La storia che mi ha portato a scrivere questa recensione comincia qui
viewtopic.php?f=8&t=35716&start=50#p341028
Venerdì mattina la signora nonché moglie del mio amico ha accompagnato suo marito presso l’aeroporto di San Egidio in partenza per Londra quindi rimasta sola abbiamo dato inizio al nostro tanto sospirato incontro (da parte sua) da parte mia lo definirei tormentato, dato che nei giorni scorsi nella mia testa sono frullati una miriade di pensieri sul perché la signora si fosse così intestardita nel voler far sesso con me, quindi ho dovuto mettere in pratica alcuni stratagemmi per non essere ne scoperti ne incappare in strane sorprese da parte della stessa, appena fuori San Egidio mi ha fatto uno squillo
Lei: sono tutta per te dove ci incontriamo?
Io: sei ancora in tempo! Sei sicura di quello che vuoi fare!
Lei: si non ho dubbi! E questa cosa mi eccita ancor di più!
Io: ok rimani al telefono ti dirò le indicazioni per arrivare all’hotel di volta in volta
Lei: come mai? Non fai prima a dirmi il nome e ci vediamo li?
Io: no è un gioco, mi eccita sentirti al telefono come se fossimo in macchina insieme mentre arriviamo al posto del nostro incontro
Se fossi un burattino il naso mi crescerebbe fino a sfondare il parabrezza della macchina per la bugia detta.
Mentre al telefono continuavamo a parlarci indicandole la strada da fare, io la seguivo ad una certa distanza per accertarmi che nessuno facesse scherzi (avete letto i mie dubbi nell’altro thread? Allora capirete il mio atteggiamento).
Giunti nel parcheggio dell’hotel lei è scesa dalla sua macchina (non indicherò l’hotel per vari motivi) indossava un cappottino nero stretto in vita lungo fino ai polpacci lasciando intravedere un paio di calze nere velatissime ed un paio di scarpe penso tacco dodici che slanciavano verso il cielo il suo corpo sinuoso, la sua quarta di seno compressa in quel cappottino sembrava volesse esplodere da li a poco, salita in macchina ci siamo scambiati un tenero e timido bacio nulla a che vedere con il suo comportamento smaliziato di alcuni giorni prima.
Lei: mi sento così imbarazzata ma nello stesso tempo eccitata, è un emozione che non ho mai provato
Io: guarda l’ho ripeto siamo ancora in tempo non è successo nulla, andiamo in un bar prendiamo un caffè, facciamo due chiacchiere e poi torniamo a casa
Lei: no, no voglio andare fino in fondo, giunta fin qui non rinuncerò a godere del piacere del sesso semmai io l’abbia mai provato
Io: e che ne sai che far sesso con me non sia peggio di farlo con tuo marito?
Lei: solo facendolo troverò le risposte
A questo punto mi si è avvicinata baciandomi appassionatamente.
Giunti nella stanza ho creato una certa penombra oscurando la finestra e accendendo le abajour mentre lei slacciava i bottoni del cappotto mettendo in evidenza un vestitino anni 70 che accentuava ancor di più le sue curve, l’aria cominciava ad essere satura di eccitazione facendo si che i nostri corpi cominciassero ad avvicinarsi fino a fondersi in un unico corpo, che pian piano cominciò a rotolarsi sul letto mentre i vestiti scivolavano via come i petali di un fiore al primo alito vento, sotto al vestitino portava un completino sexy di color fucsia formato da un corsetto, perizoma e calze autoreggenti
Lei: e come mi immaginavi?
Io: sinceramente non ho mai fatto pensieri del genere su di te!
Lei: ma dai non mi hai mai immaginato nuda?
Io: cosa cera da immaginare siamo andati tante di quelle volte al mare!
