Sodli prestati e mai restituiti

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''Non prestare mai soldi ad un amico...perderai i soldi e pure l'amico''

Mannaggia a me...se solo avessi ascolato questa massima...

Circa sei mesi fa ho prestato un'improtante somma di denaro ad un mio parente facendomi ''impietosire'' dalla sua ''presunta'' disperazione
Naturalmente il tutto (a sentir lui) mi sarebbe stato restituito in breve tempo
Ad oggi ancora niente...ho cominciato a ''pressare'' il debitore ma con innumerevoli ed improbabili scuse riesce sempre a sfuggire
Ora...più per orgoglio che per pratica ho preso in considerazione l'dea di rivolgermi ad un legale...leggendo sul web ho prove a sufficenza per dimostrare l'avvenuto prestito e la mancata restituzione....
Il problema è il costo per l'azione legale...a conti fatti mi rimarranno in mano le briciole....ma il mio ''maledetto'' orgoglio mi suggerisce di andare avanti stile ''caterpillar''

Voi siete mai incappati in una ''storiaccia'' del genere?...e se si come ne siete usciti?...sempre se ne siete usciti...beati voi :)
 

ziocan

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ho perso circa la metà d3gli amici in questo modo.
io ho sempre agito cosi:
1 chiamare al telefono insistentemente e pressare il debitore (sempre in modo gentile ed educato)
2 se la tira per le lunghe cercare di beccarlo in giro e parlarli in modo umano (io di solito vado sotto casa, sei sicuro di trovarlo prima o poi)
3 se il debitore, dopo le precedenti azioni; non ha capito o non vuole capire, torno sotto casa sua con meno voglia di parlare (dato che sono piccolino di solito porto con me il cane, pastore tedesco addestrato)
4 se non ha capito ancora, mi presento con a dietro un paio di amici (giusto un paio però, ben piazzati!!)

alla 4° credimi che molti li hanno restituiti, e quando li incontro per le strade del centro mi salutano come se fossi loro amicone!!
 
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Di che cifra parliamo?
Dagli un ultimatum minacciando di rivolgersi ai suoi genitori. Io ho visto che funziona.
Con il legale puoi solo iniziare procedura a fronte di un impegno scritto.
 
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  • #4
Di che cifra parliamo?...
Con il legale puoi solo iniziare procedura a fronte di un impegno scritto.

Parliamo di una cifra di poco superiore ai 1500€
Da quello che ho letto anche bonifico bancario ed assegno (il mio caso) valgono come prova...se poi ci aggiungiamo i vari messaggi dove viene ammesso il debito credo che basti...ho richiesto tramite email dei pareri legali ad avvocati e la risposta è stata unanime...si può intentare causa...

Qualcuno di loro però mi ha invitato a pensarci bene perchè potrebbero esserci degli ''intoppi''...spesa uguale o superiore alla cifra riavuta...oppure il giudice potrebbe si riconoscere le mie ragioni ma davanti ad una impossiblità (dimostrata dalla controparte) a far fronte al debito potrebbe anche decidere il ''no contest''...oltre al danno dovrei subire anche la beffa :sad:
 
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Con l'assegno hai sì le prove che hai prestato dei soldi ma la causa ti potrebbe costare più o meno come la cifra prestata... e poi se non andasse a buon fine? Saresti beffato due volte... Importante è anche sapere se la persona a cui faresti causa ha dei possedimenti dove tu possa eventualmente intraprendere un'ingiunzione di pagamento... case di proprietà, autoveicoli, conto in banca... perché se non ha nulla intestato allora speranze di riavere i tuoi soldi indietro sono abbastanza remote anche se supportate da una sentenza a te favorevole... forse come dice ziocan sarebbe il caso di far la voce grossa magari accompagnato da due amici "sporchi e cattivi"... capisco che sono cose spiacevoli soprattutto nel tuo caso visto che è un tuo parente....
Comunque sicuramente nel Forum ci sarà qualche avvocato (perché gli avvocati non possono essere punter?) che magari ti possa suggerire se vale la pena o no procedere con un'azione legale con la cifra che hai prestato...
 
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Terza stella a destra poi dritti sino al mattino
Mah! la cifra è di per se modesta, conviene cercare la via stragiudiziale, tra avvocato e procedura credo spenderesti un po' più di quanto è il dovuto.
Inoltre, se intendi seguire la via legale, prima è bene che tu sia assolutamente certo che il debitore sia solvibile in qualche modo, come si diceva, auto, casa, stipendio o qualunque altro bene mobile o immobile sufficiente a compensare la cifra dovuta oltre alle spese.
In assenza di questo, cioè se la persona risulta nullatenente, oltre al danno ne avresti la beffa, perché le spese legali sarebbero alla fine a tuo carico.

