DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Diana
Nazionalità: sedicente bucarestina, direi più craiovina
Età apparente: 20
Descrizione fisica: ragazza minuta sul genere Modellina, più o meno 1.60 x 45 kg, crine castano scuro liscio a mezza schiena, visetto carino acqua e sapone, occhi castani, seni n/v
Attitudine: BJ discreto, per la breve carriera sulle spalle ; parla ancora pochissimo italiano, ma si sforza di interagire, usando anche GT
Reperibilità: medio/facile
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: una dozzina di minuti netti al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Milano
Coordinate: via Terzaghi, lato campetti, circa a 3/4 di strada fra lo stop di Venus e la pensilina del semaforo
LA MIA RECENSIONE
Non è serata Champions, non c'è il campionato, neppure la Coppa Italia e allora si può tentare un blitz in Terzaghi, dove la situazione dovrebbe essere abbastanza tranquilla. L'obiettivo numero 1 è
Venus, ma sul taccuino c'è anche il nome della teen
Diana, che voci di corridoio sempre più insistenti danno per Cuginetta della
Modellina.
Quando svolto da Sant'Elia, la situazione non è però quella che mi aspettavo di trovare: lato parchetto, intravedo per un attimo la
Nico e una ragazza
mora più corpulenta; lato campetti, dove sta disputandosi un'animata sfida fra neri e bianchi, ci sono la perticona
Cristina e
Giulia la rossa. Tranne Cristina, tutte rigorosamente in jeans e scarpe da tennis, è quasi superfluo dirlo. Del bolide di Venus, nessuna traccia, così come della presunta Cuginetta.
Giro in Salmoiraghi tanto per dire di averlo fatto, in Diomede c'è una mora discreta alla pensilina ma la Fantina ha marcato visita, in Ippodromo c'è
Anna/Erika con la sua chioma bionda ricciolosa.
Torno in Terzaghi e, magicamente, compare
Diana, qualche metro più avanti della Perticona e con un bicchiere di carta in mano: si sarà fatta accompagnare da qualcuno al bar, a prendersi un caffè. Mentre le dedico un passaggio radente, mi fa un bel sorriso come alla sera della prima intervista conoscitiva e allora decido di fare un'altra vasca e di accostare, visto che in questo momento la Rossa è assente e non verrei sgamato con le mani nella marmellata.
ANDIAMOS?
L'intervista si rivela di nuovo difficile, lei si è ovviamente dimenticata del mio primo abbordaggio di una decina di giorni fa, ma conferma di essere Diana e i soliti rate di mercato, il ventello per il BJ e il trentello per RAI1. Visto che è quasi in tuta da sci, le domando se possa almeno spogliarsi un po', non deve intendere benissimo la mia richiesta, tanto che mi propone la sua denudazione completa per la modica cifra di un cinquantone!
Non vorrei farle prendere così tanto freddo, nè potrei, perchè il mio portafoglio contiene giusto un ventello, e allora la invito ad accomodarsi a bordo, alla sua richiesta: "Andiamos?".
DIANA, LA CRAIOVINA DI BUCAREST
Appena si è accomodata, appoggia il suo caffè in uno dei porta-bicchieri e possiamo procedere alle reciproche presentazioni. Il suo italiano è ancora molto incespicante, ma dice di essere rumena, di avere vent'anni e di essere in Terzaghi da due "lune". Chiederle la città è molto più difficile, tocca procedere per esempi e, quando le dico Bucarest, mi dice di venire da lì. Di sicuro, sarà invece di Craiova o dintorni.
Stranamente, non si va al retrobottega più vicino, ma mi porta un po' più lontano, comunque in uno di quelli usati dalle altre Terzaghine. Anche il secondo è già occupato da una delle comari di scuderia e allora si va ancora più avanti, dove parcheggio sotto a un lampione, per avere visibilità su eventuali malintenzionati che dovessero avvicinarsi. A differenza della Isabel incontrata dal nostro RSF, Diana sa già dire perfettamente "sinistra", "destra" e "diritto", perchè si arriva a destinazione senza errori di navigazione
Per i miei gusti, la fanciulla è proprio caruccia di lineamenti, si è aspersa di un buon profumo e potrebbe essere davvero la Cuginetta della Modellina, perchè di viso un po' le assomiglia, ma ancora di più per il fisico minuto e magrolino da teen e per la gentilezza nella conversazione, seppure ancora tarpata dalla modesta padronanza dell'italiano. C'è poi un altro dettaglio decisivo: in uno dei miei ultimi incontri con lei, la Modellina calzava dei buffi calzettoni di spugna rosa negli anfibi e pure la presunta cuginetta ne indossa di identici. I suoi anfibi, però, sono tutti glitterati e quindi più carini
LA RECE VERA E PROPRIA
Appena parcheggiato, spento il motore e bloccate le portiere, recupero e le consegno l'omaggio della casa, che prontamente scompare nella borsetta. Aiutato da GT, ottengo almeno l'abbassamento gratuito dei jeans a mezza coscia, ma la stringa centrale del suo body scuro resterà abbottonata e il suo perizomino rosso al suo posto.
Il primo gommino, di sconosciuta sottomarca cinese e pagato un tot al kg, si rivelerà impossibile da srotolare. Per fortuna, ha nella borsetta anche un Control millesimato arrivato da chissà dove, lo estrae dal blister e lui va subito più d'accordo con un compare Oscarino ancora semi-addormentato.
