DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Alina Goodyear
Nazionalità: sedicente bucarestina, ma piu probabilmente della Moldavia rumena
Età apparente: 26 dichiarati, ma 22-23 dimostrati
Descrizione fisica: ragazza alta poco più di 1.60, dal fisico sinuoso ma molto meno curvaceo che in passato, lunghissimo e curatissimo crine castano liscio, viso caruccio un po' tondo con labbra a canotto e abbondante make up, occhi castani, unghie decorate da pantera, seni naturali e discrtamente sodi di una 5a taglia
Attitudine: BJ di buona fattura, ma poi attenzione un po' eccessiva al cronometro ; mastica bene l'italiano ed è molto gentile ed educata nel rapporto col cliente
Reperibilità: medio/facile
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: 10 minuti al retrobottega, strappati con lacrime e sangue
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Cermenate
Coordinate: ora allo stop di Montesordo, ma è stata lungamente alla Esso, talvolta al Gigante, prima al Camposanto, prima ancora al Gommista di Lentate e agli esordi al bar Bisc
LA MIA RECENSIONE
Non avrei intenti particolarmente bellicosi, ma nel transitare da Montesordo noto che l'avvicinarsi di San Benedetto ha fatto riapparire il body della
Goodyear sotto il tetto ... e che la fanciulla è dimagrita tantissimo, a occhio di una buona decina di kg!
Faccio allora un giro dell'isolato e scivolo lentamente giù dalla rampa di Montesordo, per dedicarle un inchino: la brunetta che avrebbe voluto diventare l'ancella preferita dell'Imperatrice, ma non c'è mai riuscita, si è davvero fatta una bella figliuola!
Mi fermo qualche metro prima dello stop e già si incammina verso di me tutta sorridente, convinta di accalappiare il primo cliente della serata. Non mi resta che abbassare il finestrino e fare la pantomima di chiederle il nome. Che si chiamasse
Alina, lo sapevano ormai pure i lurker, ma che concedesse il BJ per il ventello d'ordinanza, proprio non me l'aspettavo!
IN UNA NUVOLA DI PROFUMO
La invito allora ad accomodarsi a bordo, cosa che la Goodyear fa senza esitazioni, e si parte verso il suo retrobottega. Mi sarei aspettato di dovere fare retromarcia, ma probabilmente quello più vicino è stato allocato dall'Imperatrice alle due trasfertiste venete,
Simina e la sua comare
Alexandra. Ci dirigiamo invece verso quella che fu la capitale dell'Impero, retrobottega alquanto amato pure da
Azzurra Bianchi, nelle sue scorribande notturne.
La Goodyear è profumatissima, truccatissima e gentilissima: è una delle rare Otr che ti allunghi la mano per (ri)presentarsi, appena sedutasi a bordo. Quando ci siamo scambiati i rispettivi finti nomi, si può continuare con la pantomima: "Ma sei appena arrivata? Non ti ho mai vista ...". Alina mi rivela di essere a Cermenate da poco, in Italia da un paio d'anni e di essere originaria di Bucarest. In pratica, tre balle clamorose in un'unica frase
Come direbbe un collega, se la Goodyear è appena arrivata, l'
Imperatrice è vergine! I meno giovani ricorderanno la primissima comparsa della curvacea fanciulla al bar Bisc di Lentate, nell'ormai lontano marzo del 2018 e sempre al seguito di Alexandrona, allora semplicemente Bischera.
Etnamorgen, 29 marzo 2018: Ne ho incontrata una qualche tempo fa e ne sono rimasto particolarmente soddisfatto. Il problema è che ero talmente imbambolato dalle sue tettone spettacolari che non sono sicuro di come si chiamasse. Il mio cervello dice Alina, ma non mi fiderei molto. Vorrei incontrarla nuovamente per avere qualche info in più e confermare l'ottima prestazione per poi fare una bella recensione, ma purtroppo da allora non ho più rivisto nessuna delle ragazze e tantomeno la macchina.
