[RECE] Diana (ROU) - OTR diurna - Arluno (MI), cava

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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Diana
Nazionalità: sedicente spagnola di Bcn, ma rumena al 100%
Età apparente: 28 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza gitana alta circa 1.60-1.65, capelli neri lisci, corporatura normale, lineamenti discreti, occhi scuri, seno n/v
Attitudine: BJ condotto con tecnica canonica ; parla un buffo italo-spagnolo, essendo qui da due settimane
Reperibilità: medio/facile

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ disturbato da un guardone
Durata dell'incontro: 10 min al retrobottega

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Arluno, MI
Coordinate: ingresso della cava, 45.515066,8.960958

LA MIA RECENSIONE

Dopo avere riconsegnato Maya al banchetto dell'Avis, prima giro la parte bassa del circuito (la zona della stazione di Pregnana) e poi mi riporto verso la cava, incuriosito dalla moretta che avevo già adocchiato settimana scorsa, accanto alla C2 azzurrina e scassata con targa CRS, e che mi ero immaginato mentrice di Alexandra Bambolina

Il circuito è abbastanza ampio e, senza accorgersene, il tempo vola: sono già passati almeno tre quarti d'ora da quando ho mollato Maya, l'artiglieria è più o meno pronta e allora ci sta di andare a fare il carico di ghiaia alla cava.

Anche se ogni tanto si assenta per lunghi minuti, la moretta è quasi più ligia di un vigilante della Sicuritalia, nel piantonare il cancello d'ingresso, davanti al quale passeggia avanti e indietro. C'è un bello slargo fuori dalla carreggiata e accosto: anche lei ha fattezze gitane, pur essendo meno giovane e carina di Maya. Anche lei deve deve essere "spagnola", perchè parla un pessimo italiano, con fortissimo accento iberico. Sa comunque dire "venti" 😄 e allora la invito a farmi compagnia a bordo.

Stavo già per ripartire e mi ferma: "Le toallitas! Ho dimenticato le toallitas!". Riapre la portiera e si incammina spedita verso la vettura scassata, da cui recupera la confezione delle provvidenziali salviette. Arretro in retromarcia fino alla sua C2, così da risparmiarle la passeggiata di ritorno, e infatti lei risale tutta contenta: "Sei gentile!"

"Quindi sei di Bucarest?", le domando subito, vista la targa rumena B. "Noooo, la macchina es della mi amiga, io sono spagnola!", mi mente spudoratamente. Per la cronaca, sarebbe di Barcellona. Mi ero immaginato che si chiamasse Cristina, visto il finale CRS della targa, e invece si presenta come Diana, stesso nome di battaglia della Pallavolista occhialuta dei fontanili. Mi dice di avere "venti ocho" anni e di essere qui da "dos semanas", per cui avevo immaginato male, che fosse la mentrice di Alexandra Bambolina.

Fra un po' di "recto" e qualche "derecha", ci si avvicina pericolosamente alla sede AVIS di Vittuone, dove rischierei una clamorosa figura di palta con Maya, transitandole davanti con una probabile comare di scuderia! Per fortuna, con un"ultima sequenza di "izquierda", si va a parare in un parcheggio differente e lì possiamo fermare la macchina. Nel week end, è anche abbastanza appartato, grazie alla siepe che lo circonda, ma immagino che in settimana pulluli di vetture dei lavoratori e che sia notissimo alle varie Bianche, Rosselle, etc ...

LA RECE VERA E PROPRIA

Diana cerca subito di ingolosirmi col menu a doppia portata, soprattutto perchè "chupar" e "hacer l'amor" suonano molto meglio di "boccafi.a", ma resto ligio al budget e ai propositi iniziali e per il momento le confermo il BJ conoscitivo.

Anche lei è bravina come le altre comari del rettilineo della cava e si abbassa al ginocchio i collant, che erano già mezzi strappati dal continuo togli e metti, e le mutandine. Io arretro il sedile, mi calo le braghe e possono iniziare le danze.

Diana incappuccia il compare senza esitazioni, per cui di certo non fa l'intrattenitrice da due sole semanas, si china in torsione sul mio basso ventre e inizia a mostrarmi la sua arte orale, che è molto canonica: escursioni verticali e smanacciamento alla base, se non altro fatti con buon ritmo e pressione sul compare. Essendosi denudata dalla cintola in giù, io allungo senza esitazione alcuna i miei tentacoli verso destra e inizio a massaggiarle le chiappe, un po' più voluminose e meno toniche di quelle della velinetta Maya, ma comunque non burrose. Diciamo che Diana ha una corporatura normale, nè magra nè grassa.

