rispetto per le escort?

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OT (ma poi non tanto)
Se dovessi raccontare tutte quelle che mi sono capitate, ormai, dovrei scrivere non un thread ma un libro. Lo so, errare è umano ma perseverare, come faccio io, è proprio da pirla, anzi da "polo". Ma anche i pirla come me, alla fine, riescono a cucirsi un buon "impermeabile" come direbbe il mio amato Paolo Conte.
Un thread, comunque, sui "polli" esiste già ed anche io, recentemente, nel mio piccolo, ho voluto dare il mio contributo, anche se non è tutto quello che ho passato nella mia vita, ma solo un piccolo scampolo (recente) della mia tormentata esistenza da pseudo puttaniere romantico.
http://community.punterforum.com/showthread.php?t=197481&p=1467948&viewfull=1#post1467948
E, nonostante quello che ho raccontato qui sopra, nonostante il pugno nello stomaco sentimentale ricevuto, ho ancora la voglia di amarle, di vederle, di possederle ancora e non riuscirei mai ad insultarle o trattarle male. Come faccio non lo so. Forse, semplicemente, sono pirla o più realisticamente non so odiare. Magari mi passa la poesia, quello si. Ma arrivare al vilipendio o all'insulto o alla recensione "cattiva" quello mai. Ripeto, è sufficiente raccontare la propria storia, l'insulto o i dileggio o peggio l'arroganza verbale violenta la lascio agli animi vili.
E' normale, a volte, quando si mettono in gioco i propri sentimenti, soprattutto, quando si scopa più volte una donna pay che, poi, possa arrivare la batosta. Purtroppo si impara solo giocando. Poi magari ci facciamo delle illusioni e poi crolla tutto, ma non per questo possiamo offendere questi angeli perché, in fondo, l'abbiamo cercato anche noi ed, in fondo, si sa' che chi va al mulino spesso si infarina, volente o nolente.
Ma quando guardi poi dentro il gioco, o perché ci capiti per caso, o perché qualche altra amica/troia ti apre gli occhi, come è capitato a me, vedi delle realtà infernali dove, purtroppo, comprendi che il pollo Hilts è l'ultimo anello della catena e dove anche le donne da night o bordelli (non tutte ma, comunque, la stragrande maggioranza) sono spennate sia economicamente sia, soprattutto, sentimentalmente dal loro "fidanzato" o "amico" o peggio "marito" di turno. E quando guardi queste donne, a prescindere dalla maschera che decidono di portare o delle storie che ti raccontano, capisci che le vere polle a volte sono loro che mantengono nullafacenti a casa a suon di ciucciate di cazzi e di inculate. Ed insultarle significa solo sparare sulla croce rossa. Purtroppo.
Al pollo Hilts, invece, rimarranno sicuramente meno soldi (che comunque non fanno la felicità), ma anche dei bellissimi ricordi di aver fatto sesso con donne bellissime, che i miei amici perbenisti possono solo sognarsi (perché guai andare a puttane loro), di essere uscito con fighe fantastiche, di avere vissuto attimi insieme di vita reale, di esserci emozionati e divertiti insieme e di aver coltivato con loro l. Chissà! Sono "fiori di plastica", diceva un grandissimo punter frontaliere svizzero, e quindi non potrà mai nascere nulla di nuovo ma, al contempo, profumano e pungono, segnandoti dentro, come fossero fiori veri.
Un saluto dal vostro polletto amburgese,
Hilts


Beh hits ti capisco, la voglia di amarle, vederle, possederle credo sia impossibile da reprimere anche quando di schiaffi e pugni nello stomaco se ne son presi tanti. Non è per una naturale vocazione all’autodistruzione, bensì perché il contrario sarebbe vivere nell’apatia e nell’isterilismo dei sentimenti che è un rimedio peggiore del male. D’altra parte solo l'amore può guarire il male che ha fatto l'amore. Allora preferiamo tutti amare perché solo così possiamo giungere all’estasi. Io ho adoperato il paradigma del paradiso, forse banale e straabusato, ma che mi sembra dia l’idea delle stato che si vive da innamorati .
Ho letto l’esperienza che hai raccontata in quel thread e sono rimasto sconvolto dei costi dello spennaggio (addirittura 20 mila €). Non saprei come pensarla. O meglio un’idea, non so quanto appropriata, ce l’ho. Premetto che non ho l’esperienza che hai tu nel mondo delle pay, essendomi accostato da poco a questa realtà, per me, per molto versi ancora sconosciuta. E’ solo grazie a questo forum che me ne sto facendo una idea più precisa, anche perché non ho amici che condividono questa passione. Peraltro, per altre ragioni, non solo economiche, le mie frequentazioni sono abbastanza rarefatte. Io naturalmente come tanti, l’esperienza della delusione da te fatta nel mondo pay, anche se in forme diverse, l’ho vissuta con ragazze free e quindi la mia esperienza personale mi porta a condividere la tua analisi. La mia idea è che noi uomini a differenza dello stereotipo con cui ci dipingono, in realtà siamo molto meno concreti di quel che si pensa ed anche noi amiamo crogiolarci nelle illusioni. Solo che a differenza delle donne , siamo più fragili perché forse meno preparati e soprattutto non ci rendiamo conto della crudeltà estrema che a volta subiamo forse perché noi di quella crudeltà non saremmo mai capaci. Le donne infieriscono sull’uomo-vittima con una ferocia a volte inaudita. Ovviamente le mie sono generalizzazioni e per prevenire commenti salaci ci tengo a precisare che il mio non vuole assolutamente essere un discorso discriminatorio nei confronti delle donne che io non amo, di più!, venero, perché sono esseri speciali come dice una famosa strofa. Sono di una bellezza delicata e soave, quasi sovrannaturale al punto da apparire eterea. Tu hai usato l’espressione angeli riferendoti alle pay ma penso, non so se interpreto male, tu volessi riferirlo al mondo femminile nella sua complessità. Credo cioè che tu sia innamorato delle pay in quanto donne e non in quanto tali. Eppure, misteri della natura, a tanta leggerezza e soavità, talvolta si accompagna anche tanta durezza.
Sono essere straordinari ci cui non riusciamo a fare a meno, e per fortuna è così, e quindi anche io non tollero che li si possa umiliare con offese ed insulti, però quelle che approfittano di un uomo in stato di solitudine e sofferenza, mostrano un accanimento inusitato ed una spietatezza davvero non comuni e per me inconcepibili. Le tecniche raffinate che tu hai descritto e che usano per ridurre l’uomo ad un cagnolino, sono l’emblema della loro scaltrezza e spietatezza. In maggior parte le escort però sono professioniste serie, che sicuramente cercano di fidelizzare il cliente e trarne il massimo di tornaconto, ma questo si sa, ci sta, fa parte del mestiere, ma a nessuna viene in mente di soggiogare il proprio cliente al punto da schiavizzarlo, ridurlo prima ad uno straccio e poi spremerlo come un limone.
Io sono in una fase della vita in cui avendo maturato una certa consapevolezza delle cose, giusta o sbagliata che sia, credo che non potrò mai riuscire ad innamorarmi di una escort (ma poi mai dire mai, la vita ci riserva sempre sorprese) anche se in un altro periodo ci sarei cascato come una pera secca; di una donna free certamente sì, ma comunque mai al punto da farmi obnubilare la mente e da non riuscire nemmeno a discernere cosa sia più giusto per me. Quelle rare volte in cui mi è capitato di toccare questo argomento con le escort, ho sempre colto in loro un certo fastidio a parlarne e comunque mai nessuna si è dichiarata disposta o capace di innamorarsi anche se poi stranamente, ironia della sorte, alcune di loro, poche, hanno anche dei compagni. Me ne è capitata una addirittura sposata, che io ancora non riesco a capire come abbia potuto. Le mie perplessità nascono ovviamente dalla mia poca conoscenza di questo mondo per un verso anche affascinante. Ho trovato molto interessante e bello che nel forum si confrontino anche loro e nei loro spunti di riflessione scopro tanta ricchezza e profondità .
Il mio percorso di vita mi ha portato a razionalizzare istintivamente qualunque cosa mi accada. Certo così mi privo pure della
“'illusione di avere provato qualcosa insieme o almeno di esserci andati vicini”
ma sono fatto così nel bene e nel male. Ognuno di noi d’altra parte è fatto del proprio vissuto e quello non puoi cambiarlo. Il mio non è un giudizio di merito, perché non credo che si possa esprimere un giudizio su questioni che attengono più alla personalità che alla morale, ma una semplice presa d’atto della realtà. Magari l’avrò interpretata male, è possibile, ma ho voluto guardarla dal basso senza ergermi sullo scranno. Da quella posizione si riescono a vedere cose che ad un’aquila possono sfuggire nonostante sia comunque vero che un'aquila può volare basso quanto una gallina... ma una gallina non volerà mai alto quanto un'aquila.
Noto che hai anche una bella vena poetica. La metafora del fiore di plastica la trovo deliziosa...:bye:
 
