SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Mariano Comense (CO)
ZONA: 45.703676, 9.162110 (alla rotonda Cattabrega)
NOME: Iulia
NAZIONALITA': moldava
ETA': 21 dichiarati e confermati sul passaporto
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ e HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: circa 15' al retrobottega, almeno 30' in giro per la Brianza ...
DESCRIZIONE FISICA: alta attorno all'1,65-1,70, fisico snello, capelli castano-rossicci con iconica frangetta, viso un po' allungato ma carino, occhi castani
ATTITUDINE: alle prime armi ma volenterosa ; si impegna anche con l'italiano e sembra simpatica
LA MIA RECENSIONE:
Dopo una caccia durata ben tre sere, finalmente sono riuscito a conoscere Miss Frangetta, la nuova allieva di Gianna del Tamoil di Mariano. Premetto subito che sarà soprattutto il racconto di una lunga avventura notturna (credo che siamo rimasti via circa 30 minuti, fra una peripezia e l'altra) e che la rece vera e propria sarà davvero ben poco, rispetto a tutto il resto
Come in parte ho già anticipato nel thread generale, a un primo passaggio, la rotonda Cattabrega risulta presidiata solo dalla moretta un po' in carne che sta sul lato nord (credo un'albanese) e dunque vado a bighellonare per 15-20 minuti lungo il Miglio d'Oro, per dare il tempo alla rossa di tornare in postazione.
Di rientro da Lentate, Miss Frangetta è lì, appoggiata contro il guard-rail della rotonda, e dunque è giunto il grande momento di fare la sua conoscenza. Per scrupolo, faccio un giro di boa sotto al ponte della Badanti e infine accosto di fianco a lei. E' subito sorridente nell'approccio e parla l'italiano assai meglio di come mi aspettassi, per cui non impieghiamo molto a metterci d'accordo. L'intervista si protrae un po' più a lungo del previsto, perché a un certo punto arriva un trenino di macchine da Lentate e non posso darle corda, fingendo di essere lì fermo allo stop per caso.
Dopo che finalmente ho potuto invitarla a bordo, mi fa partire alla volta del retrobottega usato da tutte le girl che operano lì nei paraggi, senz'altro ben noto a tutti i colleghi, ma ovviamente anche ai negrii Finalmente scopro quale sia il nome d'arte di Miss Frangetta, ossia Iulia. Lo scrivo alla rumena e non alla russa, perché poi la sentirò mandare un "vocale di dieci minuti" in lingua dacica alla sua comare Gianna. Quindi anche la maestra è tutt'altro che ucraina, come si è sempre spacciata, ma dovrebbe essere pure lei l'ennesima delle moldave apparse lungo la Provinciale dell'amore.
IULIA DALLA MOLDOVA
La signorina dice di avere 21 anni, di essere appunto moldava e di essere in Italia da soli 10 giorni. Mi congratulo per il suo italiano, perché in poco più di una settimana riesce già a reggere almeno una conversazione di base. Giura di non averlo mai studiato e di parlare solo altre due lingue: il rumeno e il russo, studiato a scuola. Niente male, ma siamo ancora a un livello amatoriale, rispetto a quella poliglotta di Katya Settelingue ... Il suo marchio di fabbrica è appunto il crine castano-rossiccio, con una frangetta così perfetta che sembra disegnata con il laser. La fanciulla è carina (forse ha un viso un po' allungato), gli occhi sono castani e i lineamenti tradiscono tutta la sua giovane età, nonostante il make-up non esagerato.
Il mio pilota automatico stava già per farmi svoltare dove immaginavo dovessimo andare (anche se, come al solito, faccio il finto tonto, lasciandomi indirizzare dalla girl di turno), ma Iulia provvidenzialmente mi stoppa. "No, no, qui vai diritto, perché ci sono due macchine dei CC!", mi intima di non entrare nella stradina laterale. Sinceramente non avevo visto alcuna vetturetta con la banda rossa, ma Miss Frangetta si era praticamente sporta fuori dal finestrino, per buttare un'occhio, e quindi mi fido di lei Il minuto successivo le serve per allertare Gianna della fantomatica visione che ha avuto, per cui sento rimpallare 3-4 messaggi di WA sul suo cellulare.
PANIC!
