[RECE] Melissa la maiorchina (ESP? ROU?) - OTR notturna - Cermenate (CO) @ piscine

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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Melissa
Nazionalità: sedicente spagnola di Maiorca, più facile che sia rumena
Età apparente: 22 dichiarati
Descrizione fisica: statura media, bel fisico snello e tonico, lunghi e voluminosi capelli lisci biondi (tinti), viso carino e molto curato, occhi castani con ciglia finte, unghie argentate da pantera, seni di una seconda taglia abbondante stimata
Attitudine: sembra avere esperienza, ma ha i 10 minuti contati ; meglio parlarle in inglese, che padroneggia molto bene
Reperibilità: beccata solo dopo almeno mezz'ora di bighellonare per Cermenate

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ interruptus
Durata dell'incontro: 10 minuti cronometrati al park Goodyear

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Cermenate
Coordinate: uscita del parcheggio delle piscine

LA MIA RECENSIONE

Mentre sto vagando per Cermenate incerto sul dove fermarmi, all'uscita del parcheggio delle piscine appare all'improvviso una fanciulla dal crine biondo. Nuova bagnina o ritorno di Ramona, dopo qualche settimana di pausa?

Immediato giro di boa alla rotonda di Natashona, la osservo meglio mentre procedo verso il Rio Mare e mi sembra un volto nuovo. Quello davanti a me fa a sua volta il 180 alla rotonda del trans e già mi rassegno al fatto che mi soffierà la preda e invece tira dritto verso Lomazzo, dopo avere rallentato un attimo a osservarla.

Freccia a destra, schivo la massiccia e occhialuta Simona e pochi secondi dopo sono accanto alla biondina, che sembra proprio caruccia. Indossa un lungo spolverino nero dal taglio elegante, sotto il quale fa capolino una specie di vestaglietta di rete tutta brillantinata, che mi ricorda vagamente quella indossata ogni tanto da Natashona. Ai piedi dei tronchetti neri e sfida coraggiosamente a gambe nude i 10 gradi di una notte di fine ottobre.

Basta abbassare il finestrino e mi si avvicina tutta sorridente, sciorinando spontaneamente il menù della casa. Il BJ costa il solito ventello e quindi cinque secondi dopo è già mia ospite a bordo. L'abbordaggio più veloce della mia storia di punter: due minuti netti fra la prima visione assoluta alla mattonella e l'istante in cui ha le chiappe appoggiate sul sedile del passeggero!

MELISSA LA MAIORCHINA

Appena mi è accanto, si procede alle reciproche presentazioni, lei come Melissa, sedicente spagnola di Palma di Maiorca. Dice di avere 22 anni e di essere in Italia da due soli giorni, il che può starci, perche sino a metà settimana non l'avevo mai vista. Sarà maiorchina come Sonia è maltesina, ma poco importa. Di certo, parla ancora poco l'italiano, perchè risponde con troppi sì alle mie domande e dubito che realmente capisca quello che le chiedo.

Si lamenta di quanto sia freddo il clima della Brianza, ma è anche temeraria a sfidare la notte a gambe nude, tanto è vero che ha una pelle d'oca spessa così e allora le metto il riscaldamento a manetta. Il viso è carino e molto curato, con uno strato di fondotinta che ne uniforma l'incarnato, due labbra ben disegnate e folte ciglia finte a calamitare il mio sguardo verso i suoi occhi color nocciola. Di sicuro, non è una bionda naturale, avendo un'evidente ricrescita castana.

All'ingresso del retrobottega del team Goodyear, vorrebbe mandarmi in centro a Cermenate, ma rimedio al suo errore di navigazione con un "Ma intendi proprio diritto o a la derecha?". "No, no, a la derecha!", mi risponde ridendo la biondina di Maiorca e parcheggio il più lontano possibile dal collega, che mi immagino avere a bordo Alina Goodyear o la maltesina (più probabile la seconda, perchè resterà più a lungo di noi).

LA RECE VERA E PROPRIA

Spento il motore, le consegno subito l'obolo, mi calo le braghe e la osservo togliersi lo spolverino. Ciò che sembrava l'orlo di una vestaglietta, si rivela invece essere un paio di simil-pantaloni da ciclista, ma fatti di rete e tutti tempestati di brillantini di Swarovski. Il pancino piatto e tonico è bellamente esposto all'aria, perchè sopra indossa solo un reggiseno e un top, a sua volta tutto scintillante di brillantini, da cui fanno capolino due seni che potrebbero essere di una seconda taglia abbondante, ma che l'effetto wonderbra fa sembrare ben più grossi. Poco sopra ha tatuato un nome maschile, che mi conferma essere quello del suo ragazzo, lasciato in quel di Maiorca. Un altro grosso tattoo le copre almeno tutto l'avambraccio sinistro.