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Beh effettivamente certe espressioni fortemente triviali sono davvero eccessive. Zingare bastarde oltretutto la trovo poi sconciamente razzista. Sarebbe meno violento mollargli una pizza. Anche a me è capitato di essere andato fuori dai gangheri di fronte ad atteggiamenti irriguardosi della escort di turno e gliele ho anche cantate ma espressioni così violente ed offensive non riuscirei mai a profferirle. Comunque sta di fatto che la violenza verbale, giammai giustificabile, è però una reazione scomposta a comportamenti offensivi e prevaricatori delle escort.

Ciao Ironyman, interessante questo argomento che hai aperto. Da questo post credo di capire, pur non avendone la benche' minima presunzione, che le vere zingare non le conosci molto.
A loro non interessa cio' che gli si viene detto, anche l'insulto piu' infingardo, la calunnia piu' viscida, non toccano loro minimamente.. Sembra quasi che non abbiano orgoglio, ma se provi a portare via 10 euro dalla saccoccia.. allora li tirano fuori tutto l'orgoglio del mondo..
Le zingare sono loro le razziste nei nostri confronti, se senti i loro discorsi, gli italiani sono inferiori a loro, sono piu' stupidi di loro... loro credono cosi..
Se vuoi ferire (nell'orgoglio intendo) una zingara, ahimè, l'unico modo e' colpirla, o cercare di spillarle dei soldi..
 
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ogni risposta inalberata ad una provocazione è un errore, poi l'uso delle sberle non vorrei averlo nemmeno letto .poi sono daccordo sulla veridicità delle recenzioni .pero lasciatemelo dire io tutta questa arroganza da parte delle escort non lo mai trovata in fin dei conti è un hobby un divertimento, sarebbe come uno che gioca ai cavalli se non vince ammazza il fantino. se una fa dei discorsi a culo basta girare il nostro

se tu non l'hai mai trovata sono contento per te... vuol dire che sei un tipo giusto e sai sceglierti le giuste compagnie, selezionare le tipe a posto.
Per conto mio ti posso dire che ogni tanto mi capita di andare con qualche loftina, e caparmele talmente tanto prepotenti da tirar fuori da sotto il letto o dallo sgabuzzino anche armi improprie, tipo mazze da baseball, soprammobili allungati di metallo, e quando non hanno tirato fuori tutto cio'... tirano fuori le unghie, i pugni e gli schiaffi.. mi sara' capitato una mezza dozzina di volte... ma quella tipa che dopo 5 minuti di fuck mi ha intimato di togliermi dalle pelotas, si e' alzata su, e mentre io pensavo fosse andata in bagno, ha irrotto improvvisamente nella camera con una mazza da baseball in mano non me la scordero' finche' campo... fortuna che li sopra c'era un vaso bello grosso, con il quale anch'io l'ho minacciata che se non mi lasciava in pace le spaccavo la testa.... e' finita che, mentre stavo aprendo il portone per andarmene via, da dietro questa a tradimento mi ha assestato un calcio dietro la schiena, sono stato costretto a girarmi, prenderle la gamba e scaraventarla per terra, perché se permettete, io la mia incolumita' la devo preservare..., se tu mi attacchi con un bastone da baseball, e mi prendi a calci, io non faccio mica l'educato, l'educato si fa con le persone educate, le persone violente vanno trattate di pari pugno..
e vi premetto che il sottoscritto non e' una persona affatto violenta, sono solo uno che va li per divertirsi rilassarsi e godere.. sempre cercando di non farsi prendere in giro, nei limiti del possibile..
voi che cosa avreste fatto?
 
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zioclaudio

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certo che le rispetto ed anche parecchio anzi si puo dire proprio che le amo ,le vere troie sono le madri che abbandonano i figli non chi fa sesso per pagnotta :diablo::russian_ru::diablo:
 
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Ciao Ironyman, interessante questo argomento che hai aperto. Da questo post credo di capire, pur non avendone la benche' minima presunzione, che le vere zingare non le conosci molto.
A loro non interessa cio' che gli si viene detto, anche l'insulto piu' infingardo, la calunnia piu' viscida, non toccano loro minimamente.. Sembra quasi che non abbiano orgoglio, ma se provi a portare via 10 euro dalla saccoccia.. allora li tirano fuori tutto l'orgoglio del mondo..
Le zingare sono loro le razziste nei nostri confronti, se senti i loro discorsi, gli italiani sono inferiori a loro, sono piu' stupidi di loro... loro credono cosi..
Se vuoi ferire (nell'orgoglio intendo) una zingara, ahimè, l'unico modo e' colpirla, o cercare di spillarle dei soldi..

