DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Luisa
Nazionalità: sedicente rumena
Età apparente: 22 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta circa 1.65, fisico magro e tonico, capelli neri di media lunghezza, viso non folgorante, un po' tondo ma tutto sommato caruccio, occhi scuri dal taglio un po' a fessura, piercing o brillantino sulla guancia sx, artigli da tigre, seno nv
Attitudine: BJ prevedibilmemte basilare, ma eccessiva rigidezza sui tempi ; italiano quasi a 0, inglese OK, ma è comunque poco espansiva
Reperibilità: difficile, essendo appena arrivata
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: 17' da mattonella a mattonella, 9-10' di danze effettive
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Cermenate
Coordinate: pensilina di Andra Silicone, appena dopo lo stop di via Volta
LA MIA RECENSIONE
Dopo qualche sera di assenza, una volta tanto entro nel luna park dal cancello di Lomazzo, arrivando dall'aeroporto. L'ora è anche presta, ma il Far West è già praticamente a pieno carico, con tutte le ragazze presenti, tranne la 4x4 e Saretta, che però apparirà più tardi. Nonostante la brezza serale e la temperatura frescolina (6-7 gradi a fine serata), nessuna traccia delle temute tute da sci, ma diverse fanciulle addirittura in body!
La tentazione di mettere subito la freccia a destra dalla Brunetta sarebbe fortissima, ma sul taccuino c'è segnato un solo nome, quello della new entry Luisa, per cui tiro dritto sino a viale Tirana. Servirà però un po' di pazienza, perchè l'Imperatrice e il suo prezioso carico di vassalle (la Ceam, Alina GY, la nuova Luisa e la Genovese) appariranno solo a serata ben avviata, quando invece tutte le altre rivali saranno in servizio da almeno un'oretta.
Anche quando il team imperiale finalmente si materializza, la pensilina continua a rimanere a lungo sguarnita: per l'effetto novità, Luisa deve fare avanti e indietro dal retrobottega e non la intercetto mai alla mattonella. Dopo un'altra vasca lunga, finalmente la vedo mentre sto risalendo viale Tirana: immediata svolta e inversione in via Volta, anche se con poche speranze che nel frattempo non sia già scomparsa con il prossimo cliente. Quando mi affaccio allo stop, accanto all'Imperatrice in persona, giù alla pensilina vedo infatti una macchina affiancata per l'intervista. Le avrà chiesto il BJ o addirittura il sesso scoperto, perchè la trattativa non va in porto.
Penso che sia finamente il mio turno e invece si affianca un'altra vettura, che stava scendendo da Monte Sordo. Non posso tenere impegnato lo stop di via Volta per due minuti, perchè rischio che Alexandrona mi stacchi una multa per divieto di sosta e allora provo a scendere e parcheggio sulla banchina, una decina di metri prima della pensilina, in attesa di capire cosa accada davanti a me.
Pure la seconda intervista deve essere stata per pratiche scoperte e va a vuoto, per cui è il mio turno: do un'occhiata verso valle, per assicurarmi che non stiano risalendo vetture sospette, scivolo giù in folle e sono accanto alla nuova moretta. Fisicamente è davvero carina: alta almeno 1.65, corporatura magra e longilinea, una sorta di costume da bagno tigrato indossato a mo' di mutandina, sandaletti bianchi col laccetto alla caviglia e giacca di finta pelle dello stesso colore.
TOCCA A ME
Appena mi affianco, la fanciulla si appoggia alla linea di cintura dei finestrini e si china nell'abitacolo per l'intervista. Il viso non è folgorante, ma tutto sommato caruccio, grazie anche alla levigatezza della pelle che solo le giovincelle possono avere: è un po' tondo, con gli occhi scuri leggermente a fessura e con un piercing o brillantino incastonato appena sotto lo zigomo sinistro.
Si presenta come Luisa, provo a domandarle il rate per il BJ conoscitivo, ma fatica a intendermi e allora passo all'inglese: nessun dubbio da parte sua, su cosa sia un BJ, quindi è facile che sia una allieva portata con sè dalla Cavallona e che si sia fatta le ossa in Svizzera o all'estero. Il rate è poi il ventello tondo che tanto mi piace sentire e allora la invito ad accomodarsi a bordo.
