...Il problema dei piccoli centri è che spesso il concetto stesso di "privacy" non esiste, e tutti sanno tutto di tutti, come si suol dire...
Ciao Ace, grazie per la tua testimonianza e grazie soprattutto per il tuo saluto, che ho apprezzato molto e che ricambio con lo stesso abbraccio. Anche io sono stata parecchio assente, anche se a me non sono accadute particolari grandi cose, nulla che varrebbe la pena di raccontare comunque. Tu hai la fortuna di stare comunque a Milano tutti giorni , percui imprevisti a parte non hai il problema. Per chi non si deve spostare per lavoro è' un casino comunque.Specialmente se si ha compagnia, bisogna trovare giustificazioni e anche tempo
Sono single. Nessun problema.
D'altra parte, incontrando un conoscente, è molto più facile giustificare la propria presenza nei paraggi del proprio domicilio che a svariati km di distanza...
...e se vuoi un consiglio spassionato, da amico... resta tale.... ad libitum!
purtroppo qui non scrive nessuna. comunque se qualcuna legge e non ha voglia di scrivere pubblicamente mi farebbe piacere anche se mi scrivesse privatamente se possibile..se ha voglia. anche se poi..cosa dovrebbero dirmi? vabè, poche idee ma confuse
qualcosa mi dice che ti sei fidanzato
Per la mia esperienza di metropolitano trasferito in provincia, da osservatore socialeio mi domandavo soprattutto come alcune donne italiane che operano in provincia e non in grandi città facciano ad operare in tutta tranquillità. si spostano di centinaia di kilometri rispetto a dove effettivamente abitano?
non conoscevo la tua storia effettivamente. Per il poco che conta ti posso dire che ti capisco benissimo. Sono anche io come te e per questo ti posso dire che siamo fatti male, purtroppo. Una frase che mi viene ripetuta spesso, e che ahimé non riesco a fare mia, è "bisogna pensare prima di tutto a se stessi, poi agli altri", ed è una santa verità. Pensare a se stessi non significa essere stronzi, ma fare il proprio bene e anche quello dell'altro. L'altro/a, se intelligente, capirà. Altrimenti è l'altro/a ad essere egoista e giocare sui nostri sensi di colpa. Io purtroppo sono una di quelle persone che dovrebbe pensarci 100 volte prima di iniziare un rapporto, perché poi...è troppo tardi. Una volta che sono scattati meccanismi come l'attaccamento, l'affezione, l'abitudine alla quotidianità condivisa, mi riesce molto difficile chiuderla, specialmente dopo tanto tempo e dopo tanto affetto. Non riesco a sopportare l'idea di far soffrire l'altra persona, di "abbandonarla", mi scattano i sensi di colpa..e allora mi dico: era meglio se non avessi iniziato. Quindi, caro Ace, ora capisci perché ti comprendo bene. Non è qui la sede, anzi, apro e chiudo parentesi, ma..io penso che ci facciamo del male.Ciao Petra,
pobabilmente quando ne parlai tu non eri ancora iscritta...
Sono stato sposato per 15 anni, dopo la separazione ho ritrovato una vecchia fiamma e a distanza di un anno abbiamo iniziato una convivenza, che credevo essere la realizzazione dei miei sogni. Stiamo insieme da 12 anni, ma da sei viviamo praticamente come fratello e sorella causa suoi problemi di salute (niente di grave), ma soprattutto per problemi psicologici che l'hanno bloccata...
Non è una bella situazione... ma per senso di responsabilità (mio) non posso interrompere questa storia...
il mio problema nelle relazioni con le donne è quello di essere stato sempre troppo comprensivo, disponibile, troppo altruista e generoso... mi sono dato sempre senza riserve e mi sono ritrovato regolarmente con un pugno di mosche in mano...
Forse non sono stato fortunato...
...forse me le sono cercate...
il risultato non cambia...
Sicuramente, comunque stiano le cose, sono parecchio deluso dalle done, ma non sono così stupido da generalizzare, di fare di tutta un'erba un fascio... però mi vien proprio da dire - e suggerire - meglio soli...