimana di antibiotico dovrebbe averla curata.
Sarebbe da ripetere l'esame delle urine a distanza di una settimana dall'ultimo antibiotico.

Le donne generalmente sono appena più monogame dei maschi.
Il problema è che, come già suggerito da altro utente, sono portatrici "sane" o meglio asintomatiche: è questo il loro "problema, spesso non manifestano sintomi così chiari e dolorosi come noi maschietti. Quindi può passare del tempo prima che arrivino a curarsi. Spesso se ne accorgono per sbaglio a seguito di altri esami o analisi, altre volte perchè il loro partner inizia a manifestare sintomi.

Quindi per chi ha avuto prostatiti/uretriti ed è sicuro di essere stato monogamo (e lo è anche per la propria partner, almeno nel passato prossimo) varrebbe la pena di far visitare e sottoporre ad analisi anche la partner al fine di scoprire eventualmente un'infezione latente da tempo.
Nel caso dell'utente che è guarito è stato fatto?
La sua partner non aveva sintomi ma le analisi le ha fatte anche lei per essere sicuri che fosse sana?

Dimenticavo di dire che anche lei fece regolare visita finecologica e tampone vaginale e urine, dove non venne fuori nulla.
Il mio medico mi disse che probabilmente fu una prostatite/uretrite ABATTERICA
Mi venne in periodo natalizio, altro particolare
 
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smith

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Dimenticavo di dire che anche lei fece regolare visita finecologica e tampone vaginale e urine, dove non venne fuori nulla.
Il mio medico mi disse che probabilmente fu una prostatite/uretrite ABATTERICA
Mi venne in periodo natalizio, altro particolare

C'è un po' di confusione in teoria.
Se avevi un tampone positivo non poteva essere qualcosa di abatterico.

Se invece era abatterica avresti dovuto avere tutti gli esami negativi (come la tua ragazza).
Nel qual caso prendere antibiotici era sconsigliato e/o quasi inutile (anche se i vecchi protocolli medici dicevano ugualmente di provare empiricamente a prenderli lo stesso).
Allora forse più che una prostatite (infezione) era una prostatosi (infiammazione). Magari dovuta alla roba pesante e piccante mangiata a natale.
Più che l'antibiotico ci vorrebbe qualcosa che combatta l'infiammazione (che ci dice antinfiammatori ma anche qui è tutto empirico).

Come detto i protocolli sulle prostatiti sono perennemente in revisione.
Classificarla è già difficile, ancor di più curarla,
Si va spesso sull'empirismo.
Con alcuni funziona con altri no.
Dicono che spesso dipenda molto anche dallo stress psicofisico (che ci abbassa la soglia del dolore).
Come m ha detto un urologo, di fatto, terapie magiche e sicure, ahinoi non ne hanno ancora trovate e non pochi dottori, di fatto, rinunciano a curarla seriamente (ci danno di integratori alimentari e poco altro tanto per dire quanto sono convinti che ci possano realmente fare qualcosa).

Secondo me, se uno ha tutti gli esami negativi, deve stare tranquillo (anche se non è facile), bere tanta acqua e fare movimento.
Dovrebbe passare da sola nel giro di qualche mese (anche se non è poco come tempo e nel mentre ci si può disperare un po').
C'è chi dice che nel mentre si può anche scopare più o meno tranquillamente (che può anche aiutare).
Nella mia modesta opinione uno deve vedere: se il dolore e blando lo può anche fare ma se uno non se la sente meglio aspettare di stare meglio.
 
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C'è un po' di confusione in teoria.
Se avevi un tampone positivo non poteva essere qualcosa di abatterico.

Se invece era abatterica avresti dovuto avere tutti gli esami negativi (come la tua ragazza).
Nel qual caso prendere antibiotici era sconsigliato e/o quasi inutile (anche se i vecchi protocolli medici dicevano ugualmente di provare empiricamente a prenderli lo stesso).
Allora forse più che una prostatite (infezione) era una prostatosi (infiammazione). Magari dovuta alla roba pesante e piccante mangiata a natale.
Più che l'antibiotico ci vorrebbe qualcosa che combatta l'infiammazione (che ci dice antinfiammatori ma anche qui è tutto empirico).

Come detto i protocolli sulle prostatiti sono perennemente in revisione.
Classificarla è già difficile, ancor di più curarla,
Si va spesso sull'empirismo.
Con alcuni funziona con altri no.
Dicono che spesso dipenda molto anche dallo stress psicofisico (che ci abbassa la soglia del dolore).
Come m ha detto un urologo, di fatto, terapie magiche e sicure, ahinoi non ne hanno ancora trovate e non pochi dottori, di fatto, rinunciano a curarla seriamente (ci danno di integratori alimentari e poco altro tanto per dire quanto sono convinti che ci possano realmente fare qualcosa).