Bisogna subito fare inversione e ci vorrà un buon minuto di attesa, per via del lungo serpentone di macchine che sta risalendo verso Monte Sordo. Finalmente riusciamo a prendere la direzione giusta e ci indirizziamo verso il retrobottega, che immaginavo essere le retrovie del Gigante e che invece si rivelerà molto più vicino: dopo il primo "drept", l'indicazione di girare a "stinga" arriverà ben prima del previsto! Nel mentre, usando l'inglese, raccolgo le solite informazioni per la scheda tecnica: dice di essere rumena, di Bucarest (dettaglio sempre poco credibile), di avere 22 anni e di essere appena arrivata in Italia. Caratterialmente, sembra assai poco espansiva e anche molto guardinga, ma può starci che dia poca confidenza al primo incontro.
LUCI A SAN SIRO
Quando arriviamo a destinazione, c'è subito la sorpesa: quello che era l'angolino più buio di Cermenate (seppure ben noto a Bianca Verdi, perchè ci venni multato con Saretta a bordo), ora sembra il campo da gioco dello stadio di San Siro: un potentissimo faro illumina a giorno tutta la zona e un paio di cartelli appesi sulla recinzione indicano un divieto di accesso e di gettare immondizie. Forse il vicinato ha iniziato a essere infastidito dal via vai e/o da rifiuti lasciati dalle fanciulle e ha risvoltato il retrobottega come un calzino. Per completare l'opera, mancherebbe una bella riasfaltatura del fondo stradale, che è pieno di buche, ma temo che le opere verrebbero finanziate con le multe ai punter e quindi è meglio tenersi le voragini
Evito di parcheggiare in fondo, nella zona più illuminata, e cerco anche di capire se ci siano videocamere di sorveglianza: quando Luisa vede che mi sto guardando in giro in tutte le direzioni, prova a rassicurarmi: "Don't worry: no cameras!"
LA RECE VERA E PROPRIA
Si regolano le formalità burocratiche, il sottoscritto si cala le braghe e arretra il sedile, Luisa recupera un gommino dalla piccola borsetta e l'arbitro può fischiare l'inizio del match: la moretta incappuccia il compare con un condom trasparente, si china sul mio basso ventre e comincia l'azione di trastullamento, che prevedibilmente è il classico su e giù da novizia, senza particolari variazioni sul tema.
L'inesperienza, nel bene o nel male, si nota anche dal fatto che non si aiuti con la mano malandrina: il palmo è ben piantato sul pube, col pollice e l'indice e circondare la base dell'asta, e non si dedica invece allo smanacciamento. Col procedere delle operazioni, Luisa arriverà addirittura a posizionare entrambe le mani sotto a compare Oscarino, circondandolo con una presa a rombo, con tanto di dita intrecciate fra di loro.
Dell'OTR rumena, ha già la manicure molto curata: al posto delle unghie, ha lunghi artigli acuminati, pittati di bianco e con eleganti decorazioni nere. Deve però essere un lavoro di diverse settimane fa, perchè le protesi posticce di gel si sono nel frattempo spostate in avanti e si vedono almeno 4-5 mm delle sue vere unghie.
IL PRIMO MEZZO INFARTO
Le danze sono appena iniziate e già servirebbe il defibrillatore: una coppia di fari appare nello specchietto retrovisore, dico a Luisa di arrestarsi un attimo e con una mano sono già pronto a risollevarmi le braghe alla velocità della luce. La moretta, rialzatasi col busto, volge lo sguardo verso il lunotto posteriore e sembra pure lei titubante, perchè è difficile riconoscere la sagoma della vettura che sta avvicinandosi, contro la luce dei suoi potenti fari. Qualche secondo di esitazione e giunge la sentenza che mi ridà un anno di vita: "E' alta ragazza, la amica!". In effetti, riconosco il volto di Big Al, quando il macchinone ci passa a fianco, e sarà ancora più inconfondibile la sua silhouette massiccia e scosciatissima, quando vedrò i due scendere per un romantico tete-a-tete en plen air!
