[RECE] Adela (ROU) - OTR Diurna - Vittuone (MI)

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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Adela
Nazionalità: Rumena
Età apparente: 30
Descrizione fisica: bella ragazza, alta e dotata di seno interessante, fisico un po' rilassato, castana, belle labbra, begli occhi
Attitudine: sorridente, simpatica, non frettolosa
Reperibilità: molto facile, vista in postazione tutte le volte che son passato

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ, HJ, RAI1
Servizi usufruiti: HJ, BJ
Durata dell'incontro: 15' + spostamento, circa

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Vittuone, via Donatori di Sangue
Coordinate: 45.498256,8.956789

LA MIA RECENSIONE

Adela, nota su altri lidi come Alana (ma è chiatamente un refuso), è una ragazza che mi ha molto incuriosito la prima volta che, seguendo i precisi reportage dei colleghi, mi sono spinto fino a Vittuone a vedere come fosse organizzato il punto prelievi locale.

La mancanza di recensioni su PF mi ha portato a diffidare, e quello che si legge di lei in giro parla di una ragazza in passato abbastanza "aperta" e forse anche remissiva che pare aver perso l'originario smalto e aver ridotto le sigle dopo esser stata messa alla prova da inculatori seriali assai poco delicati.

Ma tra quello che si legge e la realtà non si sa mai quale sia lo scarto, la ragazza ha un davanzale che mi attira e uno sguardo furbetto ogni volta che passo in ricognizione, resta solo un modo per scoprire come stanno le cose.

Atterro quindi in zona Avis Vittuone, dove sotto un ombrellone che le ripara in parte dal sole ci sono la bionda Valentina e la castana Adela, intente forse a mangiare semi di zucca; Valentina seduta sulla sedia, Adela per terra, con le spalline del top un po' abbassate, sotto cui non indossa reggiseno, mettendo quindi già in mostra parte della dotazione mammaria.
Le chiedo le tariffe, ottengo conferma che il menu standard è invariato rispetto alla media della zona (BJ 20, BJ+RAI1 30), non sono interessato a extra perché OTR preferisco proteggermi, ma voglio conferma che abbasserà anche gli ultimi centimetri rimanenti del top perché io possa ammirare a palpeggiare quel bel seno.
Su questo punto, soprendentemente, si nega! (scoprirò poi il perché)
Le faccio notare che praticamente le ha già di fuori, e le dico che per me è una condizione discriminante: tette, sali in macchina e andiamo, no tette, è stato un piacere e arrivederci.
La ragazza ci mette davvero poco a convincersi, risolino, gira attorno alla vettura e sale, dandomi indicazioni per l'imbosco. Nel mentre passano alcuni lavoratori delle ditte lì vicino, e Adela ride.. chiedo spiegazioni e intuisco che diversi, trovandosi a passare da lì per lavoro, non resistano all'esposizione di cotanto ben di dio e cedano alla tentazione.

La ragazza mi conduce per fortuna lontano dalla sua mattonella, pochi minuti di auto ma almeno evitiamo un imbosco che molti hanno descritto come assai rischioso.. e anche su questo dopo avrò conferme.
L'imbosco 2.0 comunque non è il massimo: bisogna passare molto vicino a una ditta con un grande andirivieni, e i lavoratori sanno benissimo cosa vanno a fare le auto in fondo a quel parcheggio, tant'è che nell'andarmene riceverò anche dei gesti di congratulazioni rivolti al mio indirizzo.. insomma, per la privacy male male!

Nel mentre qualche chiacchiera con Adela, che si dichiara rumena, di 30 anni, ride in maniera sciocchina e simpatica alle mie battute, e sembra davvero una alla mano.
La osservo meglio: è più alta della media delle sue colleghe, ha un fisico abbronzato, un po' morbido e rilassato specie sulle cosce e forse con un filino di pancetta, un bel viso con il punto forte rappresentato dalle labbra, davvero sexy. La depilazione sulle gambe non è perfetta, ma a me poco importa. Come già detto, dal top mezzo abbassato fanno capolino due tette un po' rilassate ma dalla dimensione e consistenza interessanti; durante il viaggio di avvicinamento all'imbosco le abbasso il top un paio di volte, provocando le sue risatine imbarazzate perché potremmo essere visti dalle macchine in senso opposto, ma a me questo siparietto eccita un casino.

