[RECE] Lory (ALB) - OTR notturna - Cermenate (CO) @ Volta
SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Cermenate (CO)
ZONA: 45.708463, 9.086323 (allo stop di via Volta)
NOME: Lory (Loreta, se fosse il suo vero nome?)
NAZIONALITA': albanese di Tirana
ETA': 22 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ, poi RAI (smorzacandela e mission) + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20+30
COMPENSO CONCORDATO: 20+30
DURATA DELL'INCONTRO: almeno 20-25 minuti, da mattonella a mattonella
DESCRIZIONE FISICA: alta attorno all'1,65, fisico magro e ben proporzionato, capelli scuri abbastanza lunghi, visetto mediterraneo carino da scricciolo, occhi scuri, seno forse di una 2° taglia (
ma sono tutte uguali queste albanesi, perché non ho cambiato di una virgola la descrizion di Eni? :D)
ATTITUDINE: non fa numeri da circo, ma si impegna ed è paziente ; ragazza educata e forse un po' timida, che parlicchia discretamente l'italiano
LA MIA RECENSIONE:
ALLA RICERCA DI NUOVI LIDI
Visto che a Lentate ci aspettano tempi grami, mi spingo a pattugliare il tratto di strada tra Cermenate e Vertemate, alla ricerca di qualche novità. Quando avevo incontrato la "spagnola"
Anna/Joana, mi aveva detto che la sua nuova postazione di Bregnano era solo temporanea (che abbia sfruttato la promozione "Prova la mattonella gratis - soddisfatta o rimborsata"?
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) e che a breve sarebbe tornata all'ovile. Di certo, se né lei né la sua comare
Ela sono ancora rientrate alla base, qualcun'altra deve avere avere preso il loro posto ...
Salendo verso Como, allo sbocco della via privata Parini (dove avevo fatto la conoscenza di una meteorina bulgara), è comparsa una ragazza dal fisico davvero minuto e che sembra ancora giovanissima. Al vivaio, non mi sembra di notare alcunché di nuovo (c'è la
rossa ricciola che mi pare di avere già visto da qualche altra parte e la Suzuki Swift bianca della OTR più gettonata di tutto il basso Comasco, che avevo anche incontrato un paio d'anni fa e di cui non ricordo più il nome). Più avanti, dove una stradina si addentra nei campi c'è una bionda carina, che non mi pare essere la
Justyna polacca che pure avevo conosciuto parecchio tempo addietro.
Faccio allora il giro di boa e, nel ridiscendere verso Lentate, vedo schierato un plotoncino di volti a me nuovi, da poco arrivati dall'Albania: allo sbocco di via Volta (dove stava la
Ela che poi si è spostata assieme a Joana a Bregnano) c'è una moretta carina e dai lineamenti quasi fanciulleschi; poco oltre una bionda un po' più avanti con gli anni e dal crine talmente lungo da farmi sospettare che porti almeno un paio di chili di extensions; all'attraversamento pedonale illuminato un'altra castano-bionda in autoreggenti e coi capelli raccolti in uno chignon, che forse è l'unico volto che ricordo dai miei passaggi primaverili. Anche al distributore della rotonda di Cermenate, non c'è più la moretta storica dai tratti un po' tzigani ma una biondina a sua volta carina di lineamenti.
LORY, DIRETTAMENTE DAL CASINO DI TIRANA
Dopo qualche vasca avanti/indietro, mi sembra che la moretta di via Volta sia la più gettonata del plotoncino, perché la vedo scomparire almeno un paio di volte e, la seconda, non basta neppure una lunga divagazione sino alla rotonda di Joana per farla riapparire! Le credenziali sembrano buone, anche se la frequente assenza dalla mattonella non è necessariamente garanzia di una buona prestazione: basti vedere quanto è gettonata ultimamente l'Alina di via Battisti a Lentate, nonostante abbia definitivamente completato la trasformazione in frigorifero moldavo d'incasso! Infatti, quando inizio una marcatura più stretta della morettina, mi viene soffiata da un collega e l'assenza dalla mattonella viene cronometrata in soli 9'30", che è quasi meno del tempo che i missili di "Rocket man" impiegherebbero a raggiungere il suo rivale dal parrucchino arancione ...
