DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Roberta
Nazionalità: sedicente albanese di Valona
Età apparente: 30 dichiarati, ma 27-28 dimostrati
Descrizione fisica: alta 1.65-1.70, corporatura normale, capelli neri lisci di media lunghezza, con riga in mezzo, lineamenti ordinari, begli occhi azzurri, seno n/v
Attitudine: BJ discreto, molto passiva in RAI1 ma quantomeno paziente ; serve la tenaglia per cavarle le parole di bocca
Reperibilità: abbastanza facile, essendo appena sbarcata al Coil
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20+20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ+HJ, poi RAI1 (mission)+HJ conclusivo
Durata dell'incontro: quasi 20' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Novedrate
Coordinate: distributore Coil, pompa verso l'uscita
LA MIA RECENSIONE
Nel passare da Novedrate, vedo che anche la nuova moretta del Coil ha preso servizio, dopo la pausa di Capodanno. Sto già per mettere la freccia, quando vedo che Gianna è lì con lei e allora tiro dritto, per fare il giro di boa alla Cattabrega.
Ripasso e neanche stavolta è sola, perchè un collega la sta intervistando. Dedico un inchino a Maggie, tutta di nero (s)vestita, altro giro di boa e provo a entrare nel Coil. La fortuna mi assiste: la moretta non è stata caricata ed è sempre lì, finalmente da sola. A dire il vero, ci sarebbe uno che sta facendo benzina, ma se aspetto che se ne vada pure lui, me la soffiano di sicuro!
In realtà, è più una morettona, perchè sembra più alta della media e non ha un fisico da velina, ma una corporatura piena e stagna. Mentre settimana scorsa l'avevo sempre intravista in liquid leggings neri, stasera indossa un abitino inguinale ed è in precario equilibrio su high heels tacco 20. Abbigliamento del tutto inusuale per gennaio, considerato che ci saranno 3-4 gradi sopra lo zero.
Anche il rate per il BJ conoscitivo è 20 e allora la invito prontamente a farmi compagnia a bordo. Fingo di non sapere dove dobbiamo andare e lascio a lei l'incombenza di darmi le scarne indicazioni per raggiungere il solito trombodromo.
L'ALBANESE DAGLI OCCHI AZZURRI
La fanciulla si presenta come Roberta, ha lineamenti ordinari, impreziositi però da due occhi di ghiaccio. I capelli mori sono lisci e acconciati con la riga nel mezzo, ad anni luce dalle chiome tridimensionali della Pecora o di Sara/Elisa.
Mi sarei giocato i gioielli di famiglia che fosse anche lei moldava e per fortuna non l'ho fatto, perchè mi dice di essere albanese, di Valona per l'esattezza. La ragazza è davvero di pochissime parole e non tradisce alcuna emozione nella conversazione: praticamente una sfinge. Le carpisco comunque che ha 30 anni e che è qui in Italia da 4, sempre dedita al mestiere più antico del mondo.
Raggiunto il retrobottega, vedo dov'è Gianna con l'altro collega e parcheggio distante, cercando anche di stare un po' schermato. Non ci sono questi grandi convenevoli e, sbrigate le solite formalità, siamo in griglia di partenza, col sottoscritto che tiene Oscarino ritto e Roberta che lo incappuccia.
LA RECE VERA E PROPRIA
Prima che si acccenda il semaforo verde, c'è il tempo si scoprire che il buon profumo di Roberta è di Calvin Klein. I miei complimenti per i suoi occhi di ghiaccio e per la piacevole essenza le strappano due timidi sorrisi e altrettanti "grazie", ma non la portano sopra il punto di scongelamento.
Roberta svolge il BJ china in torsione, aiutandosi sin da subito con la mano. L'andatura e la pressione sull'asta sono del tutto normali e ciò che spicca è la perseveranza della ragazza, che resta in immersione per un bel po' (almeno 3-4 minuti), prima di fare una pausa per riprendere fiato.
