Referendum sulla regolamentazione della prostituzione

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A prescindere dal fatto che la prostituzione in Italia è legale e che lo sfruttamento di qualsiasi tipo è invece un reato, vorrei capire a cosa servirebbe il referendum. Io penso che la leva maggiore, per un governo che in Italia se ne voglia occupare seriamente, possa essere solo il recupero dell'evasione fiscale. A tal proposito fa fede la sentenza del tribunale di Asti che 5 anni fa condannò per evasione fiscale 2 escort brasiliane che aveva acquistato beni immobili (1 appartamento ed 1 Mercedes cabriolet) pagati in contanti avendo un conto corrente con saldo cospicuo, ma non sufficiente a coprire quelle spese. Naturalmente pagarono solo l'ammontare dell'evasione relativa all'anno in cui avevano effettuato gli acquisti. Il giudice disse che le 2 escort avrebbero dovuto presentare la denuncia dei redditi dove la prostituzionè è inseribile nel quadro -servizi alla persona- ed è tassabile al 5%.
Detto ciò, lo scenario che si aprirebbe, con gli attuali organigrammi infarciti di impiegati governativi incompetenti, diventerebbe molto complicato da gestire e comporterebbe sin da subito un rialzo dei prezzi. Analizziamo per un attimo la situazione. Le OTR in Italia sono Africane, Est-europee non comunitarie (Albanesi, Ucraine, Russe) ed Est-europee comunitarie (Romene, Bulgare, Lituane). Le prime 2 categorie sono clandestine, irregolari nei documenti (a vario titolo) o possiedono visti temporanei. Le loft idem come sopra. Dunque lo Stato per recuperare l'evasione dovrebbe prima regolarizzare le ragazze per poi tassarle. Lo scopo sarebbe anche quello di sottrarle alle reti della tratta, soprattutto le Africane. Un ottimo intento anche perchè i proventi delle ragazze, le spese che pagano (la mattonella a Torino vale fino a 4000€ l'anno) vengono reinvestiti nel traffico di droga, traffico che ci costa molto in termini di controlli, indagini, arresti, processi e detenzioni. Ma c'è la volontà politica per fare tutto ciò? Ho i miei dubbi...
 
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Concordo con chi vorrebbe mantenere lo status quo.
Abbiamo ben visto tutte le volte che il nostro Governo ha messo mano a nuove leggi con l'obbiettivo di regolamentare e/o semplificare cosa ne è venuto fuori.
Potrei citare molti esempi concreti nel campo specifico in cui lavoro, quello delle costruzioni edili, ma evito di fare delle inutili polemiche.
I risultati sono chiaramente visibili e percepibili da tutti.
Appare ormai evidente che quando ci si siede sulla poltrona si perde il contatto con la realtà.
Non mi sembra che poi sia tutto rose e fiori nei paesi dove vige una maggiore regolamentazione.
Ho conosciuto ragazze OTR che sono "scappate" dai "bordelli" della civilissima Svizzera e della tanto ammirata Germania, e preferiscono essere libere sulle nostre strade, con tutti i relativi rischi e disagi connessi, piuttosto che rinchiuse in gabbie dorate, dove devono essere disponibili 24 ore su 24, esposte alle peggio perversioni delle peggio persone, le stesse che poi sono quelle che in giacca e cravatta ci fanno la morale e dettano le regole.
Se si dovesse fare una legge la farei per avere maggiore libertà e non maggiori restrizioni come sempre invece accade.
Abitando in Lombardia, in zone non lontane dal confine, non si può non notare la notevole quantità di auto con targa elvetica che frequentano le nostre OTR, sintomo che, forse, anche li, dove la prostituzione per strada è severamente vietata, è stata solo "indorata la pillola".
Vero è che, viceversa, molti italiani vanno in Svizzera nei famosi FKK.
Se verrà fatta una legge in Italia sarà solo allo scopo di mettere come sempre le mani nelle tasche dei cittadini e per togliere dalle strade la vista indecorosa di queste povere ragazze, che tanto da fastidio alla "brava gente" e tanto preoccupa i sindaci.
Giocoforza che le organizzazioni criminali saranno le prime ad aprire e gestire i nuovi "bordelli", occasione imperdibile per riciclare facilmente denaro sporco, e le ragazze saranno comunque ricattate e sfruttate.
In poche parole è come scopare l'immondizia sotto lo zerbino.
Io comincerei invece semplicemente a dare la possibilità di riaprire i "bordelli", con tutte le sicurezze e le tutele del caso, pagamento delle tasse comprese, configurandoli come imprese vere e proprie, specializzate nel sesso a pagamento, e quindi giustamente tassabili sui profitti del fatturato, mentre non metterei alcun divieto, ne tassa alcuna, ne alcuna ulteriore regola specifica, almeno per il momento, sulla "libera professione", esercitata in proprio da singole persone, intesa come vendita consapevole e volontaria del proprio corpo.
Almeno vedremo se queste "gabbie dorate" saranno realmente capaci di attirare le ragazze e toglierle dalle strade, offrendo loro magari anche maggiori tutele e un posto di lavoro regolare e garantito, adeguatamente ripagato.
Non ultimo molte ragazze potrebbero essere regolarizzate, disponendo di un lavoro riconosciuto retribuito.
Giocoforza che se i clienti preferiranno andare nei "bordelli" piuttosto che per strada o nei loft privati, anche le prostitute dovranno adeguarsi.
Naturalmente lo sfruttamento della prostituzione a fini di lucro non esplicitamente autorizzato dallo Stato deve restare un reato (un po' come per il gioco d'azzardo), mentre eliminerei il favoreggiamento che non ha alcun senso e che finisce solo per danneggiare le prostitute.
 
