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RIFERIMENTO INTERNET: www.piccoletrasgressioni.com (Giovanna) oppure http://www.transthebest.com/personal.ph ... ncio=12290 (Zigri) oppure http://www.Distintas.com.ar (Zigri, ma con foto datate)
CITTA DELL'INCONTRO: Roma - Termini
NOME INSERZIONISTA: Zigri o Giovanna
NAZIONALITA': Argentina
ETA': 24 scontati
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Più o meno ci siamo
SERVIZI OFFERTI: Un po’ di tutto… Io solitamente mi accontento del BJ e di RAI2, ma di certo se vuoi te lo butta e oliando ci scappa pure il FK
RATE DI PARTENZA: 50 la breve e 100 la lunga
RATE CONCORDATO: 50 per la breve
DESCRIZIONE FISICA: Come in foto, tutta curve su base trans
ATTITUDINE: Bella porca
REPERIBILITA': Facile facile
VOTO PERSONALE: 6-
PREMESSA
Io mi ero già organizzato un incontro in pieno stile etero ed ero perlappunto in zona Cavour sotto la magione di Loren (http://roma.bakeca.it/donna-cerca-uomo/ ... za75184535 ).
Non si può dire che fossi determinatissimo, soprattutto per il fatto che la tipa in foto mostra un fianco un po’ troppo cicciotello ed al telefono ti risponde con una vocina mogia mogia che decisamente non ispira. Fatto sta che avevo preparato il centone di rito per testare la brunetta che in astratto mi ispirava e che mi aveva detto che in dieci minuti sarebbe stata tutta mia.
Insomma, mi spiccio per essere puntuale, cerco l’indirizzo e le telefono da li sotto come richiesto. Lei però mi chiede un quarticino d’ora di tempo…
L’esperienza mi insegna che questi tempi morti li devi sempre moltiplicare per due.
In più, che razza di servizio offrirà mai questa che risponde al telefono quando è occupata?
Siccome ciò pronto il numero di Zigri, che sta a quattro passi da lì, chiamo lei per vedere se invece è pronta. Lo è e dunque procedo. Faccio però il signore e mando un SMS di disdetta a Loren che, con mio sommo stupore, mi risponde chiedendomi “escusaâ€.
Questo qualifica la piccola Lorena ad una seconda chance e dunque verrà ripescata ASAP per una RECE sopra la linea della “trans-gressioneâ€.
RECENSIONE:
Arrivo quindi in via Caxatafimi e mi accorgo subito che i millantati “vivo sola in bello appartamento con engresso indipendiente†sono tutte gran cazzate.
Sebbene io manchi da quella location da almeno un triennio, il posto lo conosco molto bene.
E’ infatti l’arcinotissimo scannatoio delle argentine, utilizzato da sempre da non meno di tre di loro per volta. Per i cultori della materia, tra le inquiline famose del passato, anche recente, annoveriamo storicamente, alcune T-meretrici di un certo richiamo: Jimena (di Baires), Tamara (Miss Argentina tx a Roma, qualche anno fa), Jessica dal bel culo (ora Francesca di cercomanicivip) e tante, tante altre che ho dimenticato.
Era un luogo così famoso per me ed alcuni amici dediti al transpunteraggio che per anni lo abbiamo eletto a segreteria (per chi mi legge dai tempi del Nido, chi non ricorda i mitici raduni del Manipolo ONLUS e le nostre famose segretarie???).
Ma veniamo a noi.
Entro nello scannatoio, mantenuto deliberatamente in penombra, e mi accoglie lei in tutta la sua nudità … Bella zoccola non c’è che dire. Tuttosommato, fedele alle foto. Ma con un aria piuttosto traviata e ritrombata che non giova alla prima impressione.
Curiosa la situazione: lei si siede subito sul letto ed indossa un paio di stivali a tacco alto.
Le chiedo se intende uscire. Mi risponde che le piace così…
Vabbè: farei a meno dell’accessorio, ma sticazzi.
Mi guardo intorno e scopro che negli almeno tre anni passati, in quel postaccio non è cambiato nulla: solita branda cigolante, solito copriletto marroncino a fantasia cashmir, solito vociare in spagnolo dalla stanza adiacente, soliti acari che mi salutano felici scodinzolando e facendo le fusa, per poi tornare alla loro mangiatoia tra le pieghe del lenzuolaccio fetido.
Se ero indeciso tra il long e lo short time, non ho dubbi: saldo il minimo e mi predispongo a una cosa veloce.
Lei, ovvaiemnte, non ne rimane entusiasta. Ma non rompe e sta alle condizioni contrattuali. E questo è bene.
Lei, infatti, nonostante un aspetto alquanto ciancicato, e sebbene precisi di essere venuta già tre volte, debbo dire che si da ragionevolmente da fare e non mi nega una overture in “pompa†magna appassionata e assai ben servita, non mi lesina un assortito sballucinare in lingua tra le sue tette (classiche made argentina, niente di che, ormai si sa), e tenta persino una malriuscita erezione del suo coso, che tuttosommatto, in altre condizioni, dovrebbe poter fare la sua figura.
