Sodli prestati e mai restituiti

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A differenza del buon Lore6, che mi conferma ancora una volta di essere un legale, per il modo dotto in cui si muove in tematiche come queste, io sarei per continuare a seguire in via diplomatica il tentativo di riavere la somma da te prestata.
Lascerei sicuramente perdere la via giudiziaria, per l'alto costo, i tempi e per come vanno le cose nelle aule della giustizia.
Non vince mai la ragione, solo le balle più enfatizzanti, che gli avvocati di mestiere sanno meglio presentare.
Non mi sognerei nemmeno di intraprendere azioni coercitive, che ben mai sappiamo a che cosa portano.
Entrambe le cose porterebbero di fatto ad un totale IRRIGIDIMENTO del tuo "amico" tale da estraniarlo nel modo più completo a restituirti il denaro dovutoti, per sopraggiunte tue "discutibili" iniziative.
Cercherei invece il dialogo, offrendoti magari di dilazionare nel tempo il rientro del debito, in base alle disponibilità del soggetto.
Non sto proponendoti di rinunciare a priori, capiscimi, quanto non avventurarti con azioni che oltre a rompere un "rapporto", molto verrebbero a costarti in stress e tensione.
In ogni caso, non lasciarti impietosire da eventuali sue future richieste.
Capita a tutti sbagliare una volta.... la seconda solo ad una categoria di persone.
 
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Io proverei a chiederli al governo.
Hanno trovato cinque miliardii per i buchi di montepaschi, cosa saranno mai millecinquecentoeuri.
 
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Io proverei a chiederli al governo.
Hanno trovato cinque miliardii per i buchi di montepaschi, cosa saranno mai millecinquecentoeuri.
:lol: :lol: :lol:
Ed io che ancora possiedo il titolo in portaglio?!?!?!?!. Sai quante trombate mi riuscirebbe fare, se solo il valore delle azioni tornasse dove le ho malauguratamente comprate????
Vedi MACHIVENUS non sei il solo a trovarti sotto, per aver posto fiducia nella persona (azienda) sbagliata :unknw:
 
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Perché ti avrebbe truffato? Non ti ha estorto dei soldi con la minaccia, ma te li ha chiesti in prestito in un momento di difficoltà ed è passato relativamente poco tempo. Avevate stabilito per iscritto una data entro la quale sarebbe stato tenuto a restituirti la cifra che tu gli prestato volontariamente, per caso? Gli hai domandato almeno se ha risolto i suoi problemi, prima di pretendere indietro l'intera cifra?

Ti do qualche dettaglio in più...
I soldi mi sono stati chiesti all'inizio di settembre con la promessa che mi sarebbero stati restituiti alla fine dello stesso...
Dopo due mesi di silenzio ricevo un'altra richiesta di denaro....dopo il mio ovvio rifiuto quattro mesi di ulteriore silenzio...
A questo punto mi decido ad intervenire in maniera pressante...risultato?...le solite scuse le solite ''palle''....che chi come me è caduto in questa spiacevole avventura ben conosce...

Perdonami Petra ma dalla tua ''ingenuità'' capisco che non ti sei mai trovata in una situazione del genere....altrimenti non daresti alla mia ''controparte'' così tanto credito...il suo ''modus operandi'' è il classico di chi ti vuole rifilare uan ''sola''...

Credimi il tutto è stressante e snervante...
Non è tanto un bisogno ''materiale''...ma più una sensazione di sconfitta ''umana''...
 
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le solite scuse le solite ''palle''
il suo ''modus operandi'' è il classico di chi ti vuole rifilare uan ''sola''
Il modus operandi dell'imbroglione purtroppo è grossomodo lo stesso della persona che ha davvero problemi perché anche quest'ultima agisce con un modo di fare sospetto, per imbarazzo. Solo tu puoi giudicare la situazione e capire se il denaro gli serviva per pagare un congaglio del gas o una rata del SUV.
Un amico mi racconta che ogni tanto mentre mangia un panino in pausa pranzo riceve la visita di un comune conoscente che gli domanda quindici euro in prestito per mangiare, perché mangia soltanto zuppa di pesce in trattoria. Ora io capisco che lasciare le persone alla fame è inumano ma con quindici euro ci si sfamano venti barboni veri.
 