Decido comunque di rischiare, arrivo dalle retrovie, arresto la vettura qualche metro prima della linea dello stop e attendo che la fanciulla mi si avvicini. Il visetto coronato dal crine nero è davvero da scricciolo, il tono è cordiale, il rate sono quelli attesi e dunque la invito ad accomodarsi a bordo. C'è giusto il tempo di stringerci la mano e di presentarci a vicenda (lei come
Lory, forse Loreta?) e bisogna già fare retromarcia, per allontanarci dallo stradone. E' lei a rompere il ghiaccio, con un "Come va?" che suona un po' di circostanza, ma si vede subito che è invece abbastanza timida e un po' riservata. Alla mia domanda sulla sua provenienza, Lory lascia a me il compito di indovinarla, dicendomi che non si sarebbe arrabbiata, se avessi sbagliato. Non ci sono molti dubbi che appartenga a un plotoncino di schipetare, ma sto al gioco e fingo di sbagliare, scambiandola per una rumena, per vedere se davvero non si inalberi. Lory non è ovviamente di Bucarest, ma posso ancora "accendere" un'altra risposta, prima di essere definitivamente eliminato dal quizzone. Manca ormai poco al retrobottega e la scheda tecnica è ancora quasi tutta in bianco, per cui evito di far girare la ruota di tutte le possibili nazionalità vere o presunte delle OTR (moldava, bulgara, russa, ucraina, spagnola, nigeriana, ghanese ...) e mi tocca azzeccare la risposta: "Bah ... se non sei rumena, sarai sicuramente albanese
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".
"Giusto!", mi risponde Lory, che mastica già un italiano più che discreto. Scopro così che viene "dal casino di Tirana", che è in Italia già da 10 mesi e che inizialmente aveva stazionato a Lentate. Incrociando le informazioni reperibili nei vari forum, potrebbe essere questa ragazza
anonima incontrata da cesare.77 la scorsa primavera. E' vero che non si dovrebbe chiedere l'età a una signora, ma lei è ancora signorina e allora domando. Ennesimo "Secondo te?" da parte di Lory, che mi obbliga a sparare un 19-20, per tutta risposta. "No, sono un po' di più ...", mi replica e - più tardi - scoprirò che dovrebbe avere 22 anni.
LA RECE VERA E PROPRIA
Siamo finalmente al suo retrobottega, che è lo stesso che avevo improvvisato quando avevo incontrato un'ancòra spaesata Ela e che può andare bene per un BJ conoscitivo. "Ma è tranquillo o passano ogni tanto i CC?", le butto lì la domanda trabocchetto. Lory è ancora troppo fanciulla per mentire e sul suo volto si legge che la risposta è la seconda. Aggrotta un po' la fronte e, dopo qualche esitazione, ammette che i
negrii (come li chiamano le rumene) passano ogni tanto a fare un giro di ronda, ma che non sono particolarmente invadenti.
"Volevi un BJ, giusto?", mi domanda Lory, probabilmente per decidere cosa togliersi dei vari strati. Mentre io regolo gli aspetti burocratici, lei dispone sulla plancia gli attrezzi del mestiere e fa volare sul sedile posteriore il caldo giubbotto che indossava, dal voluminoso collo di pelliccia (sintetica, ovviamente). Stessa sorte tocca alla borsetta rivestita di paillettes, una volta incamerato l'obolo e, con mio piacere, vedo che si sfila le scarpe, si abbassa i collant e le mutandine sino al ginocchio e si solleva un po' i vari strati di maglie.
QUASI SI SOFFOCA
Si dispone ginocchioni accanto a me, osserva un po' perplessa il mio compare ("Mi sa che è un po' addormentato ...