Secondo me, se uno ha tutti gli esami negativi, deve stare tranquillo (anche se non è facile), bere tanta acqua e fare movimento.
Dovrebbe passare da sola nel giro di qualche mese (anche se non è poco come tempo e nel mentre ci si può disperare un po').
C'è chi dice che nel mentre si può anche scopare più o meno tranquillamente (che può anche aiutare).
Nella mia modesta opinione uno deve vedere: se il dolore e blando lo può anche fare ma se uno non se la sente meglio aspettare di stare meglio.

Infatti le analisi furono tutte negative (1 solo tampone, x i multi-batteri), esami urine x batteri negative, mentre l'ecografia mostrò cicatrici...
 
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In seguito a visita urologica mi è stata diagnosticata una prostatite cronica. Mi aspettavo una cura a base di antibiotici (più "forti" di quelli che mi erano stati dati un mese prima) invece l'urologo mi ha prescritto solo serenoa repens associata ad alfalitico (tamsulosin teva). Tra di voi c'è qualcun altro che si è curato una prostatite senza l'assunzione di antibiotici?
 
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smith

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Io. Tra l'altro definirla prostatite, in assenza di infezioni rilevate (tutti gli esami del caso negativi), sarebbe in parte improprio.
Forse sarebbe meglio chiamarla "prostatosi", ossia solo infiammazione della prostata e non prostatite.

La "terapia" (se così si può chiamare) è sostanzialmente corretta.
O meglio, di fatto, in assenza di infezioni conclamate. non esistono farmaci specifici per curare l'infiammazione.
La serenoa repens è sostanzialmente un farmaco contro l'ipertrofia della prostata (peraltro con efficacia "limitata". Son 30 anni che si conosce. Di fatto aiuta ma non risolve completamente).
Gli alfa litici idem: servono a facilitare il rilassamento dei muscoli aiutando così la minzione.

A sto punto verrebbe da dire che, più che una prostatite, ti hanno riscontrato una prostata ingrossata.

Comunque, per la prostatite cronica (non batterica oltretutto), le altre terapie farmacologiche sono quelle che sono.
Integratori alimentari a base di estratto di polline o altro. La serenoa repens ricorre spesso tra l'altro.
Il brutto di questi "farmaci" (definirli tali è spesso improprio perchè come detto sono più che altro integratori) è che non costano neanche poco e spesso non sono neanche deducibili.

Però vuoi un consiglio?
Secondo me i sintomi che accusi e hai accusato non sono legati a rapporti sessuali che hai avuto.
Penserei piuttosto a regolarizzare l'intestino. Non di rado infezioni e infiammazioni arrivano da lì perchè colon retto, prostata e vescica sono praticamente uno attaccato all'altro.
Cerca anche di bere tanta acqua e mangiare tante fibre. Tiene pulito sia la vescica che l'intestino.

Tieni anche presente che i sintomi che accusi hanno spesso andamento ciclico, ahinoi.
In pratica tendono a scomparire da soli, poi passi un periodo più o meno lungo dove stai bene, per poi magari ripresentarsi improvvisamente senza una causa apparente.
Bisogna conviverci. La terapia che ti hanno prescritto serve ad accelerare la guarigione durante i periodi acuti.
Ma buona parte della prevenzione la devi fare tu con lo stile di vita.

Comunque può anche succedere (a non pochi succede) che passato questo periodo acuto, poi guariscono e stanno definitivamente bene.
 
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Glenda Cherubino

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Non di rado infezioni e infiammazioni arrivano da lì perchè colon retto, prostata e vescica sono praticamente uno attaccato all'altro.

e ci aggiungerei dei probiotici mirati.
 
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Io. Tra l'altro definirla prostatite, in assenza di infezioni rilevate (tutti gli esami del caso negativi), sarebbe in parte improprio.
Forse sarebbe meglio chiamarla "prostatosi", ossia solo infiammazione della prostata e non prostatite.

La "terapia" (se così si può chiamare) è sostanzialmente corretta.
O meglio, di fatto, in assenza di infezioni conclamate. non esistono farmaci specifici per curare l'infiammazione.
La serenoa repens è sostanzialmente un farmaco contro l'ipertrofia della prostata (peraltro con efficacia "limitata". Son 30 anni che si conosce. Di fatto aiuta ma non risolve completamente).
Gli alfa litici idem: servono a facilitare il rilassamento dei muscoli aiutando così la minzione.