L'abitino nero è molto elegante, per essere una tenuta da lavoro, perchè è di tessuto vellutato al tatto, ha la schiena completamente scollata ed è decorato da innumerevoli frangettine perlinate. Massaggiare le sue chiappe inguainate dal velluto è abbastanza piacevole, ma è ovviamente molto meglio carezzarle la schiena nuda, che è anche bella calda. O ha trascorso poco tempo all'aperto, o bisogna scoprire la marca del suo giubbotto, che non sarà iridescente come quello di Giulia la macedone, ma tiene parecchio caldo
RESTO IMPIGLIATO
Le frangettine perlinate sono belle da vedere, ma di grande impiccio, perchè dopo un po' di carezze ci rimane impigliata la manica del mio maglione. Non vorrei rovinarle l'abitino con uno strappo secco tipo ceretta e il minuto successivo serve per capire come fare a liberare il mio tentacolo senza fare danni. Provo un po' in su, un po' in giù, un po' a sinistra e un po' a destra e finalmente l'intreccio che si era formato si sbroglia. Ignara delle operazioni di alta chirurgia che stavano avvenendo alle sue spalle, Roberta prosegue imperterrita a mungere il compare.
Passati i 7-8 minuti canonici, si risolleva e d'ufficio decide di sfilare il condom, per provare a completare l'opera con un po' di sano smanacciamento. Ora che è a busto eretto, i miei tentacoli iniziano a carezzarle le cosce, la cui lunghezza è proporzionata alla sua discreta statura e che appaiono discretamente stagne.
"Vuoi che faccio io?", le domando, per evitare di tirare le calende greche. "Come vuoi ...", mi cede il comando delle operazioni, la ragazza di ghiaccio. Mentre Federica smanaccia il fido compare, l'altro tentacolo continua a carezzare la gamba sinistra di Roberta. La fanciulla non sembra granchè presente, perchè guarda fisso fuori dal finestrino e intanto distribuisce equamente le sue carezze fra l'altra sua gamba, la mia e il mio avambraccio. Neppure prova a massaggiare i gioielli di famiglia e, in generale, non tenta proprio nulla per accelerare la mia capitolazione, il che è strano per i quattro anni di esperienza che dichiara. Pure il dolby surround è completamente spento, tanto che inizio a dubitare sempre più che sia davvero albanese.
NEPPURE RAI1 LA SCONGELA
Varcata la fatidica soglia dei 10 minuti, lei è sempre lì persa nei suoi pensieri e, vedendo che il compare è bello arzillo, le propongo di passare alla sintonia di RAI1, nella speranza che sul ribaltabile mostri un po' più di vitalità. L'inizio sembra promettente, perchè accetta la time extension e fa persino un sorriso, mentre le allungo un ventello. In cambio, estrae dalla borsetta un nuovo condom, reincappuccia il compare e reclina il sedile di buona lena. Dopo che si è tolta anche le high heels vertiginose, abbassata la gamba destra delle calze e tolta le mutandine nere, è tutto pronto e valico il tunnel centrale.
Lei mi aspetta con le gambe aperte a ranocchia e, anche se è rimasta con le pelvi un po' indietro rispetto all'orlo del sedile, l'infilamento avviene senza problemi, perchè il compare è ben ritto e il pertugio non sembra così stretto.
Visto che il sedile è ben reclinato (è stata una delle poche a farlo), mi sdraio completamente su di lei e inizio la mia danza pelvica. Le sensazioni sono buone, ma è più merito dei miei ormoni che della sua partecipazione: ricordo forse un paio di timide carezze da parte sua, in tutta la durata della galoppata. Non un sorriso, non un suono esce dalla sua bocca, ma quantomeno lascia fare, con un piede appoggiato al volante e l'altro alla plancia dietro di me.
Procedo così per 4-5 minuti, sollevandomi col busto a metà dell'opera, perchè inizio ad avere caldo. Anche staccarsi da lei non basta e presto l'interno della vettura diventa una specie di bagno turco, con tanto di condensa che si forma sul parabrezza e i finestrini. Ultimamente mi ero quasi sempre fermato al BJ e avevo dimenticato la spiacevole sensazione di essere grondanti di sudore persino a gennaio. La prossima volta, o parto con un maglioncino di cotone da mezza stagione, o rifiuto categoricamente di alzare il riscaldamento, a richiesta della signorina infreddolita
IL SOLITO FINALE
Andrei avanti ancora un paio di minuti, ma sulla fronte sono una maschera di sudore, sento la schiena inumidursi e non è il caso di rischiare la prima bronco-troncopolmonite di stagione già al 2 di gennaio, per cui alzo bandiera bianca e le propongo il finale a manovellismo.