Accidenti Tony sei spuntato all’improvviso come dall’oltretomba ma hai ingranato la quarta. Ormai ne hai per tutti. Comunque benvenuto.:hi:
E adesso veniamo a noi. Hai voluto rimestare in un argomento al quale avevo fatto solo un riferimento en-passant perché un forum è uno spazio inadeguato per trattare di questioni così delicate e complesse che necessitano di spazi molto più ampi. Ci provo.:ok:
Le zingare è vero non le conosco, come non conosco gli italiani, i punter e le escort. Ma conosco la tal Petra che vive in un campo rom, il suo compagno Ivan gran puttaniere che raccoglie ferro e lo vende a Giovanni un commerciante italiano, e Sara la loro amata figliuola che per aiutare la baracca non avendo altro da fare ha cominciato a mettere delle inserzioni in rete proponendosi come accompagnatrice (è molto carina). Tu, invece conosci molto bene gli zingari perché abiti ad un tiro di schioppo da un campo rom, e sai essere tutti dei frega soldi nullafacenti che mandano le loro donne a prostituirsi perché gli portino i soldi per comprarsi macchinoni e fare la bella vita.. Bene io e te guardiamo le stesse cose ma scopriamo due realtà diverse. Potrebbe trattarsi di strabismo, ma probabilmente sia io che te filtriamo la realtà attraverso il velo delle convinzioni che il mondo in cui comodamente viviamo ci impone senza che noi ce ne accorgiamo. Perché sia a me che a te non è mai venuto in mente di parlarci con una zingara, di andare a vivere nei loro lerci campi da negletti posti ai margini delle città, senza strade e con fogne all’aria aperta come cloache, per vedere come si campa in roulotte malandate, non riscaldate e dove in promiscuità vivono interi nuclei familiari. Non ne abbiamo bisogno perché tu sai bene che la condizione in cui vivono è voluta, sono sporchi per natura, abituati all’ozio, ovvero all’accattonaggio se non ai furti, dunque il loro destino è scritto nel loro sangue e noi non possiamo farci niente, l’unica cosa che ci resta da fare, visto che sono irredenti e nomadi, assolutamente indisponibili a costruire dei legami sociali con altre comunità, è lasciarli al loro destino, l’importante è che se lo cerchino lontano da noi. Io la penso un po’ diversamente, ma nemmeno più di tanto, perché penso che hanno uno spirito zigano che li porta ad essere restii a qualunque forma di aggregazione ed hanno una loro ben precisa identità culturale e delle forti tradizioni, tra le quali anche l’elemosina, che non si conciliano con il nostro vivere in società, perciò dobbiamo lasciarli liberi di esser quel che vogliono. Dunque è giusto lasciarli nei campi rom cercando attraverso una rete di assistenza sociale di garantirgli quei servizi di cui hanno bisogno in modo che si sentano sempre meno costretti ad lasciare i campi per cercare quel di cui hanno bisogno altrove. Insomma per entrambi il ghetto o addirittura l’espatrio forzato restano le uniche soluzioni possibili.
Quando si comincia a guardare ad interi gruppi sociali non come un insieme di individualità ma come persone che hanno uno stesso legame di sangue che ne predetermina il destino, (è un modo di pensare molto facile), allora si comincia ad insinuare dentro la nostra mente un germe letale che nello scorso secolo ha prodotto tragedie inenarrabili e le cui conseguenze stiamo ancora pagando care. Quello stesso senso di superiorità che noi adesso avvertiamo in maniera palmare nei riguardi dei rom, quello stesso desiderio di trovare un capro espiatorio ai nostri problemi ha portato circa 700 mila rom ad esser bruciati vivi nei forni crematori di Auschwitz.
Il razzismo è proprio l’idea che esistono uomini che per un destino genetico hanno le stesse identiche caratteristiche, inconciliabili con il nostro modo di concepire il mondo. “Non interessa loro che tu li apostrofi in malo modo, perché il loro unico interesse è spillarti i soldi che siano puttane o accattoni da strada. Non hanno il senso dell’orgoglio ma solo il senso del danaro e se cerchi di portarglielo via te li sei fatti nemici.”
Sono persone verso cui nutriamo molti pregiudizi tra cui quello del nome stesso con cui li contrassegniamo e condanniamo, zingari, inteso in un'accezione dispregiativa fortemente negativa e stereotipata, anziché più correttamente rom o sinti, confondendoli persino con i rumeni o quello del rom ladro di bambini che una ricerca condotta da una Università italiana, dati alla mano, ha smontato.
In un altro thread qualcuno ha scritto che tutti i rumeni mandano le loro donne a prostituirsi (ennesimo stereotipo). Io non nego che questa triste e desolante realtà non sia vera, (ma qualcuno potrebbe dirsi certo che cose del genere non accadano anche tra di noi italiani?) però è anche vero che ci sono tante ragazze rumene, ed io ne conosco alcune, che sbarcano il lunario con dignità svolgendo in modo onesto lavori umili. Il nostro cervello è ormai in atrofia, in preda alla confusione più totale, bersagliato da messaggi propagandistici che incessantemente diffondono paure insensate ed incontrollabili al punto che pensare con la propria testa è sempre più faticoso ed arduo. Diventa allora fin troppo facile e fin troppo comodo pensare per sentito pensare e cioè utilizzare dei pensieri già costruiti da altri. Noi crediamo di esser liberi, in realtà siamo continuamente manipolati da centri di potere che ci plasmano e ci convincono che siamo la parte migliore della società.
Io mi sono sempre sforzato di pensare con la mia testa ma non sono assolutamente convinto di esservi sempre riuscito. I mezzi di persuasione occulta hanno una capacità di convinzione spaventosa ed è più che plausibile che anche io ne sia rimasto vittima.
Su un punto però non transigo, o almeno ce la metto tutta. Evito sempre di cercare nelle forme di aggregazioni più comuni, classe sociale, partiti politici, nazionalità, etnia ecc… punti di comunanza e di “identificazione“ perché se questo ci fa sentire meno soli e ci da sicurezza, di contro però ci toglie respiro, ci fa guardare le cose da un’orizzonte sbagliato e toglie spazio alla nostra capacità di analisi e comprensione.
Li vedo pure io gli zingari che viaggiano in mercedes, che hanno collane d’oro al collo, che agli incroci portano i loro figli a mendicare e via di seguito, ma nessuno potrà mai convincermi che fanno quelle cose perchè segnati da una colpa originale. Chi crede in un’entità superiore non può davvero immaginare che egli si sia reso colpevole di un atto di così grande ingiustizia e malvagità.
La scienza ha sancito che il razzismo non ha alcun fondamento dimostrato e dunque è una costruzione della mente dell’uomo. Verosimilmente dunque sono le condizioni dell’ambiente a determinare il carattere delle persone, non una natura prestabilita, perché se anche io o tu fossimo nati in un campo rom, piuttosto che nel quartiere zen di Palermo o Scampia di Napoli, la nostra esistenza ne sarebbe stata fortemente condizionata, se non proprio segnata.
Detto questo devo ammettere che hai ragione. Io conosco poco le zingare ed il loro mondo ma mi sforzo di scoprire cose nuove su di esse anche parlandoci in un forum, ben conscio però che, come diceva un famoso filosofo, il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi. A te che pensi di conoscerle molto bene, mi sentirei di suggerire, ma prendilo come un consiglio benevolo, di utilizzare a fin di bene questa tua conoscenza. Quando si fa del bene anche ad una “zingara bastarda”, per giunta anche puttana, l’animo si colma di gioia, ci sembra di toccare quasi il cielo con un dito, come quando si raggiunge l’amplesso (magari con la stessa zingara). Con l’odio verso i diversi, che siano zingare o escort non ci si guadagna mai niente. E ricorda che i viaggi iniziano quando si prosegue da soli.:bye::good:
 
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lombardia
A parte gli scherzi, trovo davvero utile ed interessante quando si discute di queste cose conoscere il punto di vista femminile.

sono d'accordo, infatti a me piacerebbe un sacco leggere delle loro recensioni su di noi.... e non per sapere chi ce l'ha piu' lungo!!!
leox
 
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grandepunter

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sono d'accordo, infatti a me piacerebbe un sacco leggere delle loro recensioni su di noi.... e non per sapere chi ce l'ha piu' lungo!!!
leox

sarebbe triste leggere le recensioni di "qualcuna"................
 