"Ecco, adesso gira qui!", mi dice Iulia. Sono abbastanza tranquillo, perché riconosco un parcheggio molto lontano dalla Provinciale dell'Amore, dove mi aveva già condotto la Ionela di Olt, credo ormai un paio d'anni fa. Io e Iulia stiamo chiacchierando amabilmente, quando sento uscire dalla sua bocca una serie di concitati improperi in rumeno. Riprendo a guardare la carreggiata e, in fondo all'ampio parcheggio che sta sulla nostra sinistra, c'è una vettura dei negrii a 3-4 metri di distanza da quella di un malcapitato collega. Vedo una ragazza che sta camminando con qualcosa in mano (una borsetta? solo il passaporto?) verso la classica Punto con la banda rossa, forse perché le hanno chiesto di mostrare i documenti. "E' la mia amica! - esclama Iulia tutta agitata - Via, via! Gira indietro!". Nel frattempo, inizia a frugare nella borsetta, per assicurarsi di avere con sè i propri documenti. "Comunque stai tranquillo - mi dice con un incedere che non lo è per nulla - Ho sia il passaporto che la carta d'identità (l'ha nominata in rumeno) ed è tutto a posto".
Quando mi rendo conto che la via è a fondo cieco e che non possiamo proseguire da nessun'altra parte, mi tocca fare inversione a U e quindi ripassare lungo il parcheggio. So che c'è una piccola probabilità di essere comunque fermati, ma il parcheggio è davvero profondo e i CC sono fermi con le spalle alla carreggiata (oltre che all'inizio del loro controllo-documenti), per cui passiamo via indenni.
TI MANDO UN VOCALE, DI DIECI MINUTI ...
"Se vuoi, ti riaccompagno al tuo posto ...", dico a Iulia. "Sì, forse è meglio ... anzi, portami al distributore, dove c'è la macchina della mia amica - mi risponde la rossa - Non voglio che tu abbia problemi coi CC". Il congiuntivo l'ho ovviamente messo io per eleganza di scrittura, perché Miss Frangetta non può ancora sapere cosa sia, dopo soli 10 giorni in Italia A questo punto, Iulia sia lancia in un "vocale di dieci minuti" a Gianna, di cui capisco poco o niente, se non le parole "carabinieri" e "panic".
Quando siamo quasi tornati all'ovile, Iulia cambia idea: "No, vai diritto, ché conosco un altro posto". Il quale sarebbe niente meno che lo slargo sterrato che sta appena oltre il guard-rail della rotonda Cattabrega, sul lato nord. "Ma tu sei matta! - le dico ridendo - Piuttosto ti riporto al distributore!". Allora andiamo ancora avanti, verso Lentate. Per almeno un paio di volte vorrebbe farmi entrare in altrettante stradine sterrate (che lei chiama "drum", alla rumena), ma fortunatamente sono abbastanza spedito da essere già oltre, quando lei mi fa cenno con la mano di svoltare. A prescindere da ogni altra considerazione di privacy, non mi sembrava proprio il caso di impantanare la macchina, dopo i temporali di oggi pomeriggio
IL PARCHEGGIO DELL'AGENTE
Cinque minuti dopo arriviamo in un altro parcheggio, sufficientemente lontano dallo stradone e all'apparenza abbastanza appartato (nei successivi 15 minuti, passeranno sì è no 2 macchine, lungo quella strada). Iulia è ancora un po' impacciata con la lingua, perché all'inizio mi dice qualcosa riguardo a un "agente" che non riesco a capire. "Ma se anche qua è venuto a controllarti un agente, forse è il caso che torniamo al distributore ...", sono un po' sul chi va là. Alla fine, Miss Frangetta riesce a spiegarsi meglio e, da quanto ho capito, ci è stata a intrattenere un agente, spero in abiti civili e non in divisa. Poiché "cane non morde cane", se qualche poliziotto o carabiniere viene qui a divertirsi, evidentemente sa che i colleghi non pattugliano la zona e dunque accetto di spegnere il motore.
