[RECE] Cristina (ROU) - OTR notturna - Milano (zona Viale Umbria)

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CARATTERISTICHE GENERALI

NOME: Cristina (dice di chiamarsi davvero Kris, o qualcosa del genere, anche nella sua lingua)
CITTA DELL'INCONTRO: Milano
ZONA: Viale Umbria, tra via Strigelli e Via Greppi
NAZIONALITA': Russa
ETA': 26, dice lei; credo comunque sui 30 al massimo
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BBBJ, RAI1, digitalizzazione
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: mezz'ora/quarantacinqe minuti
DESCRIZIONE FISICA: alta, lunghi capelli biondi (prob. tinti), tonica, belle gambe, tette non molto grandi ma carine, leggermente sovrappeso, ma per niente grassa (per intenderci: non certo anoressica, ma in forma)
ATTITUDINE: molto gentile, tranquilla, sorridente e pacata; in effetti è proprio l'attitudine che mi ha convinto a prenderla

LA MIA RECENSIONE:

L'incontro risale all'inizio della settimana; se ci ho messo tanto a recensirla, è perché quando un incontro è un po' senza infamia e senza lode come questo, senza niente di particolarmente speciale, ma comunque dignitosamente piacevole, non mi viene molta voglia di recensirlo. Ma in fondo, oltre alle rece dei missili e delle meraviglie, è importante che ci siano anche queste, tanto perché chi legge si renda conto del fatto che esiste anche la puttana assolutamente "media"...

Un'altra cosa che mi ha un po' frenato è che, prima di fare una nuova rece in una sezione così affollata come quella delle OTR milanesi, volevo prima controllare bene che la ragazza non avesse già un suo apposito thread. Ora, nonostante Cristina sia un nome molto comune, sono quasi sicuro che questa non corrisponda a nessuna di quelle qui recensite in passato. Di sicuro direi che non può trattarsi della plurirecensita Cristina di Piazza Emilia/Viale Piceno, nonostante l'estrema vicinanza geografica: non ho mai preso quella Cristina, ma leggo che si trattava di una Rumena, mentre quella che ho preso io è senz'altro una Russa (non solo perché lo dice lei, sostenendo di venire da San Pietroburgo, ma anche perché ho verificato la cosa buttando lì le poche frasi di russo che conosco e ottenendo risposte coerenti, nonché una grata esclamazione di sollievo perché finalmente poteva sentire qualche parola nella sua lingua!).

Passando verso le 23:30 in Viale Umbria, trovo la ragazza appena dopo l'incrocio con Via Maestri Campionesi venendo da Piazzale Lodi, sul marciapiede di destra, tra le Vie Strigelli e Greppi (praticamente quasi subito dopo Via Strigelli). È una "postazione" che avevo già visto occupata da altre battone in passato, ma non sono sicuro che Cristina sia lì da molto, anche se francamente non ricordo. Lei sostiene di essere in Italia da quattro mesi, il che è sicuramente una balla: troppo ben sgamata nel suo mestiere (anche se cortese e corretta) e troppo brava a parlare l'italiano (anche se lei lo giustifica con il fatto di averlo studiato già in patria: eeeh? Ma dài, non dirne... :) ). Tuttavia non escludo che sia davvero da poco che batte in quella precisa "location", perché non ricordavo di avercela mai vista (il che, tuttavia, non vuol dire molto, perché non mi ero fermato molto spesso in passato a intervistare le zoccole che battevano lì, quindi può anche essere che Cristina ci fosse già da molto ma mi fosse sfuggita o addirittura che me la fossi dimenticata).

Mi attirano i lunghi capelli biondi, il viso sorridente e giovanile e le belle gambe inguinate da calze avorio, con stivaloni neri e minivestitino grigio (sopra il quale, tuttavia, per il freddo della sera, deve indossare un piumino imbottito bianco). Non ero sicuro al 100% né di volermi fare una scopata quella sera (non mi sentivo neppure particolarmente in forma), né di voler prendere specificamente lei, tuttavia, quando ci parlo, mi fa una buona impressione: gentile, tranquilla, non ti fa fretta per la decisione, risponde cortesemente alle domande su prezzi e prestazioni. Per altro i prezzi, pur non essendo l'affare del secolo, sono comunque accettabili: chiede 60 per una mezz'oretta a casa sua, con un 10 in più per la pompa scoperta. Quindi, soppesata brevemente la cosa, decido di starci.

Scoprirò che il prezzo relativamente abbordabile (altre, in zona, chiedeno almeno 100 per andare a casa) dipende sicuramente anche dall'estrema vicinanza dell'appartamento (letteralmente cinque minuti a piedi: all'andata ci mettiamo un po' di più solo perché facciamo il giro largo per evitare un assembramento di persone di fronte a un locale notturno).

Arrivati a casa sua, l'unico difetto è che sembra di camminare sulla uova: Cristina è preoccupatissima di non disturbare i suoi vicini con rumori o voci, sia sulle scale che quando siamo in stanza. Quindi dovremo parlare abbastanza a bassa voce (un po' impegnativo per me, che mi eccito soprattutto con le fantasie verbali) e non vorrà accendere la luce della camera (illuminata comunque piuttosto bene tanto dalla luce del bagno, quanto da un televisore a megaschermo acceso in camera a basso volume su un canale soft-core). Da nuda, Cristina è effettivamente un bel pezzo di gnocca: carnagione chiara sovietica, belle gambe, belle tettine, fichetta delicata. Come ho detto, non ero in formissima: ci metto un po' a carburare, ma, complici i palpeggiamenti delle varie parti del suo corpo (compresa digitalizzazione RAI1, sulla quale ci eravamo espressamente accordati già in strada) e le mie sommesse fantasie verbali, arrivo presto a potermela bombare con una certa soddisfazione. Lei è un po' passiva, non molto partecipe, ma pur sempre sorridente e docile: non è il tipo di stradale scocciata e frettolosa che ti incita a concludere dopo due minuti.

Il che mi spinge a prendermela piuttosto comoda, tanto che, dopo una mezz'oretta (lei sostiene che fossero passati addirittura quaranta minuti, ma si sa come funziona la dilatazione einsteiniano-relativistica del tempo per le puttane), lei mi fa presente, pur con cortesia, che il tempo concordato starebbe per scadere e che sarebbe il caso di concludere. Prova a spillarmi qualche decina di euro in più per prolungare, ma il rapporto, pur moderatamente soddisfacente, non mi sembrava qualcosa per cui valesse la pena di buttare via altri soldi, quindi, per tutta risposta, mi affretto a portare a termine le operazioni senza ulteriori indugi.

Mi fa un po' di fretta anche mentre mi lavo e mi rivesto, sostenendo di avermi concesso in pratica tre quarti d'ora, ma tutto sommato la perdono per l'esagerazione temporale, visto che, anche nel sollecitarmi, utilizza comunque dei modi assai più garbati di quelli della media delle sue colleghe stradali.

Non è che ci rimanga granché di cui conversare, mentre la riaccompagno alla sua mattonella. Mi è parsa un'onesta lavoratrice, capace di offrire un servizio più che decente a un prezzo ragionevole. Tuttavia, niente di veramente esaltante o imperdibile.
 
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