L'imbosco purtroppo è sotto il solleone, io pago un canonico ventello per usufruire di HJ che si tramuterà in BJ, e Adela fedele a quanto dichiarato mette in mostra due mammelle che io quantificherei su una terza, un po' cadenti e svuotate ma comunque molto belle (per me) e che mantengono una bella consistenza al tatto.
Qui si svela l'arcano: Adela deve aver perso peso, negli anni, e la forma un po' rilassata del suo seno è dovuta a questo e non a una gravidanza; per questo non era disposta inizialmente a mostrarle: non le piacciono molto.
Io invece apprezzo e palpo, palpo e apprezzo, mentre Adela incassa i miei complimenti ridendo e con una mano un po' da muratore inizia a ringalluzzirmi il compare; lavoro svolto con tecnica non eccelsa ma efficace, la simpatia e la rilassatezza della ragazza mi mettono a mio agio, e presto le propongo di passare al succhiaggio.
Mi gomma con esperienza e inizia un pompino discreto: abbastanza profondo, buon ritmo, si lascia anche guidare un po' la testa ma non riesce a prenderlo tutto.
Io nel mentre ho afferrato una delle sue belle mammelle con la sinistra, la destra invece vola fino alle sue chiappe e si insinua sotto le mutande, le scosta e a poco a poco introduce le dita nella sua fichetta umida.
Lei non batte ciglio, inizio quindi a ravanarla delicatamente con un dito trovandola non fradicia ma comunque ben lubrificata.

In tutto questo Adela prosegue il suo lavoro di immersione, ogni tanto rifiata facendo andare la mano, ma senza fretta, e quando mi sento vicino alla fine le faccio segno di andare avanti con la bocca e vengo così, nel gommino, con lei che non si stacca fino alla fine, mentre la mia mano destra è ancora saldamente infilata nella sua vagina.

Segue un social abbastanza cordiale, Adela è simpatica e le piace ridere, mi racconta di non essere da tantissimo in Italia (non ricordo quanto, ma entriamo in argomento perché il suo italiano non è molto rodato), al contrario della sua collega Valentina che pare sia sul suolo italico da ben 10 anni!
Non mi sembra però corrispondere s nessuna delle Valentine di cui trovo traccia qui su PF, mentre si trova letteratura su di lei altrove, in particolare sul suo culo di marmo.

Chiudiamo con un bel siparietto finale: mentre la riaccompagno vediamo un bel furgoncino di Bianca Verdi infilarsi proprio in via Donatori di Sangue!!! Lei mi dice quindi di proseguire dritto, un paio di rotonde, una chiamata a Valentina per sapere se i verzii se ne sono già andati, e ricevuta conferma possiamo fare inversione e la lascio dove l'avevo prelevata, facendo un saluto anche a Valentina, che pare essere molto seriosa ma di cui mi riprometto di approfondire la conoscenza: deve avere due tettine più piccole di Adela e io sono un grande estimatore della coppa di champagne, mi piacerebbe vedere cosa nascondeva il suo vestitino scuro di quel giorno.

In sintesi:
- bella ragazza, non più ragazzina ma più "donna", con qualche rilassatezza a livello fisico
- nel complesso però fa la sua porca figura, tra viso, labbra, e tette che offrono del materiale da pastrugnare
- zero fretta, sempre gentile e sorridente, zero richieste di upgrade, disponibilità a farsi toccare

Per quanto mi riguarda merita senz'altro un secondo incontro, in cui mi piacerebbe approfondire la sintonizzazione su RAI1 e vedere come si comporta in quel frangente.

Voto: 3,5/5
(sì sono uno di manica larga, se mi trovo bene)
 
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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Adela
Nazionalità: sedicente rumena
Età apparente: 30 dichiarati
Descrizione fisica: alta poco più di 1.60, corporatura brevilinea, capelli scuri lisci, viso non folgorante ma dai limeamenti regolari, occhi castani grandi ed espressivi, labbra abbastanza carnose e sempre atteggiate in un mezzo sorrisino da Gioconda, seni che appaiono non grossi e un po' svuotati
Attitudine: BJ di media fattura, svolto con buona dedizione ; abbastanza ciarliera, con la sua vocina flebile e il suo tono un po' svampito
Reperibilità: difficile, anche per i voli intercontinentali di A/R per la mattonella

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ, HJ
Durata dell'incontro: una dozzina di minuti al retrobottega

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Pregnana
Coordinate: ai Maoi di pietra, cascina Madonnina

LA MIA RECENSIONE

Avendo finalmente rivisto Adela in carne e ossa, accanto alla sua Peugeottina rossa con targa dell'Oltenia, diventa obbligatorio fare tappa anche da lei, prima di rientrare a casa.

