[RECE] Nina (RUS? MDA?) - OTR notturna - Agrate Brianza (MB)
SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Agrate Brianza (MB)
ZONA: 45.575740, 9.338618 (distributore IP)
NOME: Nina
NAZIONALITA': sedicente russa, ma secondo me moldava
ETA': 27 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ (ma BJ+RAI1 sarebbe costato uguale)
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 16-17' da IP a IP
DESCRIZIONE FISICA: capelli lisci biondo-scuri/castano-chiari, più o meno sino alle spalle e raccolti in un codino, alta 1,70 dichiarati, silhouette magra e slanciata, viso molto carino, bel nasino all'insù, occhi chiari, seno probabilmente di una 2° taglia e poco sodo
ATTITUDINE: mi è sembrata un po' inesperta e non mi ha trasmesso grandi emozioni ; parla un italiano ancora molto basilare
LA MIA RECENSIONE:
Ripartendo da dove il racconto si era fermato, un più accurato esame del portafoglio mostra che ci sono ben due pezzi da 5, impunemente intrufolatisi fra banconote straniere che la bionda non avrebbe sicuramente accettato. Di solito, il "Lasciami almeno 10 euri per fare benzina!" era la scusa per respingere gli assalti al rialzo dell'OTR di turno, ma stavolta la benzina l'ho appena fatta e quindi il tesoretto d'emergenza può essere immolato alla causa
C'è però da aspettare una decina di minuti e, finalmente, la ragazza venuta dal freddo riappare al distributore IP. Prima di invitarla a bordo, mi faccio raccomandare che farà tutto con calma, dato che il rate è più esoso del normale. La parola "calma" appartiene però solo al vocabolario di
Pedro Capò o di
Daddy Yankee & Co, di sicuro non è fra le 100 parole d'italiano che la bionda capisce e - ahimé, lo scoprirò solo più tardi - non deve esistere neppure nel dizionario di russo.
BIONDA, RUSSA, 27 ANNI
Visto che è proprio carina e sembra gentile, la invito comunque ad accomodarsi a bordo e a farmi strada verso il retrobottega. "Dritto!", è la sua prima indicazione. "Ma proprio contro il guard rail?", le domando un po' stupito. "No - mi risponde ridendo la biondina - Volevo dire a destra", che poi è l'unica direzione che si può prendere. Il tragitto richiede 2-3 minuti e quindi si possono scambiare le quattro chiacchiere di rito, intercalate da qualche "Sinistra" e "Destra". L'accento con cui parla l'italiano è decisamente sovietico, per cui può essere credibile che la ragazza venga dalla Russia (come lei dice) o magari da qualcuna delle Repubbliche-satellite (tipo la Moldova, l'Ucraina o la Bielorussia). Mi dice anche di avere 27 anni (credibili) e di essere in Italia da poco meno di 3 mesi (il che è pure credibile, visto il suo lessico ancora limitato). Per il momento, mi astengo volutamente dal chiederle il nome di battaglia, per evitare di trovarmi coinvolto mio malgrado nel challenge #SiamoTutteNina, a cui partecipano con piacere tutte le ragazze della zona
Come avevo scritto nel messaggio precedente, la ragazza ha lineamenti carini, un bel nasino all'insù e occhi chiari ancor più belli, oltretutto assai poco truccati. Il viso è coronato da una chioma liscia e sino alle spalle (raccolta in un codino, mi pare), la cui tinta fra il biondo scuro e il castano chiaro ha tutta la faccia di essere naturale. Insomma, una ragazza molto genuina e che non sembra avere passato giornate dalla parrucchiera, dall'estetista e dall'unghista ... Spulciando un po' di volti su Google, potrebbe vagamente somigliare a questa a me sconosciuta contante, che però è rossiccia:
Una Healy
LA RECE VERA E PROPRIA
Il retrobottega è abbastanza lontano dal piazzale d'imbarco, ma è un po' troppo illuminato per i miei gusti e quindi cerco di scegliere almeno la penombra della classica pianta dell'amore. Il tempo di spegnere il motore e, con efficienza più svizzera che sovietica, la bionda si è già tolta il giubbino scuro e ha appoggiato la borsetta sulla plancia, per estrarne i ferri del mestiere. La vera chicca è però quella specie di fascia addominale rosa che cercava di spacciare per minigonna: abbassando una cerniera frontale, la bionda la apre a lenzuolo e pure lei (la minigonna, non la bionda
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) vola sulla plancia assieme al resto dell'armamentario. E' piacevole osservare che ciò avevo scambiato per i classici collant trasparenti da OTR sono invece un paio di autoreggenti, il cui bordino di pizzo appare malandrino dove prima stava la minigonna .... E' altrettanto piacevole constatare che la bionda si solleva la maglia e un poco anche il reggipetto, per esporre alla luce del lampione almeno una parte dei suoi seni.
