ROBA DA PUNTER

Vedere due belle tizie di colore di mattina, intente a farsi una passeggiata, ed essere tentato di andarle a chiedere il numero e dove ricevono. Poi fermarsi in tempo ricordandosi che stai davanti il portone di casa tua

ROBA DA PUNTER (che ci ripensano, poi, tutta la giornata come i cornuti)
 
Pomeriggio.Un caffè. Insieme ad un paio di colleghi.
Mentre bevete arriva lei.
Una tipa che conosci non bene. Carina.
Ti è sempre stata antipatica. Sebbene non ti abbia fatto nulla.
Prende il caffè anche lei. Uno dei colleghi si scapicolla per pagarlo alla cassa.
Lei ringrazia. Il tono è di una che è abituata a ricevere senza nemmeno chiedere.
Ti sta sempre più antipatica. In altra occasione il caffè l'avresti offerto tu.
Oggi no. Oggi è diverso.
Lei comincia a parlare di una questione che conosci.
Lo fa con il tono della maestrina.
Gli altri colleghi la guardano senza interromperla.
Lei chiede la vostra opinione.
Arriva il tuo momento. Dai la tua opinione.
Ricorri ad esempi banali. Frasi semplici. Scandisci vocali e consonanti, come se parlassi ad una bambina di cinque anni.
Lei lo percepisce. Sorride, ma un po' si innervosisce: perché mi parli come se fossi scema?
Perché sei scema. Lo penso da anni. E' la tua voce. Non ci sono dubbi.
Ecco. E' accaduto. Non volevi. Ma è accaduto.
Il silenzio è totale. Vai alla cassa. Paghi il tuo caffè ed esci.
Nessuno ti chiama o ti ferma.
Prendi una sigaretta. La accendi. Decidi di camminare un po'.
Prendi il telefono. Fai il numero di una escort che conosci piuttosto bene.
Risponde, simpatica, oh, dimmi!
Sente il tuo tono.
" Cazzo hai fatto? "
" Ho detto ad una donna che è una scema."
" Ma è una scema?"
" Per me sì."

C'è un gran silenzio.

" Sei ancora lì?
" chiedi.
"Sì. " risponde colpita.
" E' successo. Io lo sapevo che prima o poi doveva succedere. "
" Senti, Lafayette.."
"Dimmi..."
" Tu non puoi andare avanti così."
" Così come?"
" Così. A trattare le donne male, e le escort bene."
" Fosse facile."
" Il tuo psicoanalista cosa dice?"
" E' in ferie."
" Cazzo."
" Già."
" Non mi hai chiamato per venire da me."
" No. "
" Ho capito. Come facciamo?" sospira.
" Non lo so. "
"Stai fumando?"
" Sì."
" Ecco, questo è un male. Però respira anche."
" Sì, respiro. "
" Ora finisci la sigaretta. Respira bene. Fai un giro."
" Va bene."
" Chiamami solo quando ti sei calmato. Anche domani."
" Va bene."
" Certo che anche tu, Lafayette..."
" Lo so."
"Ciao."
" Ciao.
"


ROBA DA PUNTER
 
CONTROSTORIA

Pomeriggio. Un caffè, insieme ad un paio di colleghi.*
Mentre bevete arriva lei.
Una mignotta che conosci non biblicamente.
Prende il caffè anche lei. Uno dei colleghi si precipita a pagarlo alla cassa.
Lei ringrazia, col tono di chi è abituata a ricevere senza chiedere.
Comincia a parlare con tono saccente.
Dice qualche ovvietà sulla nomina di Boris Johnson a premier britannico.
E chiede la vostra opinione.
Arriva il tuo momento e fai:
Ma lo scoperesti uno come Boris J.?
Lei: Figurati, scoperei persino con te.
E tu: Sei proprio una mignotta.