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Contrada del Bottonuto
Beh hits ti capisco, la voglia di amarle, vederle, possederle credo sia impossibile da reprimere anche quando di schiaffi e pugni nello stomaco se ne son presi tanti. Non è per una naturale vocazione all’autodistruzione, bensì perché il contrario sarebbe vivere nell’apatia e nell’isterilismo dei sentimenti che è un rimedio peggiore del male. D’altra parte solo l'amore può guarire il male che ha fatto l'amore. Allora preferiamo tutti amare perché solo così possiamo giungere all’estasi. Io ho adoperato il paradigma del paradiso, forse banale e straabusato, ma che mi sembra dia l’idea delle stato che si vive da innamorati .
Ho letto l’esperienza che hai raccontata in quel thread e sono rimasto sconvolto dei costi dello spennaggio (addirittura 20 mila €). Non saprei come pensarla. O meglio un’idea, non so quanto appropriata, ce l’ho. Premetto che non ho l’esperienza che hai tu nel mondo delle pay, essendomi accostato da poco a questa realtà, per me, per molto versi ancora sconosciuta. E’ solo grazie a questo forum che me ne sto facendo una idea più precisa, anche perché non ho amici che condividono questa passione. Peraltro, per altre ragioni, non solo economiche, le mie frequentazioni sono abbastanza rarefatte. Io naturalmente come tanti, l’esperienza della delusione da te fatta nel mondo pay, anche se in forme diverse, l’ho vissuta con ragazze free e quindi la mia esperienza personale mi porta a condividere la tua analisi. La mia idea è che noi uomini a differenza dello stereotipo con cui ci dipingono, in realtà siamo molto meno concreti di quel che si pensa ed anche noi amiamo crogiolarci nelle illusioni. Solo che a differenza delle donne , siamo più fragili perché forse meno preparati e soprattutto non ci rendiamo conto della crudeltà estrema che a volta subiamo forse perché noi di quella crudeltà non saremmo mai capaci. Le donne infieriscono sull’uomo-vittima con una ferocia a volte inaudita. Ovviamente le mie sono generalizzazioni e per prevenire commenti salaci ci tengo a precisare che il mio non vuole assolutamente essere un discorso discriminatorio nei confronti delle donne che io non amo, di più!, venero, perché sono esseri speciali come dice una famosa strofa. Sono di una bellezza delicata e soave, quasi sovrannaturale al punto da apparire eterea. Tu hai usato l’espressione angeli riferendoti alle pay ma penso, non so se interpreto male, tu volessi riferirlo al mondo femminile nella sua complessità. Credo cioè che tu sia innamorato delle pay in quanto donne e non in quanto tali. Eppure, misteri della natura, a tanta leggerezza e soavità, talvolta si accompagna anche tanta durezza.
Sono essere straordinari ci cui non riusciamo a fare a meno, e per fortuna è così, e quindi anche io non tollero che li si possa umiliare con offese ed insulti, però quelle che approfittano di un uomo in stato di solitudine e sofferenza, mostrano un accanimento inusitato ed una spietatezza davvero non comuni e per me inconcepibili. Le tecniche raffinate che tu hai descritto e che usano per ridurre l’uomo ad un cagnolino, sono l’emblema della loro scaltrezza e spietatezza. In maggior parte le escort però sono professioniste serie, che sicuramente cercano di fidelizzare il cliente e trarne il massimo di tornaconto, ma questo si sa, ci sta, fa parte del mestiere, ma a nessuna viene in mente di soggiogare il proprio cliente al punto da schiavizzarlo, ridurlo prima ad uno straccio e poi spremerlo come un limone.
Io sono in una fase della vita in cui avendo maturato una certa consapevolezza delle cose, giusta o sbagliata che sia, credo che non potrò mai riuscire ad innamorarmi di una escort (ma poi mai dire mai, la vita ci riserva sempre sorprese) anche se in un altro periodo ci sarei cascato come una pera secca; di una donna free certamente sì, ma comunque mai al punto da farmi obnubilare la mente e da non riuscire nemmeno a discernere cosa sia più giusto per me. Quelle rare volte in cui mi è capitato di toccare questo argomento con le escort, ho sempre colto in loro un certo fastidio a parlarne e comunque mai nessuna si è dichiarata disposta o capace di innamorarsi anche se poi stranamente, ironia della sorte, alcune di loro, poche, hanno anche dei compagni. Me ne è capitata una addirittura sposata, che io ancora non riesco a capire come abbia potuto. Le mie perplessità nascono ovviamente dalla mia poca conoscenza di questo mondo per un verso anche affascinante. Ho trovato molto interessante e bello che nel forum si confrontino anche loro e nei loro spunti di riflessione scopro tanta ricchezza e profondità .
Il mio percorso di vita mi ha portato a razionalizzare istintivamente qualunque cosa mi accada. Certo così mi privo pure della ma sono fatto così nel bene e nel male. Ognuno di noi d’altra parte è fatto del proprio vissuto e quello non puoi cambiarlo. Il mio non è un giudizio di merito, perché non credo che si possa esprimere un giudizio su questioni che attengono più alla personalità che alla morale, ma una semplice presa d’atto della realtà. Magari l’avrò interpretata male, è possibile, ma ho voluto guardarla dal basso senza ergermi sullo scranno. Da quella posizione si riescono a vedere cose che ad un’aquila possono sfuggire nonostante sia comunque vero che un'aquila può volare basso quanto una gallina... ma una gallina non volerà mai alto quanto un'aquila.
Noto che hai anche una bella vena poetica. La metafora del fiore di plastica la trovo deliziosa...:bye:

Ironyman, hai scritto cose molto interessanti. Ho apprezzato molto il tuo intervento.
Quando troverò tempo, ti risponderò come si conviene.
La metafora del "fiore di plastica" è una vecchia storia che ormai risale a quasi dieci anni fa' ed appartiene ad un grandissimo puttaniere frontaliere svizzero (Placebo di EF) il quale dopo aver amato con tutta l'anima una prostituta di un bordello svizzero, dopo aver condiviso momenti bellissimi ed averle donato il proprio cuore, una sera lei regalò a lui un fiore fatto con due cannucce di plastica. Il giorno dopo lei partì, senza dire nulla, e lui non la rivide mai più. Rimase di lei solo il ricordo e quel fiore di plastica. Da allora tutti noi puttanieri (frontalieri svizzeri) utilizziamo questa espressione "fiore di plastica" (o FDP) per definire l'amore che può nascere tra un punter ed una pay di bordello e le conseguenze che esso comporta.
Un saluto,
Hilts
 
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ma quella tipa che dopo 5 minuti di fuck mi ha intimato di togliermi dalle pelotas, si e' alzata su, e mentre io pensavo fosse andata in bagno, ha irrotto improvvisamente nella camera con una mazza da baseball in mano non me la scordero' finche' campo... fortuna che li sopra c'era un vaso bello grosso, con il quale anch'io l'ho minacciata che se non mi lasciava in pace le spaccavo la testa.... e' finita che, mentre stavo aprendo il portone per andarmene via, da dietro questa a tradimento mi ha assestato un calcio dietro la schiena, sono stato costretto a girarmi, prenderle la gamba e scaraventarla per terra

Caspita Tony te la sei vista proprio brutta :shok:. Devo dire però che te la sei cavata alla grande sotto ogni punto di vista :clapping:. Io forse il tuo sangue freddo non l’avrei avuto. Ma poi cosa diavolo le era preso a quella? :fool::girl_crazy: Comunque mi par di capire, anche da come hai inteso approcciarti alla discussione con modi diretti e spiccioli, ma però decisamente non polemici e rispettosi dell’altrui opinione, che il coraggio non ti manca. E neppure la schiettezza e l’onestà di pensiero. Forse ti stupirò, ma a parte qualche divergenza sulla questione zingare, sul resto , anche se non totalmente, trovo però molti punti di concordanza. :good:
 
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sarebbe triste leggere le recensioni di "qualcuna"................

Accidenti grandepunter, se non fosse che ho dichiarato tutta la mia avversione contro queste benedette liste, però, a rischio di venir tacciato di incoerenza, sarei davvero curioso di leggere queste tristi recensioni. Ma perché poi tristi?
 
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maceratese
Quando si comincia a guardare ad interi gruppi sociali non come un insieme di individualità ma come persone che hanno uno stesso legame di sangue che ne predetermina il destino, (è un modo di pensare molto facile), allora si comincia ad insinuare dentro la nostra mente un germe letale che nello scorso secolo ha prodotto tragedie inenarrabili e le cui conseguenze stiamo ancora pagando care. Quello stesso senso di superiorità che noi adesso avvertiamo in maniera palmare nei riguardi dei rom, quello stesso desiderio di trovare un capro espiatorio ai nostri problemi ha portato circa 700 mila rom ad esser bruciati vivi nei forni crematori di Auschwitz.