A sto punto verrebbe da dire che, più che una prostatite, ti hanno riscontrato una prostata ingrossata.

Comunque, per la prostatite cronica (non batterica oltretutto), le altre terapie farmacologiche sono quelle che sono.
Integratori alimentari a base di estratto di polline o altro. La serenoa repens ricorre spesso tra l'altro.
Il brutto di questi "farmaci" (definirli tali è spesso improprio perchè come detto sono più che altro integratori) è che non costano neanche poco e spesso non sono neanche deducibili.

Però vuoi un consiglio?
Secondo me i sintomi che accusi e hai accusato non sono legati a rapporti sessuali che hai avuto.
Penserei piuttosto a regolarizzare l'intestino. Non di rado infezioni e infiammazioni arrivano da lì perchè colon retto, prostata e vescica sono praticamente uno attaccato all'altro.
Cerca anche di bere tanta acqua e mangiare tante fibre. Tiene pulito sia la vescica che l'intestino.

Tieni anche presente che i sintomi che accusi hanno spesso andamento ciclico, ahinoi.
In pratica tendono a scomparire da soli, poi passi un periodo più o meno lungo dove stai bene, per poi magari ripresentarsi improvvisamente senza una causa apparente.
Bisogna conviverci. La terapia che ti hanno prescritto serve ad accelerare la guarigione durante i periodi acuti.
Ma buona parte della prevenzione la devi fare tu con lo stile di vita.

Comunque può anche succedere (a non pochi succede) che passato questo periodo acuto, poi guariscono e stanno definitivamente bene.
Grazie Smith per l'articolata risposta. Vista la somiglianza dei nostri casi ne approfitto per farti una domanda: oltre ai conosciuti sintomi della prostatite riguardanti le difficoltà nella minzione (che come dici tu giustamente vanno a periodi), avevi anche tu un fastidioso indolenzimento nella zona dei testicoli, in particolare il testicolo destro ma soprattutto nell'interno coscia e anche più in alto quasi in zona inguinale?
 
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smith

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A me davano a periodi dolori e bruciori alla punta del pene e nella zona perineale. I bruciori alla punta del pene ti fanno subito pensare ad un uretrite ma, poichè non hai perdite e il dolore è costante (tanto più che non di rado sorgono anche i periodi di astinenza), già questo fa propendere per l'esclusione di un uretrite vera e propria (e infatti se poi fai gli esami questi sono negativi).
Quelli poi in sede perineale sono ancora meno indicativi di MST (a meno che tu non abbia rapporti anali passivi. Qui devi sapero tu...sono "scelte" personali...).

Certo è che sono una "brutta bestia": perchè se da un lato non sono dolori insopportabili, sono comunque continui e cronici. Quindi alla fine ci si stufa alla svelta e, sopratutto, come detto, anche i medici sono piuttosto impotenti. A meno di non imbottirsi di analgesici e antinfiammatori (che in verità alla lunga non fanno bene e sono solo un palliativo).

Ah...e poi sai che devi mollare definitivamente: bicicletta, motocicletta, cavallo, se ci andavi...
 
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Quando avete fastidi allá prostata che sono insopportabili prendete un semplice aspirina. Per un paio di giorni scompariranno miracolosamente.
Poi ovviamente ritornano. Per esperienza vi dico che non si guarisce mai completamente da una prostatite.

Altra cosa importante e' eiaculare spesso per svuotarsi dallo Sperma in eccesso, senza esagerare per non farla infiammare ancora di piu'.
nella mía esperienza e' importante svuotarsi 3 volte allá settimana.

uno Dei pochi vantaggi della prostatite - quando e' leggera e non opprimente - e' che aumenta notevolmente il volume eiaculato. Alune PAY sono rimaste sbalordite.
 
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Ho la prostatite e mi sto curando con serenoa repens e un alfalitico (tamsulosin teva). La cosa inquietante di questo farmaco è che provoca l'eiaculazione retrograda, cioè lo sperma anziché uscire va nella vescica. Questo fenomeno è innocuo, ma quello che mi chiedo è: il liquido seminale che ho prodotto mi uscirà dopo quando piscio? :unknw:
 
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smith

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Punto primo: ma intanto hai già sperimentato il fenomeno? Perchè non è certo che succeda a tutti i soggetti in terapia (magari a te non capita).