Dopo questa piccolissima pausa la passione a di nuovo preso il sopravvento e le nostre labbra si sono di nuovo fuse mentre gli ultimi indumenti scivolavano via dal nostro corpo, la sua pelle sembrava di raso fresca, liscia e profumata, le sue cosce tornite e sode non mostravano segni ne di smagliature ne di cellulite, il suo ventre piatto e sodo, la sua 4° di seno naturalissimo stava su che era una meraviglia con due capezzoli grossi e turgidi, il suo sedere da oscar duro e ben definito, la sua patatina rasata ma non depilata, quel corpo le mie mani da li a poco lo avrebbero esplorato dall’alto in basso ininterrottamente, un corpo di una ventenne ma con 43 anni.
Dopo un po’ che le nostre bocche si erano esplorate ben bene la mia a cominciato ad esplorare il collo, il seno e pian piano sempre più giù ma prima di arrivare alla patatina ho indugiato per farla soffrire maggiormente nella zona interno coscia e sul pube, lei si contorceva ansimava e mi implorava di non smettere (e chi voleva smettere) finché non ho sentito le sue mani sulla mia testa, ha inarcato il bacino a la spinta verso la sua patatina, era bagnatissima, sono bastati pochi colpi di lingua nella zona clitoridea per farle avere un orgasmo, per non urlare si è messa il cuscino in bocca. Non contento del poco DATY praticato mi sono sdraiato a pancia in su e l’ho fatta mettere quasi seduta (diciamo a smorza) sul mio viso, gli leccavo la patatina, lei si aggrappava alla spalliera del letto e con il bacino faceva avanti e indietro con un ritmo che accelerava sempre di più. Di sua iniziativa si è girata prendendo il mio birillo con la mano portandola tutta verso il basso ed iniziando a succhiarlo solo con le labbra il suo ritmo aumentava e diminuiva in concomitanza con i mie colpi di lingua che dosavo per farla arrivare in prossimità di un nuovo orgasmo per poi rallentare, questo la faceva impazzire. In questa posizione ne approfittavo per insalivare il pertugio, per poi penetrarla con il pollice mentre il medio della stessa mano provava a distrarla infilandosi nella patatina, per darle ancora più piacere pensai che la mano sinistra poteva stimolarle il clitoride e cosi feci. La posizione non era delle più agevoli ma la sentii gemere quando la mano si appoggio tutta sulla patatina, allora continuai con l’intero palmo della mano a sfregarla. Il piacere era indubbio per lei, perché l’interno della patatina si bagnò parecchio ed approfittai del liquido per bagnare ulteriormente il pertugio. Nel farlo non rientrai con l’indice nella patatina, ma nel pertugio. Poco alla volta entrai con due dita, piano, dolcemente, poco per volta, fino a sentire il pertugio che cedeva sotto lo stimolo delle dita. Lei si stava rilassando. Questo mi permise di entrare con disinvoltura con entrambe le dita più volte. Lei non disse niente anzi mi incitava a proseguire.
Presa da questa totale eccitazione si è messa in ginocchio ed io in piedi di fronte a lei mi invitava a venirle sulle tette mettendo il mio birillo tra di esse mentre con le labbra lo succhiava. Visto che per me non era ancora giunto il momento di venire ho preso un condom per poterla penetrare
Lei: no no prendo la pillola! Voglio sentirlo al naturale
Allora mi sono seduto sul letto penetrandola seduta sopra di me, lei accelerava ma io con le mie mani sulle sue natiche la rallentavo e lei con forza riaccellerava con le sue labbra attaccate alle mie, le staccava solo per farsi succhiare quei capezzoli grossi e turgidi. Senza staccarci siamo passati a smorza con lei che invece di fare su e giù faceva avanti e indietro sempre rimanendo seduta sul mio pube, cercava di nuovo l’orgasmo, non cera verso di rallentarla, allora messa in ginocchio mi sono posizionato dietro di lei l’ho penetrata dolcemente, presi i suoi fianchi cominciai a muovermi, lei assecondò i mie movimenti adattandosi al mio ritmo, in questo movimento staccai le mani dai suoi fianchi per accarezzarle l’interno coscia, la schiena e le stimolavo i capezzoli tenendoli tra l’indice e il pollice, le accarezzavo il ventre e non dimenticavo certo di stimolare il clitoride. Volevo farla godere e con lei raggiungere pure io lorgasmo, ma lei con voce roca mista a gemiti
Lei: prendimi da dietro
Io: gia lo sto facendo
Lei: dai che hai capito bene! No è mai stato adoperato se vuoi è tuo
Non ci potevo credere mi aveva offerto il suo pertugio
Con delicatezza tolgo il birillo dalla sua patatina lasciandola carponi sempre con me dietro.