Mentre le consegno l'omaggio della casa, la bionda mi domanda se poi voglia sintonizzare anche il televisore su RAI1. Esito un attimo e la risposta esce a due voci: "Decidiamo dopo ...". Nella sostanza, lo scopo del quesito era solo sapere se togliersi subito il perizoma, o se aspettare più tardi.
Tutto sembra essere cominciato per il meglio e sono molto fiducioso che sarà un ottimo incontro, perché la ragazza mi piace alquanto fisicamente e, pur nella sua scarsa loquacità, sembra anche gentile. Però, proprio quando si entra in pista per dare inizio alle danze, la luce - un po' come quella del famoso faro dello stadio di Marsiglia, per chi non è più giovanissimo, o come quella di Pjanic mercoledì sera - si spegne e ci sarà ben poco d'interessante da raccontare.
La biondina è un po' impacciata a infilare il condom e quindi le do una mano, tenendo ritto il compare ancora addormentato. Si dispone quindi gattoni sul sedile del passeggero, si china sul mio basso ventre e dà inizio a un BJ svolto in modo molto ordinario, senza particolari squilli di tromba e con una pressione sin troppo delicata, per i miei personali gusti. E' difficile descrivere a parole cosa manchi, forse un po' di intensità, forse un po' di varietà, forse un po' di coreografia e di recitazione, forse tutte le cose assieme, forse solo la giusta chimica ... fatto sta che nei Paesi Bassi non si scatena la tempesta ormonale che mi sarei aspettato e il compare impiega ben più del previsto a ringalluzzirsi.
La parte più piacevole è dunque quella di accarezzare in lungo e in largo il suo fisico alto (poi mi dirà di essere 1,70) e snello, che oltretutto ha scoperto quasi del tutto. Oltre che magra, ha un buon tono muscolare e una pelle liscia e ben depilata, per cui mi diverto proprio a srotolare i miei tentacoli in tutte le direzioni. Volendo muovere un appunto, solo la consistenza dei seni - che però posso solo intuire, perché per metà sono ancora intrappolati nelle coppe del reggipetto - non è all'altezza del resto. Ciò mi fa immaginare, e poi me lo confermerà lei stessa, che la biondina sia mamma.
La ragazza ogni tanto interrompe il BJ e risolleva leggermente il tronco, per smanacciare un po' il compare. In quel momento, i nostri volti sono più o meno a una spanna di distanza, ma la biondina si lascia andare solo a un paio di timidi sorrisi, mentre una Adelina FK o una Mariana Battisti si sarebbero fiondate sulla bocca del cliente di turno, per tentare di rianimare il cadavere
Qualche minuto più tardi, breve attimo di panico. Mentre la bionda è sempre china sul mio basso ventre, vedo i fari di una macchina illuminare la stradina da cui siamo venuti. Solo che c'è da fare una curva secca a 90° per entrare nel parcheggio e da lì non si riesce a vedere chi arrivi, sino all'ultimo momento. Fortunatamente non è la solita vetturetta dei CC (più probabilmente un ns. collega con una delle altre OTR), ma l'identificazione della minaccia aliena avviene quando sarebbe stato troppo tardi per ricomporsi ed evitare la lavata di capo, se non peggio ...
ANCORA TRE MINUTI!