In ultimo, sinceramente mi permetterei di sconsigliarti raid punitivi come qualcuno ha suggerito, passeresti immediatamente dalla ragione al torto.

Nulla vieterebbe a quel punto all' "intimidito" di citarti lui per minacce, se non per anche per aggressione, se solo nella concitazione del momento si graffiasse un dito.

Ocio !!! Perchè poi toccherebbe a te paragli i danni

Io ci parlerei, con la dovuta calma, proponendogli un rientro un po' alla volta se non ha disponibilità immediate, meglio un po' alla volta che nulla.

Auguri

Opi
 
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Parliamo di una cifra di poco superiore ai 1500€
Da quello che ho letto anche bonifico bancario ed assegno (il mio caso) valgono come prova...se poi ci aggiungiamo i vari messaggi dove viene ammesso il debito credo che basti...ho richiesto tramite email dei pareri legali ad avvocati e la risposta è stata unanime...si può intentare causa...

Qualcuno di loro però mi ha invitato a pensarci bene perchè potrebbero esserci degli ''intoppi''...spesa uguale o superiore alla cifra riavuta...oppure il giudice potrebbe si riconoscere le mie ragioni ma davanti ad una impossiblità (dimostrata dalla controparte) a far fronte al debito potrebbe anche decidere il ''no contest''...oltre al danno dovrei subire anche la beffa :sad:

NON ESISTE AL MONDO un avvocato che ti dica che non hai presupposti/convenienza/motivo valido per intentare una causa ... è il loro lavoro .... se poi perdi "capra e cavoli" ci sono sempre i ricorsi (che costano piu' delle cause) e finisce che tra impicci, imbrogli, bolli e TEMPO, tanto tempo (e tanti calmanti) spendi molto di piu' dei tuoi 1.500 .... ma , in fondo, le guerre si fanno per ragioni di principio ....

Se in questa sezione si possono dare "consigli" il mio è: "lassa perde l'avvocati"
 
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  • #8
Grazie Angelrat & Opi
Voi non fate altro (a ragione) che alimentare i miei dubbi sull'intraprendere la via legale
Per il momento la sto usando come ''minaccia''...penso che la cosa non sia conosciuta nella famiglia del mio ''interlocutore''... e se si venisse a sapere...apriti cielo!!!
Sono conscio del fatto che devo stare attento a come mi muovo onde evitare di passare dalla parte del torto...ma è dura resistere...è una questione d'orgoglio...di correttezza...di principio...sapeste quando sto ''rosicando''...
Alla fine devo riavere i miei soldi...non tanto per una questione ''materiale''...ma per una questione ''spirituale''
 
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Terza stella a destra poi dritti sino al mattino
NON ESISTE AL MONDO un avvocato che ti dica che non hai presupposti/convenienza/motivo valido per intentare una causa ... è il loro lavoro .... se poi perdi "capra e cavoli" ci sono sempre i ricorsi (che costano piu' delle cause) e finisce che tra impicci, imbrogli, bolli e TEMPO, tanto tempo (e tanti calmanti) spendi molto di piu' dei tuoi 1.500 .... ma , in fondo, le guerre si fanno per ragioni di principio ....

Se in questa sezione si possono dare "consigli" il mio è: "lassa perde l'avvocati"

Non per volermi impicciare,
ma ti assicuro che se ha trovato un avvocato così, ha trovato un amico.

Io vanto un credito con un cliente, sono poco pìù di 3000 euro,
Il cliente è grosso e più che solvibile, almeno in apparenza.
L'avvocato incaricato di tentare il recupero del credito ha fatto quello che doveva fare,
soprattutto emettere le parcelle al sottoscritto.
Al momento di soldi io non ne ho visti, ed a conti fatti, considerate le spese mi sarebbe convenuto emettere una bella nota di credito e fare il "brillante"
ti assicuro che avrei speso meno.
 
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.... ma , in fondo, le guerre si fanno per ragioni di principio ....

Se in questa sezione si possono dare "consigli" il mio è: "lassa perde l'avvocati"

Grazie Medioman...il tuo post riassume in toto qual'è il mio ''dilemma''...spendere più del recuperabile non equivale a tagliarsi l'uccello per far un dispetto alla moglie?...secondo me si però...come hai fatto giustamente notare alcune ''guerre'' vengono intraprese solo per una questione di principio...e non sai quanto ''principio'' ci trovo in questa faccenda...
P.S.
Mi sa che anche qui è vietato conXigliare...meglio scriverlo con una X :)
 
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e dei soldi prestati a qualche pay, ne vogliamo parlare?

Nooo, ti prego non mi dire che....