Ovviamente accetta e allora mi sfilo con attenzione e balzo di nuovo sul lato del conducente. Nulla di nuovo rispetto a prima: parte lei e dopo un paio di minuti il comando delle operazioni viene ceduto a Federica. Non ricordo a chi ne vada ascritto il merito, ma a un certo punto il vigore delle piallate riesce pure a strappare il condom: non ci sono più i gommoni rossi di una volta e, in effetti, questo era trasparente e più sottile
Roberta si lascia di nuovo carezzare, ma rimane sempre sulle sue. Mentre io accelero il ritmo del manovellismo, lei si porta addirittura avanti col lavoro, reinfilandosi le mutandine, calzando i collant sino a mezza coscia e rimettendosi le scarpe ai piedi.
Quando sono trascorsi quasi venti minuti dall'inizio delle operazioni, riesco finalmente a venire e la mia capitolazione strappa a Simona il terzo (o forse era il quarto ...) sorriso della serata. Sottotitoli: "Finalmente si torna alla mattonella!"
VIENE DA RHO
Rapide pulizie coi fazzoletti di carta e il tutto viene appallottolato nel solito fagottino, che lei provvederà a smaltire. Io mi sollevo mutande e braghe, lei finisce di sistemarsi le calze e il vestitino e, quando pure il ribaltabile è stato riportato nella posizione eretta e almeno il parabrezza è stato disappannato, si può ripartire.
Se mi avessero dato 1 eurino per ogni parola che sono riuscito a strapparle nel social time, non sarei riuscito a racimolare i due ventelli immolati alla causa. Tanto per parlare di qualcosa, le domando se disponga di un loft di servizio, ma mi dice di praticare solo in car, perchè viene dalle parti di Rho. Sospetto quindi che abbia praticato in quei paraggi, di giorno o di notte, e kito (o altri) che bazzicano anche quelle zone potranno magari confermarlo, dedicandole un breve inchino.
Siamo di nuovo al Coil, fortunatamente Gianna è già ripartita per il retrobottega e mi leva dall'imbarazzo di scaricarle la nuova collega sotto il naso. Bye bye a Roberta e, avendo fatto anche sin troppo tardi (l'indomani si riprende a lavorare), non mi resta che dirigermi verso la branda.
Nome: Roberta
Nazionalità: sedicente albanese di Valona
Età apparente: 30 dichiarati, ma 27-28 dimostrati
Descrizione fisica: alta 1.65-1.70, corporatura normale, capelli neri lisci di media lunghezza, con riga in mezzo, lineamenti ordinari, begli occhi azzurri, seno n/v
Attitudine: BJ discreto, molto passiva in RAI1 ma quantomeno paziente ; serve la tenaglia per cavarle le parole di bocca
Reperibilità: abbastanza facile, essendo appena sbarcata al Coil
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20+20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ+HJ, poi RAI1 (mission)+HJ conclusivo
Durata dell'incontro: quasi 20' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Novedrate
Coordinate: distributore Coil, pompa verso l'uscita
LA MIA RECENSIONE
Nel passare da Novedrate, vedo che anche la nuova moretta del Coil ha preso servizio, dopo la pausa di Capodanno. Sto già per mettere la freccia, quando vedo che Gianna è lì con lei e allora tiro dritto, per fare il giro di boa alla Cattabrega.
Ripasso e neanche stavolta è sola, perchè un collega la sta intervistando. Dedico un inchino a Maggie, tutta di nero (s)vestita, altro giro di boa e provo a entrare nel Coil. La fortuna mi assiste: la moretta non è stata caricata ed è sempre lì, finalmente da sola. A dire il vero, ci sarebbe uno che sta facendo benzina, ma se aspetto che se ne vada pure lui, me la soffiano di sicuro!
In realtà, è più una morettona, perchè sembra più alta della media e non ha un fisico da velina, ma una corporatura piena e stagna. Mentre settimana scorsa l'avevo sempre intravista in liquid leggings neri, stasera indossa un abitino inguinale ed è in precario equilibrio su high heels tacco 20. Abbigliamento del tutto inusuale per gennaio, considerato che ci saranno 3-4 gradi sopra lo zero.
Anche il rate per il BJ conoscitivo è 20 e allora la invito prontamente a farmi compagnia a bordo. Fingo di non sapere dove dobbiamo andare e lascio a lei l'incombenza di darmi le scarne indicazioni per raggiungere il solito trombodromo.