Le spiego che in italiano "alta" si dice "altra", mentre "alta" è la traduzione di "înalta", e possiamo quindi riprendere da dove avevamo cominciato, anche da un po' più indietro, perchè è inevitabile che il fratellino abbia perso un po' del poco turgore acquistato. Mentre Luisa è in immersione, srotolo il tentacolo verso destra, per le solite operazioni esplorative: la moretta non si è tolta la giacca di pelle bianca, la schiena è off limits e non mi resta dunque che dedicarmi con piacere alle sue chiappette, piccole e sode. Quelle che, di primo acchito, mi erano sembrate delle mutandine tigrate, devono invece essere la parte bassa di un costume da bagno intero, usato a mo' di body ma non indossato per intero: sui lati, infatti, penzolano le bretelle, che di solito dovrebbero essere appese alle spalle.
IL SECONDO IMPREVISTO
Sembra finalmente che la partita inizi a vivacizzarsi, ed ecco apparire i fari di un'altra vettura! Questi, però, sono palesemente di una 500ina, modello che non è in dotazione ad alcuna delle truppe aliene, e quindi non occorre estrarre il defibrillatore per una seconda volta. Dico solo a Luisa di risollevarsi di nuovo, in attesa di dove si posizioni il collega. La vettura si affianca, scambio un sorriso con Gloria, il conducente capisce che non è il caso di avanzare oltre, perchè finirebbe proprio sotto al faro da stadio, e dunque arretra, per risistemarsi più indietro.
IL TEMPO CORRE INESORABILE
A ogni pausa, Luisa osserva nervosamente la vettura da cui è scesa qualche minuto fa l'Imperatrice: deve essere preoccupatissima di rimanere più a lungo di lei, errore che le costerebbe una doccia gelata alla scozzese, e infatti mi ricorda il tempo rimasto: "We have five minutes!"
Si immerge per l'ennesima volta e, da qui in poi, la sua azione si farà più frammentata. Quando si risolleva e mi mostra il tabellone dei -2 minuti alla fine delle ostilità, le propongo di interrompere pure il BJ e di affidare il compare alle cure della fida Federica: le probabilità di varcare in tempo la linea del traguardo sarebbero altrimenti nulle.
Luisa prevedibilmente accetta e dunque si passa al consueto epilogo federiciano. Anche in questa fase, la moretta palesa però poca esperienza: non mi carezza le gambe, nè mi massaggia i gioielli di famiglia, per agevolare la capitolazione, ma se ne sta lì inerte e continua a osservare la vettura di fronte a noi, probabilmente proccupata che Big Al risalga a bordo e ci veda ancora lì, pur essendo arrivati prima di lei.
NO TIME LEFT!
Io cerco di trarre un po' di piacere dal carezzarle le gambe longilinee e toniche, ma sono ancora ben lungi dall'avere varcato la linea del traguardo, quando giunge il triplice fischio: "No time left!". Cerco di carpirle invano almeno un giro di lancette extra, ma Luisa sembra inflessibile: "Give me more money, to stay more time"
Le propongo allora di arrotondare il rate iniziale con una mancia di 10 euri, in cambio di altri 5 minuti di pazienza. La brunetta non è però d'accordo: l'integrazione minima sono almeno altri 20 euri, per un minutaggio non meglio definito, ma che dubito sarebbe arrivato ad altri dieci giri di lancette. Per conto mio, il 20+20 può stare in piedi solo se includa anche la sintonia di RAI1, ma siamo in un porto di mare illuminato a giorno e copulare sarebbe una mezza follia. Per raddoppiare l'offerta e continuare col BJ, tanto vale offrire il cachet a un'altra ragazza ...