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"), lo smanaccia lo stretto necessario a risvegliarlo dal suo torpore, lo incappuccia di bianco e può dare inizio al suo BJ. L'azione non presenta squilli di tromba particolari (è più o meno il solito su e giù, aiutato anche un po' con la mano alla base), ma Lory ha davvero un bel fisichino da teen e dunque i miei tentacoli possono srotolarsi con piacere un po' dappertutto: parto carezzando la schiena, scendo ai glutei e alle cosce, poi passo sul lato A e risalgo sino alla fessura della vulva. La morettina è magra, ha un buono tono muscolare e una pelle levigata, per cui le sensazioni tattili compensano la sua azione nella norma, facendo inturgidire rapidamente il compare.
Lory non fa numeri da circo (ricordo forse un breve avvitamento con la testa e qualche carezza ai gioielli di famiglia), ma le sue escursioni sono davvero molto profonde, tanto è vero che a un certo punto la sento tossire e si stacca una attimo. "Che succede? Tutto a posto?", le chiedo un po' allarmato. Ne avevo ben donde, perché la poveretta si era quasi soffocata: "Ce l'hai grosso e me l'ero quasi infilato sino in gola
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". Fortunatamente non è accaduto nulla di grave e Lory riparte, insistendo ancora un po' con la sua azione orale. Ogni tanto deve arrestarsi, perché il suo lungo crine nero non è raccolto in una coda o in uno chignon e dunque casca sul mio basso ventre, intralciandole le operazioni.
UN HJ SALIVATO
Dopo 5-6 minuti di azione, è chiaro che il tempo è quasi scaduto: "Forse è il condom che ti stringe?". "Mah, non mi sembrerebbe ...", cerco di rinviare il triplice fischio e Lory si cala di nuovo sul mio basso ventre. Trascorre un altro paio di minuti e il quarto uomo espone il tabellone del recupero: "Ma duri sempre così a lungo? Hai forse bevuto?". Do la colpa all'ora tarda e le dico che può pure completare l'opera con un po' di falegnameria. Il condom viene rimosso e gettato sul tappetino e Lory inizia a masturbare, neppure troppo energicamente, il mio compare. La peculiarità, però, è che lei rimane china sopra l'asta e che, ogni tanto, vi lascia colare un po' di saliva, a mo' di lubrificante Durex artigianale.
Neppure così si riesce a varcare la linea del traguardo (penso che sia trascorsa una dozzina o al massimo una quindicina di minuti, dall'inizio delle operazioni) e allora il tempo è davvero scaduto: "Guarda, non posso davvero fermarmi di più ...". "Se volessi fare sesso, quanto mi costerebbe di più?", le domando, dopo avere osservato il fratellino bello turgido. Speravo in un'offerta speciale, ma Lory è inflessibile, seppure gentile: "Purtroppo bisogna ripartire da zero e quindi mi dovresti dare 30 ...". "Ma mi verresti anche sopra?", le butto lì, visto che il retrobottega non è comunque blindato come Fort Knox. Lory esita un po', "Mah ... di solito faccio normale o alla pecorina ...", per poi darmi finalmente l'OK: "Massì, dai, posso anche venirti sopra, anche se non sarà comodissimo ...".
NEW COIN, NEW GAME: SI RIPARTE A SMORZA
Mentre lei recupera dalla borsetta un nuovo condom e si prepara alla cavalcata, sfilandosi completamente i collant da una delle gambe, reclino il sedile e appoggio il resto dell'obolo davanti alla leva del cambio, in modo che Lory possa prelevarlo a operazioni completate. Dopo una breve smanacciata per rinvigorire il mio compare, Lory studia la logistica e passa con cautela dalla mia parte. Si dispone ginocchioni sui fianchi del sedile, cerca l'allineamento migliore e procede all'infilamento. Quando tutto sembra a posto, inizia le sue percussioni, muovendosi su e giù lungo l'asta.
