Chichibio ha scritto:
perry ha scritto:
Chichibio ha scritto:
...Ritengo tuttavia che i racconti che girano siano leggende metropolitane..
Non e' uno che dice delle fole e poi per quale interesse?
..per far ridere,e poi perchè i racconti pririginosi hanno sempre stuzzicato la fantasia paesana.
nn dico che nn possa succedere,ma e' raro..rarissimo.
possibile che un sex toys rimanga incastrato,ma il pene del partner tende facilmente a perdere turgidità...
No non c'è nulla da ridere in queste storie. Curiosità pruriginosa, quella sì.
Non sono leggende metropolitane. Infatti ti ho messo nel mio intervento precedente testiminianze documentate, non dicerie di fantasia paesana.
La storia del centro commerciale di Bergamo è andata su tutti i giornali ed è stata fin troppo documentata.
Poi ti devo ancora contraddire, il fatto che il pene del partner perda facilmente turgidità è una causa predisponente del "penis captivus", al pari dell'insufficiente lubrificazione che all'atto di una contrazione spastica dello sfintere, fa sì che una parte del pene faccia nocciolo (come diciamo noi toscani). Lo sfintere contraendosi su di un pene non turgido e resistente, lo restringe strozzandolo in quel punto ed impedendo il reflusso sanguigno della parte interna che rimane ingrossata, non riuscendo quindi a sfilarsi dallo sfintere contratto.
Per i toys il discorso è semplicemente meccanico, non legato alla pressione sanguigna. L’ano può dilatarsi, ma se qualcuno ci infila degli oggetti inadatti per grandezza e conformazione, che rendono poi non semplice sfilarli, la contrazione può portare alla ritenzione. Ed in questo caso infatti non serve la puntura di antispastici (come nel caso del pene captivus), ma occorre un seppur piccolo intervento di chirurgia con dilatazione o sutura per l'asportazione dell'intruso.
Sono due situazioni diverse, anche se il problema è simile.
Infatti il caso del toys e ben più frequente del penis captivus, invece raro, ci sono casistiche cliniche, non leggende.
Sul fatto che il penis captivus sia un accadimento raro siamo tutti d'accordo, per fortuna, ma non per questo lo si può definire "leggenda metropolitana".
E' raro anche rompersi la testa per la caduta di un vaso da fiori da un balcone, ma è accaduto eccome. Vallo a raccontare che è una leggenda metropolitana a chi se le beccato e sentirai che ti dirà.
Io ho scritto cose documentate, se poi vuoi avere ragione perché hai deciso così, allora è inutile parlare, si perde solo tempo e poi chi legge si faccia l’opinione che crede.
Infine sappi che chi lavora al pronto soccorso della mia città non ha alcun interesse a raccontare dicerie paesane, qui non siamo al paesello, di cose ne succedono fin troppe e di ben più eclatanti tutti i giorni. Non ti esprimere così su realtà che non conosci. Io non lo sto facendo con te.
E poi ti ripeto, ma tanto vedo che è inutile, che i racconti sono sempre stati confermati da altre persone dell’ambito medico ospedaliero presenti.
Insomma per praticare l’angusto buchetto ci vorrebbero verghe toste e resistenti, non barzotte.