Due minuti scarsi di viaggio e arriviamo al consueto retrobottega del team Gigante, da me frequentato innumerevoli volte in compagnia della sua comare di scuderia
Alexandra Ceam. La domanda (retorica) se il posto sia tranquillo è di rito ed è altrettanto scontata la risposta della fanciulla, che mi rassicura sul fatto che da qui non passi mai nessuno. Non è esattamente così, perchè un anno e mezzo fa ne persi più o meno altrettanti di vita, quando Azzurra ci dedicò un passaggio radente, per fortuna senza colpo ferire, mentre avevo appena terminato di intrattenermi con la
Culombiana.
LA RECE VERA E PROPRIA
Regolare le formalità burocratiche è un attimo, perchè ero passato poc'anzi a prelevare un paio di ventelli e uno dei due passa direttamente nella borsetta della Gommista. Mentre le allungo il fogliettino colorato, non posso non notare gli artigli decoratissimi che ornano le sue dita, sicuramente opera di Aida, la ex pizzaiola di Cermenate poi fattasi nail artist di grido.
In generale, Alina è curatissima, deve più o meno spendere metà del suo stipendio in trucco e parrucco ed è facile che sia reduce da un estenuante trittico pomeridiano/serale, che l'ha vista passare dapprima dalla parrucchiera, poi dall'estetista e infine dall'unghista. Se così non è stato, deve avere iniziato a prepararsi per la sua serata attorno a mezzogiorno: il lunghissimo e bellissimo crine castano sembra stirato da ore di piastra e non c'è neppure un capello fuori posto; il viso pare uscito da uno di quei tutorial di make-up su Tik Tok, con le sopracciglia disegnate col laser, un quintale di ombretto, eyeliner e mascara a disegnare la forma degli occhi e a strutturare le ciglia e altrettanto rossetto e matita a delineare ancora meglio i suoi labbroni a canotto, che hanno fatto almeno la conoscenza dell'acido ialuronico; le unghie da pantera sono la classica ciliegina che decora una torta d'alta pasticceria.
Mi sento quasi in colpa a farle scompigliare una simile opera d'arte, che deve esserle costata lunghe ore di pazienza, ma tocca dare inizio alle danze. Io avevo già arretrato il sedile e calato le braghe, lei non si è tolta nulla (ma, in pratica, indossava solo il suo iconico body quattrostagioni) e quindi non resta che procedere all'incappucciamento del compare, operazione che agevolo tenendolo brevemente ritto.
Alina si china in torsione sul mio basso ventre e dà inizio a un BJ di buona fattura, da cui traspare il suo ormai lungo cursus honorum nel cuore del Luna Park, che l'ha vista calcare più mattonelle di quante squadre abbia cambiato Balotelli, ma sempre sotto l'ala protettrice di Alexandrona. Non ricordo numeri da circo, tipo torsioni con la testa o slinguazzamenti dal compare, ma il su e giù lungo l'asta è svolto con buona pressione ed escursione verticale, a un ritmo che si potrebbe definire medio, risultando così piacevole per il mio amichetto del piano di sotto. Anche la dedizione alla causa è meritevole di un encomio: le operazioni si interromperanno due sole volte, la prima perchè intralciata dal suo lunghissimo crine, la seconda quando una vettura, fortunatamente innocua, si materializza alle nostre spalle e quasi serve il defibrillatore per farmi rinvenire da un mezzo infarto. In realtà, sarà solo un nostro collega, che andrà a sistemarsi in un altro angolino del piazzale, probabilmente con Sandraccia o l'Imperatrice in persona a bordo. Il retrobottega è abbastanza trafficato, perché un paio di minuti più tardi un altro punter passerà a fare un giro di ronda, di sicuro per controllare dove sia la sua bella.