Mentre io mi sto accingendo a sbrigare le formalità burocratiche, Iulia ci tiene a tranquillizzarmi riguardo alla regolarità dei suoi documenti ed estrae dalla borsetta il passaporto. Nella pagina delle generalità (non si chiama ovviamente Iulia, ma ha un bel nome russo), c'è infilata anche la carta d'identità plastificata, che non è la classica tricolore della Romania. Poi sfoglia un po' di pagine e arriva su quella dove, assieme a diversi altri timbri, c'è anche quello del presunto ingresso dell'UE. La data è di una ventina di giorni fa e, stranamente, non c'è scritto MXP o BGY, ma qualcosa in una lingua straniera. E' dunque possibile che Iulia sia entrata nell'UE dalla frontiera rumena e che poi sia venuta nel Belpaese in pullman o comunque con un volo comunitario. Come già sapevo, mi dice che potrà rimanere in Italia per 3 mesi consecutivi e per un totale di 6 mesi nell'anno, previo ritorno in Moldova.
LA RECE VERA E PROPRIA
Regolate queste formalità (mi sembrava di essere un agente del controllo documenti alla dogana di Malpensa ), si possono finalmente aprire le danze.
Dopo avere disposto ordinatamente il necessaire sulla plancia ed essersi tolta la giacchetta, Iulia tenta subito di incappucciare il mio compare con un condom trasparente. Il fratellino è davvero addormentato e dunque non è così semplice infilarci sopra il gommino. Aiutata un po' anche dal sottoscritto, Miss Frangetta riesce comunque a mettere la protezione e a dare inizio alla prima sessione di immersione.
Come ci si poteva attendere da una "absolute beginner", il BJ non trasuda né arte né maestria (è il classico su e giù lungo l'asta), ma è fatto quantomeno con buona dedizione e aiutandosi un po' anche con la mano. Iulia è in torsione sul mio basso ventre e dunque i miei tentacoli possono srotolarsi agevolmente solo sulla sua schiena, complice anche la maglia che riesco a sollevare con facilità. Miss Frangetta è sicuramente magra (pur non potendola di certo definire skinny come Gianna) e ha un buon tono muscolare, oltre che una pelle giovane ed elastica, come si conviene ai suoi 21 anni. Purtroppo non si è tolta né gli short che indossava (ma una minigonna, no?) né i collant e il perizoma sottostanti, per cui non ho modo di apprezzare se anche le chiappette siano altrettanto toniche. Oltretutto, la signorina è anche abbastanza lunga (credo sia tra l'1,65-1,70) e dunque pure le cosce sono un po' fuori portata, salvo inclinarmi verso destra e rischiare il colpo della strega in non più di 30 secondi ...
Grazie anche al lavorio di mano, il BJ è comunque efficace e, quando Iulia si risolleva per la prima pausa, il compare del piano di sotto è già diventato bello turgido. Le scosto leggermente il crine e insinuo la mia mano sotto la chioma rossiccia, iniziando a massaggiarle delicatamente il collo, la nuca e la testa, appena dietro l'orecchio. Iulia se ne esce con un "Ooh!" di stupore, mi fa un sorrisone e mi fa le fusa per una trentina di secondi. Visto che è rivolta verso di me col busto, riesco a leggere una parte della scritta che è stampata sulla sua maglia: "...amour". "Glamour?", le domando. "No - mi risponde ridendo e torcendosi un po' di più verso di me - 'L'amour'!". "Ah ... l'amour! Parlez-vous français?" , la distraggo ancora un po' dal suo smanacciamento. E' così che scopro che le conoscenze linguistiche di Miss Frangetta non vanno oltre il rumeno, il russo e quelle quattro parole di italiano che ha imparato in dieci giorni. Insomma, per raggiungere Katya Settelingue, c'è ancora una montagna da scalare
GUAI A TOCCARLE LA FRANGETTA!
Iulia si rituffa sul mio basso ventre e mi concede un'altra sessione di 2-3 minuti, condotta con lo stesso stile (basilare) e la stessa dedizione (buona) della precedente. Quando si rialza, mi fa morire dal ridere con la smorfia del suo viso: disarticola a destra e a sinistra la mandibola, per farmi capire che le fa male la bocca, e poi mi fa un sorriso. "Sei stanca?", le domando, mentre infilo una mano sotto l'iconica frangetta e le carezzo la fronte. "Un po'", mi dice la rossa della Moldova. A questo punto, stupito dalla perfezione del taglio, cerco di capire se siano davvero i capelli di Iulia o se la fanciulla indossi una parrucca. Faccio scorrere la mia mano verso la sommità del suo capo, sollevando e piegando indietro la frangetta, ma non si stacca nulla, per cui o i capelli sono suoi o l'adesivo è buono In compenso, Iulia mi ferma all'istante, facendomi cenno di non gradire che le venga scompigliato il suo prezioso crine. Le chiedo scusa per l'intrusione nella sua chioma e allora passo a carezzarle un po' le gambe.
