Una mia amichetta della Costa d'Avorio che frequento da anni arriva all'appuntamento e mi tira fuori che deve andare nel pomeriggio all'ospedale per fare la colposcopia perche' dice che io l'ho infettata e adesso devono eliminarle 'ste cose nella vagina.......un po' incazzato le rispondo che poteva dirmelo prima e potevamo rimandare l'incontro a quando il problema fosse stato risolto.
Aggiungo,un po' esitante,per paura di offenderla,che io non ho nessuna manifestazione infettiva;infatti si arrabbia subito perche' ha sempre preteso di farmi credere che non scopa con nessun altro,e poi aggiunge:
" Ma tu no problema,perche' puo' fare altro modo..."
Capisco al volo,conoscendola,e tutto sommato la cosa mi sta bene.......la ribalto gambe all'aria e,dopo essermi umettato la cappella con un po' di gel,la penetro analmente e ci do' dentro per un bel po'(ero ancora mezzo incazzato e mi sembrava,inconsciamente,di infliggerle una punizione ....sia pur blanda , del resto,per lei ,perche' le e' sempre piaciuto un sacco farsi sodomizzare).
Solo adesso,passato un mese dall'episodio,ho capito la ragione per cui mi aveva negato la vagina.....era rimasta preoccupata per un mese di esserci rimasta, dopo che ,in un momento di debolezza,l'avevo farcita ,cosa che non avevo mai(quasi)fatto in precedenza,dato che sa tutto di me(o quasi),e quindi il problema ,poi,sarebbe comunque mio.Per questo,nella sua ingenuita',si era inventata malattie ed interventi.