Devo comunque ricaricare l'artiglieria, dopo l'incontro con Mary Nasona, e torno a esplorare per una ventina di minuti il settore di Pregnana, intervistando la Jasmine della curva a gomito di via Olivetti (ma rifiuta di prestare i suoi servigi in auto) e cercando di capire se appaia la nuova dirimpettaia di Bianca QKV. Faccio in tempo a vedere quest'ultima che rientra a piedi alla stazione, ma nessuna traccia dell'altra comare.

Ora i tempi sono maturi per Adela, ma tra il dire è il fare c'è di mezzo il mare: la moretta va via come il pane, me la soffiano per ben due volte di fila e ogni giro di giostra dura una mezza eternità, per via del lungo viaggio sino al retrobottega.

Faccio in tempo a vedere Mary spostarsi da Isabel, facendola ridere a crepapelle come solo una cabarettista di Zelig saprebbe fare, e finalmente riappare la sagoma in abitino ciclamino e con eleganti sandali da schiava, ai Moai di Pregnana. Sono però nella direzione sbagliata, ho macchine attaccate agli scappamenti e mi tocca lo stesso giro di boa che un quarto d'ora prima mi era stato fatale.

L'AMICA DI MAYA

Stavolta sono invece fortunato, perchè Adela è salita per un attimo sulla sua vetturetta e la intercetto proprio mentre ne ridiscende. "Ma tu sei per caso l'amica di Maya, quella che stava a Vittuone?", cerco subito di rompere il ghiaccio. "Ahahah, mi hai riconosciuto!", mi risponde ridendo la moretta, lusingata di essere famosa come una piccola divetta (in realtà, la sua celebrità dipende piuttosto da mirabolanti operazioni di trivellazione del suo deretano, narrate in altri lidi internettiani).

Il rate è il solito ventello, lei non è ancora in procinto di scappare a casa e allora l'affare è fatto: va a chiudere la sua vetturetta di servizio e si accomoda accanto a me, direzione retrobottega.

Parliamo un attimo di Maya, che già sapevo avere trascorso l'estate a rosolarsi sotto al sole iberico e che pare non essere intenzionata a rientrare a prestare i suoi servigi nelle nebbie padane. Ricordavo che anche Adela abitasse assieme alle altre ragazze del team Avis/Cava, ma pare che ora sia diventata autonoma e non era difficile immaginare che le due vicine, Mary Nasona e la slabita Isabel, fruissero dei suoi servizi di trasporto-pendolari. Per il resto, con la sua vocina flebile e con la sua cadenza un po' da svampita, Adela mi conferma di essere apparsa nel Quadrilatero lo scorso gennaio e di essere alla nuova mattonella da non molto tempo.

Pensavo si andasse a parare altrove, dato che non ci eravamo incrociati al retrobottega di Mary, e invece mi fa imboccare la stessa stradina infangata di un'oretta prima. Stavolta, curo di parcheggiare in un angolino più schermato dalla vegetazione e poi posso spegnere il motore.

LA RECE VERA E PROPRIA

Adela, Alana per alcuni più fantasiosi coi nomi, è decisamente più piccola di statura di Mary (dubito che superi di molto l'1.60) e ha anche una corporatura più brevilinea, al limite del tracagnotto. Ha senz'altro qualche anno in più della comare e si presenta anche in modo un po' più raffinato: a parte l'elegante abito ciclamino e i sandaletti da schiava, ha l'aspetto della ragazza della porta accanto, che potrebbe avere lavorato come segretaria dal medico condotto o dal dentista del paese, e non come la bonazza un po' ruspante del quartiere.

Le allungo il ventello concordato, lei lo fagocita nella borsetta e ne estrae in cambio il necessaire per l'intrattenimento. Adela incappuccia il compare e, senza togliersi il lungo coprispalla grigio di lana che teneva sopra all'abitino, si risistema gattoni sul sedile del passeggero, per dare inizio alle danze.

