Ricordo di una ragazza che mi fa molto cara e del suo culo, che mi fu altrettanto caro (non parlo di soldi, cinici porci, mes semblables, mes fréres!)
Ci frequentavamo da un mesetto. Mi piaceva molto, e non solo perché era (è) una ragazza bella e sensuale. Intuivo in lei un'inclinazione a ubbidire, che però non si manifestava; e temevo di sbagliarmi, di spaventarla, insomma le solite cazzate che ti azzoppano la vita erotica quando una ragazza ti piace troppo. Così, a letto tutto bene ma tutto lì. Evento per me eccezionale, dopo un mese che me la scopavo non avevo neanche provato a incularmela. Un bel giorno (per l'esattezza, un pomeriggio verso le cinque) dopo aver scopato per un paio d'ore, eccitata, slacciata, col viso arrossato da piacere, si mette a pecora e mi fa, guardandomi con i suoi occhioni espressivi, profondi, un po' malinconici: "Prendimi dietro".
In quel momento, un semidio ctonio mi suggerì una risposta assurda, incredibile, anche comica: "Non te lo meriti!"
Invece di mandarmi a fare in culo, offendersi, perlomeno stupefarsi o scoppiare a ridere, si sciolse tutta, come se d'improvviso diventasse liquida, e mi lanciò uno sguardo dove turbinava un colossale, formidabile, delizioso uragano. Cominciai immediatamente, senza più farmi storie e patemi, a farla ubbidire a bacchetta, e subito lei mi rispose con un entusiasmo, una gioia e forse anche un sollievo completi, perfetti, come se avessi pronunciato la parola magica che la liberava (e infatti così era, avevo pronunciato la parola magica che la liberava dal controllo di sé, dal timore di quel che pensano gli altri, di quel che pensava di se stessa).
Non me la inculai, quel giorno. Provvidi, a tradimento, senza avvisare e senza cerimonie di sorta, al nostro incontro seguente. Sdraiato su di lei, con il coso nel suo culo e gli occhi a un centimetro dai suoi, la fissavo e ci vedevo la lucina della felicità. La preavvisai che da allora in poi, me la sarei inculata quando volevo, senza prepararla, e che se le facevo male non me ne fregava niente. Mi diede un lungo bacio, dolcissimo, affettuoso, riconoscente.