Secondo me, e parlo in generale, siamo passati al puro sofismo.
Anch’io alla domanda posta, ho risposto convintamente che certo non è edificante, ergo per deduzione, direi che si, è alquanto degradante.
Ma l’accezione che ho inteso dare io … a leggere bene il mio commento … non era affatto denigratorio, anzi tutt’altro. Era, al contrario, una sorta di riconoscimento, ancorché encomio, per chi nonostante tutto il fardello collaterale, riesce a fare quest’opera meritoria. Io sono uno di quelli che erigerebbe in ogni città, una statua come tributo, per il grande servizio reso da queste lavoratrici. Nel considerare usurante e certo non privo di problematiche il loro lavoro, implicitamente le riconoscevo grande coraggio, unitamente a forza d’animo, sottolineando tutte le paturnie e le privazioni di cui sono piene le loro esistenze.
Per cui, io non le considero affatto delle minus habens, ma semmai persone che pur tra mille difficoltà, avendo fatto una scelta non facile, hanno spesso una vita complicata.
Partendo da questi presupposti, se vado con loro le abuso o le umilio ? Niente affatto, fintantoché mi comporto con garbo ed educazione e non faccio nulla che non sia stato preventivamente liberamente e scientemente concordato assieme, penso invece che … in parte … sto contribuendo a risolve in quota parte i problemi e le motivazioni per cui hanno fatto la loro scelta … qualunque essi siano, e che certamente non sta a me giudicare.
Gli abusi e le umiliazioni, sono ben altri. Comportamenti odiosi, per fortuna perseguibili penalmente, nulla a che vedere con quanto testè narrato.
Allo stesso modo, se non si fa parte delle schiera d’ipocriti che condannano la prostituzione … salvo poi avvalersi dei servizi delle stesse prostituite che loro stessi condannano …, certamente non c’è incoerenza nel pagare per fare sesso. In fondo trattasi di un semplice e libero scambio tra adulti consenzienti, grazie al quale, entrambi soddisfano un loro bisogno.