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angusmacleod ha scritto:Cavolo, lo sapevo che mi infognavo in un ginepraio...
In ordine:
Escludendo le pubblicazioni scientifiche (intendo quelle per gli addetti ai lavori, sulle riviste scientifiche), di libri divulgativi ne esistono parecchi.ne approfitto... letture alternative c_onsigliate ?
Quello di Miller è buono, cerca dopo l'estate e credo che lo troverai.
Nell'attesa divorati il vecchio ma fondamentale "La scimmia nuda" di Desmond Morris.
E' un libro divulgativo ma meraviglioso nella sua brutale verità.
Dopo vedrai tutto in maniera molto diversa.
Poi magari apro un thread apposito.
[quote:16ohnpz0]No. Qui mi spiace ma i conti non tornano: ovvio che se è l'uomo che si propone è la donna che sceglie se accettare o meno: come ho già detto prima la scelta dell'uomo avviene nel momento in cui decide chi corteggiare: la donna si limita a scegliere tra chi la corteggia ma non può scegliere incondizionatamente chi vuole: può provarci ma in questo caso incappa anche lei in rifiuti (o sono stato il primo al mondo ad aver rifiutato qualcuna?).
Questa discussione qui ha dei limiti tecnici tremendi e il rischio di avvitarsi in incomprensioni semantiche e comunicative è enorme.
Però provo ad andare avanti.
- la scelta dell'uomo avviene nel momento in cui decide chi corteggiare.
Il fatto è che la scelta dell'uomo non è libera ma condizionata da un vizio primitivo, cioè quello che il maschio di fatto si rende disponibile ad essere scelto.
Il corteggiamento non è altro che il "trailer" del soggetto, la brochure pubblicitaria del prodotto maschio.
In quel momento (e a volte si tratta di secondi o anche meno), l'uomo deve dare il meglio di sé affinché possa essere scelto.
C'è chi intenderà come meglio di sé la simpatia, chi la forza, chi l'intelligenza, chi l'avere.
Come vedi nello stesso assunto di corteggiamento è contenuto l'assioma che è la donna a scegliere.
Il segreto del corteggiamento perfetto, infatti, risiede nel dare alla donna quello che lei chiede.
E la bravura di un'abile corteggiatore sta nel capire questo.
Penso che converrai sul fatto che se in una stanza ci sono 10 donne e 10 uomini, di aspetto normale, tutti gli uomini (o quasi), flirteranno in modo più o meno evidente con le donne.
Al contrario pochissime donne flirteranno spontaneamente con gli uomini.
Anzi assisterai alla identificazione di un esemplare maschio più "appetibile" e alla lotta tra le femmine per la sua conquista.
Ma questa non è corteggiamento donna-uomo, è la lotta per la trasmissione del proprio patrimonio genetico.
Finita la lotta, si creerà una sorta di classifica nella quale la prima donna sceglierà il maschio migliore, la seconda il secondo e così via.
Questo è un altro motivo per cui un uomo intelligente "non va a caccia" in luoghi dove deve competere con altri.
Anche perché in quei luoghi, generalmente, le doti prescelte sono le più superficiali e anche le donne più attente si lasciano coinvolgere mutando, seppur temporaneamente, i propri gusti.
Ecco perché discoteche, feste, incontri pubblici, sono l'apoteosi dei tradimenti, dei "non so cosa mi è successo", dei "non volevo".
- o sono stato il primo al mondo ad aver rifiutato qualcuna?
No non sei stato il primo e non sarai l'ultimo.
Il rifiuto avviene perché il nostro cervello, i nostri sensi, hanno molte più necessità che la semplice soddisfazione del nostro istinto.
Tutto questo spesso è definito in un attimo, è la famosa "chimica".
Che in effetti è proprio chimica.
Ma anche la situazione del momento, il nostro stato psichico, le nostre aspettative o il sentirsi disponibile per un'altra.
Ad esempio io non amo le donne stupide, le donne superficiali, le donne manipolatrici.
Ma non amo neanche le donne troppo grasse o troppo magre, le donne color carota, le donne senza seno.
Più di una volta, però, sono stato attratto da donne che presentavano combinazioni di questi elementi.
E ho passato bellissime serate (anche non di sesso).
In quel momento ho messo a dormire l'istinto animale e sono ritornato ad essere uomo.
Mi fermo.
Soltanto un'ultima cosa.
Ma voi proprio alla sfortuna non ci credete eh? dev'essere tutto "scientifico"?
No, non ci credo.
Ogni volta che mi lamento della mia sfortuna c'è sempre chi mi fa notare invece la mia fortuna.
Non ti voglio convincere che tutto deve essere scientifico.
Non sarebbe corretto.
Io però lo penso.
So che non mi godo molti aspetti spirituali, mistici e misteriosi della vita.
Ma preferisco sapere cosa succede piuttosto che affidarmi agli dei dell'Olimpo.
L'uomo è molto complesso e chiaramente non è inquadrabile in leggi, formule e verità assolute.
Però tutto quello che possiamo conoscere ci può permettere di esplorare e meravigliarci di quello che non possiamo conoscere.
Giuro che ora me ne starò buono buono a scovare fake e a trovare la prossima pay da timbrare.
[/quote:16ohnpz0]
non posso fare altro che straquotare, hai il mio assenso e la mia benedizione tanto per restare in tema religioso
battutacce a parte, sono convinto anchi'io, ma con sommo dispiacere,( perchè in fondo la parte più esoterica ed intangibile della vita ha il suo fascino) che non siamo altro che un ammasso di combinazioni chimiche, tutto ciò che ci circonda è governato dalla scienza e dal dispendio minore possibile di energie da parte dell'universo che ci ospita.
mi accontenterò di registrare "fantasmi" su real time e guardarlo di mattina, perchè a mezzanotte....beh, non si sa mai cosa possa accadere!!