Insomma, facciamo qualche capriola, lei, tutto sommato, sembra ragionevolmente pulita, anche se devo insistere un po’ prima che finalmente copra quel suo Pietropaolo barzotto che dondola pericolosamente in prossimità delle mie vogliose fauci e delle mie vietatissime terga.
Si capisce che il contributo minimale versato intitola il cliente solo a questo, e quindi a un certo punto, Zigrotta prende l’iniziativa e si fa infilzare a spegnimoccolo senza ulteriormente tergiversare… Nel frangente, apprezzo nuovamente il suo mestiere: si muove bene, contrae coerentemente lo sfintere, assume credibili espressioni di godimento e, debbo dire, se non fossi un esperto, potrei pure credere che le piace.
Fatto sta che così non espello.
Quindi la giro e la prendo alla missionaria.
Qui sono io a darci dentro e lei ha margini ridotti per la finzione: o le piace, o la infastidisco.
Non sembra però lagnarsi. E incomincia anzi a mugugnare di apparente piacere, a leccarsi le labbra con aria libidinosa, e, dopo un po’, comincia pure a mormorare insulti, senza costrutto o destinatario, ma di varia natura, tipo: sei tu puttana, tu troia scopi, tu fotti puttana etc etc…
Me la guardo perplesso, scoppio a ridere, e le faccio: “Ma che cazzo stai a ddi???â€.
Ride pure lei adesso, di gusto… Si rende conto che non sono propriamente di primo pelo.
E su queste note ilari, io col sorriso sulle labbra, e lei che ha smesso di dire cazzate…
Le vengo copiosamente tra le chiappe.
Niente da dire. Per cinquanta pippi va benissimo così.
Mi offre il bagno… Ma scorgo la solita devastante situazione che da sempre caratterizza il tristemente famoso scannatoio… Potrei scommettere di aver intravisto un mio clinex del 2003… Ma sono sicuro che in questi anni si sarebbe biodegradato.
Minimizzo però ogni ulteriore permanenza, chiacchiero veloce con la tipa, dicevo manco male nel complesso e che, a quanto pare, è ststa nell’ultimo quadriennio una reginetta del mattatoio sulla Prenestina, prima che intervenisse il divieto di OTR.
Me ne vado con l’intenzione di non tornare più in quel postaccio di merda ma, se ricapita, di non disdegnare un richiamino col troione, purché in contesti urbani più dignitosi.
Jul el portegno ve saluta e se va’
Olè
CITTA DELL'INCONTRO: Roma - Termini
NOME INSERZIONISTA: Zigri o Giovanna
NAZIONALITA': Argentina
ETA': 24 scontati
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Più o meno ci siamo
SERVIZI OFFERTI: Un po’ di tutto… Io solitamente mi accontento del BJ e di RAI2, ma di certo se vuoi te lo butta e oliando ci scappa pure il FK
RATE DI PARTENZA: 50 la breve e 100 la lunga
RATE CONCORDATO: 50 per la breve
DESCRIZIONE FISICA: Come in foto, tutta curve su base trans
ATTITUDINE: Bella porca
REPERIBILITA': Facile facile
VOTO PERSONALE: 6-
PREMESSA
Io mi ero già organizzato un incontro in pieno stile etero ed ero perlappunto in zona Cavour sotto la magione di Loren (http://roma.bakeca.it/donna-cerca-uomo/ ... za75184535 ).
Non si può dire che fossi determinatissimo, soprattutto per il fatto che la tipa in foto mostra un fianco un po’ troppo cicciotello ed al telefono ti risponde con una vocina mogia mogia che decisamente non ispira. Fatto sta che avevo preparato il centone di rito per testare la brunetta che in astratto mi ispirava e che mi aveva detto che in dieci minuti sarebbe stata tutta mia.
Insomma, mi spiccio per essere puntuale, cerco l’indirizzo e le telefono da li sotto come richiesto. Lei però mi chiede un quarticino d’ora di tempo…
L’esperienza mi insegna che questi tempi morti li devi sempre moltiplicare per due.
In più, che razza di servizio offrirà mai questa che risponde al telefono quando è occupata?
Siccome ciò pronto il numero di Zigri, che sta a quattro passi da lì, chiamo lei per vedere se invece è pronta. Lo è e dunque procedo. Faccio però il signore e mando un SMS di disdetta a Loren che, con mio sommo stupore, mi risponde chiedendomi “escusaâ€.
Questo qualifica la piccola Lorena ad una seconda chance e dunque verrà ripescata ASAP per una RECE sopra la linea della “trans-gressioneâ€.
RECENSIONE:
Arrivo quindi in via Caxatafimi e mi accorgo subito che i millantati “vivo sola in bello appartamento con engresso indipendiente†sono tutte gran cazzate.