Miss Frangetta si rituffa però sul mio basso ventre e dà in inizio a un'ultima (e più breve) sessione di immersione, che sortisce come unico risultato quello di bloccare il mio tentacolo e di impedirgli di esplorare come si deve le sue snelle leve. Dato che già le faceva male la mandibola, non trascorre molto prima che si risollevi per l'ultima volta, alzando bandiera bianca. Non è però una resa definitiva, perché il suo braccio si allunga verso il mio compare e tenta di farlo capitolare con un po' di falegnameria brianzola, peraltro neppure così energica.
LO CHARME ALBANESE
"Wow! Ma quanti anelli hai! - la interrompo brevemente, notando che ne ha praticamente uno per ogni dito e su entrambe le mani - Uno per ogni marito? ". In realtà sembra tutta bigiotteria e nessuno ha davvero l'aspetto di una fede nuziale, ma Iulia mi stupisce, dicendomi di essere sposata con un albanese.
Non credo che possa averlo conosciuto in Moldova, quindi o è stato un matrimonio per corrispondenza o è semplicemente diventata la ragazza di questo schipetaro, in questi dieci giorni di permanenza in Italia. Probabilmente, la poveretta è stata adescata su qualche chat (o scelta da qualche catalogo di ragazze moldave) da questo tipo, che si sarà spacciato per italiano e che le avrà promesso mari e monti, per poi farle amaramente scoprire che toccava a lei portare a casa il pane per la novella famiglia. Prima o poi bisognerà andare a un corso di charme da questi albanesi, perché non è la prima volta che sento di OTR - non necessariamente schipetare - che stanno con loro e che spesso sembrano cotte come delle pere dei loro bellimbusti!
Poiché anche il braccio di Iulia inizia a essere stanco, avviene il solito passaggio del testimone a Federica. Miss Frangetta non si ritira comunque nel proprio cantuccio, perché prova a massaggiare un po' i gioielli di famiglia. Anche qui dovrebbe diventare decisamente più energica, per sortire qualche risultato e quindi il traguardo finale viene raggiunto più per merito di Federica che della mia improvvisata accompagnatrice.
LAVORARE, DORMIRE E SPESA
Completata anche questa missione, Iulia mi passa la bellezza di un fazzoletto e tre salviette umidificate, per consentirmi le operazioni di lindatura. Anche lei si pulisce le mani, si spruzza un po' di "Profumo d'oriente" sul collo e poi si spazzola accuratamente il suo crine, di cui dev'essere davvero orgogliosa.
Durante il viaggio di ritorno, c'è tempo di scambiare ancora quattro chiacchiere. Le domando se abbia già avuto il tempo di vedere Milano, ma - per ora - la sua vita è una routine abbastanza tediosa, che consta di tre sole attività: "Lavorare, dormire e spesa". Non so se ciò voglia dire che il suo bellimbusto albanese si occupi quantomeno della cucina, ma non ci metto di certo la mano sul fuoco ... Direi anzi il contrario, perché Miss Frangetta mi racconta che riesce comunque a mangiare i piatti della cucina rumena e dunque è assai più probabile che sia lei a cucinarseli ... Se non altro, dall'acquolina che le è scesa dalla bocca quando le ho chiesto se avesse già mangiato dei sarmale, la cucina la aiuta a non sentire la nostalgia di casa.
Se l'imbosco fosse stato un po' più lontano, ci sarebbe stato persino il tempo di agganciare il suo smartphone al Bluetooth della mia macchina, per sentire che diavolo di musica ascolti (immagino manele), ma questa missione sarà eventualmente rinviata a un prossimo incontro. Per il momento, mi limito a riconsegnarla accanto alla vettura di Gianna (che non è presente in quel momento) e ad augurarle la buona notte, lieto di avere scampato un incontro ravvicinato con gli alieni ...