Pago il mio caffè. Esco da solo, sotto lo sguardo severo dei colleghi.
A casa telefono alla mia fidanzata del cuore.
Che c'è Gilbert?
Ho insultato una mignotta.
Ma di nuovo? Lo sai che non si fa.
Mi ha umiliato in pubblico. E ho fatto la figura del baciapile.
E adesso vorresti venire da mammina per consolarti.
Già.
Stai fumando, vero?
Sì.
Telefonami quando non puzzerai più di fumo.

(Quando Lafayette non era Lafayette)
 
Pomeriggio.Un caffè. Insieme ad un paio di colleghi.
Mentre bevete arriva lei.
Una tipa che conosci non bene. Carina.
Ti è sempre stata antipatica. Sebbene non ti abbia fatto nulla.
Prende il caffè anche lei. Uno dei colleghi si scapicolla per pagarlo alla cassa.
Lei ringrazia. Il tono è di una che è abituata a ricevere senza nemmeno chiedere.
Ti sta sempre più antipatica. In altra occasione il caffè l'avresti offerto tu.
Oggi no. Oggi è diverso.
Lei comincia a parlare di una questione che conosci.
Lo fa con il tono della maestrina.
Gli altri colleghi la guardano senza interromperla.
Lei chiede la vostra opinione.
Arriva il tuo momento. Dai la tua opinione.
Ricorri ad esempi banali. Frasi semplici. Scandisci vocali e consonanti, come se parlassi ad una bambina di cinque anni.
Lei lo percepisce. Sorride, ma un po' si innervosisce: perché mi parli come se fossi scema?
Perché sei scema. Lo penso da anni. E' la tua voce. Non ci sono dubbi.
Ecco. E' accaduto. Non volevi. Ma è accaduto.
Il silenzio è totale. Vai alla cassa. Paghi il tuo caffè ed esci.
Nessuno ti chiama o ti ferma.
Prendi una sigaretta. La accendi. Decidi di camminare un po'.
Prendi il telefono. Fai il numero di una escort che conosci piuttosto bene.
Risponde, simpatica, oh, dimmi!
Sente il tuo tono.
" Cazzo hai fatto? "
" Ho detto ad una donna che è una scema."
" Ma è una scema?"
" Per me sì."

C'è un gran silenzio.

" Sei ancora lì?
" chiedi.
"Sì. " risponde colpita.
" E' successo. Io lo sapevo che prima o poi doveva succedere. "
" Senti, Lafayette.."
"Dimmi..."
" Tu non puoi andare avanti così."
" Così come?"
" Così. A trattare le donne male, e le escort bene."
" Fosse facile."
" Il tuo psicoanalista cosa dice?"
" E' in ferie."
" Cazzo."
" Già."
" Non mi hai chiamato per venire da me."
" No. "
" Ho capito. Come facciamo?" sospira.
" Non lo so. "
"Stai fumando?"
" Sì."
" Ecco, questo è un male. Però respira anche."
" Sì, respiro. "
" Ora finisci la sigaretta. Respira bene. Fai un giro."
" Va bene."
" Chiamami solo quando ti sei calmato. Anche domani."
" Va bene."
" Certo che anche tu, Lafayette..."
" Lo so."
"Ciao."
" Ciao.
"


ROBA DA PUNTER

Dai, prendila come se ti fossi tolto un sassolino dalla scarpa. Diceva un mio zio che meglio farla una sola volta la faccia rossa che cento volte verde.
Comunque facci sapere come continua la storia con lei, i colleghi ecc. ecc.
Perché un proseguo ci sarà.
 