Caro collega punter, forse la mia schiettezza e' stata talmente accentuata da essere anche un po' fraintesa o equivocata... io non sono in realta' razzista verso gli zingari, il fatto che il loro modo di condurre le loro vite non lo apprezzo affatto non significa essere razzista..
Se fossi stato razzista non sarei andato a visitare Aushwitz, Birkenau, e Monowitz, la prima volta a 20 anni, e la seconda a 38, a meno che non fossi veramente un sadico nazista delle SS settant'anni dopo..
Sto andando anche ot rispetto alla questione principale di questo 3d, ma mi sentivo di chiarire questa cosa.. in realta' le zingare, anche se di escort non hanno niente, perché per me la vera escort deve essere acculturata e avere un cervello oltre che una patata (per lo meno questo e' il concetto di escort che ho in testa!), io le trovo piuttosto sensuali e interessanti da trombare, anche piu' di ragazze provenienti da altre parti del globo e appartenenti ad altre razze..
Con il mio sciagurato intervento ho solo voluto sottolineare come sono fatte le zingare, forse non sara' l'assoluta verita'.. ma per me il loro carattere, e il loro modo di vivere lo vedo come inutile e meschino, non sto dicendo di ammazzarli tutti o bruciarli vivi come facevano a treblinka, intendiamoci, il mio giudizio si ferma solo a considerare il loro stile di vita.
Oltre a loro ci sono altri tipi anche molto peggiori di parassitismo sociale, il loro modo di parassitare e' anche sopportabile, lineare, chiaro e semplice, e se proprio dovessi bruciare vivo qualcuno, brucerei quegli insospettabili padri di famiglia che vanno dietro con la macchina alle bambine di 12 anni e con le scuse piu' viscide se le caricano dentro per poi buttarle mezze morte in qualche campo e fuggire via (e ho fatto solo un esempio giusto per farti capire come la penso).
Volevo solo evidenziare che, secondo me, dal contatto che ho avuto con le zingare, non c'e' verso di redimere una di loro a migliorarsi, loro hanno quella concezione di vita.. di impietosirti con le loro cose, di imbambolarti e poi raggirarti per spillarti piu' soldi possibili, per poi ridere di te, una volta che te l'hanno piazzato bene bene nel culetto..
Io una bella zingara la inviterei pure a casa mia a cena se per questo... ma poi dopo una settimana ti trovi inesorabilmente casa saccheggiata... e' matematico, non so se mi spiego... lei ci viene apposta, mica solo per mangiare, soprattutto per vedere cosa si puo' rubare..
sono intervenuto solo per dire che secondo me, non ci puo' essere rispetto per una persona che di partenza non ti rispetta per prima, e dato che le zingare non ti rispettano, non ti aiuteranno mai, e ti vedono solo come qualcuno da spennare fino alle mutande se possibile, personalmente non mi sento di nutrire del rispetto verso di loro...
ma ti prego di non etichettarmi come un nazi o qualcosa del genere, perché nelle mie letture on line c'e' anche questo di tanto in tanto..http://degob.org/index.php?showarticle=2017#_edn13 e ti suggerisco di leggerlo che e' molto interessante.. scommetto che non sapevi neanche dell'esistenza di certi siti..
 
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maceratese
Caspita Tony te la sei vista proprio brutta :shok:. Devo dire però che te la sei cavata alla grande sotto ogni punto di vista :clapping:. Io forse il tuo sangue freddo non l’avrei avuto. Ma poi cosa diavolo le era preso a quella? :fool::girl_crazy: Comunque mi par di capire, anche da come hai inteso approcciarti alla discussione con modi diretti e spiccioli, ma però decisamente non polemici e rispettosi dell’altrui opinione, che il coraggio non ti manca. E neppure la schiettezza e l’onestà di pensiero. Forse ti stupirò, ma a parte qualche divergenza sulla questione zingare, sul resto , anche se non totalmente, trovo però molti punti di concordanza. :good:

non so che cosa le avesse preso a quella, ma vedi, guardacaso quella era una di quelle che tu chiami di etnia rom, e io invece in termini piu' spiccioli zingara... ed io all'epoca ero un punter pivellino.. avrei dovuto leggere tra le righe, avrei dovuto capire che me ne dovevo tornare sui miei passi immediatamente gia' da cio' che potevo vedere in quell'appartamento.. ma non sapevo ancora all'epoca dei fatti, capire tutte queste cose, e sono andato in pasto alla zingara, che aveva in testa di fregarmi il biglietto arancione, senza la benche' minima intenzione di farmi divertire.. la zingara ha visto un bravo ragazzo, educato, pulito, elegante, giovane, se vogliamo perché no.. anche ingenuo, ( apposta che affermo con tutta la decisione del caso che tutte queste cose non servono a niente, presentarsi impeccabile al cospetto di una che ti vuole fregare non serve affatto a farle cambiare idea, anzi, serve solo a rafforzare le sue intenzioni di partenza e a farle pensare: ahh, ma guarda che bel cojonazzo che mi e' capitato a tiro.. vestito bene, tranquillo, a questo pollastro adesso lo spulcio a dovere...) ha pensato che era facile, un gioco da ragazzi fregarlo in cinque minuti... e cosi ha fatto..
(magari lei la mazza da baseball non me l'avrebbe data in testa ma l'ha mostrata solo da deterrente per convincermi a non protestare ed andare via.. ma e' sempre un comportamento pericoloso da tenere, e' come quando malvivente e poliziotto tirano fuori entrambi la loro pistola, non si sa mai come va a finire, magari una delle due e' scarica, ma il morto ci scappa lo stesso..)
niente di piu' semplice, lineare, rispetta e sarai rispettato, che cazzata... neanche nel vangelo c'e' scritto...
io invece dico, fatti rispettare, imponi che ti rispettino e poi inizia a dare rispetto anche tu.. semmai..
 
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ha portato circa 700 mila rom ad esser bruciati vivi nei forni crematori di Auschwitz.
Il razzismo è proprio l’idea che esistono uomini che per un destino genetico hanno le stesse identiche caratteristiche, inconciliabili con il nostro modo di concepire il mondo.

Visto che sono andato ot gia' da prima, apro e chiudo subito parentesi ma siccome in questa frase citata ci sono tantissime imprecisioni volevo fare chiarezza
Ad Auschwitz gli zingari venivano trattati meglio degli altri detenuti ebrei e forse meglio di chiunque altro... non tutti lo sanno, ma gli zingari avevano una loro sezione del campo, inizialmente giravano persino con i loro vestiti e tante altre cosette, inoltre gli zingari deportati ad A. non subivano la selezione sulla rampa (dito a sinistra= gasato subito e dito a destra =da sfruttare per il lavoro) quindi nessuno di loro veniva ammazzato dopo 10 minuti che scendeva dal treno, inoltre gli zingari deportati non raggiungono neanche un decimo di quella cifra (700.000), chi veniva trattato in modo veramente disumano ad A. era di razza ebraica, da non confondere con gli zingari;
.. ad Auschwitz nessuno veniva bruciato vivo, (tranne alcuni casi sporadici in cui qualcuno venne gettato dentro i crematori per scopo di dare una lezione, ma si tratta di casi veramente sporadici) prima venivano gasati in 5 bunker sotterranei che erano allestiti in modo ingannevole come se fossero dei bagni dove farsi la doccia, e poi, in corrispondenza di queste camere, i cadaveri gia morti venivano ispezionati (denti d'oro tolti, capelli tagliati ecc...) e bruciati nei forni, ma le persone bruciate erano gia' morte..
a Treblinka invece la follia e la perfidia nazista ha degenerato a tal punto da gettare alle fiamme le persone vive senza neanche gasarli prima, un po' perché ne arrivavano talmente tanti che dovevano accellerare i tempi, ma soprattutto per dare sfogo ad un sadismo esasperato.... le donne con i loro bambini piccoli, solo per il gusto di farlo, di terrorizzare una persona, di vedere soffrire una donna fino a svenire di dolore o cercare la morte gettandosi da sola tra le fiamme..
ma non lo hanno fatto con gli zingari, questo lo facevano con gli ebrei polacchi provenienti dai ghetti delle citta' polacche. Gli zingari venivano rispettati anche a treblinka. Gasati, bruciati, ma rispettati.
non so dove hai preso la cifra di 700.000, quella cifra pressappoco si avvicina agli ebrei sterminati a treblinka ma le stime sono ufficiose, e ad Auswitz molti di piu'... mentre per gli zingari le cifre sono nettamente diverse... scusa Ironyman ma anche se sono sicuro non volevi, hai toccato un argomento molto sensibile e per me l'olocausto e' una cosa seria. :unknw:
 