Data la barriera linguistica, sarebbe inutile cercare di spiegarle che nei suoi conti dovrebbe anche includere i tempi morti di viaggio: il cronometraggio Tissot rileverà 17 minuti da mattonella a mattonella, per cui avrà incamerato meno di 1 euro e 20 al minuto, mentre la mia proposta di integrazione avrebbe remunerato i 5 minuti extra quasi al doppio, senza neppure un secondo a tassametro fermo.
SI RIENTRA NEGLI SPOGLIATOI
Le chiedo allora di allungarmi un paio di salviette, così da procedere alle operazioni di lindatura. Mentre mi ricompongo, ne approfitto per indagare sulle opzioni premium: come era prevedibile, l'opzione loft non è disponibile, mentre la visita alla locanda di Novedrate avrebbe la solita tariffa di mercato (100/60').
Quando siamo pronti a ripartire, le domando se provvederà lei a smaltire la pallottola dell'amore, ma mi chiede la cortesia di occuparmene personalmente, non disponendo del sacchettone della monnezza. In compenso, ha di sicuro preso la patente col massimo dei voti e senza neanche un errore nel quiz a crocette, perchè ha la cintura allacciata un secondo dopo che ho girato la chiave per riaccendere il motore!
Anche durante il tragitto di ritorno, non sembra particolarmente vogliosa di chiacchierare e allora non la tampino più di tanto. Tento solo lo scambio dei gagliardetti, ma mi dice che per ora ha solo l'utenza rumena, che ovviamente non condivide con i clienti.
Per chiudere l'avventura, manca solo il brivido finale: faccio appena in tempo a congedarmi da Luisa e, mentre sono fermo sulla banchina per reimmettermi in carreggiata, nell'altra direzione transitano i grigi, che stasera avevo già incrociato giù a Cermenate Lido. Fortunatamente buttano solo un'occhiata distratta e proseguono per la loro strada, per cui non mi resta che andare alla ricerca di una consolatrice, che mi risollevi il morale dopo l'incontro un po' insipido e inconcludente con Luisa. Consolazione che troverò, pagandola a peso d'oro, presso le pompe del Q8 di Lentate, custodite dalla più abile spillatrice di rose della Brianza!
Nome: Luisa
Nazionalità: sedicente rumena
Età apparente: 22 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta circa 1.65, fisico magro e tonico, capelli neri di media lunghezza, viso non folgorante, un po' tondo ma tutto sommato caruccio, occhi scuri dal taglio un po' a fessura, piercing o brillantino sulla guancia sx, artigli da tigre, seno nv
Attitudine: BJ prevedibilmemte basilare, ma eccessiva rigidezza sui tempi ; italiano quasi a 0, inglese OK, ma è comunque poco espansiva
Reperibilità: difficile, essendo appena arrivata
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: 17' da mattonella a mattonella, 9-10' di danze effettive
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Cermenate
Coordinate: pensilina di Andra Silicone, appena dopo lo stop di via Volta
LA MIA RECENSIONE
Dopo qualche sera di assenza, una volta tanto entro nel luna park dal cancello di Lomazzo, arrivando dall'aeroporto. L'ora è anche presta, ma il Far West è già praticamente a pieno carico, con tutte le ragazze presenti, tranne la 4x4 e Saretta, che però apparirà più tardi. Nonostante la brezza serale e la temperatura frescolina (6-7 gradi a fine serata), nessuna traccia delle temute tute da sci, ma diverse fanciulle addirittura in body!
La tentazione di mettere subito la freccia a destra dalla Brunetta sarebbe fortissima, ma sul taccuino c'è segnato un solo nome, quello della new entry Luisa, per cui tiro dritto sino a viale Tirana. Servirà però un po' di pazienza, perchè l'Imperatrice e il suo prezioso carico di vassalle (la Ceam, Alina GY, la nuova Luisa e la Genovese) appariranno solo a serata ben avviata, quando invece tutte le altre rivali saranno in servizio da almeno un'oretta.
