Bè certo, detta così suona proprio brutto ...Un dito nel culo..se non addirittura una mano non è proprio un gioco....
Dipende da dove va il ditino, da ciò che fa l'altra mano e dalle regole del gioco.Un dito nel culo..se non addirittura una mano non è proprio un gioco....
Un dito nel culo..se non addirittura una mano non è proprio un gioco....
- se ne accorse e maliziosa si strusciò su di me. Allora, con giubottone, sciarpone, jeans, è difficile arraparsi per uno strusciamento, ma la situazione era molto intrigante. Passamo una mezz'ora così, tra limoni e palpamenti vari, uscimmo fuori e ci rendemmo conto di aver perso l'ultimo autobus per casa... i 4 km a piedi e i - 3°C ci fecero passare ogni velleità sessuale e fumo alcolico. Accompagnai le due amiche a casa, e prese dalla pietà mi ospitarono sul divano, scomodo come non mai. Non dormii nulla, rimuginando sul fattaccio del portone, mi alzai per bere un bicchiere d'acqua e trovai Tania - l'altra - che andava in bagno, le chiesi come stava e mi disse che non era in gran forma...Io ero in mutande e in maglietta e ancora con la solita erezione...Ormai non mi nascondevo più, lei si mise a ridere e mi guardò il pacco senza tante remore. Piccola precisazione, non erano delle strappone, erano due ragazze normali, acqua e sapone, quasi anonime, simpatiche e socievoli. Andai a nanna, per quanto potei, e il giorno dopo, sul tardi mi svegliai. Le ragazze erano andate a lezione e io ero a casa loro,da solo, Mi vergogno a dirlo, ma andai a curiosare tra le loro cose in cerca di chissa cosa ( vibrelli, palline cinesi), nella mia testa erano diventate 2 gran porche, da film di Rocco, ma ovviamente non trovai nulla se non qualche perizoma sportivo ma tanto bastava per farmici una sega. Non so cosa mi prese, ma mi segai come un matto e venni in 2 minuti. Le aspettai al ritorno, mangiammo una cosetta assieme e poi ci mettemmo sul divano a guardare un po' di tv. Non parlammo della sera prima, ma averle vicino mi fece crescere ancora il batacchio, loro se ne accorsero e Silvia cominiciò a toccarmelo sotto il plaid, Tania mi accarezzò il pettò e mi diede qualche bacino. Silvia mi cominciò a smanettare senza dire nulla, con una certa foga e le dissi di fare piano, lei si irrigidì un po' ma capì la mia richiesta e si allungò sul divano a pancia sotto, con la testa sopra il mio fratellino. Tania invece cominciò a toccarmi il buchetto dietro ( lo avevamo visto su un film di Rocco assieme, per ridere), prima timidamente e poi con maggiore insistenza. Non so che mi prese ma le spinsi il dito dentro il mio culo, lei si scaldò e cominciò a leccarmi le palle e il perineo, mentre Silvia me lo prendeva in bocca. Intensissimo, un piacere inaudito, venni con un brivido crescente lungo la schiena, con tutto il mio seme sulla pancia. Mi ripulii e avevo ancora voglia. Ce ne andammo in camera e cominciammo a leccarci l'un l'altro, senza penetrazioni ( non avevamo preservativi), venni altre 2 volte e credo anche Tania e Silvia. Fu l'unica volta che capitò, le nostre giornate continuarono come sempre, con una delle due formammo anche coppia fissa per un annetto, ma poi mi trasferii all'estero per finire gli studi e un po' alla volta persi i loro contatti. Tornato in Italia, le rividi ancora, ma questa volta fidanzate e decisamente più carine di quando le avevo conosciute io!! L'esperienza prostatica mi è rimasta come un tarlo e con le mie partner molto spesso lo richiedo suscitando spesso curiosità, qualche volta fastidio, e raramente eccitazione. Il ricordo di quell'esperienza è ancora vivo però...Se chiamassi Tania e Silvia secondo voi ci starebbero di nuovo??