Interrompere la pratica ancestrale dell’OTR per prenotare l’ombrellone a fianco al Marchese e aspettare la processione di Pay che lo raggiungono...roba da punter ! :preved:



Spiaggia n.1.
Sei in spiaggia. Pomeriggio. Fine settimana. Pieno di gente.
Sei andato al bar a prendere una bibita per te ed una per l'amica escort che è passata a trovarti.
Torni all'ombrellone con le bibite in mano, percorrendo la passerella .
Nel mezzo di essa c'è una tipa. Non ti sembra una cliente dello stabilimento balneare. Carina. Ipertatuata. Occhialoni. Microcostume. Giovane.
Non si capisce che voglia fare: ogni tanto si ferma, poi riprende a camminare sulla passerella in senso opposto al tuo.
Impugna lo smartphone e lo punta a casaccio su se stessa e sulle brandine ai lati.
Ti fermi, ti sistemi di lato per lasciarla passare.
Ti guarda come se vedesse un marziano.
"Cazzo fai?" ti chiede.
"La faccio passare" rispondi sorridendo.
"Non voglio passare. Passa tu e fatti i cazzi tuoi."
Sottolinea la frase con un gesto stile vigile urbano all'incrocio.
"Va bene, come vuole" abbozzi, pensando che sia ubriaca.
"Io faccio il cazzo che voglio e tu fatti i cazzi tuoi" sentenzia, mentre continua a puntare lo smartphone a casaccio in giro.
Non è ubriaca: è solo una donna fatta così.
A bassa voce mormori " certo, certo..." passi veloce con le bibite e raggiungi l'ombrellone.
"E quella cafona chi è?" ti chiede l'amica escort, che ha udito e visto.
"Una che ti rende indispensabile" rispondi.

Spiaggia n.2
Sei in spiaggia. Pomeriggio. Altro fine settimana. Sempre pieno di gente.
Sei steso sotto al tuo ombrellone con un'amica ex escort russa che è passata a trovarti.
Pochi ombrelloni più in là c'è un gruppetto di russi.
Due coppie con figli.
I due lui sono in canottiera nonostante il gran caldo.
Sembrano piuttosto sul brillo già di primo pomeriggio.
Le due lei sono carine: molto curate, sobrie, assai prese dai figli.
Le due lei si allontanano con i bambini per il bagno.
Una delle due lei lascia il proprio cappello appeso alla brandina.
Una folata di vento lo porta vicino all'ombrellone dove state tu e l'amica ex escort russa.
Ti alzi, prendi il cappello, lo scuoti per far cadere la sabbia, lo porti ai due lui sovrappeso e brilli.
In inglese dici : “ è il vostro, il vento lo ha fatto volare via...”.
Ti guardano come se vedessero un canguro saltellare lì intorno.
Ti parlano in russo: non lo capisci granché e continui in inglese, sicché la tua amica ex escort si avvicina e spiega al connazionale duo alcolico la questione del cappello.
I due guardano anche lei come un canguro saltellante: poi uno ( l'amica traduce) dice qualcosa del tipo “ lo deve avere perso quell'imbecille di mia moglie”; indi mormora uno спасибо, afferra il cappello e lo butta sotto l'ombrellone, nella sabbia.
L'altro ride, molto divertito: prende da sotto l'ombrellone il pareo dell'altra lei e lo butta nella sabbia a fare compagnia al cappello.
Aggiunge qualcosa (l'amica traduce) come: “ tanto è stato il vento”.
Voi osservate in silenzio, vi girate e tornate a stendervi sulle vostre brandine.
“Hai capito perché preferisco restare in Italia ?” ti chiede a bassa voce la tua amica ex escort.
Fai solo di sì con la testa.

ROBA DA PUNTER
 
Houston abbiamo un problema.

Andare a trovare una mulatta brasiliana dal culo che sembra il Corcovado.
Sin dal primo incontro prendere i soliti accordi che appena entrato nella sua camera avrebbe dovuto mettersi a novanta gradi e lasciarmi fare.
Il secondo incontro la stessa sinfonia e così il terzo e anche il quarto, fino a quando è risultato naturale presentarsi.
:yess:
 
Mi sono imbattuto nell'immagine pubblicitaria di un'azienda che fabbrica porte ed infissi: si vede un uscio tenuto semiaperto da una manina dalle pregevoli dita aggraziate ed un'ombra appena visibile sullo sfondo, facilmente riconducibile ad un culo di piacevole fattura.