CITTA DELL'INCONTRO: Mariano Comense (CO)
ZONA: 45.703676, 9.162110 (alla rotonda Cattabrega)
NOME: Iulia
NAZIONALITA': moldava
ETA': 21 dichiarati e confermati sul passaporto
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ e HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: circa 15' al retrobottega, almeno 30' in giro per la Brianza ...
DESCRIZIONE FISICA: alta attorno all'1,65-1,70, fisico snello, capelli castano-rossicci con iconica frangetta, viso un po' allungato ma carino, occhi castani
ATTITUDINE: alle prime armi ma volenterosa ; si impegna anche con l'italiano e sembra simpatica
LA MIA RECENSIONE:
Dopo una caccia durata ben tre sere, finalmente sono riuscito a conoscere Miss Frangetta, la nuova allieva di Gianna del Tamoil di Mariano. Premetto subito che sarà soprattutto il racconto di una lunga avventura notturna (credo che siamo rimasti via circa 30 minuti, fra una peripezia e l'altra) e che la rece vera e propria sarà davvero ben poco, rispetto a tutto il resto
Come in parte ho già anticipato nel thread generale, a un primo passaggio, la rotonda Cattabrega risulta presidiata solo dalla moretta un po' in carne che sta sul lato nord (credo un'albanese) e dunque vado a bighellonare per 15-20 minuti lungo il Miglio d'Oro, per dare il tempo alla rossa di tornare in postazione.
Di rientro da Lentate, Miss Frangetta è lì, appoggiata contro il guard-rail della rotonda, e dunque è giunto il grande momento di fare la sua conoscenza. Per scrupolo, faccio un giro di boa sotto al ponte della Badanti e infine accosto di fianco a lei. E' subito sorridente nell'approccio e parla l'italiano assai meglio di come mi aspettassi, per cui non impieghiamo molto a metterci d'accordo. L'intervista si protrae un po' più a lungo del previsto, perché a un certo punto arriva un trenino di macchine da Lentate e non posso darle corda, fingendo di essere lì fermo allo stop per caso.
Dopo che finalmente ho potuto invitarla a bordo, mi fa partire alla volta del retrobottega usato da tutte le girl che operano lì nei paraggi, senz'altro ben noto a tutti i colleghi, ma ovviamente anche ai negrii Finalmente scopro quale sia il nome d'arte di Miss Frangetta, ossia Iulia. Lo scrivo alla rumena e non alla russa, perché poi la sentirò mandare un "vocale di dieci minuti" in lingua dacica alla sua comare Gianna. Quindi anche la maestra è tutt'altro che ucraina, come si è sempre spacciata, ma dovrebbe essere pure lei l'ennesima delle moldave apparse lungo la Provinciale dell'amore.
IULIA DALLA MOLDOVA
La signorina dice di avere 21 anni, di essere appunto moldava e di essere in Italia da soli 10 giorni. Mi congratulo per il suo italiano, perché in poco più di una settimana riesce già a reggere almeno una conversazione di base. Giura di non averlo mai studiato e di parlare solo altre due lingue: il rumeno e il russo, studiato a scuola. Niente male, ma siamo ancora a un livello amatoriale, rispetto a quella poliglotta di Katya Settelingue ... Il suo marchio di fabbrica è appunto il crine castano-rossiccio, con una frangetta così perfetta che sembra disegnata con il laser. La fanciulla è carina (forse ha un viso un po' allungato), gli occhi sono castani e i lineamenti tradiscono tutta la sua giovane età, nonostante il make-up non esagerato.
Il mio pilota automatico stava già per farmi svoltare dove immaginavo dovessimo andare (anche se, come al solito, faccio il finto tonto, lasciandomi indirizzare dalla girl di turno), ma Iulia provvidenzialmente mi stoppa. "No, no, qui vai diritto, perché ci sono due macchine dei CC!", mi intima di non entrare nella stradina laterale. Sinceramente non avevo visto alcuna vetturetta con la banda rossa, ma Miss Frangetta si era praticamente sporta fuori dal finestrino, per buttare un'occhio, e quindi mi fido di lei Il minuto successivo le serve per allertare Gianna della fantomatica visione che ha avuto, per cui sento rimpallare 3-4 messaggi di WA sul suo cellulare.
PANIC!