E' abbastanza evidente che non pratica spesso lo smorzacandela, perché sembra un po' spaesata e tenta vari punti di ancoraggio per le mani: dapprima si appoggia sul bracciolo centrale e sull'impugnatura della portiera, poi prova addirittura ad aggrapparsi alla maniglia superiore, per ripiegare infine sulla spalla dello schienale del passeggero e sulla linea di cintura della portiera. Non ho ancora dato un'occhiata alla luce del sole, ma temo che ci troverò lubrificante da tutte le parti!
Lory ci si mette anche di buona lena, ma non ha sicuramente le doti atletiche di una
Klaudia (ovviamente quella dei primi tempi, ancora vogliosa di lavorare, e non la sfaccendata delle ultime settimane ...). Dopo un minuto di percussioni verticali, si china verso di me col busto e inizia a muoversi quasi orizzontale, ma sempre con un buon movimento di pelvi. Quando è evidentemente stanca, si appoggia col suo pube contro il mio e si limita a strusciarsi avanti e indietro. Nel mentre, lei ansima con discrezione e io massaggio in lungo e in largo le sue cosce. Rispetto ad altre girls, tiene gli occhi aperti e quindi possiamo scambiarci qualche sguardo sorridente.
"Stanca?", le domando a un certo punto, mentre sta riprendendo fiato. Punta nell'orgoglio, Lory si rimette in verticale e riprende a stantuffarmi. Visto che le sue batterie sono quasi in riserva, le do una mano, impugnando le sue chiappette sode e accompagnando le sue percussioni con i miei avambracci. La moretta non resiste però moltissimo a busto eretto e si china quasi completamente su di me, riprendendo a muoversi orizzontalmente e poi a strusciarsi. I nostri tronchi sono ormai talmente vicini che posso cingerla da dietro e massaggiarle voluttuosamente la schiena. Lory perde pian piano mordente, le sfuggono un paio di mugolii soffocati e si corica quasi del tutto su di me, per cui posso proprio abbracciarla e carezzarle la chioma.
LO SQUIRTING MI MANCAVA
"Tutto bene? - temo che si sia addormentata su di me, perché giace quasi esanime - Forse è meglio che cambiamo posizione
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". La moretta si risolleva, riprende un attimo fiato e la prima parola che le esce di bocca è un "Bravo!". Poi mi chiede come vorrei fare e, visto che mi sembra che questi 5-6 minuti di smorzacandela l'abbiano sfiancata, le propongo di venirle sopra io, alla missionaria. "Va bene, mi sfilo e passo di là", mi dà l'OK Lory.
La aiuto a divincolarsi e, non appena l'asta si è completamente liberata della morsa della sua vulva, un abbondante fiotto di umori vaginali si riversa come una cascata sulla mia coscia destra. "Scusa!", mi dice imbarazzatissima Lory. "Dai, non fa niente
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Passami un fazzolettino, ché mi do un'asciugata, prima di venire di là ...", la tranquillizzo. Accendo un attimo la luce di cortesia e, come temevo, un po' del liquido è caduto anche sulla selleria del sedile, lasciando una chiazza scura abbastanza ampia. Per il momento non ci si può fare nulla (ma, all'arrivo a casa, sarà già evaporata) e quindi mi accingo a scavalcare il tunnel centrale, per raggiungere Lory, che mi aspetta a gambe già divaricate.
FINCHE' SUDORE NON VI SEPARI
Mi puntuello alla bell'e meglio nel pozzetto del passeggero, cercando anche di non calpestare le sue high heels con i miei piedi, e poi mi calo progressivamente sul corpicino di Lory, per trovare l'allineamento migliore. Quando la posizione sembra quella giusta, lascio che la moretta si infili l'asta nella vulva, mi aggrappo al fianco dello schienale e do inizio alla mia ginnastica pelvica. "Non lo sento durissimo ...", mi fa notare Lory. "Sì, in effetti si è un po' lasciato andare - devo darle ragione - Comunque il profilattico è su bene ... Proviamo a vedere se torna su di giri scopando un po'
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La mia prima posizione, con i piedi puntellati all'indietro e gli avambracci distesi, è davvero scomodissima, perché le gambe e la schiena formano un'angolo acuto, che dopo poco più di un minuto mi fa venire i crampi ai glutei e dolere i lombi. Decido allora di distendermi quasi completamente su di lei, appoggiando i gomiti alla parte alta dello schienale e aggrappandomi con le mani al poggiatesta. Così va decisamente meglio e posso accelerare l'andatura, alternando le percussioni a qualche strusciamento qua e là, quando inizia a venirmi il fiatone. In tutto ciò, la partecipazione di Lory è più empatica che tangibile: come prima, tiene gli occhi aperti e possiamo sorriderci mentre mi cimento nella mia ginnastica da materasso. Con le mani, mi cinge un po' la schiena e i glutei e ogni tanto mi solleva la camicia e il maglione, carezzandomi l'addome e il petto.