Dopo che sono trascorsi circa 10 minuti (non dall'inizio delle danze, ma da quando siamo partiti dall'IP), qualcosa trilla nella borsetta. La bionda completa la sessione d'immersione, si rialza ed estrae il cellulare (un vecchio modello scrauso, "da battaglia") ed espone perentoria il tabellone del 4° uomo: "Abbiamo ancora 3 minuti! Vuoi scopare?". "Mmm ... non mi sembra abbastanza duro e poi qui c'è troppa luce - osservo prima il mio fratellino e poi il faro che illumina il parcheggio - continua pure con la bocca o con la mano, come preferisci".
La bionda preferisce entrambe, perché prima prova a ripartire col BJ e poi si corica di sbieco su di me, provando a smanacciare il compare. Quando però scadono i tre minuti di recupero, arriva inesorabile il triplice fischio: "Mi spiace, ma non posso stare di più". Ci sarebbe la possibilità di comprare una time extension, ma ormai il mio portafoglio contiene solo mosche e avere riconosciuto 30 per un semplice BJ conoscitivo è stato già come farla un po' fuori dal vasetto. Le chiedo allora mestamente di passarmi i fazzolettini, per dare inizio alle operazioni di pulizia e rivestizione.
Insomma, un'altra ragazza che era senz'altro genuina e volonterosa - a leggere i contributi dei ns. stimati colleghi - ma che il pappone ha bruciato in quattro e quattr'otto ...
NINA, THE ORIGINAL
Stavolta impiego meno io a rivestirmi e, quando la vedo un po' in difficoltà a reinfilarsi i tronchetti con il tacco, le accendo anche la luce di cortesia, per illuminare pure il pozzetto e facilitarle l'operazione. La bionda deve però scambiarla per una di quelle sceneggiate napoletane per tirare il 90° (che è ormai trascorso da qualche minuto, perché l'arbitro è già negli spogliatoi a farsi la doccia) e, per tutta risposta, mi intima perentoria: "Andiamo!". Con lei che sta rivestendosi e col suo sedile ancora reclinato a 45°, si riparte allora verso il suo distributore di fiducia. Se non altro, un "Grazie!" esce dalla sua bocca una decina di secondi più tardi, quando avrà finito di rivestirsi e di darsi un'ultima occhiata nello specchietto, prima di spegnere la lucina.
"Poi non ti ho chiesto come ti chiami?", vengo alla domanda-trabocchetto che avevo tenuto in serbo dall'inizio del viaggio. "
Nina", mi risponde senza esitazioni la bionda. Avendo ormai erogato la sua prestazione, non aveva più motivi per spacciarsi per una Nina che non è, per cui immagino che la risposta sia stata sincera. Ho poi chiesto il parere di due esimi colleghi, i quali hanno confermato che la ragazza di cui ho appena raccontato corrisponde perfettamente all'identikit di Nina "the original", pur essendosi comportata come Nina "the fake"
Cercare di capire se Nina sia il vezzeggiativo di un nome più lungo (tipo Antonia o Antonina?) è però impresa improba, perché neppure la parola "abbreviazione" appartiene al suo attuale vocabolario d'italiano, figurarsi "nomignolo" o "vezzeggiativo". Il concetto dev'esserle però chiaro, perché poi mi dirà il nome dei suoi eredi e, riguardo a uno dei due, mi spiegherà proprio: "Quando è un(a) bambino/a si dice così, quando diventa grande si dice nell'altro modo". Per inciso, i due nomi a me sono parsi decisamente rumeni, per cui suppongo che Nina sia in realtà moldava, come quasi tutte le OTR che si spacciano per russe. Mi ha detto anche che ha una gran voglia di tornare a casa, per cui non escluderei una sua dipartita o una sua pausa vacanziera nei prossimi mesi ... il tutto, s'intende, in funzione di quanta libertà di movimento realmente abbia.
La via del ritorno è un po' più lunga, perché bisogna passare oltre la tangenziale est, per tornare all'ovile, ma riconsegno comunque Nina sana e salva alla sua mattonella. Ci salutiamo senza troppi fronzoli e quindi non mi resta che dirigere la prua del mio naviglio verso il porto sicuro della cara branda.