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"Sesso gratis con le prostitute in cambio di protezione". Carabiniere condannato
https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/carabiniere-prostitute-sesso-1.4957082
Il militare, ora in pensione, accusato di concussione da tre lucciole
Rimini, 28 dicembre 2019 - Chiedeva sesso gratis alle prostitute in cambio di ‘protezione’. Ed è per il reato di concussione che qualche giorno fa un ex carabiniere, all’epoca in servizio a Rimini, è stato condannato a due anni di carcere, con il beneficio della pena sospesa. Il militare ha sempre negato le accuse, giurando di essere stato incastrato. Il suo difensore, Cristiano Basile, ha già annunciato che presenterà ricorso in Appello.Tutto comincia quando una sera del 2013, una pattuglia del Nucleo radiomobile fa un giro di controllo sui marciapiedi a luci rosse. La prima tappa è un distributore sulla via Emilia appannaggio di due lucciole bulgare. Ma quando i carabinieri chiedono documenti e quant’altro, le prostitute li gelano. E raccontano loro di come poco prima fosse passato un loro collega. La prima volta era venuto in divisa, la seconda invece si era presentato in borghese. Ed era stato in questa seconda occasione che aveva fatto loro la ‘proposta’. Che era quella di avere prestazioni sessuali gratuite, in cambio di ‘protezione’ e di scampati controlli. Le due ragazze, lucciole di lungocorso, gli avevano però risposto picche. Se voleva fare sesso con loro, gli avevano risposto, avrebbe dovuto pagare. I militari avevano preso le bulgare a verbale, quindi si erano spostati nel distributore successivo. Lì c’era invece una romena, e dopo qualche domanda era arrivata la conferma che sì, c’era un carabiniere che aveva chiesto sesso in cambio di favori. Lei c’era andata un paio di volte, e la storia andava avanti da qualche settimana.A quel punto i carabinieri erano tornati in caserma e avevano riferito tutto al superiore. Le tre ragazze erano state sentite di nuovo e non solo avevano confermato la loro versione iniziale, ma avevano anche riconosciuto il militare in questione in mezzo a una serie di fotografie. Il carabiniere era finito sotto inchiesta per concussione e induzione indebita, ma fin da subito aveva negato a oltranza di avere mai fatto simili richieste alle tre prostitute. Era stato comunque rinviato a giudizio e qualche giorno fa si è chiuso il processo con una condanna a due anni di carcere. Il pubblico ministero ne aveva chiesti sei. Nel frattempo il carabiniere è andato in pensione.
https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/carabiniere-prostitute-sesso-1.4957082
Il militare, ora in pensione, accusato di concussione da tre lucciole
Rimini, 28 dicembre 2019 - Chiedeva sesso gratis alle prostitute in cambio di ‘protezione’. Ed è per il reato di concussione che qualche giorno fa un ex carabiniere, all’epoca in servizio a Rimini, è stato condannato a due anni di carcere, con il beneficio della pena sospesa. Il militare ha sempre negato le accuse, giurando di essere stato incastrato. Il suo difensore, Cristiano Basile, ha già annunciato che presenterà ricorso in Appello.Tutto comincia quando una sera del 2013, una pattuglia del Nucleo radiomobile fa un giro di controllo sui marciapiedi a luci rosse. La prima tappa è un distributore sulla via Emilia appannaggio di due lucciole bulgare. Ma quando i carabinieri chiedono documenti e quant’altro, le prostitute li gelano. E raccontano loro di come poco prima fosse passato un loro collega. La prima volta era venuto in divisa, la seconda invece si era presentato in borghese. Ed era stato in questa seconda occasione che aveva fatto loro la ‘proposta’. Che era quella di avere prestazioni sessuali gratuite, in cambio di ‘protezione’ e di scampati controlli. Le due ragazze, lucciole di lungocorso, gli avevano però risposto picche. Se voleva fare sesso con loro, gli avevano risposto, avrebbe dovuto pagare. I militari avevano preso le bulgare a verbale, quindi si erano spostati nel distributore successivo. Lì c’era invece una romena, e dopo qualche domanda era arrivata la conferma che sì, c’era un carabiniere che aveva chiesto sesso in cambio di favori. Lei c’era andata un paio di volte, e la storia andava avanti da qualche settimana.A quel punto i carabinieri erano tornati in caserma e avevano riferito tutto al superiore. Le tre ragazze erano state sentite di nuovo e non solo avevano confermato la loro versione iniziale, ma avevano anche riconosciuto il militare in questione in mezzo a una serie di fotografie. Il carabiniere era finito sotto inchiesta per concussione e induzione indebita, ma fin da subito aveva negato a oltranza di avere mai fatto simili richieste alle tre prostitute. Era stato comunque rinviato a giudizio e qualche giorno fa si è chiuso il processo con una condanna a due anni di carcere. Il pubblico ministero ne aveva chiesti sei. Nel frattempo il carabiniere è andato in pensione.