Punto secondo: sì penso che uscirà al tempo d'urinare o, alla peggio scenderà un po' e lentamente in uretra quando sei a riposo un po' come scende a volte il liquido prostatico quando sei eccitato oppure quel po' di sperma che scende dopo una normale eiaculazione. Nulla di preoccupante mi sembra (anche se fortunatamente non ho mai sperimentato eiaculazioni retrograde e spero di non doverlo fare mai).

Punto terzo: non metto in dubbio il giudizio dei medici che ti stanno seguendo e anzi ti consiglio di continuare a seguire scrupolosamente le loro indicazione ma, detto questo, leggendo la tua storia, secondo me stanno prendendo una mezza cantonata. Secondo me ti è venuta solo un po' d'infiammazione alla prostata. Dovuta a cosa non so. Può essere anche solo il tuo stile di vita e, sopratutto, lo stress magari anche indotto dai rapporti mercenari che hai avuto (i sensi di colpa, un po' d'ipocondria e, sopratutto, il nostro micidiale cervello sono fantastici generatori di malattie psicosomatiche).
Più che i farmaci secondo me ti gioverebbe un bel po' di relax e sopratutto autoconvincerti (cosa assai dura lo so. Dillo a me che sono maestro di paranoie autoindotte...) che in verità hai poco o niente al tuo fisico e sopratutto alla tua prostata.

Spero di esserti stato d'aiuto.
 
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ragazzi una domanda...
io prendevo finasteride per alopecia(1mg/dì), ed ora dutasteride (1 cps/dì)
che voi sappiate, potrebbe dare problemi di uretrite/prostatite?
mi è venuto il dubbio leggendo che viene data serenoa repens, usata anche per la calvizie...

la 2° volta che mi venne, mi venne appunto dopo avre sospeso di colpo la finasteride, per poi passare a dutasteride...
 
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smith

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ragazzi una domanda...
io prendevo finasteride per alopecia(1mg/dì), ed ora dutasteride (1 cps/dì)
che voi sappiate, potrebbe dare problemi di uretrite/prostatite?
mi è venuto il dubbio leggendo che viene data serenoa repens, usata anche per la calvizie...

la 2° volta che mi venne, mi venne appunto dopo avre sospeso di colpo la finasteride, per poi passare a dutasteride...

In teoria no.
Paradossalmente son stati segnalati casi inversi: ossia di prostatiti proprio mentre si era in terapia con finasteride o durasteride per alopecia. Ma dovrebbero essere casi rari.

Detto ciò questa è un associazione che ho fatto anche io.
Anche io ho provato la finasteride contro l'alopecia, che con me di fatto non funzionava o comunque lo faceva marginalmente.
Quindi dopo due anni di terapia, come consigliato, ho abbandonato il farmaco.
Dopo poco tempo ho accusato sintomi di prostatite.
Sarà stata una coincidenza ma, a volte, ho il sospetto che la finasteride avesse un'effetto positivo sulla prostata che, quando è venuto a mancare si è "ribellata".
Però sono solo mie supposizioni, non posso per niente affermarlo con certezza.
 
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In teoria no.
Paradossalmente son stati segnalati casi inversi: ossia di prostatiti proprio mentre si era in terapia con finasteride o durasteride per alopecia. Ma dovrebbero essere casi rari.

Detto ciò questa è un associazione che ho fatto anche io.
Anche io ho provato la finasteride contro l'alopecia, che con me di fatto non funzionava o comunque lo faceva marginalmente.
Quindi dopo due anni di terapia, come consigliato, ho abbandonato il farmaco.
Dopo poco tempo ho accusato sintomi di prostatite.
Sarà stata una coincidenza ma, a volte, ho il sospetto che la finasteride avesse un'effetto positivo sulla prostata che, quando è venuto a mancare si è "ribellata".
Però sono solo mie supposizioni, non posso per niente affermarlo con certezza.

mi è sembrato appunto il mio fenomeno...boh...
 
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Mia diagnosi...Prostatite acuta non batterica....spermicoltura negativa....riscontratami da ecografia infiammazione prostata e vescicolette seminali...cura non antibiotica.....mi e' stato prescritto integratore antiossidante prostil forte che costa tanto e non deducibile cazzo.....e uniprost 2 mg.....la cura e' durata 5 mesi .....adesso non ho sintomi rilevanti ma come ha gia' detto qualcuno bisogna curare molto l alimentazione altrimenti la ricaduta e' dietro l angolo.....ridurre consumo di alcool birra compresa, spezie, crostacei, frutta secca, agrumi, cioccolata, pesci grassi (es. Tonno), forse dimentico qualche altro alimento ma in linea di massima son questi. Si a frutta, verdura e cereali integrali, movimento aerobico e moderata ma regolare attivita' sessuale .... :)
 
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