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Quando si parla di referendum per abrogare la legge merlin mi viene in mente il caso canadese.
In Canada fino al 2014 compreso c'era una legge sulla prostituzione pressoché uguale alla nostra (pagare per prestazioni sessuali legale bordelli illegali).
Quando un gruppo di attivisti per i diritti delle sex workers si è rivolta alla corte costituzionale spiegandogli i motivi per cui secondo loro la legge allora vigente era incostituzionale la corte gli ha dato ragione.
A quel punto la palla è passata al governo canadese che sapete cos'ha fatto? Ha introdotto il modello svedese, quello che prevede la criminalizzazione del punter.
Adesso a 7 anni di distanza in canada pagare per il sesso è ancora un reato e con ogni probabilità lo rimarrà ancora a lungo.
La legge merlin avrà anche i suoi difetti ma viste quali sono le alternative è un bene che rimanga.
Almeno in Svezia sono di costumi molto più liberi e aperti.
Penso soffrano meno senza prostituzione a pagamento.
Probabilmente puoi già avere tutto quello che ti serve dal punto di vista sessuale anche senza dover pagare.
Da noi invece sarebbe una catastrofe.
Da noi è il trionfo dell'ipocrisia della società cattolica borghese benpensante.
Eppure c'è gente che si definisce democratica che, per un paventato rispetto della donna e contro i maschilisti degeneri, sta proponendo disegni di legge in questo senso, sostanzialmente di limitazione delle libertà personali.
Ma dove vive questa gente?
Vero è che ormai nessuno più reagisce. Ormai siamo un popolo di zombie, e la politica se ne approfitta, alzando sempre di più a poco a poco il tiro.
Alla fine ci troveremo con i ceppi ai piedi e la catena al collo per il nostro bene, per la sicurezza generale.
Come il principio della rana bollita, ci stanno cucinando a fuoco lento finché non saremmo più in grado di reagire.
E' significativo anche il fatto che i cittadini non vanno più nemmeno a votare, ormai sono morti dal punto di vista politico.
Ormai quello che decide lo stato va sempre bene, o sempre male, non importa, è la morte della democrazia.
Io sono sempre stato dalla parte delle ragazze di strada, di quelle più disperate e senza speranza, e una legge di questo tipo le ributterebbe nella miseria più nera da cui sono venute, e le condannerebbe definitivamente alla vita da schiave nei paesi di origine, o, peggio, da noi.
Infatti, come tutti i proibizionismi, il divieto di pagare per il sesso servirebbe solo ad aumentare il sommerso e a incrementare i proventi delle organizzazioni malavitose, che, a questo punto, prenderebbero veramente il controllo di tutto il mercato, come già è successo con le droghe, togliendo di mezzo anche le ragazze che ancora riescono a gestirsi in proprio.
Le leggi vanno fatte da chi ogni giorno vive sulla strada e conosce i reali problemi e non da chi vive nel Paese delle Meraviglie.
Come sempre, come è stato anche per la legge Merlin, il problema non viene affrontato e risolto, magari anche con qualche compromesso accettabile, viene invece semplicemente nascosto.
Allora basta togliere le ragazze dalle strade e voilà il problema non c'è più, "Sim sala bim" come il mago Silvan.
Peccato che queste ultime verranno malamente rispedite a casa, o, peggio, relegate in qualche scantinato a fare quello che hanno sempre fatto alla luce del sole (o della luna), ma in situazioni certamente peggiori.
In Italia c'è sempre questa mania di moralizzare, il tentativo di costringere le persone a pensarla tutti allo stesso modo, di criminalizzare chi non la pensa come il potere costituito.
Ma finiamola: viva il libero pensiero, viva Giordano Bruno.
La prostituzione non è un reato ed è giusto che così sia.
Ognuno deve essere libero di vendere il proprio corpo, purché sia una libera scelta ragionata di persona maggiorenne (adesso non si può più neanche dire "e vaccinata" perché suonerebbe discriminatorio).
Detto questo, in un paese civile e democratico, se è legale, la prostituzione non deve essere favorita, ma nemmeno contrastata, come invece viene fatto in tutti i modi in Italia da parte delle istituzioni e dei singoli comuni.
Se ci sono dei problemi si cerca di risolverli e non di nasconderli o scaricarli al vicino.
Penso che in Italia alla fine non verrà fatto niente, ed è meglio così, viste le proposte di Legge in essere.
 