È tutto pronto per cominciare le danze e allora Diana raccoglie in uno chignon improvvisato il suo crine bruno, si dispone gattoni sul sedile del passeggero, si china verso i Paesi Bassi e comincia a trastullare il compare. Non ci sono numeri da circo da raccontare, ma non è neppure un BJ da principiante assoluta: si muove su e giù con discreta frequenza e pressione, mentre la mano malandrina masturba la base dell'asta. Essendosi scoperta le chiappette, è lì che vanno ovviamente a parare i miei tentacoli: essendo minuta di corporatura, i glutei sono piccoli e piacevoli da manipolare, ma non sono marmorei al tatto, per cui si può escludere che Diana sia frequentatrice di palestre. Alterno anche qualche carezza alla schiena, ma è sigillata nel suo body, non ne traggo grande soddisfazione e dunque mi concentro solo sul lato B.
La fanciulla si interrompe ogni tanto, per riprendere fiato e per risistemarsi i capelli, ma nel complesso la sua azione ha una buona continuità e si protrae per diversi minuti. Compare Oscarino ha acquisito un buon turgore, questo sarebbe stato il momento perfetto per proporre l'upgrade a Rai1, ma la sera prima la
Airbags mi ha astutamente carpito il 20+20, facendomi addirittura credito sino al bancomat più vicino pur di incassare la mancia, e quindi oggi è mio malgrado il turno dell'austerity.
Oltre che i miei soldi, è però finita anche la resistenza fisica della Cuginetta, che dopo 6-7 giri di lancette si interrompe, si risolleva col busto, mi fa capire che le fanno male i muscoli della mandibola e allora concordiamo l'ingresso in campo di Mastro Geppetto. L'azione di Diana non è però così incisiva come quella di talune boscaiole transilvane o schipetare che ho avuto modo di conoscere, non ho neppure dove posare i tentacoli e quindi le propongo il passaggio di testimone a Federica, che quantomeno massaggerà più energicamente il suo compare di avventure.
TOCCARE MA NON LECCARE
Dopo un paio di minuti, la brunetta cerca di capire come catapultarmi più velocemente verso la linea del traguardo: "Ma cosa ti excita? Il cu..o? La fi.a? ...", . Scelgo la busta numero 1 e quindi Diana si toglie gli anfibi, si slaccia i bottoncini del body, si abbassa il perizomino rosso e si ridispone alla pecorina sul sedile del passeggero, orientandosi col volto verso il finestrino e con le terga verso di me, così che siano a portata di tentacolo.
Non me lo faccio ripetere due volte e, mentre Federica smanaccia il compare, incomincio a massaggiarle le chiappette. Per come si è disposta, ho le sue parti intime in linea di tiro e sembra di avere davanti un manuale di anatomia, aperto sulla pagina dell'apparato riproduttivo femminile: un po' più in alto c'è il buchetto di RAI2, più sotto la fessura della vulva, serrata fra grandi labbra appena dischiuse, che permettono solo di intravedere quelle piccole, ancora compatte da teen e non slabbrate dal passaggio di migliaia di volatili migratori. Il tutto, perfettamente depilato.
"Posso toccare?", chiedo il permesso, prima di accedere alla fessura del piacere. "Vuoi leccare? Mi devi dare di più!", Diana è lesta a sfoderare la lista dei dolci. A dire il vero io volevo solo toccare, ma sono entrambi verbi della prima coniugazione e quindi c'è comunque un sovrapprezzo da pagare. Avendo zero euri nel portafoglio, non tento neppure la trattativa, ma credo che si potesse chiudere l'affare per un decino. Di più, sarebbe stata tentata circonvezione di incapace!
Si procede quindi per un'altra manciata di minuti con quello che è incluso nel menù a prezzo fisso, cioè le manovre federiciane e il massaggio shiatsu del suo lato B. Poi mi tocca dirle di rimettersi seduta, perché vedo avvicinarsi lungo il viale alberato una romantica coppietta a passeggio, a cui non è il caso di mostrare il fondoschiena nudo di Diana. Lei fa giusto in tempo a riaccomodarsi e, dall'altro lato, arriva una vettura che parcheggia a un paio di stalli da noi: in questo caso, la coppietta sembra meno romantica, essendo composta da un collega e da una Otr
La Cuginetta inizia a fare presente che è già trascorso più tempo del normale, ma lo fa in modo tutto sommato garbato, quindi cerco di accelerare le operazioni di smanacciamento, così da varcare la linea del traguardo prima che mi venga sventolato il cartellino rosso. Quando vede che ho finalmente riempito il gommino, Diana è lesta a recuperare la borsetta e ad estrarre il necessaire per le pulizie di entrambi. Non è invece altrettanto lesta a rivestirsi: una volta tanto, sarei pronto a ripartire, lavato, stirato e profumato, prima che la graziosa brunetta abbia finito di risistemarsi.
L'INFLAZIONE GALOPPA
Quando siamo entrambi pronti, si può ripartire alla volta dei campetti di via Terzaghi. Mentre Diana sorseggia il suo caffè, che ormai sarà diventato così freddo da sapere di sciacquatura di piatti, c'è il tempo per raccogliere l'ultima informazione da scheda tecnica: il rate per il motel è un po' esoso (150/60'), ma è quello che sto sentendo ultimamente dalle Terzaghine e pare che sia incluso il doppio shot.
Mentre ci avviciamo ai campetti, attivo la vista telescopica, e fortunatamente, la Rossa sembra altrove affaccendata, per cui almeno questo tradimento dovrebbe passare in cavalleria. Non mi resta allora che accostare al marciapiede, augurare la buona notte a Diana e ripartire per la branda.