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OT (ma poi non tanto)
Se dovessi raccontare tutte quelle che mi sono capitate, ormai, dovrei scrivere non un thread ma un libro. Lo so, errare è umano ma perseverare, come faccio io, è proprio da pirla, anzi da "polo". Ma anche i pirla come me, alla fine, riescono a cucirsi un buon "impermeabile" come direbbe il mio amato Paolo Conte.
Un thread, comunque, sui "polli" esiste già ed anche io, recentemente, nel mio piccolo, ho voluto dare il mio contributo, anche se non è tutto quello che ho passato nella mia vita, ma solo un piccolo scampolo (recente) della mia tormentata esistenza da pseudo puttaniere romantico.
http://community.punterforum.com/showthread.php?t=197481&p=1467948&viewfull=1#post1467948
E, nonostante quello che ho raccontato qui sopra, nonostante il pugno nello stomaco sentimentale ricevuto, ho ancora la voglia di amarle, di vederle, di possederle ancora e non riuscirei mai ad insultarle o trattarle male. Come faccio non lo so. Forse, semplicemente, sono pirla o più realisticamente non so odiare. Magari mi passa la poesia, quello si. Ma arrivare al vilipendio o all'insulto o alla recensione "cattiva" quello mai. Ripeto, è sufficiente raccontare la propria storia, l'insulto o i dileggio o peggio l'arroganza verbale violenta la lascio agli animi vili.
E' normale, a volte, quando si mettono in gioco i propri sentimenti, soprattutto, quando si scopa più volte una donna pay che, poi, possa arrivare la batosta. Purtroppo si impara solo giocando. Poi magari ci facciamo delle illusioni e poi crolla tutto, ma non per questo possiamo offendere questi angeli perché, in fondo, l'abbiamo cercato anche noi ed, in fondo, si sa' che chi va al mulino spesso si infarina, volente o nolente.
Ma quando guardi poi dentro il gioco, o perché ci capiti per caso, o perché qualche altra amica/troia ti apre gli occhi, come è capitato a me, vedi delle realtà infernali dove, purtroppo, comprendi che il pollo Hilts è l'ultimo anello della catena e dove anche le donne da night o bordelli (non tutte ma, comunque, la stragrande maggioranza) sono spennate sia economicamente sia, soprattutto, sentimentalmente dal loro "fidanzato" o "amico" o peggio "marito" di turno. E quando guardi queste donne, a prescindere dalla maschera che decidono di portare o delle storie che ti raccontano, capisci che le vere polle a volte sono loro che mantengono nullafacenti a casa a suon di ciucciate di cazzi e di inculate. Ed insultarle significa solo sparare sulla croce rossa. Purtroppo.
Al pollo Hilts, invece, rimarranno sicuramente meno soldi (che comunque non fanno la felicità), ma anche dei bellissimi ricordi di aver fatto sesso con donne bellissime, che i miei amici perbenisti possono solo sognarsi (perché guai andare a puttane loro), di essere uscito con fighe fantastiche, di avere vissuto attimi insieme di vita reale, di esserci emozionati e divertiti insieme e di aver coltivato con loro l'illusione di avere provato qualcosa insieme o almeno di esserci andati vicini. Chissà! Sono "fiori di plastica", diceva un grandissimo punter frontaliere svizzero, e quindi non potrà mai nascere nulla di nuovo ma, al contempo, profumano e pungono, segnandoti dentro, come fossero fiori veri.
Un saluto dal vostro polletto amburgese,
Hilts

il tuo sbaglio è mischiare due cose che non possono mai andare d'accordo: prostituzione e romanticismo.
non può esistere un puttaniere romantico: si va con una escort solo per divertimento
mai oltrepassare i ruoli di cliente ed escort
chi lo ha fatto spesso si è trovato in situazioni spiacevolissime, anche perché molte escort tentato di trasformare in "fidanzati" quelli che percepiscono emotivamente deboli per poter spillare loro denaro...
 
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Si stima che nel corso della seconda guerra mondiale furono uccisi, per lo più nei lager, tra i 500.000 ed i 700.000 zingari. La stima precisa non è facile anche perché molti zingari venivano passati come ebrei. Molti di essi nemmeno arrivavano nei lager perchè venivano giustiziati prima con esecuzioni di massa nei territori occupati. Effettivamente ad Auswitz ne morirono molti meno, ma l’essere morti ad Auswitz o in Italia ad Agnone, o in Jugoslavia, non mi sembra faccia molta differenza ai fini della esatta comprensione delle dimensioni del fenomeno e delle sue spiegazioni storiche.
Sarebbe stata una tragedia inumana anche se le vittime fossero state un decimo di quelle stimate.
Vedi Tony non era mia intenzione fare una trattazione storica della persecuzione degli zingari, volevo semplicemente evidenziare le ragioni, non le dimensioni del fenomeno. Perché attraverso un preordinato disegno criminale, nell’area del pianeta terra più democratica, evoluta e moderna (non quindi in Papuasia o in Borneo dove non hanno mai vista tanta crudeltà ed efferatezza) si è perpetrato a danni di una comunità pacifica, una atto di barbarie inaudita, finalizzato alla loro soppressione. Pensa che ad Auschwitz il dott. Mengele compiva i suoi agghiaccianti esperimenti sui bambini zingari usati come cavie, in particolare sui gemelli, probabilmente proprio in quanto considerati di razza pura degenerata.
Tu hai voluto sottolineare, come particolari importanti per dimostrare che forse gli zingari non erano trattati così male e comunque molto meglio di altri, aspetti di nessuna rilevanza.
Date per vere tutte le notizie riportate, per mio conto, il fatto che gli zingari avessero una loro sezione nel campo in cui addirittura gli veniva concesso di girare con i vestiti (guarda un po’ che lusso) non venivano ammazzati dopo 10 minuti che scendevano dal treno (prima dovevano soffrire) e nemmeno venivano bruciati vivi ma dopo essere stati gasati (sai che sollievo per loro morire soffocati anziché tra le fiamme), non cambia molto la sostanza delle cose. Anzi proprio per niente. Sostenere per questo che non venissero trattati in modo disumano come gli ebrei, non è cinismo, (magari potessimo liquidarlo così) è qualcosa che non può essere interpretato attraverso i comuni modelli mentali con i quali si misura l’animo umano. Anna Arendt la definì la banalizzazione del male e cioè qualcosa che va oltre la mediocrità, la superficialità e la stupidità e cioè l’incapacità di pensare. Io ho usato il termine atrofia del pensiero.
Ovviamente tale asserzione si sposa con altre dello stesso tenore come
Gli zingari venivano rispettati anche a treblinka. Gasati, bruciati, ma rispettati.” “ad Auschwitz nessuno veniva bruciato vivo…..ma le persone bruciate erano gia' morte
Frasi agghiaccianti, terribili, espressione di un odio viscerale nei riguardi di popolazioni che hanno subito atrocità immani.
Ogni considerazione su di loro è frutto di un preconcetto che si vuol legare alla natura dello zingaro e che trasforma gli errori di alcuni in responsabilità di tutti. Gli zingari erano geneticamente ladri, truffatori, nomadi: la causa della loro pericolosità è nel loro sangue, che precede sempre i comportamenti.
“Le zingare, … di escort non hanno niente, perché per me la vera escort deve essere acculturata e avere un cervello
Il solito pregiudizio della sottocultura. La cultura Rom è trasnazionale, distribuita ovunque nel mondo e nessuno sa che dagli zingari discendono tanti personaggi famosi della storia, delle professioni e delle arti come l'attrice Rita Hayworth, gli attori Charlie Chaplin, Michael Caine e Yul Brynner, Il danzatore Joaquim Cortès, il premio Nobel per la Medicina nel 1920, il Rom danese Steenberg Krogh solo per citarne alcuni. E’ l’ennesima dimostrazione della nostra poca conoscenza di questo mondo di cui non sappiamo nulla o solo quello che appare deformato dagli stereotipi e dalle mezze verità e da una disinformazione che favorisce la diffusione di clichè e quindi pregiudizi ed ostilità.
"per me il loro carattere, e il loro modo di vivere lo vedo come inutile e meschino” “Oltre a loro ci sono altri tipi anche molto peggiori di parassitismo sociale” “non c'e' verso di redimere una di loro a migliorarsi, loro hanno quella concezione di vita.. di impietosirti con le loro cose, di imbambolarti e poi raggirarti per spillarti piu' soldi possibili, per poi ridere di te, una volta che te l'hanno piazzato bene bene nel culetto..” “le zingare non ti rispettano, non ti aiuteranno mai, e ti vedono solo come qualcuno da spennare fino alle mutande
Tutti stereotipi e pregiudizi di stampo chiaramente razzista sul loro stile di vita e sulla loro naturale propensione al raggiro, che con ragionamenti che non hanno niente di scientificamente dimostrato e nessuna base logica farebbero perno su una presunta inferiorità di natura genetica. A proposito si chiamano proprio rom e non zingari, non glie l’ho attribuito io il nome, mica mi metto a dare nomi spiccioli. E' la stessa differenza che c'è tra "italiano" e "mafioso
Non credo che io possa convincerti ed in tutta sincerità non è questo che mi preme. Io non devo redimere nessuno, forse il compito di redentore si addice di più a te che sei depositario dello stile di vita perfetto. Io ho provato a fare un ragionamento circa le cause di questa insensate ed inusitata avversione verso interi gruppi sociali. Avevo posto l’attenzione sull’aspetto della propaganda, della libertà di pensiero, sul senso che noi abbiamo del vivere in comunità, sulla capacità di osservare le cose liberi da condizionamenti e di altre amenità del genere che evidentemente non hanno alcun senso.
Non ti definisco nazista, ma adesso la tua visione razzista è più evidente e non è certo andando a visitare i campi di sterminio che ci si può mettere l’anima in pace (bisogna capire con che spirito ci si va). Il vero viaggio di scoperta che dovresti intraprendere, è dentro di te, se riesci a liberarti delle zavorre che ti porti dietro. Se poi questo tuo senso di superiorità resterà represso nelle tue invettive, e non deborderà in azioni violente o nell’alienazione me lo auguro, però non ne sarei così sicuro.
A me sembra di sentire su me stesso, per una mia naturale empatia, il peso dell’umiliazione che gli zingari subiscono a motivo delle idee qui espresse per cui questa discussione non mi ha affatto appassionato anzi mi ha quasi disgustato. Quindi per me non ha senso continuarla. La cosa che però mi ha più sorpreso e deluso è l’assordante silenzio che l’ha avvolta.
 