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Almeno in Svezia sono di costumi molto più liberi e aperti.
Penso soffrano meno senza prostituzione a pagamento.
Probabilmente puoi già avere tutto quello che ti serve dal punto di vista sessuale anche senza dover pagare.
Ma questa storia che periodicamente salta fuori ogni volta che si parla di modello svedese posso sapere su che informazioni è basata?
Da quello che so io approcciare una ragazza svedese è più o meno come muoversi su un campo minato.
Dei miei amici sono stati in vacanza in svezia un 3-4 anni fa e mi hanno detto che quando hanno cercato di attaccare bottone un gruppo di ragazze del posto, queste gli hanno detto di andarsene se no avrebbero chiamato la polizia. E i miei amici sono ragazzi a modo, non coatti che approcciano tipo "ah belle quann'è che ce fate vede' le zinne?".
Quando sono stato in Germania per studiare ho conosciuto ragazze svedesi che erano lì per lo stesso motivo e mi sono sembrate delle oche piene di merda in testa molto ma molto peggio dell'italiana media, quindi anche se superi lo scoglio dell'approccio non credo che sia molto facile avere una relazione con ragazze del genere.
Se nonostante le leggi severe e tutte le operazioni di propaganda fatte dal governo svedese su quanto sia triste e sbagliato pagare per il sesso, molti uomini svedesi continuano a farlo e ad assumersi i rischi che la cosa comporta evidentemente non è così facile per loro scopare free.
 
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Io reputo giusto che tutti paghino le tasse in proporzione a quanto guadagnano.
La regolarizzazione della prostituzione - esercitata per libera scelta - è fiscalmente etica.
Lo scoglio sta nel fatto che moralmente non la si consideri tale, in quanto le meretrici sono ritenute costrette a vendersi per l’impossibilità di mantenersi facendo altro.
Non condivido questo approccio cattocomunista, che vede le donne sempre come soggetto debole.
Ma una se ha bisogno di campare che vada a pulire le scale o a fare la cassiera al LIDL, certo che si dovrà accontentare di qualche migliaio di euro in meno al mese.
 
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Ma questa storia che periodicamente salta fuori ogni volta che si parla di modello svedese posso sapere su che informazioni è basata?
Da quello che so io approcciare una ragazza svedese è più o meno come muoversi su un campo minato.
Dei miei amici sono stati in vacanza in svezia un 3-4 anni fa e mi hanno detto che quando hanno cercato di attaccare bottone un gruppo di ragazze del posto, queste gli hanno detto di andarsene se no avrebbero chiamato la polizia. E i miei amici sono ragazzi a modo, non coatti che approcciano tipo "ah belle quann'è che ce fate vede' le zinne?".
Quando sono stato in Germania per studiare ho conosciuto ragazze svedesi che erano lì per lo stesso motivo e mi sono sembrate delle oche piene di merda in testa molto ma molto peggio dell'italiana media, quindi anche se superi lo scoglio dell'approccio non credo che sia molto facile avere una relazione con ragazze del genere.
Se nonostante le leggi severe e tutte le operazioni di propaganda fatte dal governo svedese su quanto sia triste e sbagliato pagare per il sesso, molti uomini svedesi continuano a farlo e ad assumersi i rischi che la cosa comporta evidentemente non è così facile per loro scopare free.
Per quanto riguarda le informazioni basta andare su internet: Stoccolma è ancora oggi sempre ai primi posti come città per rimorchiare facilmente ragazze. Purtroppo non ho potuto verificare di persona.
Penso che tu abbia invece ragione sul campo minato, soprattutto dopo le ultime leggi approvate in Svezia, secondo le quali è meglio che ti fai firmare un documento di assenso in carta bollata prima di avere un rapporto sessuale con una svedese, altrimenti corri il rischio di essere processato per stupro.
E non servono prove, basta che lei dica che non era consenziente, e, anche se non ci sono tracce di effettiva violenza, può sempre dire che non ha reagito perché era pietrificata dal terrore.
Qualsiasi cosa tu dica a tua discolpa vale zero.
Meglio allora forse filmare tutto, non si sa mai.
La Svezia quindi non è certo un Paese da cui prendere esempio.
 
