CITTA DELL'INCONTRO: Lomazzo (CO)
ZONA: Novedratese ovest nel suddetto Comune, 45.693602,9.030612
NOME: Nicoleta-Alina
NAZIONALITA': romena
ETA': 28 anni
SERVIZI OFFERTI: bj+rai1 coperto
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 20 minuti circa
DESCRIZIONE FISICA: alta 1.70 metri, corporatura robusta, carnagione chiara, capelli neri, lisci e lunghi
ATTITUDINE: carattere strano.
LA MIA RECENSIONE: Una sera di febbraio ho conosciuto questa donna alle suddette coordinate. Le prime volte è stata grandiosa, molto simpatica e socievole. L'ultima volta, però, mi è successo una specie di incidente caratteriale che spiego di seguito. Con la temperatura di 24°C qualche sera fa, ho deciso di prendere Nicoleta-Alina. Mi sono fermato alla postazione di quest’ultima e dopo aver visto dal finestrino una bellissima e robusta donna con abiti molto corti e lineamenti degni di una dea, ho caricato tale bellezza e durante il tragitto al luogo d’imbosco è nato il seguente colloquio che descrivo di seguito in un discorso diretto.
N.A.: “Dimmi, quando io e te andremo in albergo dove stiamo più comodi”?
Franco: “Adesso no, spenderei troppo; in più, la legge italiana vieta ai proprietari di questi di tollerare abitualmente una o più persone che si danno alla prostituzione nel loro locale”.
Intanto, abbiamo raggiunto il luogo d’apparto e lei stessa con voce alta ed in maniera arrabbiata mi ha risposto,
N.A.: “Come sarebbe a dire che questi non ci possono prendere in maniera abituale, hanno sempre fatto così”!
Franco: “E’ la legge italiana”.
N.A.: “E’ la tua legge; non ci sono mai stati problemi”.
Franco: “Nicoleta, stai calma per favore; se ti sei arrabbiata per quello che ti ho detto ti chiedo scusa e non ci pensare, non ti preoccupare”.
Nel frattempo, lei si era spogliata quasi interamente ed ha iniziato, dopo il pagamento del 50-20, a farmi il solito BJ coperto. In silenzio, non mi ha voluto baciare in bocca come le altre volte. Abbiamo avuto un rai1 non molto bello; è stato come prendere un caffè amaro per tutti e due.
Successivamente,
Franco: “Questa è la realtà dei fatti con gli alberghi e le leggi italiane”.
N.A. (in modo aggressivo e gridando): “No! E’ la tua legge che ti inventi tu, non è possibile impedire alle prostitute di entrare abitualmente negli alberghi con i loro clienti, non si fa del male a nessuno”.
Franco: “Non sono io a scrivere le norme in questo Paese”.
Nel frattempo ci siamo ricomposti e ci siamo avviati verso la sua postazione. Durante il percorso,
N.A. (sempre in modo aggressivo e gridando): “Tu ti inventi le leggi contro di noi, sei un razzista (bigotto), perché vieni da noi”?
Franco: “Cosa stai dicendo? Assolutamente no!!! Io sono dalla vostra parte, ti sto dicendo cosa dicono le leggi italiane che io naturalmente non condivido”.
N.A.: “Non è vero è una tua invenzione, come quella del fatto che dobbiamo pagare le tasse; tu dici questo perché sei contro di noi. Non venire più da noi se dici così”!
Franco: “Ti ho detto che non è vero, io mi sto battendo per voi in Rete”.
N.A.: “Tu vivi troppo in Rete; tu sei un razzista (bigotto) e sei contro di noi”.
Franco: “Questa è la legge italiana”.
N.A.: “Tu non sei il Governo o lo Stato”!
Quando siamo arrivati alla sua zona, lei ha aperto la portiera ed il dialogo è continuato,
Franco: “Ti chiedo scusa se ti ho fatto arrabbiare, non volevo”!
N.A.: “Scusa niente”
Franco: “Dimmi, Nicoleta, non devo venire più con te”?
N.A.: “No, non ti fermare mai più da me”!
Sono proprio rimasto scioccato! Ho detto a lei solamente cosa prevede la Legge 75/1958 “Merlin” all’articolo 3 n.3 “chiunque, essendo proprietario, gerente o preposto a un albergo, casa mobiliata, pensione, spaccio di bevande, circolo, locale da ballo, o luogo di spettacolo, o loro annessi e dipendenze o qualunque locale aperto al pubblico od utilizzato dal pubblico, vi tollera abitualmente la presenza di una o più persone che, all'interno del locale stesso, si danno alla prostituzione;”. Non è certo roba inventata da me! Non sono io a scrivere le leggi italiane.
Mentre tornavo a casa ho sentito dentro di me una rabbia, un rimorso, un orrore ed una tristezza.
Ma cosa ho fatto di male?
Giudicate voi la donna in questione. Altro non voglio scrivere in merito a lei stessa.