....sapeste quando sto ''rosicando''...
Alla fine devo riavere i miei soldi...non tanto per una questione ''materiale''...ma per una questione ''spirituale''

Prendila come episodio negativo che serve a far crescere la tua esperienza...
non farne un motivo di orgoglio, avresti solo da perdere.
Certo non posso sapere quanto quella somma possa significare per te, ma pensa che sarebbe potuto andarti peggio.
Considera anche il grado di parentela della persona che ti deve dei soldi e di cosa potrebbe comportare un'eventuale azione legale.
Ora trai le tue conclusioni e ricorda che, qualunque cosa deciderai di fare, la calma, il buon senso e soprattutto l'esclusione della forza sono condizioni essenziali per non farti ritorcere contro il tutto.
Fatti una bella scopata e poi, a mente fredda, deciderai il da farsi ;)
 
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Io uso sempre la formula te li rendo appena posso, così sono sicuro di non pagare e non mentire.

Per il consiglio, non è solo una questione di soldi. Non recuperarli è frustrante, intentare causa è stressante; scegli quello che ti provoca meno ansia.
 
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impara dalla minchiata che hai fatto e non prestare mai più un soldo a nessuno
quando qualcuno cerca di impietosirti digli che sei più povero di lui e fingi disperazione
vedrai che si leva dalle balle subito
 
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Non penso che trattare alla pari di un delinquente una persona cui hai imprestato dei soldi sia il modo più intelligente per riaverli indietro.
 
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Non penso che trattare alla pari di un delinquente una persona cui hai imprestato dei soldi sia il modo più intelligente per riaverli indietro.

Hai dimenticato di specificare che la persona è moooolto restia a restituirli :)
Scusami ma non credo d'avere nulla da imparare da chi si comporta in questo modo...lei non si è fatta scrupoli nel tentativo di...truffarmi
Io la vedo così...prendersi gioco di chi cerca di aiutarti in un momento di difficoltà non sarà ''delinquenziale'' dal punto di vista giuridico ma moralmente molto gli si avvicina...
Farò di tutto per risolvere la cosa in modo ''intelligente'' ma...sempre a mio vantaggio...per quanto riguarda la controparte...''Quello che semini raccogli''
 
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Hai dimenticato di specificare che la persona è moooolto restia a restituirli :)
Scusami ma non credo d'avere nulla da imparare da chi si comporta in questo modo...lei non si è fatta scrupoli nel tentativo di...truffarmi
Io la vedo così...prendersi gioco di chi cerca di aiutarti in un momento di difficoltà non sarà ''delinquenziale'' dal punto di vista giuridico ma moralmente molto gli si avvicina...
Farò di tutto per risolvere la cosa in modo ''intelligente'' ma...sempre a mio vantaggio...per quanto riguarda la controparte...''Quello che semini raccogli''

Perché ti avrebbe truffato? Non ti ha estorto dei soldi con la minaccia, ma te li ha chiesti in prestito in un momento di difficoltà ed è passato relativamente poco tempo. Avevate stabilito per iscritto una data entro la quale sarebbe stato tenuto a restituirti la cifra che tu gli prestato volontariamente, per caso? Gli hai domandato almeno se ha risolto i suoi problemi, prima di pretendere indietro l'intera cifra?
 
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prendersi gioco di chi cerca di aiutarti in un momento di difficoltà non sarà ''delinquenziale'' dal punto di vista giuridico
Forse, però ci sono almeno due reati che si possono compiere in questo modo.
Se la condizione di difficoltà è simulata potrebbe trattarsi di una truffa dove il raggiro è costituito dalla simulazione della situazione di bisogno
Se l'insorgere o il permanere della indigenza è provocato volontariamente può trattarsi di insolvenza fraudolenta, che si compie contraendo una obbligazione che già si sa di non poter adempiere o per la quale si intende restare inadempienti mettendosi nell'impossibilità di pagare.
I ristretti tempi concessi per proporre la querela sono sospesi dall'ignoranza oggettiva, vale a dire che potresti aver tardato perché inizialmente lo ritenevi un credito semplice e successivamente sei venuto a conoscenza dei comportamenti che ti hanno convinto del dolo.
Fin quì la teoria, poi l'onere della prova è tutt'altra faccenda ma se costui fosse rinviato a giudizio spenderebbe comunque un bel po' per difendersi e dovrebbe mettere in conto comunque l'eventualità della condanna, anche se abbastanza remota.
Per esperienza personale so che quando hanno notizia della querela le persone pagano, se sanno che i soldi sono dovuti. Il vantaggio di questo sistema è che è gratis, lo svantaggio che il risultato dipende dall'ingenuità della persona coinvolta perché se se ne frega molto probabilmente non succede nulla. Infine se proponi querela puoi informare il querelato e sperare che ti offra la sua disponibilità a pagare per indurti a ritirarla, se invece colui che ha querelato chiede un pagamento per ritirarla potrebbe in questo modo compiere una estorsione.
 
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