"Ecco, adesso gira qui!", mi dice Iulia. Sono abbastanza tranquillo, perché riconosco un parcheggio molto lontano dalla Provinciale dell'Amore, dove mi aveva già condotto la Ionela di Olt, credo ormai un paio d'anni fa. Io e Iulia stiamo chiacchierando amabilmente, quando sento uscire dalla sua bocca una serie di concitati improperi in rumeno. Riprendo a guardare la carreggiata e, in fondo all'ampio parcheggio che sta sulla nostra sinistra, c'è una vettura dei negrii a 3-4 metri di distanza da quella di un malcapitato collega. Vedo una ragazza che sta camminando con qualcosa in mano (una borsetta? solo il passaporto?) verso la classica Punto con la banda rossa, forse perché le hanno chiesto di mostrare i documenti. "E' la mia amica! - esclama Iulia tutta agitata - Via, via! Gira indietro!". Nel frattempo, inizia a frugare nella borsetta, per assicurarsi di avere con sè i propri documenti. "Comunque stai tranquillo - mi dice con un incedere che non lo è per nulla - Ho sia il passaporto che la carta d'identità (l'ha nominata in rumeno) ed è tutto a posto".
Quando mi rendo conto che la via è a fondo cieco e che non possiamo proseguire da nessun'altra parte, mi tocca fare inversione a U e quindi ripassare lungo il parcheggio. So che c'è una piccola probabilità di essere comunque fermati, ma il parcheggio è davvero profondo e i CC sono fermi con le spalle alla carreggiata (oltre che all'inizio del loro controllo-documenti), per cui passiamo via indenni.
TI MANDO UN VOCALE, DI DIECI MINUTI ...
"Se vuoi, ti riaccompagno al tuo posto ...", dico a Iulia. "Sì, forse è meglio ... anzi, portami al distributore, dove c'è la macchina della mia amica - mi risponde la rossa - Non voglio che tu abbia problemi coi CC". Il congiuntivo l'ho ovviamente messo io per eleganza di scrittura, perché Miss Frangetta non può ancora sapere cosa sia, dopo soli 10 giorni in Italia A questo punto, Iulia sia lancia in un "vocale di dieci minuti" a Gianna, di cui capisco poco o niente, se non le parole "carabinieri" e "panic".
Quando siamo quasi tornati all'ovile, Iulia cambia idea: "No, vai diritto, ché conosco un altro posto". Il quale sarebbe niente meno che lo slargo sterrato che sta appena oltre il guard-rail della rotonda Cattabrega, sul lato nord. "Ma tu sei matta! - le dico ridendo - Piuttosto ti riporto al distributore!". Allora andiamo ancora avanti, verso Lentate. Per almeno un paio di volte vorrebbe farmi entrare in altrettante stradine sterrate (che lei chiama "drum", alla rumena), ma fortunatamente sono abbastanza spedito da essere già oltre, quando lei mi fa cenno con la mano di svoltare. A prescindere da ogni altra considerazione di privacy, non mi sembrava proprio il caso di impantanare la macchina, dopo i temporali di oggi pomeriggio
IL PARCHEGGIO DELL'AGENTE
Cinque minuti dopo arriviamo in un altro parcheggio, sufficientemente lontano dallo stradone e all'apparenza abbastanza appartato (nei successivi 15 minuti, passeranno sì è no 2 macchine, lungo quella strada). Iulia è ancora un po' impacciata con la lingua, perché all'inizio mi dice qualcosa riguardo a un "agente" che non riesco a capire. "Ma se anche qua è venuto a controllarti un agente, forse è il caso che torniamo al distributore ...", sono un po' sul chi va là. Alla fine, Miss Frangetta riesce a spiegarsi meglio e, da quanto ho capito, ci è stata a intrattenere un agente, spero in abiti civili e non in divisa. Poiché "cane non morde cane", se qualche poliziotto o carabiniere viene qui a divertirsi, evidentemente sa che i colleghi non pattugliano la zona e dunque accetto di spegnere il motore.