Anche la sua azione è prettamente verticale e priva di numeri da circo, non c'è alcuna traccia di Dolby Surround, ma un po' di aiuto da parte della mano malandrina. In compenso, non mancano la dedizione alla causa e il ritmo nel su e giù, per cui la lascio al suo lavoretto orale e cerco di portare le sue chiappe allo scoperto. Non è facile, ma con un po' di pazienza riesco a divaricare il lungo spacco posteriore del suo maglione/cappotto di lana e a risollevare l'orlo dell'abitino, per prendere finalmente contatto coi suoi glutei. Sia lì che sulle cosce le sensazioni sono buone, ma lei poi mi giurerà di non praticare alcuna attività fisica, oltre a quella sul ribaltabile e sui materassi del più vicino motel.

Nella quiete di questo angolino bucolico e allietati dalla musica dell'autoradio, Adela continua a trastullare il compare per i soliti 7-8 minuti d'ordinanza, senza fare vere e proprie soste prolungate. Quando inizia a palesare i primi, inevitabili, segni di affaticamento, concordiamo la solita dimostrazione di falegnameria transilvana, anche se lei viene senz'altro dall'altro versante dei Carpazi, vista la targa della sua vetturetta.

GIOCHI DI SGUARDI

La moretta non si rimette seduta, ma si limita a risollevarsi con il busto e a passare dalla posizione gattoni a quella ginocchioni, restando comunque sempre rivolta verso di me con il tronco. Butto un occhio al décolleté, ma non mi pare di cogliere nè volume nè turgore e allora decido di non invocare lo scoperchiamento dei seni.

Adela inizia a smanacciare il compare, mentre il mio tentacolo si dedica al massaggio delle sue cosce, ora dal lato anteriore. A differenza di altre ragazze, che fissano la zona delle operazioni o guardano distrattamente fuori dal finestrino, la moretta non stacca un attimo lo sguardo dal mio volto, osservandomi col suo enigmatico mezzo sorrisino da Gioconda. Per un po' è bello fissare i suoi occhi castani, ma alla lunga la cosa mi mette un po' in imbarazzo.

Quando anche l'avambraccio di Adela inizia a essere affaticato, è il momento di fare entrare in campo Federica. Visto l'incontro di poco prima con Mary, pure la giocatrice dei tempi supplementari non avrà gioco facile e mi serviranno 3-4 minuti di pressing frenetico, aiutato da qualche delicata carezza di Adela alle cosce e ai gioielli di famiglia, per riuscire a varcare linea del traguardo. La capitolazione arriva quasi provvidenziale, perchè l'intenso ritmo-partita dei supplementari mi ha portato di nuovo in ebollizione e concludo perlato di sudore. Le nuove mute da gioco della stagione 23/24 devono essere troppo pesanti e urge recuperare dall'armadio quelle del campionato scorso 😄

TANTI SALUTI A MAYA

Concluso il match, Adela si rimette comoda e mi allunga le solite salviette, così da dare inizio alle operazioni di pulizia e rivestizione. Proprio mentre eravamo agli sgoccioli, era arrivata anche la vettura di un collega, presumo con Mary a bordo, ma lo spiazzo sterrato è abbastanza ampio e non ci eravamo intralciati a vicenda, nè sarà difficile fare manovra, per abbandonare il retrobottega.

Strada facendo, si scambiano i gagliardetti e poi c'è anche il tempo di fare ancora due chiacchiere. Non le avevo domandato l'età, sparo una cifra tonda (30 anni) e più o meno ci imbrocco, perchè mi dice che li compirà davvero a breve. Mi informo anche sulla possibilità di usare il suo appartamento come loft, ma pare che l'unica alternativa alle lamiere siano i materassi del vicino motel, per i consueti 100/60'.

Siamo di nuovo ai Moai di Pregnana e allora non resta che riconsegnarla alla sua vetturetta rossa. "Salutami Maya, se la senti!", la invito a mandare i miei omaggi alla sua ex comare, mentre ci congediamo. "Ahahah, va bene!", si mette a ridere Adela, nell'esatto istante in cui scende dall'auto e chiude la portiera dietro di sè. Non essendo arrivate richieste di aiuti economici dalla penisola iberica, il piccione viaggiatore non deve essere però andato molto più in là del confine con Arluno 😄

Ora l'artiglieria è davvero scarica e può calare il sipario su questo pomeriggio domenicale: la giornata era già bigia di suo, col cambio dell'ora il cielo inizia a scurirsi ben prima del previsto e allora depenno il programma di rientrare via Perizoma, mettendo direttamente le coordinate di casa nel mirino.
 
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