Anche quando il team imperiale finalmente si materializza, la pensilina continua a rimanere a lungo sguarnita: per l'effetto novità, Luisa deve fare avanti e indietro dal retrobottega e non la intercetto mai alla mattonella. Dopo un'altra vasca lunga, finalmente la vedo mentre sto risalendo viale Tirana: immediata svolta e inversione in via Volta, anche se con poche speranze che nel frattempo non sia già scomparsa con il prossimo cliente. Quando mi affaccio allo stop, accanto all'Imperatrice in persona, giù alla pensilina vedo infatti una macchina affiancata per l'intervista. Le avrà chiesto il BJ o addirittura il sesso scoperto, perchè la trattativa non va in porto.
Penso che sia finamente il mio turno e invece si affianca un'altra vettura, che stava scendendo da Monte Sordo. Non posso tenere impegnato lo stop di via Volta per due minuti, perchè rischio che Alexandrona mi stacchi una multa per divieto di sosta e allora provo a scendere e parcheggio sulla banchina, una decina di metri prima della pensilina, in attesa di capire cosa accada davanti a me.
Pure la seconda intervista deve essere stata per pratiche scoperte e va a vuoto, per cui è il mio turno: do un'occhiata verso valle, per assicurarmi che non stiano risalendo vetture sospette, scivolo giù in folle e sono accanto alla nuova moretta. Fisicamente è davvero carina: alta almeno 1.65, corporatura magra e longilinea, una sorta di costume da bagno tigrato indossato a mo' di mutandina, sandaletti bianchi col laccetto alla caviglia e giacca di finta pelle dello stesso colore.
TOCCA A ME
Appena mi affianco, la fanciulla si appoggia alla linea di cintura dei finestrini e si china nell'abitacolo per l'intervista. Il viso non è folgorante, ma tutto sommato caruccio, grazie anche alla levigatezza della pelle che solo le giovincelle possono avere: è un po' tondo, con gli occhi scuri leggermente a fessura e con un piercing o brillantino incastonato appena sotto lo zigomo sinistro.
Si presenta come Luisa, provo a domandarle il rate per il BJ conoscitivo, ma fatica a intendermi e allora passo all'inglese: nessun dubbio da parte sua, su cosa sia un BJ, quindi è facile che sia una allieva portata con sè dalla Cavallona e che si sia fatta le ossa in Svizzera o all'estero. Il rate è poi il ventello tondo che tanto mi piace sentire e allora la invito ad accomodarsi a bordo.
Bisogna subito fare inversione e ci vorrà un buon minuto di attesa, per via del lungo serpentone di macchine che sta risalendo verso Monte Sordo. Finalmente riusciamo a prendere la direzione giusta e ci indirizziamo verso il retrobottega, che immaginavo essere le retrovie del Gigante e che invece si rivelerà molto più vicino: dopo il primo "drept", l'indicazione di girare a "stinga" arriverà ben prima del previsto! Nel mentre, usando l'inglese, raccolgo le solite informazioni per la scheda tecnica: dice di essere rumena, di Bucarest (dettaglio sempre poco credibile), di avere 22 anni e di essere appena arrivata in Italia. Caratterialmente, sembra assai poco espansiva e anche molto guardinga, ma può starci che dia poca confidenza al primo incontro.
LUCI A SAN SIRO
Quando arriviamo a destinazione, c'è subito la sorpesa: quello che era l'angolino più buio di Cermenate (seppure ben noto a Bianca Verdi, perchè ci venni multato con Saretta a bordo), ora sembra il campo da gioco dello stadio di San Siro: un potentissimo faro illumina a giorno tutta la zona e un paio di cartelli appesi sulla recinzione indicano un divieto di accesso e di gettare immondizie. Forse il vicinato ha iniziato a essere infastidito dal via vai e/o da rifiuti lasciati dalle fanciulle e ha risvoltato il retrobottega come un calzino. Per completare l'opera, mancherebbe una bella riasfaltatura del fondo stradale, che è pieno di buche, ma temo che le opere verrebbero finanziate con le multe ai punter e quindi è meglio tenersi le voragini

Evito di parcheggiare in fondo, nella zona più illuminata, e cerco anche di capire se ci siano videocamere di sorveglianza: quando Luisa vede che mi sto guardando in giro in tutte le direzioni, prova a rassicurarmi: "Don't worry: no cameras!"
LA RECE VERA E PROPRIA
Si regolano le formalità burocratiche, il sottoscritto si cala le braghe e arretra il sedile, Luisa recupera un gommino dalla piccola borsetta e l'arbitro può fischiare l'inizio del match: la moretta incappuccia il compare con un condom trasparente, si china sul mio basso ventre e comincia l'azione di trastullamento, che prevedibilmente è il classico su e giù da novizia, senza particolari variazioni sul tema.
L'inesperienza, nel bene o nel male, si nota anche dal fatto che non si aiuti con la mano malandrina: il palmo è ben piantato sul pube, col pollice e l'indice e circondare la base dell'asta, e non si dedica invece allo smanacciamento. Col procedere delle operazioni, Luisa arriverà addirittura a posizionare entrambe le mani sotto a compare Oscarino, circondandolo con una presa a rombo, con tanto di dita intrecciate fra di loro.
Dell'OTR rumena, ha già la manicure molto curata: al posto delle unghie, ha lunghi artigli acuminati, pittati di bianco e con eleganti decorazioni nere. Deve però essere un lavoro di diverse settimane fa, perchè le protesi posticce di gel si sono nel frattempo spostate in avanti e si vedono almeno 4-5 mm delle sue vere unghie.
IL PRIMO MEZZO INFARTO
Le danze sono appena iniziate e già servirebbe il defibrillatore: una coppia di fari appare nello specchietto retrovisore, dico a Luisa di arrestarsi un attimo e con una mano sono già pronto a risollevarmi le braghe alla velocità della luce. La moretta, rialzatasi col busto, volge lo sguardo verso il lunotto posteriore e sembra pure lei titubante, perchè è difficile riconoscere la sagoma della vettura che sta avvicinandosi, contro la luce dei suoi potenti fari. Qualche secondo di esitazione e giunge la sentenza che mi ridà un anno di vita: "E' alta ragazza, la amica!". In effetti, riconosco il volto di Big Al, quando il macchinone ci passa a fianco, e sarà ancora più inconfondibile la sua silhouette massiccia e scosciatissima, quando vedrò i due scendere per un romantico tete-a-tete en plen air!
Le spiego che in italiano "alta" si dice "altra", mentre "alta" è la traduzione di "înalta", e possiamo quindi riprendere da dove avevamo cominciato, anche da un po' più indietro, perchè è inevitabile che il fratellino abbia perso un po' del poco turgore acquistato. Mentre Luisa è in immersione, srotolo il tentacolo verso destra, per le solite operazioni esplorative: la moretta non si è tolta la giacca di pelle bianca, la schiena è off limits e non mi resta dunque che dedicarmi con piacere alle sue chiappette, piccole e sode. Quelle che, di primo acchito, mi erano sembrate delle mutandine tigrate, devono invece essere la parte bassa di un costume da bagno intero, usato a mo' di body ma non indossato per intero: sui lati, infatti, penzolano le bretelle, che di solito dovrebbero essere appese alle spalle.
IL SECONDO IMPREVISTO
Sembra finalmente che la partita inizi a vivacizzarsi, ed ecco apparire i fari di un'altra vettura! Questi, però, sono palesemente di una 500ina, modello che non è in dotazione ad alcuna delle truppe aliene, e quindi non occorre estrarre il defibrillatore per una seconda volta. Dico solo a Luisa di risollevarsi di nuovo, in attesa di dove si posizioni il collega. La vettura si affianca, scambio un sorriso con Gloria, il conducente capisce che non è il caso di avanzare oltre, perchè finirebbe proprio sotto al faro da stadio, e dunque arretra, per risistemarsi più indietro.
IL TEMPO CORRE INESORABILE
A ogni pausa, Luisa osserva nervosamente la vettura da cui è scesa qualche minuto fa l'Imperatrice: deve essere preoccupatissima di rimanere più a lungo di lei, errore che le costerebbe una doccia gelata alla scozzese, e infatti mi ricorda il tempo rimasto: "We have five minutes!"
Si immerge per l'ennesima volta e, da qui in poi, la sua azione si farà più frammentata. Quando si risolleva e mi mostra il tabellone dei -2 minuti alla fine delle ostilità, le propongo di interrompere pure il BJ e di affidare il compare alle cure della fida Federica: le probabilità di varcare in tempo la linea del traguardo sarebbero altrimenti nulle.
Luisa prevedibilmente accetta e dunque si passa al consueto epilogo federiciano. Anche in questa fase, la moretta palesa però poca esperienza: non mi carezza le gambe, nè mi massaggia i gioielli di famiglia, per agevolare la capitolazione, ma se ne sta lì inerte e continua a osservare la vettura di fronte a noi, probabilmente proccupata che Big Al risalga a bordo e ci veda ancora lì, pur essendo arrivati prima di lei.
NO TIME LEFT!
Io cerco di trarre un po' di piacere dal carezzarle le gambe longilinee e toniche, ma sono ancora ben lungi dall'avere varcato la linea del traguardo, quando giunge il triplice fischio: "No time left!". Cerco di carpirle invano almeno un giro di lancette extra, ma Luisa sembra inflessibile: "Give me more money, to stay more time"
Le propongo allora di arrotondare il rate iniziale con una mancia di 10 euri, in cambio di altri 5 minuti di pazienza. La brunetta non è però d'accordo: l'integrazione minima sono almeno altri 20 euri, per un minutaggio non meglio definito, ma che dubito sarebbe arrivato ad altri dieci giri di lancette. Per conto mio, il 20+20 può stare in piedi solo se includa anche la sintonia di RAI1, ma siamo in un porto di mare illuminato a giorno e copulare sarebbe una mezza follia. Per raddoppiare l'offerta e continuare col BJ, tanto vale offrire il cachet a un'altra ragazza ...
Data la barriera linguistica, sarebbe inutile cercare di spiegarle che nei suoi conti dovrebbe anche includere i tempi morti di viaggio: il cronometraggio Tissot rileverà 17 minuti da mattonella a mattonella, per cui avrà incamerato meno di 1 euro e 20 al minuto, mentre la mia proposta di integrazione avrebbe remunerato i 5 minuti extra quasi al doppio, senza neppure un secondo a tassametro fermo.
SI RIENTRA NEGLI SPOGLIATOI
Le chiedo allora di allungarmi un paio di salviette, così da procedere alle operazioni di lindatura. Mentre mi ricompongo, ne approfitto per indagare sulle opzioni premium: come era prevedibile, l'opzione loft non è disponibile, mentre la visita alla locanda di Novedrate avrebbe la solita tariffa di mercato (100/60').
Quando siamo pronti a ripartire, le domando se provvederà lei a smaltire la pallottola dell'amore, ma mi chiede la cortesia di occuparmene personalmente, non disponendo del sacchettone della monnezza. In compenso, ha di sicuro preso la patente col massimo dei voti e senza neanche un errore nel quiz a crocette, perchè ha la cintura allacciata un secondo dopo che ho girato la chiave per riaccendere il motore!
Anche durante il tragitto di ritorno, non sembra particolarmente vogliosa di chiacchierare e allora non la tampino più di tanto. Tento solo lo scambio dei gagliardetti, ma mi dice che per ora ha solo l'utenza rumena, che ovviamente non condivide con i clienti.
Per chiudere l'avventura, manca solo il brivido finale: faccio appena in tempo a congedarmi da Luisa e, mentre sono fermo sulla banchina per reimmettermi in carreggiata, nell'altra direzione transitano i grigi, che stasera avevo già incrociato giù a Cermenate Lido. Fortunatamente buttano solo un'occhiata distratta e proseguono per la loro strada, per cui non mi resta che andare alla ricerca di una consolatrice, che mi risollevi il morale dopo l'incontro un po' insipido e inconcludente con Luisa. Consolazione che troverò, pagandola a peso d'oro, presso le pompe del Q8 di Lentate, custodite dalla più abile spillatrice di rose della Brianza!