Mentre la Gommista è china sul mio basso ventre, volgo lo sguardo verso destra e studio dove allungare il mio tentacolo: il tronco è completamente sigillato dal suo body scuro, la linea della vita è cinta da un ampio "cinturon de seguridad" decorativo di finta pelle, che probabilmente ha il fine di nascondere l'addome non ancora piattissimo, nonostante il forte dimagrimento, e allora non resta che iniziare a massaggiare il suo celeberrimo fondischiena, che avrebbe mandato in brodo di giuggiole due cultori del genere come Bio o Ymam. Memore delle sue forme un tempo assai abbondanti, mi sarei aspettato una consistenza morbida e burrosa e invece i glutei sono decisamente sodi al tatto e quindi molto piacevoli da massaggiare. In una pausa delle operazioni le domanderò se abbia iniziato a frequentare una palestra, ma Alina giurerà di fare ginnastica solo sui ribaltabili delle vetture dei punter della Brianza e sui materassi del Blue.
Sin qui, la Goodyear è promossa a pieni voti. Peccato che, decorsi non più di 6-7 minuti, inizi a mostrare i primi segni di irrequietezza, che si manifestano con la classica frase da manuale dell'imperfetta OTR: "Ma ti manca ancora molto? Per venti euro, non possiamo stare mezz'ora!".
Le propongo allora il consueto passaggio alle operazioni federiciane, anche perchè mi era parso che una discreta latteria fosse contenuta a fatica dentro al suo body scuro. Non avevo visto male: non appena la Gommista si erge col busto, due gigantesche calamite attraggono il mio sguardo ed è naturale chiederle la taglia, che viene autocertificata come quinta. "Ma tutto merito della mamma?", è la domanda successiva, a cui Alina risponde giurando di essere completamente naturale e di non avere neanche una molecola di silicone nel suo corpo.
Chiedo il permesso di insinuare il mio tentacolo nel décolleté, la Goodyear mi dà l'OK e le operazioni possono così riprendere con Federica a trastullare il compare e il palmo della mano destra a massaggiare voluttuosamente il ben di Dio che si cela sotto al body. Non grosse come quelle della Airbags, ma senz'altro più sode e piacevoli al tatto.
Tutte le rose hanno le loro spine e quelle della Goodyear sono la sua eccessiva attenzione al cronometro: mentre mi stavo godendo la situazione, la brunetta mi sventola davanti al viso un cartellino giallo, per ricordarmi che il tempo concesso è ormai agli sgoccioli. Prima di venire rispedito a Montesordo con un cartellino rosso e senza neppure avere il tempo di fare la doccia, metto alla frusta Federica e in qualche modo riesco a capitolare, con sommo gaudio di Alina. Stavolta, non credo di essere riuscito a superare la soglia psicologica dei 10 minuti tondi.
26 ANNI PORTATI BENE
Mentre ci ricomponiamo, la osservo di nuovo in volto e resto impressionato da quanto sia levigato, praticamente senza alcuna rughetta di espressione. Lo stupore si fa doppio, quando mi dice di avere già 26 anni, perchè non gliene avrei dati più di 22-23. Cerco di strapparle la confessione che dorma nei banchi frigo del vicino Gigante, per conservarsi meglio, ma Alina giura ridendo di trascorrere le notti nel letto di casa sua.
Nel breve tragitto di ritorno verso Montesordo, procedo allo scambio dei gagliardetti e raccolgo le solite informazioni di servizio: non è possibile visitare casa sua, mentre la classica gita al Blue avrebbe il solito prezzo di mercato di 100/60'.
Alina era un po' distratta e le sfugge che incrociamo la vettura di Azzurra, quando siamo più o meno all'altezza della
Gelataia. Vedo però nel retrovisore che prosegue diritta verso la rotonda di
Anissina e quindi la riconsegna della Gommista alla sua fida bottiglietta avviene senza ulteriori infarti.
Transitiamo accanto a una sfaccendata Simina, freccia a destra ed è il momento dei titoli di coda. Alina riprende prontamente i posti di combattimento, il sottoscritto si dirige invece verso la branda, non prima di avere fatto tappa al distributore più vicino, per provvedere allo smaltimento della pallottola dell'amore, affidata dalla Goodyear alle mie amorevoli cure.