L'ALBANESE DAGLI OCCHI AZZURRI
La fanciulla si presenta come Roberta, ha lineamenti ordinari, impreziositi però da due occhi di ghiaccio. I capelli mori sono lisci e acconciati con la riga nel mezzo, ad anni luce dalle chiome tridimensionali della Pecora o di Sara/Elisa.
Mi sarei giocato i gioielli di famiglia che fosse anche lei moldava e per fortuna non l'ho fatto, perchè mi dice di essere albanese, di Valona per l'esattezza. La ragazza è davvero di pochissime parole e non tradisce alcuna emozione nella conversazione: praticamente una sfinge. Le carpisco comunque che ha 30 anni e che è qui in Italia da 4, sempre dedita al mestiere più antico del mondo.
Raggiunto il retrobottega, vedo dov'è Gianna con l'altro collega e parcheggio distante, cercando anche di stare un po' schermato. Non ci sono questi grandi convenevoli e, sbrigate le solite formalità, siamo in griglia di partenza, col sottoscritto che tiene Oscarino ritto e Roberta che lo incappuccia.
LA RECE VERA E PROPRIA
Prima che si acccenda il semaforo verde, c'è il tempo si scoprire che il buon profumo di Roberta è di Calvin Klein. I miei complimenti per i suoi occhi di ghiaccio e per la piacevole essenza le strappano due timidi sorrisi e altrettanti "grazie", ma non la portano sopra il punto di scongelamento.
Roberta svolge il BJ china in torsione, aiutandosi sin da subito con la mano. L'andatura e la pressione sull'asta sono del tutto normali e ciò che spicca è la perseveranza della ragazza, che resta in immersione per un bel po' (almeno 3-4 minuti), prima di fare una pausa per riprendere fiato.
L'abitino nero è molto elegante, per essere una tenuta da lavoro, perchè è di tessuto vellutato al tatto, ha la schiena completamente scollata ed è decorato da innumerevoli frangettine perlinate. Massaggiare le sue chiappe inguainate dal velluto è abbastanza piacevole, ma è ovviamente molto meglio carezzarle la schiena nuda, che è anche bella calda. O ha trascorso poco tempo all'aperto, o bisogna scoprire la marca del suo giubbotto, che non sarà iridescente come quello di Giulia la macedone, ma tiene parecchio caldo
RESTO IMPIGLIATO
Le frangettine perlinate sono belle da vedere, ma di grande impiccio, perchè dopo un po' di carezze ci rimane impigliata la manica del mio maglione. Non vorrei rovinarle l'abitino con uno strappo secco tipo ceretta e il minuto successivo serve per capire come fare a liberare il mio tentacolo senza fare danni. Provo un po' in su, un po' in giù, un po' a sinistra e un po' a destra e finalmente l'intreccio che si era formato si sbroglia. Ignara delle operazioni di alta chirurgia che stavano avvenendo alle sue spalle, Roberta prosegue imperterrita a mungere il compare.
Passati i 7-8 minuti canonici, si risolleva e d'ufficio decide di sfilare il condom, per provare a completare l'opera con un po' di sano smanacciamento. Ora che è a busto eretto, i miei tentacoli iniziano a carezzarle le cosce, la cui lunghezza è proporzionata alla sua discreta statura e che appaiono discretamente stagne.
"Vuoi che faccio io?", le domando, per evitare di tirare le calende greche. "Come vuoi ...", mi cede il comando delle operazioni, la ragazza di ghiaccio. Mentre Federica smanaccia il fido compare, l'altro tentacolo continua a carezzare la gamba sinistra di Roberta. La fanciulla non sembra granchè presente, perchè guarda fisso fuori dal finestrino e intanto distribuisce equamente le sue carezze fra l'altra sua gamba, la mia e il mio avambraccio. Neppure prova a massaggiare i gioielli di famiglia e, in generale, non tenta proprio nulla per accelerare la mia capitolazione, il che è strano per i quattro anni di esperienza che dichiara. Pure il dolby surround è completamente spento, tanto che inizio a dubitare sempre più che sia davvero albanese.