Mentre io mi sto accingendo a sbrigare le formalità burocratiche, Iulia ci tiene a tranquillizzarmi riguardo alla regolarità dei suoi documenti ed estrae dalla borsetta il passaporto. Nella pagina delle generalità (non si chiama ovviamente Iulia, ma ha un bel nome russo), c'è infilata anche la carta d'identità plastificata, che non è la classica tricolore della Romania. Poi sfoglia un po' di pagine e arriva su quella dove, assieme a diversi altri timbri, c'è anche quello del presunto ingresso dell'UE. La data è di una ventina di giorni fa e, stranamente, non c'è scritto MXP o BGY, ma qualcosa in una lingua straniera. E' dunque possibile che Iulia sia entrata nell'UE dalla frontiera rumena e che poi sia venuta nel Belpaese in pullman o comunque con un volo comunitario. Come già sapevo, mi dice che potrà rimanere in Italia per 3 mesi consecutivi e per un totale di 6 mesi nell'anno, previo ritorno in Moldova.
LA RECE VERA E PROPRIA
Regolate queste formalità (mi sembrava di essere un agente del controllo documenti alla dogana di Malpensa ), si possono finalmente aprire le danze.
Dopo avere disposto ordinatamente il necessaire sulla plancia ed essersi tolta la giacchetta, Iulia tenta subito di incappucciare il mio compare con un condom trasparente. Il fratellino è davvero addormentato e dunque non è così semplice infilarci sopra il gommino. Aiutata un po' anche dal sottoscritto, Miss Frangetta riesce comunque a mettere la protezione e a dare inizio alla prima sessione di immersione.
Come ci si poteva attendere da una "absolute beginner", il BJ non trasuda né arte né maestria (è il classico su e giù lungo l'asta), ma è fatto quantomeno con buona dedizione e aiutandosi un po' anche con la mano. Iulia è in torsione sul mio basso ventre e dunque i miei tentacoli possono srotolarsi agevolmente solo sulla sua schiena, complice anche la maglia che riesco a sollevare con facilità. Miss Frangetta è sicuramente magra (pur non potendola di certo definire skinny come Gianna) e ha un buon tono muscolare, oltre che una pelle giovane ed elastica, come si conviene ai suoi 21 anni. Purtroppo non si è tolta né gli short che indossava (ma una minigonna, no?) né i collant e il perizoma sottostanti, per cui non ho modo di apprezzare se anche le chiappette siano altrettanto toniche. Oltretutto, la signorina è anche abbastanza lunga (credo sia tra l'1,65-1,70) e dunque pure le cosce sono un po' fuori portata, salvo inclinarmi verso destra e rischiare il colpo della strega in non più di 30 secondi ...
Grazie anche al lavorio di mano, il BJ è comunque efficace e, quando Iulia si risolleva per la prima pausa, il compare del piano di sotto è già diventato bello turgido. Le scosto leggermente il crine e insinuo la mia mano sotto la chioma rossiccia, iniziando a massaggiarle delicatamente il collo, la nuca e la testa, appena dietro l'orecchio. Iulia se ne esce con un "Ooh!" di stupore, mi fa un sorrisone e mi fa le fusa per una trentina di secondi. Visto che è rivolta verso di me col busto, riesco a leggere una parte della scritta che è stampata sulla sua maglia: "...amour". "Glamour?", le domando. "No - mi risponde ridendo e torcendosi un po' di più verso di me - 'L'amour'!". "Ah ... l'amour! Parlez-vous français?" , la distraggo ancora un po' dal suo smanacciamento. E' così che scopro che le conoscenze linguistiche di Miss Frangetta non vanno oltre il rumeno, il russo e quelle quattro parole di italiano che ha imparato in dieci giorni. Insomma, per raggiungere Katya Settelingue, c'è ancora una montagna da scalare
GUAI A TOCCARLE LA FRANGETTA!
Iulia si rituffa sul mio basso ventre e mi concede un'altra sessione di 2-3 minuti, condotta con lo stesso stile (basilare) e la stessa dedizione (buona) della precedente. Quando si rialza, mi fa morire dal ridere con la smorfia del suo viso: disarticola a destra e a sinistra la mandibola, per farmi capire che le fa male la bocca, e poi mi fa un sorriso. "Sei stanca?", le domando, mentre infilo una mano sotto l'iconica frangetta e le carezzo la fronte. "Un po'", mi dice la rossa della Moldova. A questo punto, stupito dalla perfezione del taglio, cerco di capire se siano davvero i capelli di Iulia o se la fanciulla indossi una parrucca. Faccio scorrere la mia mano verso la sommità del suo capo, sollevando e piegando indietro la frangetta, ma non si stacca nulla, per cui o i capelli sono suoi o l'adesivo è buono In compenso, Iulia mi ferma all'istante, facendomi cenno di non gradire che le venga scompigliato il suo prezioso crine. Le chiedo scusa per l'intrusione nella sua chioma e allora passo a carezzarle un po' le gambe.