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Io reputo giusto che tutti paghino le tasse in proporzione a quanto guadagnano.
La regolarizzazione della prostituzione - esercitata per libera scelta - è fiscalmente etica.
Lo scoglio sta nel fatto che moralmente non la si consideri tale, in quanto le meretrici sono ritenute costrette a vendersi per l’impossibilità di mantenersi facendo altro.
Non condivido questo approccio cattocomunista, che vede le donne sempre come soggetto debole.
Ma una se ha bisogno di campare che vada a pulire le scale o a fare la cassiera al LIDL, certo che si dovrà accontentare di qualche migliaio di euro in meno al mese.
Concordo pienamente che tutti debbano pagare le tasse in proporzione a quanto guadagnano, a patto che le tasse siano eque e i proventi raccolti non vengano sprecati, bensì trasformati in servizi efficienti della macchina statale.
Esattamente il contrario di quello che succede in Italia, dove paghi le tasse per avere dei disservizi, ma ancora peggio, spesso ottieni dei veri e propri sabotaggi.
In Svezia pagano poco più di noi di tasse ma poi hanno tutto gratis e funzionante alla perfezione.
Per quanto poi riguarda le prostitute, e mi riferisco in particolare alle ragazze che arrivano giovanissime dall'Est, tolte quelle schiavizzate e sottomesse al racket, che, poverette non possono autogestirsi, non ce ne è una disponibile a fare la donna delle pulizie o a fare la cassiera del supermercato, perché non potrebbero comunque sopravvivere.
Con lo stipendio di una cassiera del supermercato, lavoro dignitosissimo ma certamente sottopagato e senza fine settimana, riuscirebbero a pagarsi a malapena l'affitto e le bollette (luce, gas, telefono, ecc.), e forse riescono anche a mangiare.
Dopo di che rimane l'auto da pagare e da mantenere, la benzina, talvolta anche l'autostrada, i vestiti da comprare, una quantità spropositata di profilattici e di salviettine intime, ecc., ecc.
Poi non conosco ragazza che non abbia debiti da saldare (prestiti per venire in Italia, prestiti per pagare le costosissime procedure che consentono di rimanere regolarmente in Italia, quali lavori fittizi, matrimoni di comodo, e taglieggiamenti vari).
Parimenti non c'è ragazza che non abbia un bambino piccolo da mantenere, lasciato magari in custodia a persone fidate, o, comunque non abbia una famiglia in condizioni di estrema povertà nei paesi di origine, da aiutare e sostanzialmente mantenere.
Famiglie con affitti da pagare, legna da comprare, persone malate da accudire, generi di prima necessità da comprare.
Fatti i conti della serva, una ragazza dovrebbe incassare solo per stare in piedi, lasciando perdere i debiti, almeno 3.000-4.000 euro al mese.
Quale lavoro potrebbe fare una ragazza di 20 anni, senza diploma alcuno, senza referenza alcuna che le possa garantire un tale introito esentasse se non la prostituta?
Facendo la prostituta può poi sperare, lavorando e incassando di più, e riuscendo a mettere via qualcosa, di aspirare a una vita migliore, la ragione fondamentale per la quale sono "scappate" dai paesi di origine.
E' vero che molte ragazze rapite e schiavizzate dal racket sono state salvate dalla prostituzione e vivono protette nelle case famiglia, ma quelle di cui parlo io, e penso anche tu, sono quelle che si autogestiscono.
Forse io ho un occhio troppo benevolo perché ho toccato con mano certe situazioni e ti assicuro che per noi non sono nemmeno immaginabili.
Quindi queste ragazze o le rimandiamo a casa o comunque da noi faranno le prostitute per strada, nei loft, nei bordelli o nei lussuosi FKK, non sanno e non possono fare altro.
 