La slinguo a più non posso, ogni tanto con due dita davo dei colpetti al buchino allo scopo di rilassarlo. Tra leccate, piccole penetrazioni di un dito prima di due poi ritenni che era giunto il momento. Io dietro di lei, il mio birillo è già appoggiato al suo pertugio. Spingo molto piano, lei trema tutta e non è affatto rilassata, per cui desisto e riprendo il tutto come prima. Poco dopo sono di nuovo dietro lei e spingo, gli escono i primi mugugni, le sue labbra sono aperte e ansimanti. La punta del birillo è entrata accompagnata da un suo gridolino, mi fermo per farla rilassare. Sento il suo pertugio rilassato e continuo la penetrazione. Il birillo è tutto dentro. Mi fermo di nuovo, lei respira a fatica, ansima moltissimo ed è tutta sudatissima. Dopo qualche lungo secondo comincio a muovermi, la stantuffo piano piano, a volte sente dolore e forte anche, ma il piacere è talmente tanto da farle muovere il sedere attorno al mio birillo. La penetro piano piano, lo sfilo un poco e lo riaffondo sempre dolcemente con estenuante lentezza. Lei sentendosi molto eccitata in quel momento perse ogni ritegno e comincio a muovere il sedere con foga, penso non curante del dolore.
Capisco che è il momento per essere meno dolce e riprendo un ritmo più deciso su suo incitamento con parole leggermente doloranti. Ora tolgo il birillo e poi lo rinfilo delicatamente, poi lo tolgo ancora e lo rimetto ma con più decisione, sino a penetrarla con un colpo solo. Sento che non durerò ancora per molto quindi passando una mano sotto il suo ventre raggiungo la patatina accentuando il ritmo del mio bacino con quello della mano provocandole il secondo orgasmo quasi contemporaneamente al il mio. Esausti ci siamo sdraiati uno di fianco all’altro.
Lei: è stato bellissimo non ho mai avuto un orgasmo così è stato anche più intenso del primo, ho fatto bene ad insistere! Lo sapevo che la mia decisione di far sesso con te era giusta. Mia cugina non mentiva quando mi a raccontato un giorno dopo che ti avevamo incontrato la sua storia con te, “far sesso con lui è qualcosa di speciale, se non fossi sposata ci farei un pensierino” e gli risposi dove sarebbe il problema?
C…o mi ero proprio dimenticato della cugina, colei che su un lettino della spiaggia di Riccione una notte di più di ventenni fa mi concesse il suo RAI2 è li che mi ruppi il frenulo del birillo.
Ma questa è un altra storia, torniamo a quella attuale.
Dopo un po’ di chiacchiere e coccole a turno ci siamo recati in bagno per ritrovarci poi di nuovo sul letto nuovamente avvinghiati con lei sdraiata sopra che mi baciava e mordicchiava le labbra, io a mia volta facevo lo stesso.
Io: dai! ancora?
Lei: oggi grazie a te sono di nuovo una vera donna e voglio che questo momento sia più lungo possibile, succhiami ancora i capezzoli
Offrendomi i suoi seni, ho cominciato a succhiarli, mentre lei strusciava il suo corpo sul mio birillo.
Questo suo movimento provocò l’immediata erezione, con l’inevitabile penetrazione, ma al contrario del precedente rapporto questo si sarebbe svolto con meno ardore e più passione, quindi dalla posizione di lei sdraiata sopra di me siamo passati ruotando senza che il birillo uscisse ad io sopra di lei. Lei con le braccia dietro la testa riceveva i miei colpi mordicchiandosi le labbra e emanando leggeri gemiti, io continuavo a succhiare i capezzoli e quando tra un gemito e l’altro lei tirava fuori la lingua a mo di bagnarsi le labbra io cercavo di prenderla con le labbra. Ruotammo di nuovo tornando ad io sotto e lei sopra, si vedeva che voleva condurre il gioco, quindi alzatasi sulle ginocchia a ripreso il movimento dello smorza iniziale ma al contrario di prima lei eretta si accarezzava le labbra, i capezzoli e la zona pubica
Io: che spettacolo
E lei nulla, imperterrita continuava accelerando sempre di più esplodendo nell’ennesimo orgasmo. Stremata si è abbandonata sopra al mio corpo, senza che la penetrazione finisse rispondeva alle contrazioni del mio birillo con dei sussulti, per quasi cinque minuti siamo rimasti così fino a quando non ha cominciato a baciarmi il collo e da li sempre più giù soffermandosi sui capezzoli prima, sulla zona ombelicale poi. Arrivata al birillo, senza toccarlo con le mani a cominciato a slinguarlo prima solo in punta poi con passate lunghe che partivano dalla base, poi a cominciato a succhiarmi i testicoli alternando slinguate dell’interno coscia finchè non ho sentito la sua lingua che sfiorava il mio di pertugio.
Che c…o fa ho pensato al momento, la novità mi eccitava quindi sono stato al gioco.
Si la novità! Avete letto bene non ho mai provato su di me l’anal riming sembrerà strano ma è così.
Da prima si limitava a qualche leccatina, poi sempre più intensa, finché ha aggiunto un ditino, contemporaneamente spostava la sua bocca sul mio birillo, non sono stato in grado di ribellarmi per l’eccitazione che mi provocava. Sono venuto in pochi minuti, non ne a sprecato nemmeno una goccia continuando a leccare e a digitalizzare il mio pertugio.
Lei: adesso è toccato a me farti godere come non mai vero?
Stampandomi un bacio in bocca
Io: indubbiamente non avevo mai provato un’esperienza così particolare
Lei: allora vedi che alla fine è stato vantaggioso per tutti?
Vi domanderete ma in quanto tempo? Il tempo non era un problema lei ha la tata che si sarebbe occupata dei figli, io risultavo al lavoro quindi avevamo un bel po’ di tempo da trascorrere insieme. In camera siamo arrivati alle 9,45 ed eravamo arrivati all’ora di pranzo, restava ancora metà pomeriggio. Sdraiati nudi sul letto uno di fianco all’altro continuavamo ad amoreggiare e parlare
Io: adesso puoi spiegarmi com’è che ti è presa questa voglia?
Lei: sai l’anno scorso volevo tradirlo per vendetta poi sei intervenuto tu e tutto è tornato nella routine quotidiana, pochi mesi fa come gia ti ho detto ti abbiamo incontrato con O……a (la cugina) e così un pettegolezzo qua un pettegolezzo la si è sbottonata e in un pomeriggio mi ha raccontato la vostra storia specialmente i vostri incontri di sesso. Nel sentirla raccontare mi ero bagnata, ma la decisione è scattata una sera che eravamo a cena tutt’insieme e all’argomento depilazione quando tua moglie ci ha confessato che vai dall’estetista per depilarti. Mentre loro continuavano a parlare sommavo i racconti di O…..a all’immaginarti completamente depilato e anche in quella occasione mi sono bagnata, sai quante volte o invitato mio marito a farlo, l’idea di vederlo depilato mi eccitava tantissimo e sai come mi rispondeva? “Ma scherzi che sono una femmina” hai capito femmina non donna.
Sembrerà strano ma in realtà io non ho un pelo (di solito) dalla testa ai piedi compresi birillo e sedere.
Io: ma scusami tutto quello che hai fatto con me perché non lo fai con tuo marito?
Lei: mio marito sono anni che non mi lecca più la f…a, che non mi accarezza, non mi bacia, pensa non mi a mai chiesto di dargli il cu…o, con lui avrò provato due massimo tre orgasmi in tutti questi anni che stiamo insieme
Io: ma con tuo marito non fate sesso
Lei: e lo chiami sesso il fatto che la sera quando viene a letto mi si avvicina mi penetra per 5 secondi, mi viene dentro poi si gira dall’altra parte a dormire? Sai qualche volta mi è capitato dopo che lui mi aveva usato come una delle sue mani di proseguire da sola masturbandomi. E lui dal suo lato del letto esclamava “smettila fai schifo”
Io: non lo avrei mai immaginato e me ne dispiaccio per te, non ho parole per chi tratta le donne così. Senti io mi farei una doccia poi vista l’ora andiamo a mangiare qualcosa?
Dopo che lei aveva annuito mi sono diretto in bagno ho cominciato a far scorrere l’acqua e appena calda mi sono infilato sotto, non appena aperta una di quelle bustine di bagnoschiuma anche le si è infilata sotto la doccia.
Lei: dato che ci siamo facciamola insieme risparmieremo tempo dai insaponami la schiena
Allora mi sono versato un po’ di bagnoschiuma sulla mano e o cominciato ad insaponarle la schiena con un movimento lento e circolare finché lei si è girata
Lei: queste non le insaponi
Io: certo stavo per arrivarci
L’avevo insaponata tutta quando ad un tratto non mi scansa e comincia a massaggiarsi tutto il corpo. Il mio birillo che fino a quel momento era mezzo e mezzo fece un balzo in avanti e non passò certo inosservato
Lei: ti eccita vedermi fare la doccia è?
Io: scherzi! È una delle mie fantasie erotico sentimentali preferite, purtroppo non è così facile poterlo fare a casa mia
Lei: sai quante volte o provato ad infilarmi sotto la doccia con mio marito? E sai quante volte ci sono riuscita? Nessuna!
Appena finito di pronunciare le ultime parole mi a preso le mani e se le è portate dietro la schiena avvicinandomi a lei, mettendo le sue dietro al mio collo. Tutti insaponati ci strusciavamo, ci baciavamo ed esploravamo il corpo dell’uno e dell’altro. L’acqua scorreva togliendo il bagnoschiuma e noi di nuovo lo mettevamo per far si che i nostri corpi scivolassero voluttuosamente. Passato dietro di lei, le insaponavo il seno, facendo scorrere i suoi capezzoli tra il pollice e l’indice delle mie mani sentendoli diventare grossi e duri. Quando si è sentita pronta si è leggermente abbassata per favorire la penetrazione. Esitavo perché quando hai tutti e due i posticini a disposizione non sai dove infilarlo
Lei: cosa aspetti! Non resisto
Allora ho appoggiato la punta del mio birillo sul suo pertugio spingendo e ritraendomi senza penetrarla, questo movimento la faceva maggiormente eccitare grazie anche alla mia mano che esplorava la patatina, ma il giochino durò poco perché il mio birillo scivolo dentro permettendomi di spostare la mia mano sul suo seno. Alzava ed abbassava la schiena facendo si che fosse lei a decidere il ritmo da mantenere. Il tempo passava e le mie gambe cominciavano a cedere e prima che crollassero del tutto mi sono ritratto e l’ho girata appoggiandola alla parete della doccia, le ho fatto mettere le mani intorno al mio collo, ho messo le mie mani sul suo sedere e l’ho sollevata penetrandola. Lei gemeva, mi baciava e mi incitava a spingere di più e di li a poco veniva stimolata dai primi getti del mio orgasmo. Stremati ed appagati dal nostro incontro ci siamo lasciati cadere sul piano della doccia, rimanendo abbracciati, mentre l’acqua continuava a scendere come fossimo sotto la pioggia. Quando salii in macchina dopo esserci salutati erano le 15, era giunto il momento di tornare dalle nostre famiglie