ZONA: Novedratese ovest nel suddetto Comune, 45.693602,9.030612
NOME: Nicoleta-Alina
NAZIONALITA': romena
ETA': 28 anni
SERVIZI OFFERTI: bj+rai1 coperto
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 20 minuti circa
DESCRIZIONE FISICA: alta 1.70 metri, corporatura robusta, carnagione chiara, capelli neri, lisci e lunghi
ATTITUDINE: carattere strano.
LA MIA RECENSIONE: Una sera di febbraio ho conosciuto questa donna alle suddette coordinate. Le prime volte è stata grandiosa, molto simpatica e socievole. L'ultima volta, però, mi è successo una specie di incidente caratteriale che spiego di seguito. Con la temperatura di 24°C qualche sera fa, ho deciso di prendere Nicoleta-Alina. Mi sono fermato alla postazione di quest’ultima e dopo aver visto dal finestrino una bellissima e robusta donna con abiti molto corti e lineamenti degni di una dea, ho caricato tale bellezza e durante il tragitto al luogo d’imbosco è nato il seguente colloquio che descrivo di seguito in un discorso diretto.
N.A.: “Dimmi, quando io e te andremo in albergo dove stiamo più comodi”?
Franco: “Adesso no, spenderei troppo; in più, la legge italiana vieta ai proprietari di questi di tollerare abitualmente una o più persone che si danno alla prostituzione nel loro locale”.
Intanto, abbiamo raggiunto il luogo d’apparto e lei stessa con voce alta ed in maniera arrabbiata mi ha risposto,
N.A.: “Come sarebbe a dire che questi non ci possono prendere in maniera abituale, hanno sempre fatto così”!
Franco: “E’ la legge italiana”.
N.A.: “E’ la tua legge; non ci sono mai stati problemi”.
Franco: “Nicoleta, stai calma per favore; se ti sei arrabbiata per quello che ti ho detto ti chiedo scusa e non ci pensare, non ti preoccupare”.
Nel frattempo, lei si era spogliata quasi interamente ed ha iniziato, dopo il pagamento del 50-20, a farmi il solito BJ coperto. In silenzio, non mi ha voluto baciare in bocca come le altre volte. Abbiamo avuto un rai1 non molto bello; è stato come prendere un caffè amaro per tutti e due.
Successivamente,
Franco: “Questa è la realtà dei fatti con gli alberghi e le leggi italiane”.
N.A. (in modo aggressivo e gridando): “No! E’ la tua legge che ti inventi tu, non è possibile impedire alle prostitute di entrare abitualmente negli alberghi con i loro clienti, non si fa del male a nessuno”.
Franco: “Non sono io a scrivere le norme in questo Paese”.
Nel frattempo ci siamo ricomposti e ci siamo avviati verso la sua postazione. Durante il percorso,
N.A. (sempre in modo aggressivo e gridando): “Tu ti inventi le leggi contro di noi, sei un razzista (bigotto), perché vieni da noi”?
Franco: “Cosa stai dicendo? Assolutamente no!!! Io sono dalla vostra parte, ti sto dicendo cosa dicono le leggi italiane che io naturalmente non condivido”.
N.A.: “Non è vero è una tua invenzione, come quella del fatto che dobbiamo pagare le tasse; tu dici questo perché sei contro di noi. Non venire più da noi se dici così”!
Franco: “Ti ho detto che non è vero, io mi sto battendo per voi in Rete”.
N.A.: “Tu vivi troppo in Rete; tu sei un razzista (bigotto) e sei contro di noi”.
Franco: “Questa è la legge italiana”.
N.A.: “Tu non sei il Governo o lo Stato”!
Quando siamo arrivati alla sua zona, lei ha aperto la portiera ed il dialogo è continuato,
Franco: “Ti chiedo scusa se ti ho fatto arrabbiare, non volevo”!
N.A.: “Scusa niente”
Franco: “Dimmi, Nicoleta, non devo venire più con te”?
N.A.: “No, non ti fermare mai più da me”!
Sono proprio rimasto scioccato! Ho detto a lei solamente cosa prevede la Legge 75/1958 “Merlin” all’articolo 3 n.3 “chiunque, essendo proprietario, gerente o preposto a un albergo, casa mobiliata, pensione, spaccio di bevande, circolo, locale da ballo, o luogo di spettacolo, o loro annessi e dipendenze o qualunque locale aperto al pubblico od utilizzato dal pubblico, vi tollera abitualmente la presenza di una o più persone che, all'interno del locale stesso, si danno alla prostituzione;”. Non è certo roba inventata da me! Non sono io a scrivere le leggi italiane.
Mentre tornavo a casa ho sentito dentro di me una rabbia, un rimorso, un orrore ed una tristezza.
Ma cosa ho fatto di male?
Giudicate voi la donna in questione. Altro non voglio scrivere in merito a lei stessa.