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Scrivo per sapere qualcosa di voi e per capire qualacosa in più su di me.
Siamo tutti molto solidali e partecipi quando si tratta di raccontar le nostre belle scopate. Amiamo parlare delle nostre avventure e delle nostre disavventure scoperecce, però finora ho sempre visto racconti che mettevano in luce una parte della nostra vita di punter.
A parte i costi in termini economici e di tempo, essere punter vi ha fatto sopportare altri tipi di costi? Soldi a parte, la vita di punter è solo gioie o ci sono anche dolori?
Vi faccio queste domande perchè prima di tutto le ho fatte anche a me.Prima di procedere oltre è bene fare un punto della situazione. Da circa 3 anni a questa parte ,dopo un rapporto problematico che si è concluso, mi sono dato all'attività mercenaria , più o meno frequente in base alle mie disponibilità economiche. Non ho più avuto nessun tipo di contatto free che dir si voglia da allora. Nel tempo mi sono rivolto alle pro e ho cercato di soddisfare le mie esigenze corporee così facendo. Non voglio dire che questo mio comportamento sia dovuto al "punteraggio", probabilmente ci sono altre cause psicologiche che mi hanno portato a vivere in questo modo. Di sicuro però essere punter mi ha distolto l'attenzione dal cuore del problema.
Questo sicuramente è uno dei DOLORI della mia vita da punter. Ce ne sono anche altri, uno in particolare di cui voglio parlare qui.
Le paranoie.
Sono sempre stato ansioso ma nel bene o nel male sono sempre riuscito a tenere sotto controllo la cosa. Ultimamente (credo a causa di una frequentazione problematica) ho visto aumentare un po' il livello del problema , ma questo non è importante. Rimane il fatto che la vita di punter ti espone a dei rischi in termini di salute. A meno che uno non si limiti ad una penetrazione completamente protetta e nulla di più,c'è sempre un margine di rischio. Ribadisco forse questo periodo sono più ipocondriaco del solito , appunto per questo vorrei confrontarmi su questo punto con voi. Dopo le mie "puntate" , sopratutto nei periodi immediatamente successivi, devo fare i conti con le paranoie che mi assalgono. Con il passare del tempo tutto si sgonfia, generalmente dopo 3 mesi (tempo necessario per rivelare il virus dell'HIV tramite esame del sangue) divento più tranquillo, anche se non mi sottopongo ad esame . Non voglio gettare falsi allarmi, riesco a vivere la mia vita però c'è sempre qualcosa nello sfondo che mi guasta la quotidianità , basta pensare a "quel pompino scoperto", o a quel "bacio" , o a quel "daty", insomma non penso di dire una novità ma appunto raramente il punter si limita ad una infilzata covered, almeno un bacio ci scappa sempre. LE paranoie col tempo si sgonfiano però è fastidioso convivere con questi dubbi. Non so se la cosa riguarda solo me e proprio per questo sto scrivendo.
Mi sottopongo ad esami del sangue circa una o due volte l'anno, a volte sarei tentato dal farli più spesso ma finora sono sempre riuscito a contenermi.
E voi invece, come vivete questo lato della vita di punter? Conosco personalmente molti punter che non si pongono troppe domande e non si controllano mai, a dire il vero spesso invidio la loro spensieratezza. Tanto se devi esser colpito lo sei anche dopo esserti sottoposto ad esame.
L'esame in realtà serve solo a tranquilizzarmi perchè io ho sempre penetrato covered e non credo che sia mai morto nessuno per un pompino o per una leccata di figa. Il dubbio però essendo bastardo a volte permane.
Come governate i vostri dubbi, a volte prendono il sopravvento e vi costringono a sottoporvi a qualche prelievo del sangue oppure riuscite a ignorarli?
Siamo tutti molto solidali e partecipi quando si tratta di raccontar le nostre belle scopate. Amiamo parlare delle nostre avventure e delle nostre disavventure scoperecce, però finora ho sempre visto racconti che mettevano in luce una parte della nostra vita di punter.
A parte i costi in termini economici e di tempo, essere punter vi ha fatto sopportare altri tipi di costi? Soldi a parte, la vita di punter è solo gioie o ci sono anche dolori?
Vi faccio queste domande perchè prima di tutto le ho fatte anche a me.Prima di procedere oltre è bene fare un punto della situazione. Da circa 3 anni a questa parte ,dopo un rapporto problematico che si è concluso, mi sono dato all'attività mercenaria , più o meno frequente in base alle mie disponibilità economiche. Non ho più avuto nessun tipo di contatto free che dir si voglia da allora. Nel tempo mi sono rivolto alle pro e ho cercato di soddisfare le mie esigenze corporee così facendo. Non voglio dire che questo mio comportamento sia dovuto al "punteraggio", probabilmente ci sono altre cause psicologiche che mi hanno portato a vivere in questo modo. Di sicuro però essere punter mi ha distolto l'attenzione dal cuore del problema.
Questo sicuramente è uno dei DOLORI della mia vita da punter. Ce ne sono anche altri, uno in particolare di cui voglio parlare qui.
Le paranoie.
Sono sempre stato ansioso ma nel bene o nel male sono sempre riuscito a tenere sotto controllo la cosa. Ultimamente (credo a causa di una frequentazione problematica) ho visto aumentare un po' il livello del problema , ma questo non è importante. Rimane il fatto che la vita di punter ti espone a dei rischi in termini di salute. A meno che uno non si limiti ad una penetrazione completamente protetta e nulla di più,c'è sempre un margine di rischio. Ribadisco forse questo periodo sono più ipocondriaco del solito , appunto per questo vorrei confrontarmi su questo punto con voi. Dopo le mie "puntate" , sopratutto nei periodi immediatamente successivi, devo fare i conti con le paranoie che mi assalgono. Con il passare del tempo tutto si sgonfia, generalmente dopo 3 mesi (tempo necessario per rivelare il virus dell'HIV tramite esame del sangue) divento più tranquillo, anche se non mi sottopongo ad esame . Non voglio gettare falsi allarmi, riesco a vivere la mia vita però c'è sempre qualcosa nello sfondo che mi guasta la quotidianità , basta pensare a "quel pompino scoperto", o a quel "bacio" , o a quel "daty", insomma non penso di dire una novità ma appunto raramente il punter si limita ad una infilzata covered, almeno un bacio ci scappa sempre. LE paranoie col tempo si sgonfiano però è fastidioso convivere con questi dubbi. Non so se la cosa riguarda solo me e proprio per questo sto scrivendo.
Mi sottopongo ad esami del sangue circa una o due volte l'anno, a volte sarei tentato dal farli più spesso ma finora sono sempre riuscito a contenermi.
E voi invece, come vivete questo lato della vita di punter? Conosco personalmente molti punter che non si pongono troppe domande e non si controllano mai, a dire il vero spesso invidio la loro spensieratezza. Tanto se devi esser colpito lo sei anche dopo esserti sottoposto ad esame.
L'esame in realtà serve solo a tranquilizzarmi perchè io ho sempre penetrato covered e non credo che sia mai morto nessuno per un pompino o per una leccata di figa. Il dubbio però essendo bastardo a volte permane.
Come governate i vostri dubbi, a volte prendono il sopravvento e vi costringono a sottoporvi a qualche prelievo del sangue oppure riuscite a ignorarli?