NEPPURE RAI1 LA SCONGELA
Varcata la fatidica soglia dei 10 minuti, lei è sempre lì persa nei suoi pensieri e, vedendo che il compare è bello arzillo, le propongo di passare alla sintonia di RAI1, nella speranza che sul ribaltabile mostri un po' più di vitalità. L'inizio sembra promettente, perchè accetta la time extension e fa persino un sorriso, mentre le allungo un ventello. In cambio, estrae dalla borsetta un nuovo condom, reincappuccia il compare e reclina il sedile di buona lena. Dopo che si è tolta anche le high heels vertiginose, abbassata la gamba destra delle calze e tolta le mutandine nere, è tutto pronto e valico il tunnel centrale.
Lei mi aspetta con le gambe aperte a ranocchia e, anche se è rimasta con le pelvi un po' indietro rispetto all'orlo del sedile, l'infilamento avviene senza problemi, perchè il compare è ben ritto e il pertugio non sembra così stretto.
Visto che il sedile è ben reclinato (è stata una delle poche a farlo), mi sdraio completamente su di lei e inizio la mia danza pelvica. Le sensazioni sono buone, ma è più merito dei miei ormoni che della sua partecipazione: ricordo forse un paio di timide carezze da parte sua, in tutta la durata della galoppata. Non un sorriso, non un suono esce dalla sua bocca, ma quantomeno lascia fare, con un piede appoggiato al volante e l'altro alla plancia dietro di me.
Procedo così per 4-5 minuti, sollevandomi col busto a metà dell'opera, perchè inizio ad avere caldo. Anche staccarsi da lei non basta e presto l'interno della vettura diventa una specie di bagno turco, con tanto di condensa che si forma sul parabrezza e i finestrini. Ultimamente mi ero quasi sempre fermato al BJ e avevo dimenticato la spiacevole sensazione di essere grondanti di sudore persino a gennaio. La prossima volta, o parto con un maglioncino di cotone da mezza stagione, o rifiuto categoricamente di alzare il riscaldamento, a richiesta della signorina infreddolita
IL SOLITO FINALE
Andrei avanti ancora un paio di minuti, ma sulla fronte sono una maschera di sudore, sento la schiena inumidursi e non è il caso di rischiare la prima bronco-troncopolmonite di stagione già al 2 di gennaio, per cui alzo bandiera bianca e le propongo il finale a manovellismo.
Ovviamente accetta e allora mi sfilo con attenzione e balzo di nuovo sul lato del conducente. Nulla di nuovo rispetto a prima: parte lei e dopo un paio di minuti il comando delle operazioni viene ceduto a Federica. Non ricordo a chi ne vada ascritto il merito, ma a un certo punto il vigore delle piallate riesce pure a strappare il condom: non ci sono più i gommoni rossi di una volta e, in effetti, questo era trasparente e più sottile
Roberta si lascia di nuovo carezzare, ma rimane sempre sulle sue. Mentre io accelero il ritmo del manovellismo, lei si porta addirittura avanti col lavoro, reinfilandosi le mutandine, calzando i collant sino a mezza coscia e rimettendosi le scarpe ai piedi.
Quando sono trascorsi quasi venti minuti dall'inizio delle operazioni, riesco finalmente a venire e la mia capitolazione strappa a Simona il terzo (o forse era il quarto ...) sorriso della serata. Sottotitoli: "Finalmente si torna alla mattonella!"
VIENE DA RHO
Rapide pulizie coi fazzoletti di carta e il tutto viene appallottolato nel solito fagottino, che lei provvederà a smaltire. Io mi sollevo mutande e braghe, lei finisce di sistemarsi le calze e il vestitino e, quando pure il ribaltabile è stato riportato nella posizione eretta e almeno il parabrezza è stato disappannato, si può ripartire.
Se mi avessero dato 1 eurino per ogni parola che sono riuscito a strapparle nel social time, non sarei riuscito a racimolare i due ventelli immolati alla causa. Tanto per parlare di qualcosa, le domando se disponga di un loft di servizio, ma mi dice di praticare solo in car, perchè viene dalle parti di Rho. Sospetto quindi che abbia praticato in quei paraggi, di giorno o di notte, e kito (o altri) che bazzicano anche quelle zone potranno magari confermarlo, dedicandole un breve inchino.
Siamo di nuovo al Coil, fortunatamente Gianna è già ripartita per il retrobottega e mi leva dall'imbarazzo di scaricarle la nuova collega sotto il naso. Bye bye a Roberta e, avendo fatto anche sin troppo tardi (l'indomani si riprende a lavorare), non mi resta che dirigermi verso la branda.
Ultima modifica: