Andare a trovare quindici giorni fa una bella ragazza nigeriana, fissare l’appuntamento alla stazione di Melegnano, sul posto iniziare a sentire un imbarazzante mix tra ansia e indigestione, farla salire in macchina, arrivare fuori dal motel di Tavazzano sperando che il tutto passasse, rinunciare a prendere la stanza per evitare di buttare anche i soldi del motel, darle comunque 50 euro perché quella sera non è andata a lavorare, riaccompagnare lei e tornare a casa con il colpo in canna… roba da punter
Ritornare ieri dove lei lavora a Siziano senza fissare appuntamenti, caricarla al suo fiammeggiante, andare al motel Moonlight, dove potrebbero dedicarti almeno una camera tanti soldi ci hai lasciato, e rimbalzare perché lei ha la solita fotocopia e nessun documento originale, andare al motel Visconteo dove il trattamento è lo stesso, fermarsi al “motel” Calypso dove ti tocca fare a piedi fino alla “reception” con lei che nasconde appena patata e culo perché ha deciso che le mutande sono superflue, incrociare un collega anziano con una compagna esteuropea e fottertene, riuscire finalmente ad entrare in una “stanza” senza troppe storie, odorare il sentore di cucina etnica (araba o pakistana, parrebbe), inquadrare un inquietante water-bidé che forse esiste solo lì, calciare sotto la doccia una cimice infreddolita, rimirare un triste preservativo usato abbandonato sul pavimento da chi ti ha preceduto, provare a accendere un climatizzatore dalla dubbia efficacia per alzare la temperatura della “stanza”, giocare con la ragazza a indovinare quanto tempo fa il piumotto a disposizione potrebbe essere stato lavato, spogliarsi e finalmente avere questa giovane figa per le mani, ammirarla tutta nuda, bel seno piccolo ma sodo, un po’ di carne sulle ossa, un culo che ricorda due noci di cocco mobili, la patata tutta depilata, coccolarla e rotolarla un po’ sul copriletto che pare accettabile, provare a convincerla a fare qualche foto per la delizia dei propri occhi, desiderare di scaldarle le natiche surgelate, sentire di nuovo che qualche cazzo di cosa non è stata digerita bene, conclamata da alcuni ruttini educati, perdere la voglia di fare sesso, assicurare lei che non è colpa sua, ritornare alla macchina vedendola di nuovo sculettare sui tacchi con le chiappotte regali appena nascoste, capire che il peggio è passato, accettare la sua onesta richiesta di fare qualcosa in macchina, optare per un buon orale in una zona industriale illuminata ma semideserta, palpare con gusto il suo culotto e la patata che sbuca imperiosa dalle cosciotte, riaccompagnarla alle fiamme dell’inferno con l’accordo di riprovare al motel di cui alla volta precedente, arrivare fino a Lentate per un giro di perlustrazione perché non si sa mai, vedere la macchina della bbw e tettona Adriana che potrebbe essere un’ipotesi praticabile, intravvedere tra le varie figure più o meno coperte una che ricorda Emanuela, girellare per un po’ per scoprire che non è lei, ripassare davanti alla macchina di Adriana che se ne è andata, ritornare a casa con 133 euro in meno e con un 200 km in più…. roba da punter a dir poco fantozziano!