La questione ha una certa importanza perché l'Olanda è una delle roccaforti della legalizzazione e, da come la presentano certi articoli, sembra che ad Amsterdam vogliano chiudere le vetrine del sesso. E' così solo in parte.
Il problema grosso è il turismo di massa che porta un'enorme quantità di visitatori ad Amsterdam. Nella città vecchia (de Wallen), se ubriachi e in branchi, infastidiscono i residenti e forse anche le ragazze in vetrina. Quindi da mesi la sindaca Femke Alsema sta pensando di adottare contromisure, ma ha anche detto chiaro e tondo che considera la prostituzione un lavoro legittimo.
La scorsa estate aveva proposto
4 soluzioni
1. Mettere le tende alle vetrine, così che i curiosi perditempo stiano alla larga. La soluzione non piace alle ragazze che non riescono a pubblicizzarsi.
2. Chiudere le vetrine nel centro storico e aprirle in un luogo diverso in preferia, un vero erotic-center. Anche questa non piace alle ragazze, la cui maggioranza vorrebbe restare nelle vetrine del centro.
3. Adottare la soluzione 2 solo in parte, ossia fare l'erotic-center altrove ma lasciare aperte alcune vetrine del centro.
4. Aumentare addirittura le vetrine in centro, per fare in modo che i turisti si sparpaglino e facciano meno ressa. Tenete presente che per rendere più signorile la zona, il comune aveva fatto chiudere parecchie vetrine negli ultimi 12 anni. Mi sembra che questa fosse la soluzione preferita dalle associazioni di prostitute.
A quanto capisco da
questo articolo in inglese la soluzione più probabile sembra la n.3, in particolare dalla frase:
The aim is not to replace prostitution in the red light district, but open the door to alternative locations so sex workers can relocate if they feel more comfortable, officials say.
Quindi lasciare le vetrine nel Wallen, ma offrire anche un luogo alternativo che vada bene a quelle che vogliono sottrarsi alla ressa dei curiosi. Se così fosse non ci vedrei niente di male. Nell'articolo di adnkronos, che comunque è ben fatto, sembra che la soluzione scelta sia invece la n.2.
Non so quale sia più attendibile, ma l'importante è che venga ribadito che la prostituzione è un lavoro legittimo.