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e qui entra il discorso di quanto maledettamente male sia ripartita la ricchezza nel mondo, che praticamente è la fonte di tutti i mali dell’umanità
 
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Accanto al discorso ampio sulla distribuzione della ricchezza nel mondo, un paio di commenti:
Concordo pienamente che tutti debbano pagare le tasse in proporzione a quanto guadagnano, a patto che le tasse siano eque e i proventi raccolti non vengano sprecati, bensì trasformati in servizi efficienti della macchina statale.
Esattamente il contrario di quello che succede in Italia, dove paghi le tasse per avere dei disservizi, ma ancora peggio, spesso ottieni dei veri e propri sabotaggi.
Non son d’accordo che i servizi siano terribili in Italia. In Romagna sanità, scuola, strade funzionano!
Addirittura conosco famigliola Italo svedese con figli con doppia cittadinanza, vengono in Italia dalla nostra mutua per visite e curarsi i denti alla mutua!
non ce ne è una disponibile a fare la donna delle pulizie o a fare la cassiera del supermercato, perché non potrebbero comunque sopravvivere.

Interessante osservazioni sui bassi salari che ci sono in Italia, in primis per alto prelievo fiscale e poi per l’approccio italico dell’imprenditoria che ritiene già aver dato un privilegio far lavorare qualcuno e i datori di lavoro hanno il braccino corto.

A mio giudizio la chiave di volta è l’evasione fiscale.
Finché abbiamo chi dichiara 10-20 keuri anno e gira col SUV o ha un tenore di vita da reddito di 5-10 volte più alti, oppure chi incassa miglia di euro mese (5000, più?) senza pagare NULLA - come le prostitute, sarà impossibile trovar la quadra, ridurre le tasse a chi le paga e dar redditi decenti ai vari lavoratori.
Ragionamenti da lavoratore dipendente, credo di esser una minoranza qua dentro, in sto forum?
 
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mica tanto, i lavoratori dipendenti sono la maggioranza, ma stanno zitti e lo pigliano sempre là
 