I CALCI DI RIGORE SI FANNO INEVITABILI
Tenere addosso il maglione è stato però l'errore più madornale della serata, perché la mia temperatura corporea raggiunge velocemente quella di una teiera in ebollizione e inizio a sudare anche abbastanza copiosamente. Quando mi fermo un attimo a rifiatare, approfittando di due colpi di tosse di Lory, getto uno sguardo attorno per sincerarmi che sia tutto tranquillo e vedo che i finestrini sono ormai quasi del tutto appannati. D'altra parte, sarebbe un peccato mollare il colpo proprio adesso e allora riparto con una seconda sessione di stantuffamento, che la moretta di Tirana sopporta con pazienza giobbiana, sorridendomi e carezzandomi qua e là come aveva fatto anche prima.
"Basta ... potrei svenire dal caldo!", devo purtroppo alzare bandiera bianca, ben prima di avere visto sventolare quella a scacchi. "Ti va di finire con la mano?", invoco i calci di rigore. "Va be', dai, ripassa di là", mi dà l'OK Lory. Con cautela mi sfilo e mi trasferisco di nuovo sull'altro lato dell'abitacolo, che nel frattempo ha raggiunto il tasso di umidità di un bagno turco. Vola via anche il secondo condom e, con altri 2-3 minuti di smanacciata (sempre lubrificati dalla sua saliva), la moretta riesce finalmente a portarmi oltre la linea del traguardo. "Stavolta, brava tu!", la ringrazio per non essere stata frettolosa. Anche se, per i 50 euri che ha incassato, pure io sarei stato altrettanto paziente
TASSISTA O "TASSISTA"?
Ci rivestiamo con calma (a lei sarà servito un paio di minuti solo per ritrovare i vari capi di vestiario che aveva gettato in giro per la macchina ...), raccoglie ordinatamente tutti i rifiuti e possiamo ripartire per la sua mattonella. Non prima di avere investigato se disponga di un loft di appoggio. Mi dice di abitare in una grossa cittadina verso Milano, ma che quell'appartamento è off limits per i clienti, essendo il posto dove risiede. Mi faccio comunque dare il suo numero di telefono e, proprio mentre le faccio lo squillo di verifica, sento suonare lo smartphone che tiene nella borsetta. E' ovviamente il suo "taxista", che deve essersi allarmato per l'assenza prolungata. "Non vuole che ci chiamiamo sul telefono che uso per i clienti", mi spiega Lory. "Be', se di lavoro porta avanti e indietro le ragazze, non mi stupisce che cerchi di prendere qualche accorgimento per essere meno rintracciabile ...", non mi sorprende la cosa. "Ma guarda che è un vero tassista! E poi, non lavoro mica con la mafia!", mi risponde ridendo - ma sotto sotto un po' piccata - la moretta di Tirana.
I vetri sono finalmente disappannati, fingo di crederle e possiamo dunque tornare alla mattonella. Altre due chiacchiere strada facendo ed è il momento di congedarci, qualche metro prima dello stop dove ha piantato la sua bandieruola. Appena scesa dalla mia macchina, Lory non si incammina però verso la sua piazzola, ma si dirige spedita verso una vettura che la attendeva sull'altro lato della carreggiata. Probabilmente il vero o finto tassista, dato che nel mentre non le sono arrivate altre telefonate ...