UN PARCHEGGIO AFFOLLATO

Tutto sembra procedere abbastanza bene, quando una prima vettura con due uomini a bordo raggiunge il nostro stesso angolino e si ferma dietro di noi, a non più di 5 metri di distanza. I due non hanno la faccia di due papponi albanesi o rumeni, per cui inizio a pensare di essere finito in un parcheggio usato da coppie gaie. Non avendo le mutande di ghisa, meglio bloccare all'istante la centralizzata! 😄

Passa un altro minuto e, dall'altra parte della siepe che divide il parcheggio in due, si ferma una più signorile station wagon, con un uomo sui 45-50 anni, da solo a bordo. "Noo, dopo gli amanti gay, ci mancava pure il guardone!" ... e infatti il tipo inizia a sbirciarci abbastanza insistentemente, attraverso la siepe rada.

Abituato all'oscurità della notte, avere uno che ci osservi da pochi metri non mi mette per niente a mio agio e il fratellino stenta a prendere il pieno turgore, nonostante Diana non stia lesinando l'impegno, con la consueta alternanza di immersioni e fasi di smanacciamento. "Relajate!", cerca di tranquillizzarmi, dicendo che il parcheggio sarebbe usato solo da altre sue colleghe. Peccato che ci siano due auto nel raggio di cinque metri da noi e non ci sia neanche una ragazza a bordo, ma ben tre uomini, di cui uno continua a fissarci intensamente 😄

"No estas concentrado!", mi sgrida Diana alla pausa successiva. Tenta un'altra immersione e poi proprio mi sgrida: "Concèntrate! Non possiamo stare aquì media hora!". Ci riprova un'ultima volta, poi si risolleva e allarga le braccia: "Tu no vienes, neanche se estamos sino a mañana!".

Come all'autoscontro, il primo gettone è finito e Diana mi domanda cosa voglia fare. Il compare ha anche preso un discreto turgore, ma non si è fatto davvero asta e ha ragione lei: col guardone che non cessa di sbirciarci, so già che non ci sarà verso di concludere, butterei solo via un altro ventello e allora le chiedo di passarmi le "toallitas", per procedere alle pulizie finali.

EL MIRADOR

Mentre mi lindo e ci rivestiamo, pure lei osserva più attentamente al di là della siepe e si accorge che il nostro vicino non era accompagnato da una sua collega, ma solo soletto a osservare le operazioni: "Ahora entiendo porquè estabas nervioso!"

"Come si dice 'guardare', in spagnolo?, le domando. "Mirar!", mi risponde Diana. "Ecco, il tipo accanto a noi non era lì con una ragazza, ma a fare 'El mirador'!", mi invento una nuova parola di spagnolo.

Quando siamo pronti, possiamo ripartire e tornare alla mattonella. Nel dubbio che abbia scattato qualche foto compromettente, mi annoto il numero di targa del nostro vicino e possiamo infine lasciare il parcheggio.

Dopo un altro lungo tragitto, in cui continuiamo a conversare in un buffo italo-spagnolo, siamo di nuovo alla cava. Riconsegno Diana accanto alla sua C2 scassata, come da sua richiesta, e mi rimetto prontamente in pista, per vedere come porre rimedio a questo incontro infelice. Di sicuro, bisogna cambiare settore del circuito, per evitare di finire nello stesso parcheggio!
 
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Supersayan

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Ma in quel punto non sosta anca rumena con la Ford targata Romania?
 
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  • #3
In queste ultime settimane, alla cava c'è appunto una vecchia C3 azzurrina, con targa di Bucarest. Diana Spagnola mi ha detto che non è sua, ma di un'amica, che non saprei chi possa essere.

Io non sono ancora molto pratico della zona, ma nel breve rettilineo fra la rotondona e la rotondina di Rogorotto ci sono 3 ragazze sedute su altrettante seggiole: della seconda, quella che sta allo stop di via Baracca, su GF dicono che sia la stessa Anca che ha girato un po' di mattonelle, fra cui la sede Avis di Vittuone e la cava di Arluno. Dietro di lei ha parcheggiata una Ford blu, credo una Focus, con targa rumena. Non conoscendola, avrei detto che si chiamasse Rebecca, avendo il finale della targa RBK.
 
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Redmax365

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Tutto giusto! Anca, si è spostata dove hai indicato!
LA C3 ha girato parecchie mani... da Andrea /Andreya sui fontanili con la stessa Diana, ma parliamo del "cenozoico", per poi passare nelle mani di Raluka, e adesso è storia recente!
È potente la c3😁!
 