Sebbene io manchi da quella location da almeno un triennio, il posto lo conosco molto bene.
E’ infatti l’arcinotissimo scannatoio delle argentine, utilizzato da sempre da non meno di tre di loro per volta. Per i cultori della materia, tra le inquiline famose del passato, anche recente, annoveriamo storicamente, alcune T-meretrici di un certo richiamo: Jimena (di Baires), Tamara (Miss Argentina tx a Roma, qualche anno fa), Jessica dal bel culo (ora Francesca di cercomanicivip) e tante, tante altre che ho dimenticato.
Era un luogo così famoso per me ed alcuni amici dediti al transpunteraggio che per anni lo abbiamo eletto a segreteria (per chi mi legge dai tempi del Nido, chi non ricorda i mitici raduni del Manipolo ONLUS e le nostre famose segretarie???).
Ma veniamo a noi.
Entro nello scannatoio, mantenuto deliberatamente in penombra, e mi accoglie lei in tutta la sua nudità … Bella zoccola non c’è che dire. Tuttosommato, fedele alle foto. Ma con un aria piuttosto traviata e ritrombata che non giova alla prima impressione.
Curiosa la situazione: lei si siede subito sul letto ed indossa un paio di stivali a tacco alto.
Le chiedo se intende uscire. Mi risponde che le piace così…
Vabbè: farei a meno dell’accessorio, ma sticazzi.
Mi guardo intorno e scopro che negli almeno tre anni passati, in quel postaccio non è cambiato nulla: solita branda cigolante, solito copriletto marroncino a fantasia cashmir, solito vociare in spagnolo dalla stanza adiacente, soliti acari che mi salutano felici scodinzolando e facendo le fusa, per poi tornare alla loro mangiatoia tra le pieghe del lenzuolaccio fetido.
Se ero indeciso tra il long e lo short time, non ho dubbi: saldo il minimo e mi predispongo a una cosa veloce.
Lei, ovvaiemnte, non ne rimane entusiasta. Ma non rompe e sta alle condizioni contrattuali. E questo è bene.
Lei, infatti, nonostante un aspetto alquanto ciancicato, e sebbene precisi di essere venuta già tre volte, debbo dire che si da ragionevolmente da fare e non mi nega una overture in “pompa†magna appassionata e assai ben servita, non mi lesina un assortito sballucinare in lingua tra le sue tette (classiche made argentina, niente di che, ormai si sa), e tenta persino una malriuscita erezione del suo coso, che tuttosommatto, in altre condizioni, dovrebbe poter fare la sua figura.
Insomma, facciamo qualche capriola, lei, tutto sommato, sembra ragionevolmente pulita, anche se devo insistere un po’ prima che finalmente copra quel suo Pietropaolo barzotto che dondola pericolosamente in prossimità delle mie vogliose fauci e delle mie vietatissime terga.
Si capisce che il contributo minimale versato intitola il cliente solo a questo, e quindi a un certo punto, Zigrotta prende l’iniziativa e si fa infilzare a spegnimoccolo senza ulteriormente tergiversare… Nel frangente, apprezzo nuovamente il suo mestiere: si muove bene, contrae coerentemente lo sfintere, assume credibili espressioni di godimento e, debbo dire, se non fossi un esperto, potrei pure credere che le piace.
Fatto sta che così non espello.
Quindi la giro e la prendo alla missionaria.
Qui sono io a darci dentro e lei ha margini ridotti per la finzione: o le piace, o la infastidisco.
Non sembra però lagnarsi. E incomincia anzi a mugugnare di apparente piacere, a leccarsi le labbra con aria libidinosa, e, dopo un po’, comincia pure a mormorare insulti, senza costrutto o destinatario, ma di varia natura, tipo: sei tu puttana, tu troia scopi, tu fotti puttana etc etc…
Me la guardo perplesso, scoppio a ridere, e le faccio: “Ma che cazzo stai a ddi???â€.
Ride pure lei adesso, di gusto… Si rende conto che non sono propriamente di primo pelo.
E su queste note ilari, io col sorriso sulle labbra, e lei che ha smesso di dire cazzate…
Le vengo copiosamente tra le chiappe.
Niente da dire. Per cinquanta pippi va benissimo così.
Mi offre il bagno… Ma scorgo la solita devastante situazione che da sempre caratterizza il tristemente famoso scannatoio… Potrei scommettere di aver intravisto un mio clinex del 2003… Ma sono sicuro che in questi anni si sarebbe biodegradato.
Minimizzo però ogni ulteriore permanenza, chiacchiero veloce con la tipa, dicevo manco male nel complesso e che, a quanto pare, è ststa nell’ultimo quadriennio una reginetta del mattatoio sulla Prenestina, prima che intervenisse il divieto di OTR.
Me ne vado con l’intenzione di non tornare più in quel postaccio di merda ma, se ricapita, di non disdegnare un richiamino col troione, purché in contesti urbani più dignitosi.
Jul el portegno ve saluta e se va’
Olè