Melissa estrae un condom trasparente, incappuccia il compare e inizia a trastullarlo, con un'azione che non è certo quella di una fanciulla che abbia iniziato questo mestiere da due sere: oltre ad andare su e giù, compie anche flessuosi movimenti con la testa, sento applicare un po' di risucchio e non manca un mugugnare cadenzato a fare da sottofondo. Anche le unghie sono curatissime, con lunghe extension rivestite con una specie di glassa argentata, per cui a Maiorca avrà lavorato come loftina, se non ha avuto domicilio in qualche puti-club della città ...

I lunghi capelli schiariti (extensions?) la intralciano un po' e allora se li risistema sul lato che mi sta più vicino. Lavorando schiacciata in torsione sul mio basso ventre, le carezzo i fianchi e l'addome nudi, che sono davvero tonici e senza un filo di grasso, come quelli della sua comare di scuderia Sonia. Scendo poi verso le chiappe, che sono altrettanto sode. La retina brillantinata dei pantaciclista mi è un po' d'intralcio e allora provo a infilare il mio tentacolo sotto l'elastico che li regge in vita. Melissa non brontola e posso così massagguare con ben più piacere la nuda pelle.

CAMBIO DI POSIZIONE

Più o meno a metà dell'opera, la biondina si ridispone gattoni e mi mostra una tecnica che mi è del tutto nuova: anzichè muoversi su e giù con la sola testa, bascula avanti e indietro con l'intero tronco, tirandosi a spingendosi nelle due direzioni con le braccia. Grazie alla nuova postura, inizio a esplorare il lato A, ma i seni sono ingabbiati nel reggipetto, la zona del piacere è schermata da spesse mutandine nere e allora mi concentro soprattutto sulle cosce, toniche come il resto del fisico.

Nei dieci minuti d'ordinanza, Melissa alterna immersioni di 2-3 minuti cadauna a brevi pause in cui si risolleva a rifiatare, smanacciando il compare. Non dice nulla, ma, da come mi osserva perplessa, è chiaro che un po' alla volta sto abusando della sua pazienza, che non è quella della maltesina.

Allo scoccare del decimo minuto, Melissa si ferma di nuovo e, nel suo italiano un po' precario, mi spiega che il tempo è scaduto. Per riaccendere la musica, bisognerebbe inserire un altro ventello nel juke box, opzione che di solito accetto di buon grado solo per passare alla copulazione. Il parcheggio del team Goodyear è però troppo illuminato ed esposto per rischiare la sintonia di RAI1 e allora decido di far terminare il lavoro a qualche sua collega più paziente, lungo la Novedratese est.

FISH AND CHIPS

Su mia richiesta, la biondina mi passa l'ultimo fazzoletto di carta che le era rimasto, per lo meno nella confezione che mi lascia anche come souvenir. Preferisco di gran lunga le salviette umidificate, il cui alcool rimuove l'unto del lubrificante, ma tant'è.

Quando siamo pronti a ripartire, ho l'illuminazione che potrebbe essere più a suo agio con l'inglese e infatti lo parla davvero molto bene. Mi racconta infatti di avere vissuto per tre anni a Coventry, quando era ragazzina. C'è il tempo di sparlare un po' del clima e del cibo inglese, entrambi pessimi a suo dire, di scoprire che prevede di trattenersi un mese, di raccogliere la sua saggia decisione di vestirsi un po' più pesante dall'indomani sera (speriamo non si intabarri come Sonia :)) e siamo di nuovo alla mattonella.

Ci congediamo con la buona notte e il mio fratellino prende in mano il volante, per guidarmi alla ricerca di conforto presso altri lidi della Provinciale dell'amore. Gli obiettivi sarebbero la camposantina Ina, che all'andata avevo adocchiato in microabitino inguinale e stivaloni troieschi, o la rediviva Mila, come al solito in body, ma non riuscirò a beccare alcuna delle due libera e allora ripiegherò sulla più morigerata ma paziente Gianna Coil.
 
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