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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Diana
Nazionalità: sedicente spagnola
Età apparente: 28
Descrizione fisica: bel fiso con tratti andini, alta circa 1.60-1.65, capelli neri lisci, abbronzatissima, corporatura normale, occhi scuri, seno 3° discretamente sodo
Attitudine: amichevole, sorridente ma poco tigre a letto
Reperibilità: medio/difficile

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20 BJ – 30 BJ rai1 – 100 motel 1h
Compenso concordato: 100 motel 1h
Servizi offerti: BJ, DATY, RAI1
Servizi usufruiti: BJ, DATY, RAI1, Footjob
Durata dell'incontro: 1 ora

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Arluno, MI
Coordinate: ingresso della cava, 45.515066,8.960958

LA MIA RECENSIONE

Due giorni dopo aver incontrato Sofia, ‘la flachita’, sono tornato ad Arluno con l’obbiettivo d’incontrare la ragazza della cava che mi aveva incuriosito per il bel viso e l’outfit accattivante. Arrivo nel pomeriggio e dopo alcuni giretti preliminari dove vedo bene o male tutte le colleghe ai loro posti, della moretta vedo solo la vecchia passat nera con finestrino posteriore riparato con il nastro avana…
Quando finalmente a pomeriggio inoltrato la incrocio seduta sulla sua auto vedo che si sta mettendo le sneakers… Accosto, bel visino, capelli neri raccolti sopra la nuca, top nero scollatissimo, si nota benissimo che non indossa reggiseno e le tette sono prosperose… Pantaloncini bianchi più eleganti che sexy. Colgo subito un sorriso imbarazzato che vuol dire ‘mi dispiace ma ho finito’…
Mi lascia parlare, mi dice di chiamarsi Diana, mi enuncia i suoi rate e poi quando l’invito a salire mi chiede se posso tornare a trovarla tra dieci minuti… Avendo visto poco prima un tipo vestito da runner arrivare a piedi con un strano rotolo di cartoni colorati che si era infilato nel boschetto, faccio due più due e le dico che tornerò…

Dopo dieci minuti la ragazza è ancora assente dalla postazione; Laura gipsy e la bionda poco più avanti mi continuavano a scrutare vedendomi passare e ripassare, decido di parcheggiare alla cava e conoscendo ora il suo nome trovo la rece del mitico Oscartr che ho il tempo di leggere…
Poco dopo vedo la moretta scavalcare a fatica il guardrail, attendere seduta che passi un trenino di auto salta giù e poi si incammina verso di me… Prende qualcosa in auto e possiamo partire per il motel… Purtroppo si tiene le sneakers…

Durante il tragitto si dimostra allegra e amichevole, italiano molto scarso, dice di essere spagnola, mi chiede se sono mai stato in Spagna e mi racconta delle più belle località balneari, Tarragona, Marbella… Le chiedo come abbia deciso di venite in Italia… para el trabajo… e perché non in Germania o Svizzera? no me gusta el idioma, muy dificil…
Entriamo in camera, accende subito la TV e sintonizza sul canale radio Italia… Ti piace la musica italiana? Le chiedo… Si cosi imparo un po' la lingua… La vedo dura così…
Peccato che non ti sei presa i tacchi! Cosa sono i tacchi? Scarpe alte… Ahh dovevi dirmelo…
Comincia subito a spogliarsi abbassa il top scoprendo due belle tette, terza taglia un po' rilassate ma belle piene, toglie pantaloncini e slip, pancino e fianchi morbidi ma sodi… passerotta carnosa depilata, molto femmina… Tatuaggio lungo la colonna vertebrale, scritto in inglese corsivo, una sigla tatuata alle due caviglie… Si siede sul letto…
Mi spoglio anch’io e le dico che faccio un passaggio in bagno… Dopo qualche secondo mi segue, appoggia un asciugamano sul bordo del bidet, buon segno è pulita e un po' schizzinosa…

Torniamo sul lettone e vedo che mi osserva… what a fuck! polla gorda! I soy pequeña! Sorride ma non sembra per niente contenta…
Si siede comoda contro la testata del lettone e lascia che sia io a prendere l’iniziativa... Capisco che non è una tigre del materasso…
Comincio a baciarle le belle tette, i capezzoli s’inturgidiscono subito e si allungano, te gusta? Sí me gusta, sorride, riprendo a titillarle i capezzoli con più convinzione… sorride, è spiritosa ma non sembra smuoversi minimamente… Capisco quando qualche ragazza mi dice… concentrati! Lo vorrei dire anch’io a lei ma evito…