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A me sembra di sentire su me stesso, per una mia naturale empatia, il peso dell’umiliazione che gli zingari subiscono a motivo delle idee qui espresse per cui questa discussione non mi ha affatto appassionato anzi mi ha quasi disgustato. Quindi per me non ha senso continuarla. La cosa che però mi ha più sorpreso e deluso è l’assordante silenzio che l’ha avvolta.

Ironyman, a prescindere dalle ragioni e dalla sensibilità che può avere ciascuno di noi sugli zingari, il silenzio, almeno per me, dipende dal fatto che quelli che state trattando tu e Tony, oltre ad essere temi OT, sono argomenti vietati dal regolamento all'art. 4.e.2. giacché possono incitare all'odio razziale. Non prendertela.
Un saluto,
Hilts
 
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il tuo sbaglio è mischiare due cose che non possono mai andare d'accordo: prostituzione e romanticismo.
non può esistere un puttaniere romantico: si va con una escort solo per divertimento
mai oltrepassare i ruoli di cliente ed escort
chi lo ha fatto spesso si è trovato in situazioni spiacevolissime, anche perché molte escort tentato di trasformare in "fidanzati" quelli che percepiscono emotivamente deboli per poter spillare loro denaro...

Lo so, lo so, caro akiba, eccome se lo so, ma proprio li sta il bello a volte: cercare di far conciliare l'inconciliabile evitando di schiantarsi.
In fondo, le minestre insipide non mi sono mai piaciute.
Un saluto,
Hilts
 
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Si stima che nel corso della seconda guerra mondiale furono uccisi, per lo più nei lager, tra i 500.000 ed i 700.000 zingari. La stima precisa non è facile anche perché molti zingari venivano passati come ebrei. Molti di essi nemmeno arrivavano nei lager perchè venivano giustiziati prima con esecuzioni di massa nei territori occupati. Effettivamente ad Auswitz ne morirono molti meno, ma l’essere morti ad Auswitz o in Italia ad Agnone, o in Jugoslavia, non mi sembra faccia molta differenza ai fini della esatta comprensione delle dimensioni del fenomeno e delle sue spiegazioni storiche.
Sarebbe stata una tragedia inumana anche se le vittime fossero state un decimo di quelle stimate.
Vedi Tony non era mia intenzione fare una trattazione storica della persecuzione degli zingari, volevo semplicemente evidenziare le ragioni, non le dimensioni del fenomeno. Perché attraverso un preordinato disegno criminale, nell’area del pianeta terra più democratica, evoluta e moderna (non quindi in Papuasia o in Borneo dove non hanno mai vista tanta crudeltà ed efferatezza) si è perpetrato a danni di una comunità pacifica, una atto di barbarie inaudita, finalizzato alla loro soppressione. Pensa che ad Auschwitz il dott. Mengele compiva i suoi agghiaccianti esperimenti sui bambini zingari usati come cavie, in particolare sui gemelli, probabilmente proprio in quanto considerati di razza pura degenerata.
Tu hai voluto sottolineare, come particolari importanti per dimostrare che forse gli zingari non erano trattati così male e comunque molto meglio di altri, aspetti di nessuna rilevanza.
Date per vere tutte le notizie riportate, per mio conto, il fatto che gli zingari avessero una loro sezione nel campo in cui addirittura gli veniva concesso di girare con i vestiti (guarda un po’ che lusso) non venivano ammazzati dopo 10 minuti che scendevano dal treno (prima dovevano soffrire) e nemmeno venivano bruciati vivi ma dopo essere stati gasati (sai che sollievo per loro morire soffocati anziché tra le fiamme), non cambia molto la sostanza delle cose. Anzi proprio per niente. Sostenere per questo che non venissero trattati in modo disumano come gli ebrei, non è cinismo, (magari potessimo liquidarlo così) è qualcosa che non può essere interpretato attraverso i comuni modelli mentali con i quali si misura l’animo umano. Anna Arendt la definì la banalizzazione del male e cioè qualcosa che va oltre la mediocrità, la superficialità e la stupidità e cioè l’incapacità di pensare. Io ho usato il termine atrofia del pensiero.
Ovviamente tale asserzione si sposa con altre dello stesso tenore come
Frasi agghiaccianti, terribili, espressione di un odio viscerale nei riguardi di popolazioni che hanno subito atrocità immani.
Ogni considerazione su di loro è frutto di un preconcetto che si vuol legare alla natura dello zingaro e che trasforma gli errori di alcuni in responsabilità di tutti. Gli zingari erano geneticamente ladri, truffatori, nomadi: la causa della loro pericolosità è nel loro sangue, che precede sempre i comportamenti.