Il mio pensiero è andato al direttore di stabilimento, al responsabile di produzione, all'ufficio marketing, ai tanti clienti e fornitori... immagino che non solo abbiano tutti ben presente il magico momento della fantasmatica schiusa del loft ma che siano pure qui, iscritti a PF ;-)
 
Andare al bar con mio cognato e sorella, a bere qualcosa,entra una tipa , escort, che ho frequentato,mi vede , viene al tavolo a salutarmi, mio cognato diventa rosso come un peperone!! Roba da punter.
 
Togli pure quel "avrà" e sostituisci la parola con "ha".
Torna tutto.
 
Pomeriggio.
Un po' di gente. Casa di amici.
Hanno un figlio poco più che ventenne.
Studia.
E' uscito da un periodo difficile.
Un tira e molla infinito con una tipa.
Ora lui e la tipa stanno di nuovo insieme.
Lei lo ha lasciato più volte, lui è stato sempre lì ad aspettarla.
L'unica volta che l'aveva lasciata lui, lei lo ha rincorso e riacchiappato.
Ed eccoli dunque ancora insieme.
"Perché alla fine lei è in gamba." dice la madre del ragazzo.
Vorresti dirle che li hai visti recentemente in giro, il di loro figlio e la morosa: ti sono parsi un imbecille insieme ad una troia.
Però resti in silenzio.
"Perché sì, la ragazza è particolare, a volte lo ha fatto anche soffrire, ma ha un suo stile" dice una loro amica di famiglia.
Vorresti precisare che la ragazza ha uno stile non distinguibile dallo stile di qualunque ventenne di questi giorni. Una troia contemporanea, insomma. Niente di che.
Però resti in silenzio.
"E poi è una che ama viaggiare, vedessi che belle foto che fa! " aggiunge la madre del ragazzo.
Ti sta per scappare oh, ma pensa, una troia contemporanea e fotografa in tour, che originalità.
Però resti in silenzio.
"Una ragazza piena di interessi, il ballo, la fotografia, la musica, gli amici..." aggiungono altri presenti.
Stai per esplodere in un oh che meraviglia, una troia polifunzionale.
Però resti in silenzio.
Nella tua mente arrivano i ricordi di quante troie tira-e-molla hai incontrato nella tua vita.
Nei tuoi vent'anni, poi, non ne parliamo: ce ne era pure una patita di Formula 1, non si perdeva un Gran Premio.
Negli intervalli tra l'uno e l'altro prendeva e mollava tutti i ragazzi che trovava, ma la sua massima aspirazione era sposarsi con un pilota.
Non ce l'ha fatta, ha sposato un geometra.
Pensi a come sarebbe stato bello, a vent'anni, se tu avessi cominciato a frequentare escort, prostitute.
Quanta libertà.
Quante esperienze formative.
Quante troie presunte intellettuali avresti ridimensionato nel loro piccolo ruolo di troie imbecilli.
Quante escort, quante prostitute in gamba ti avrebbero fatto capire qualcosa di te, senza volere altro che il semplice prezzo di una scopata.
Sei lì che pensi, quando un amico di famiglia aggiunge " e poi è una bella ragazza, dài..."
Stai per dire sì, una bella troia di vent'anni che farà solo danni a quel povero imbecille di ragazzo.
Però ti alzi, vai fuori a fumare.

ROBA DA PUNTER
 
ANCHE LE PAY HANNO UN CUORE

Accaduto più di una volta.

Proporre all’amata di turno di volare via per trascorrere lontano giorni di sole e notti d’amore.
Vederla pensosa e poi sentirla esclamare

- Una settimana passa presto, come ti sentirai, cosa farai quando tutto sarà finito?