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Monopattino, quello che scrivi è sacrosanto e sono disposto a sottoscriverlo.
Le tue parole appaiono scritte con saggezza e moderazione, virtù che mancano troppo spesso alle persone che ci dovrebbero rappresentare.
Sempre più spesso assistiamo a personaggi di spicco dell'una e dell'altra parte che si scannano in tv invece di affrontare realisticamente le questioni.
L'enorme distanza che si è creata tra i cittadini e le Istituzioni è dimostrata dal fatto che ormai il 50% degli italiani ha rinunciato all'unico vero strumento che abbiamo in democrazia; e poi ci si lamenta che il governo non ci rappresenta.
Molta gente ha perso la fiducia, molta gente se ne frega, forse perché può fregarsene, per molta gente dell'una e dell'altra parte lo Stato ormai rappresenta il nemico numero uno; nel mentre ci sono famiglie che non hanno un vero lavoro e soffrono la fame.
Se parli di evasione fiscale, quantificabile nel 2020 in circa 110 miliardi di euro all'anno, secondo le stime del MEF, hai ragione, ma ti rispondono che ci sono anche circa 200 miliardi di euro di sprechi da recuperare dovuti al malfunzionamento della Pubblica Amministrazione.
Il costo annuo sostenuto dalle imprese per la burocrazia è stimato in 57 miliardi di euro (fonte: The European House Ambrosetti); i debiti della Pubblica amministratore ai fornitori ammontano a 53 miliardi (fonte: Banca d'Italia); il deficit logistico-infrastrutturale "costa" 40 miliardi all'anno (fonte: Mit); mentre gli sprechi e la corruzione nella sanità costano 23,5 miliardi (fonte: Ispe); quelli del trasporto pubblico locale ammontano a 12,5 miliardi (fonte: Ambrosetti-Ferrovie dello Stato). Citando CER-Eures, si riporta poi che se la giustizia civile italiana funzionasse come quella tedesca il Pil aumenterebbe di altri 40 miliardi. E che sono 24 i miliardi di spesa pubblica in eccesso che non consentono di abbassare la pressione fiscale alla media Ue (fonte: Commissione Ue).
Se dovessimo recuperare l'evasione fiscale e gli sprechi ci faremmo un baffo della tanto ammirata Germania e forse anche della Cina.
Ma la situazione è molto delicata e complessa, buttando via l'acqua sporca si rischia di gettare anche il bambino; molte persone, molte piccole imprese a livello familiare, stanno in piedi solo grazie a una quota parte fisiologica di evasione fiscale; le tasse per chi le paga veramente sono troppo elevate, e, se entri a gamba tesa per eliminare i grandi evasori, corri il rischio di uccidere solo chi evade per sopravvivere e, peggio, te li ritroverai come Welfare da mantenere.
Questo lo sa bene anche l'Agenzia delle Entrate, che, pur conoscendo la reale situazione, evita interventi troppo brutali e generalizzati, il cui unico risultato sarebbe la distruzione di una parte dell'economia del paese, ottenendo un effetto opposto a quello atteso.
Il recupero dell'evasione fiscale deve avvenire nell'ambito di una corretta riduzione ed equa ridistribuzione delle tasse, unitamente a un maggiore efficientamento della macchina pubblica, con riduzione delle relative spese e miglioramento della qualità dei servizi.
I miei capelli sono ormai bianchi e ho assistito troppe volte allo stesso film, che immancabilmente si ripete con un unico pesantissimo denominatore comune, che soverchia e rende impossibile risolvere tutti gli altri problemi: una Pubblica Amministrazione che non funziona, un enorme dinosauro che non riesce a rinnovarsi, le cui maggiori risorse sono impegnate per mantenere e difendere se stesso.
E nulla o quasi è stato fatto per porvi un effettivo rimedio.
Tutti gli investimenti previsti non funzioneranno, i soldi verranno come sempre sprecati, la macchina è sempre quella che non ha mai funzionato, se non per riempire le tasche di pochi, non è stata aggiustata, alla fine l'ulteriore enorme debito che si genererà dovrà essere pagato dai meno abbienti, dai lavoratori, il cui introito per le casse dello Stato è forzato e sicuro.
E' come se nessuno conosca il passato e la storia, che ogni volta inesorabilmente si ripete; sembra in effetti che nessuno ne tragga insegnamento.
E sto parlando della mia regione, la Lombardia. e della mia città, Milano, del produttivo ed efficiente Nord, che paiono i primi della classe solo perché i cittadini e le imprese ivi residenti versano fior di quattrini in tasse e tributi.
Mi sembra che stiamo giocando come sempre d'azzardo, senza un controllo effettivo della situazione, un gioco molto pericoloso.
Ho lavorato per un periodo della mia vita a Forlì ed effettivamente la situazione in Romagna è diversa; anche la gente comunque è diversa, più aperta e rilassata, meno intristita dal quotidiano, e riesce maggiormente a godere anche delle piccole cose.
Ravenna è una città che adoro, carica di storia millenaria, che è stata, come Milano, capitale dell'Impero Romano d'Occidente.
Per quanto riguarda la regolarizzazione delle prostitute ritengo che, per non fare ulteriori danni, occorrerebbe prima conoscerle e conoscere il mondo variegato in cui vivono, che non è solo quello della criminalità e dei papponi, o del peccato e della depravazione sessuale, ne tantomeno quello della bella vita, dei bei vestiti e delle belle auto.​
"SE NON CONOSCI LA MIA STORIA NON GIUDICARE LA MIA VITA"; espressione di grande saggezza che ho trovato navigando su internet.
Occorre anche prendere coscienza che il sesso, qualora svolto al di fuori delle spesse mura domestiche, non può essere semplicisticamente relegato allo stato di vizio, ma rappresenta da sempre una delle primarie esigenze fondamentali della razza umana, quella, tra l'altro, che ne garantisce la sopravvivenza.
E sto parlando di sesso, di puro godimento materiale, di carne, non di sentimenti, perché allora qui si aprirebbe tutto un altro mondo parallelo, parimenti importante, parimenti non relegabile solo all'interno delle spesse e altrettanto spesso opprimenti mura domestiche.
Non mentiamo a noi stessi sapendo di mentire.
Occorre che tutte le cose abbiano il giusto valore e rispettare anche chi non la pensa come te, senza dogmi irrinunciabili o pericolosi integralismi.
Io mi rifaccio alla Rivoluzione Francese, quella degli ideali originari, non quella della ghigliottina e del Terrore, le cui tre parole fondamentali sono impresse sulla prima moneta in oro da 20 franchi, coniata a Torino, nei primi dell'ottocento, commemorativa della vittoria di Napoleone a Marengo, nella campagna d'Italia: Liberté, Égalité, Fraternité; divenuto poi il motto nazionale della Repubblica Francese.
Purtroppo, come sempre, chi fa le leggi non ha il contato con la realtà e percepisce un mondo distorto, fatto di preconcetti e di stereotipi, frutto della propria cultura e del proprio livello e ambiente sociale, che spesso nulla ha a che fare con la realtà concreta, che, tra l'altro, è in continuo divenire.
Per questo, forse, in un assai poco probabile generico referendum sulla regolarizzazione delle prostitute, senza poter preventivamente visionare almeno una bozza del disegno di legge, probabilmente esprimerei parere contrario, come sarei parimenti contrario a una abrogazione in toto della legge Merlin, che ha introdotto anche qualche buona misura, soprattutto per la protezione delle prostitute, come il reato di sfruttamento, che ritengo non dovrebbe quindi essere modificato.​
 