Miss Frangetta si rituffa però sul mio basso ventre e dà in inizio a un'ultima (e più breve) sessione di immersione, che sortisce come unico risultato quello di bloccare il mio tentacolo e di impedirgli di esplorare come si deve le sue snelle leve. Dato che già le faceva male la mandibola, non trascorre molto prima che si risollevi per l'ultima volta, alzando bandiera bianca. Non è però una resa definitiva, perché il suo braccio si allunga verso il mio compare e tenta di farlo capitolare con un po' di falegnameria brianzola, peraltro neppure così energica.
LO CHARME ALBANESE
"Wow! Ma quanti anelli hai! - la interrompo brevemente, notando che ne ha praticamente uno per ogni dito e su entrambe le mani - Uno per ogni marito? ". In realtà sembra tutta bigiotteria e nessuno ha davvero l'aspetto di una fede nuziale, ma Iulia mi stupisce, dicendomi di essere sposata con un albanese.
Non credo che possa averlo conosciuto in Moldova, quindi o è stato un matrimonio per corrispondenza o è semplicemente diventata la ragazza di questo schipetaro, in questi dieci giorni di permanenza in Italia. Probabilmente, la poveretta è stata adescata su qualche chat (o scelta da qualche catalogo di ragazze moldave) da questo tipo, che si sarà spacciato per italiano e che le avrà promesso mari e monti, per poi farle amaramente scoprire che toccava a lei portare a casa il pane per la novella famiglia. Prima o poi bisognerà andare a un corso di charme da questi albanesi, perché non è la prima volta che sento di OTR - non necessariamente schipetare - che stanno con loro e che spesso sembrano cotte come delle pere dei loro bellimbusti!
Poiché anche il braccio di Iulia inizia a essere stanco, avviene il solito passaggio del testimone a Federica. Miss Frangetta non si ritira comunque nel proprio cantuccio, perché prova a massaggiare un po' i gioielli di famiglia. Anche qui dovrebbe diventare decisamente più energica, per sortire qualche risultato e quindi il traguardo finale viene raggiunto più per merito di Federica che della mia improvvisata accompagnatrice.
LAVORARE, DORMIRE E SPESA
Completata anche questa missione, Iulia mi passa la bellezza di un fazzoletto e tre salviette umidificate, per consentirmi le operazioni di lindatura. Anche lei si pulisce le mani, si spruzza un po' di "Profumo d'oriente" sul collo e poi si spazzola accuratamente il suo crine, di cui dev'essere davvero orgogliosa.
Durante il viaggio di ritorno, c'è tempo di scambiare ancora quattro chiacchiere. Le domando se abbia già avuto il tempo di vedere Milano, ma - per ora - la sua vita è una routine abbastanza tediosa, che consta di tre sole attività: "Lavorare, dormire e spesa". Non so se ciò voglia dire che il suo bellimbusto albanese si occupi quantomeno della cucina, ma non ci metto di certo la mano sul fuoco ... Direi anzi il contrario, perché Miss Frangetta mi racconta che riesce comunque a mangiare i piatti della cucina rumena e dunque è assai più probabile che sia lei a cucinarseli ... Se non altro, dall'acquolina che le è scesa dalla bocca quando le ho chiesto se avesse già mangiato dei sarmale, la cucina la aiuta a non sentire la nostalgia di casa.
Se l'imbosco fosse stato un po' più lontano, ci sarebbe stato persino il tempo di agganciare il suo smartphone al Bluetooth della mia macchina, per sentire che diavolo di musica ascolti (immagino manele), ma questa missione sarà eventualmente rinviata a un prossimo incontro. Per il momento, mi limito a riconsegnarla accanto alla vettura di Gianna (che non è presente in quel momento) e ad augurarle la buona notte, lieto di avere scampato un incontro ravvicinato con gli alieni ...