ROBA DA PUNTER
 
Lafayette ha scritto:
Scuoti più volte la testa, sorridi.
La tua amica escort ti chiede piano perché.
Perché sei l'unica donna frequentabile di questo locale, sussurri.
Questo mi ricorda me stesso quando esco con gli amici. In compagnia c'è sempre uno allupato che, sistematicamente ad ogni ogni oggetto semovente di carattere femmineo e bipede (biciclette incluse) esclama molto sommessamente: "guarda che figa, quasi quasi vado lì..." oppure "sta fighetta qua me la scoperei di brutto al posto del fidanzatino".
A quel punto gli rispondo molto meno sommessamente: "...ma sei sicuro che davvero ti tiri? Perché mi ricordo che l'ultima si lamentava che rendevi un po' pochino...ascolta il nonno e, se devi, almeno vai a pay, così le figuracce restano in famiglia".

PRIMA ROBA DA PUNTER

Sentire innumerevoli volte il commento, ormai classico: "quella lì se l'è scopata mezzo paese"; osservare la tizia in questione e, a seconda dei casi, notare che:
- Si siede al bar, tira fuori l'amuchina per lavare il bicchiere pulito e toccare i fazzoletti usati con le sole unghie di pollice ed indice;
- Ha un trucco pesante e pieno di sbavature, abiti di 3 taglie in meno, tocca tutto quello che ha intorno e si avventa come un Leopardo su qualunque cosa possa essere vagamente commestibile;
- Quando mi passa accanto sento la sua essenza Eau de Chernobyl;
- Quando apre bocca, ancora prima del Soggetto (non parliamo del Predicato), esce una sintetica ma evocativa preghiera alla SS Trinità.
Alché io rispondo: "fortunatamente sono nella metà sbagliata" e penso: "cosa mi hanno risparmiato le pay per intingere il biscotto...!"

SECONDA ROBA DA PUNTER

Ascoltare la classica storia: "lei stava insieme a lui ma poi una sera, lei stanca perché lui passa le serate ad ubriacarsi, è andata lì e gli ha messo le corna".
Guardo il LUI Ufficiale: pancia da birra, maglietta comprata dai vucumprà al mercato nel 1996, sandali anche in inverno e col ghiaccio, titolo di studio "registrazione all'anagrafe", rigorosamente a parlare di calcio mischiando pure le squadre coi giocatori. Guardo il LUI del tradimento: un tipo pallido e con tre dita di occhiaie, sguardo da (una)Bomber, tazzina del caffé espresso perché i soldi della birra se li è sputtanati alla Snai o alle macchinette. Alla fine guardo LEI; qui la descrizione si fa difficile perché nella maggior parte dei casi è più larga che alta, lascia un alone tossico come la nube di Seveso ed ha peli forti come le setole di una scopa e neri come il carbone. In un altro caso, più raro, lei è belloccia, pure curata nel vestire e nel presentarsi ma segretamente dedita alla Terra Piatta e trae la sua educazione sessuale da Cioè.
Dopo tale magnifica visione penso di essere Piero Angela che presenta un documentario sui Bonobo e che il mondo pay mi ha risparmiato tali situazioni pur di vedere un pelo di fica.

TERZA ROBA DA PUNTER
 
salire le scale di un condominio per andare da una pay portandosi dietro i fogli e documenti da lavoro, per dare l'impressione che stai andando non da una pay, ma a ad un appuntamento di lavoro. :)

Roba da Punter
 
È innegabile che andare con la valigetta degli attrezzi da pronto intervento scrolla parecchia ansia di dosso, però in orari da lavoro. Dopo le 20 meglio un paio di cartoni da pizza o la fornacella per le rustelle

ROBA DA PUNTER (che sognano una roulette abruzzese con la pay)
 
Arrivare all'appuntamento con la escort di turno in un pomeriggio afoso di luglio completamente sbronzo, suonare sei o sette campanelli del condominio per farti aprire, entrare nell'androne delle scale e mollare un rutto a tutta gola che fa subito affacciare un tizio del primo piano che ti apostrofa con brutte parole, tu sali a testa bassa le scale e arrivato al piano giusto lei è sulla porta che ti guarda come se fossi un alieno.

ROBA DA PUNTER


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