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mica tanto, i lavoratori dipendenti sono la maggioranza, ma stanno zitti e lo pigliano sempre là
Vero, lo pigliano sempre là, anche perché, in realtà, non hanno nessuno che li difende, e non si rendono conto della loro reale forza e dell'importanza che hanno per il Paese.
Sindacati e Confindustria sono ormai sostanzialmente al soldo del potere costituito.
Non si vedono più quelle belle manifestazioni di una volta in difesa dei diritti fondamentali.
Ora si vedono solo mesti gruppi di lavoratori fuori delle fabbriche chiuse, a elemosinare verso lo Stato quello che dovrebbero avere di diritto.
Non commento volutamente le recenti vicende relative all'introduzione del "Green Pass" obbligatorio per poter lavorare.
Vale comunque sempre il principio della rana bollita.
A poco a poco, passo dopo passo, con la scusa di operare per la nostra salute, per la nostra sicurezza, per il nostro bene, ci hanno tramortiti fino a renderci incapaci di reagire, e, talvolta, peggio, di non pensare nemmeno più col nostro cervello.
La prostituzione finora è ancora riuscita a sfuggire in qualche modo alle grinfie dello Stato, anche se veniamo continuamente vessati da controlli, ordinanze, multe, che però sembrano avere più che altro lo scopo di tenere buoni i cittadini benpensanti, rimpinguando contemporaneamente le casse di qualche comune particolarmente interessato, e contrastare più che altro le infiltrazioni malavitose, piuttosto che aspirare ad una vera e propria riduzione del fenomeno, che, allo stato, mi sembra tutt'altro che ridimensionato.
 
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eh sì, l’unica cosa che sono riusciti a fare per contrastare lo sfruttamento è fare il mega multone al cliente, il capro espiatorio di tutto
 
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I megamultoni li prendono anche le OTR.
Nella mia zona preferita di caccia, in Lombardia, a cavallo tra la provincia di Como e la provincia di Monza e Brianza, le ordinanze estive dei sindaci colpiscono anche le ragazze con multe da 400,00 euro senza possibile sconto.
Alcune ragazze sono riuscite a prendersi almeno 5 o 6 multe.
Una multa da 400,00 euro l'ho presa anche io, semplicemente riportando la ragazza al suo posto, dopo unicamente averle offerto il pranzo.
Mi ricordo ancora la prepotenza e il sorrisetto di questi personaggi.
Questi funzionari così attenti ed efficienti, non mi sembra che siano altrettanto educati e corretti.
Sono andato a parlare anche con il Sindaco del comune di competenza, esprimendo tutto il mio disappunto per l'operato altamente scorretto e ingiusto dei suoi uomini.
Peraltro una mia amica OTR diurna proprio oggi si è presa 533,33 euro dalla Polizia Locale, 373,33 euro se paghi entro 5 gg, insieme al malcapitato di turno che era con lei, per violazione delle leggi nazionali e disposizioni locali in tema di prevenzione e lotta al Covid-19, perché non era mantenuta la distanza di sicurezza e non avevano le mascherine.
Tradotto in breve lui doveva stare al posto di guida (a sinistra) con mascherina e lei doveva stare sul sedile posteriore opposto (a destra) sempre con mascherina.
Non è entrata nei particolari, ma penso sia successo nell'imbosco, ma poteva succedere anche per strada nel tragitto di andata e ritorno.
Io sono una persona tranquillissima e rispettosa, per quanto possibile, delle leggi, che aborrisce ogni forma di violenza sulle persone, ma comincio francamente a pormi seri dubbi sulla correttezza dell'operato di coloro che dovrebbero essere al nostro servizio.​
 