Il solito pregiudizio della sottocultura. La cultura Rom è trasnazionale, distribuita ovunque nel mondo e nessuno sa che dagli zingari discendono tanti personaggi famosi della storia, delle professioni e delle arti come l'attrice Rita Hayworth, gli attori Charlie Chaplin, Michael Caine e Yul Brynner, Il danzatore Joaquim Cortès, il premio Nobel per la Medicina nel 1920, il Rom danese Steenberg Krogh solo per citarne alcuni. E’ l’ennesima dimostrazione della nostra poca conoscenza di questo mondo di cui non sappiamo nulla o solo quello che appare deformato dagli stereotipi e dalle mezze verità e da una disinformazione che favorisce la diffusione di clichè e quindi pregiudizi ed ostilità.

Tutti stereotipi e pregiudizi di stampo chiaramente razzista sul loro stile di vita e sulla loro naturale propensione al raggiro, che con ragionamenti che non hanno niente di scientificamente dimostrato e nessuna base logica farebbero perno su una presunta inferiorità di natura genetica. A proposito si chiamano proprio rom e non zingari, non glie l’ho attribuito io il nome, mica mi metto a dare nomi spiccioli. E' la stessa differenza che c'è tra "italiano" e "mafioso
Non credo che io possa convincerti ed in tutta sincerità non è questo che mi preme. Io non devo redimere nessuno, forse il compito di redentore si addice di più a te che sei depositario dello stile di vita perfetto. Io ho provato a fare un ragionamento circa le cause di questa insensate ed inusitata avversione verso interi gruppi sociali. Avevo posto l’attenzione sull’aspetto della propaganda, della libertà di pensiero, sul senso che noi abbiamo del vivere in comunità, sulla capacità di osservare le cose liberi da condizionamenti e di altre amenità del genere che evidentemente non hanno alcun senso.
Non ti definisco nazista, ma adesso la tua visione razzista è più evidente e non è certo andando a visitare i campi di sterminio che ci si può mettere l’anima in pace (bisogna capire con che spirito ci si va). Il vero viaggio di scoperta che dovresti intraprendere, è dentro di te, se riesci a liberarti delle zavorre che ti porti dietro. Se poi questo tuo senso di superiorità resterà represso nelle tue invettive, e non deborderà in azioni violente o nell’alienazione me lo auguro, però non ne sarei così sicuro.
A me sembra di sentire su me stesso, per una mia naturale empatia, il peso dell’umiliazione che gli zingari subiscono a motivo delle idee qui espresse per cui questa discussione non mi ha affatto appassionato anzi mi ha quasi disgustato. Quindi per me non ha senso continuarla. La cosa che però mi ha più sorpreso e deluso è l’assordante silenzio che l’ha avvolta.

eh dai, ma sei un po' esagerato comunque.. dici che sono razzista, ma se tu sapessi che proprio in questo periodo sto uscendo con 2 zingare?... non ho la presunzione di essere superiore a loro, pero' sono realista, e vedo che loro non si migliorano, il fatto che hai citato qualche esempio di personaggio famoso di origini rom, per lo piu' artista, in quanto non ci sono Einstein tra zingari, per lo meno per quel che ne so, non cambia molto lo stato attuale delle cose..se uno su mille si guadagna da vivere onestamente e riesce a distinguersi ed eccellere, cio' non toglie che sono persone che nel loro modus vivendi non e' annoverato lo studio, l'educazione, l'evoluzione ed il miglioramento.. in sostanza sto dicendo che se uno ammazza e' assassino, se uno ruba e' ladro, se raggira e' truffatore, a ognuno il suo.. chi da dell'assassino ad uno che ammazza non e' mica razista, e non si mette neanche un gradino sopra di lui, ma al limite il contrario, e' chi ammazza che si mette un gradino sotto agli altri con le sue azioni. Questo per lo meno e' come la vedo io..
Il fatto che ogni tanto frequento zingare e che mi piaciono pure penso che sia emblematico e faccia capire che i miei giudizi non sono radicati a congetture di sorta, altrimenti non tenterei di tanto in tanto un approccio con loro... ma rammento che sono realista e vedo che la storia si ripete ogni volta, appena ti distrai un attimo, la zingara ti incula.. la statistica e' una scienza esatta, ed e' idonea a descrivere la realta' caro mio...
scusa se ho puntualizzato le imprecisioni che avevi scritto su A. ma ora vedo che anche tu hai approfondito la questione, non caschi dalle nuvole sull'argomento ma a prima vista ho pensato che avessi buttato li una frase per sentito dire.. Comunque molti studiosi sull'olocausto sostengono cose contrapposte a quel che dici, la questione e' molto controversa, e io francamente non me ne sono fatto un'idea chiara, ma sta di fatto che non venivano selezionati, non venivano presi a calci, restavano con le loro famiglie, avevano i loro strumenti musicali e conducevano vita regolare al campo.. insomma tutto lascerebbe intendere che non erano deportati per lo scopo di sterminio..Himmler con decreto ordino' soltanto la loro raccolta nei campi per assegnare poi una loro "terra patria" finita la guerra, e considerava la loro razza come pura.. la soluzione finale riguardava solo gli ebrei.. Ma di questo argomento anche se mi piacerebbe continuare, non possiamo parlarne qui che siamo proprio ot, magari in privato o in chat..

concludo cosi, e non ci vorrei tornare piu', puntualizzando che io non sto parlando di razza o di profilo genetico e di quant'altro hai inteso tu, ma solo di comportamenti e di modi di vivere.
Saluti!
 
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Ritornando in thread, io credo che andare con le pay o, peggio, con le zingare pay/free, sia un po' come buttarsi in un mare agitato con l'acqua alta. Questa è la loro natura. O si sa nuotare bene, oppure si rischia di affogare. Tony, ormai lo conosco, è un grande nuotatore. Ci sono molti, però, che affogano ed è giusti che ci siano forum che avvertano del pericolo. Ma una volta che uno è grande e vaccinato e sceglie comunque di buttarsi e, poi, prende la classica inculata sentimentale o la missilata a letto, mi chiedo, è giusto prendersela con queste ragazze? Peggio, inveirle, insultarle? Io credo di no. In fondo sappiamo i rischi a cui si va in contro e se non si è capaci di nuotare è meglio starsene a casa o allenarsi prima in una piscina, con acque più tranquille.
Un saluto,
Hilts
 
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il tuo sbaglio è mischiare due cose che non possono mai andare d'accordo: prostituzione e romanticismo.
non può esistere un puttaniere romantico: si va con una escort solo per divertimento
mai oltrepassare i ruoli di cliente ed escort
chi lo ha fatto spesso si è trovato in situazioni spiacevolissime, anche perché molte escort tentato di trasformare in "fidanzati" quelli che percepiscono emotivamente deboli per poter spillare loro denaro...

sono perfettamente d'accordo, il romanticismo magari non sara' cosi scomodo alle prostitute, sono donne anche loro ed hanno come tutte le altre donne bisogno di un pizzico di romanticismo, ma nella stragrande maggioranza dei casi il romanticismo per loro significa problemi, rogne, guai, che possono anche trasformarsi in guai seri, e quindi lo rifuggono..
Non si puo' redimere una prostituta, quando una di esse decide di vendersi e comincia a farlo, lo fara' per sempre e fin quanto le pare a lei, all'inizio lo fa per pochi soldi, ed e' piu' generosa, ma piu' passa il tempo ed inizia a conoscere l'universo maschile, allora potrebbe iniziare a vendersi in modo diverso, aggiungendo il quid della seduzione se e' in grado.. ma sempre per lei un servizio che da ed un corrispettivo che pretende..
Mi e' capitato anche di conviverci con una prostituta, per piu' di un semestre, e vi posso dire che alla fine e' ripartita senza dirmi neanche ciao, o addio, semplicemente e' sparita da qualche parte nella sua natia Kiev.
Quindi il romanticismo non paga, pagano solo le sensazioni del momento, per cui godetevele al massimo dico io, e mettetevi l'anima (ed i sentimenti ) in pace.. che non essere romantici ma piuttosto molto materialisti non vuol dire comunque mancare di rispetto ad una escort.
 
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