Scendo lentamente sbaciucchiandola fino alle cosce e alla fragolina carnosa… mi osserva divertita… what a fuck! Comincio a titillarle il clito, smetto l’osservo… Non capisco se le piaccia… te gusta? Sí me gusta… Continuo un po' più deciso, lei silenziosa… non mi fa capire se le piaccia veramente… Con la mano le stuzzico anche il capezzolo. Poi le metto due mani sotto le chiappette, what a fuck! Esclama ancora… la sollevo un po' per farla dischiudere meglio e riprendo dando il meglio di me… le strappo qualche mugolio ma a fatica… ohhh what a fuck! Ma nulla che mi faccia capire che si stia lasciando andare… Quando mi fermo un secondo per riprendere fiato lei approfitta per dirmi adesso ci penso io a te…

Cambio di posizione lei s’inginocchia di fianco a me, accarezza brevemente il compare e lo veste senza difficoltà con preservativo sottile e comincia a chupar tenendo la mano alla base… Io posso accarezzare la sua schiena scendendo fino alle chiappette… L’azione è abbastanza monocorde ma con buona intensità, niente giochetti di lingua o leccate di asta… sicuramente ci mette impegno… immagino che speri di farmi venire prima di passare alla fase due… Ma non è il mio caso… Si rialza un attimo per prendere fiato, ed osservando che il compare non era bello tosto mi dice… no te gusta el condon! ¿Cómo? Allargo le braccia…
Riprende ancora con impegno, qualche buona vibrazione me la dona…
Le propongo di passare al trombo, una bella pecos… no no a pecorina no, sei troppo grosso!!! Non posso… non ho il lubrificante… Non ce l’hai nella borsetta? No è troppo grande lo tengo in macchina… Genio…
Accetta solo di essere presa in una posizione simil missionario… lei con il busto un po' sollevato, mi guida con la mano il compare che penetra abbastanza agevolmente, lei non è cosi pequeña, o il mio socio non è così gordo, ma la mano rimane avvinghiata alla base del mio menbro… Comincio ad aumentare un po' il ritmo sperando che si rilassasse e mollasse la presa ma niente da fare… Le sensazioni non sono neanche malvage nonostante la mano… Certo l’escursione è molto limitata… ricavo un minimo di piacere, aumento il ritmo e arrivo quasi al climax ma lei è più preoccupata che coinvolta e quindi ad un certo punto mi stanco…

Mi metto comodo con la schiena appoggiata alla testata del lettone lei di fronte a me e le chiedo di toccarsi la fragolina… Dischiude un po' le cosce, si accarezza con delicatezza senza però aprire le labbra, mani piccole dita sottili, unghie ben curate… le chiedo se posso accarezzarla, acconsente ma senza mettere le dita dentro… What a fuck! Penso io stavolta…
Osservo i piedini che sono piccoli e ben curati, smalto bianco sulle unghie, in contrasto con la pelle ambrata…

Comincio ad accarezzarli, a baciarli, profumo di pulito e poi li porto verso il compare… Lei capisce l’antifona si posiziona e comincia un footjob che risveglia bene il mio compare… Prosegue con una certa maestria e con dedizione, massaggio prolungato, riesce quasi di nuovo a portarmi al climax ma io muero duro…
Esce con un’imprecazione… non è spagnolo le dico… Moldavo…
Lei osserva bene la punta la punta del condom… c’e un po’ di liquido… se venuto mi dice… non ancora… what a fuck! Passo allora la mano a Federica con l’altra le accarezzo le cosce fino alla fragolina e finalmente esplodo riempiendo bene i gommino di leche. Mi guarda un po’ stupita… Da quanto tempo non venivi? mi chiede…
Due giorni… Ero indeciso tra te e Sofia… ma ho scelto Sofia… Non conosce di nome la collega… Solo poi sulla via del ritorno indicandole la postazione mi dirà… ahhh la flachita! E’ perché non sei tornata da lei? Mi piace cambiare… E la prossima volta? Magari Anca... La conosci? mi chiede curiosa… Mai stato con lei… Ti piace? Non sembra male…
Solo dopo esserci rivestiti mi chiede le rose prima di uscire dalla stanza...
Sulla via del ritorno mi chiede aiuto per rispondere ad un messaggio di un ammiratore… Ormai è tardi sono le sette, orario di chiusura uffici…
Le chiedo come mai ha un auto con targa rumena… non è mia me l’ha prestata un amica…
In conclusione ragazza amichevole e spiritosa, fisico ok, ma poco incline a scaldarsi sotto le coperte.
 
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