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io mi ricordo di una volta che sono usciti due puffi in fase di intervista e volevano multarmi, ma per cosa? per aver parlato con una persona? esiste il reato di dialogo con otr? poi mi hanno lasciato andare perché hanno beccato uno che usciva da un presunto luogo di imbosco a piedi. questo è solo un modo di fare cassa come mettere autovelox in zone con limiti improponibili o addirittura tarati a cazzo, in tutti e due i casi non si vuole agire per arginare i fenomeni ma si vuole sparare nel mucchio beccando il pollo di turno e facendo solo incazzare la gente. io sono contro i complottismi ma se questi nascono è perché la gente non ha fiducia in chi li governa e le responsabilità non si possono sempre e solo scaricare in basso
 
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Nessuno può impedirti di parlare con un'altra persona, risulterebbe altamente lesivo della libertà propria e altrui, è scritto anche nella nostra Costituzione, e questo indipendentemente dalla razza, dalla professione e da qualsiasi altra caratteristica o circostanza, che peraltro potrebbe risultare discriminante.
Ebbene questi sindaci emettono ordinanze che impediscono letteralmente anche solo di avvicinarsi e di parlare con le prostitute, vengono quindi punite anche le sole intenzioni!
Queste ordinanze, di cui dispongo ormai di una bella collezione, risultano del tutto illegali e anticostituzionali; il problema è che nessuno ha il coraggio di fare ricorso altrimenti verrebbero ritirate (è successo qualche rara volta e il comune ha dovuto risarcire e pagare anche le spese).
Certi sindaci, sostenuti da qualche cittadino "benpensante", invece di rifarsi alle leggi vigenti, utilizzano l'arma del ricatto per vessare prostitute e clienti, con la certezza che nessuno avrà il coraggio di reagire.
E quando ti fermano ti senti trattato come un suddito, e pensare che sono al nostro servizio e il loro stipendio lo paghiamo noi; però poi per convenienza nessuno reagisce.
Forse gli unici comprensivi, e che ancora stimo, sono i Neri, che di solito sono anche molto educati, e che mi hanno fermato in tutte le peggiori situazioni del mondo, ma da cui non ho mai avuti danni.
Ne racconto una per tutte: pieno Lockdown, incontro in auto su piazzale centro commerciale, fuori dal comune di residenza, tra maschio italiano attempato (io) e ragazza albanese di 20 anni, alta 1,76 cm, con fisico da modella, gambe chilometriche, capelli lunghi biondissimi (impossibile non notarla, anche in abiti borghesi).
Stiamo parlando, siamo molto vicini, senza mascherine, chiaramente non siamo marito e moglie.
Brivido alla schiena, arriva da dietro la macchina dei Neri; "no problem" dico alla ragazza molto preoccupata, "metti la mascherina e mantieni la calma".
Due ragazzi giovani ci hanno chiesto i documenti, gentilmente e professionalmente, non ho visto alcun falso sorrisetto sui loro volti; momenti di "suspense" pietrificante durante l'attesa per i controlli; alla fine con un sorriso di cortesia mi riconsegnano i documenti, ringraziandomi.
Avrebbero potuto massacrarci di multe per violazione delle leggi per il contrasto del Covid-19.
Avrei voluto baciarli, ma forse allora veramente mi avrebbero multato....
A proposito, attenzione a usare il termine "puffi", potrebbe essere ritenuto offensivo da qualche funzionario troppo pignolo, e potresti essere multato!!! Ormai siamo spiati ovunque; è successo in Austria, ma penso possa succedere tranquillamente anche da noi; proprio un "Bel paese" anche l'Europa. Poi si lamentano che i cittadini non hanno più fiducia nelle Istituzioni!!!
Ormai, anche quando scrivo su PUNTERFORUM, scrivo come se dovessi depositare una memoria in Tribunale.
Vedi articolo ANSA:
 
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ahah veramente puffi sarebbe un complimento per molti, ma sarebbero dei personaggi negativi i puffi? allora se li chiamassimo gargamella ci darebbero l’ergastolo?
i neri sarebbero i caramba? in effetti anche a me sembrano i più professionali, i peggiori mi sembrano i puffi locali e i puffi di stato una via di mezzo.
comunque di ricorsi ne ho fatti due grazie a francostar, in uno il giudice di pace mi ha perlomeno dimezzato la multa, il secondo è ancora in attesa di risposta. purtroppo però quasi tutti pagano anche per evitare di essere sgamati in famiglia
 
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