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Ti do qualche dettaglio in più...
I soldi mi sono stati chiesti all'inizio di settembre con la promessa che mi sarebbero stati restituiti alla fine dello stesso...
Dopo due mesi di silenzio ricevo un'altra richiesta di denaro....dopo il mio ovvio rifiuto quattro mesi di ulteriore silenzio...
A questo punto mi decido ad intervenire in maniera pressante...risultato?...le solite scuse le solite ''palle''....che chi come me è caduto in questa spiacevole avventura ben conosce...

Perdonami Petra ma dalla tua ''ingenuità'' capisco che non ti sei mai trovata in una situazione del genere....altrimenti non daresti alla mia ''controparte'' così tanto credito...il suo ''modus operandi'' è il classico di chi ti vuole rifilare uan ''sola''...

Credimi il tutto è stressante e snervante...
Non è tanto un bisogno ''materiale''...ma più una sensazione di sconfitta ''umana''...

Veramente con questi dettagli la cosa è più chiara, ma per come l'avevi messa giù tu io non lo potevo certo sapere. Quando si spiega una situazione ad un estraneo è sempre bene specificare il tutto. Ad esempio non ho ancora ben capito se questa persona si trova effettivamente in difficoltà oppure no, perché la cosa cambia eccome. Magari quando te li ha chiesti poteva pensare di essere in grado di restituirteli e poi invece le cose non sono migliorate. Ci sono persone che effettivamente si trovano in uno stato di bisogno e si rivolgono ad amici o parenti per un aiuto, non ci trovo nulla di male né a chiederlo né ad offrirlo. In momenti diversi della mia vita io sono stata aiutata, e avendo apprezzato questo aiuto quando ne sono stata in grado ho aiutato a mia volta, anche senza che mi venisse esplicitamente chiesto. E non ho mai né rinfacciato, né chiesto indietro nulla. Ma non erano persone che volevano fregarmi, bensì persone effettivamente in difficoltà.
Nel caso di una persona che a tuo dire ha tirato fregarti, e tu ne sei certo, qui il problema non è discutere di quanto sia stronzo questo e se tu hai ragione o torto. Non siamo mica in un tribunale. Il problema qui è trovare la soluzione più intelligente. E qualsiasi persona mediamente intelligente ti direbbe che intraprendere un'azione legale sarebbe la cosa più stupida che puoi fare.
Il tuo scopo è dimostrare di avere ragione o di ottenere qualcosa? L'impulsività e la rabbia spesso non pagano, in nessun contesto. Secondo me ti stai addentrando in un mare di sentimenti vendicativi che non solo non ti faranno ottenere nulla, ma anzi nuoceranno moltissimo alla tua serenità.
 
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Terza stella a destra poi dritti sino al mattino
Veramente con questi dettagli la cosa è più chiara, ma per come l'avevi messa giù tu io non lo potevo certo sapere. Quando si spiega una situazione ad un estraneo è sempre bene specificare il tutto. Ad esempio non ho ancora ben capito se questa persona si trova effettivamente in difficoltà oppure no, perché la cosa cambia eccome. Magari quando te li ha chiesti poteva pensare di essere in grado di restituirteli e poi invece le cose non sono migliorate. Ci sono persone che effettivamente si trovano in uno stato di bisogno e si rivolgono ad amici o parenti per un aiuto, non ci trovo nulla di male né a chiederlo né ad offrirlo. In momenti diversi della mia vita io sono stata aiutata, e avendo apprezzato questo aiuto quando ne sono stata in grado ho aiutato a mia volta, anche senza che mi venisse esplicitamente chiesto. E non ho mai né rinfacciato, né chiesto indietro nulla. Ma non erano persone che volevano fregarmi, bensì persone effettivamente in difficoltà.
Nel caso di una persona che a tuo dire ha tirato fregarti, e tu ne sei certo, qui il problema non è discutere di quanto sia stronzo questo e se tu hai ragione o torto. Non siamo mica in un tribunale. Il problema qui è trovare la soluzione più intelligente. E qualsiasi persona mediamente intelligente ti direbbe che intraprendere un'azione legale sarebbe la cosa più stupida che puoi fare.
Il tuo scopo è dimostrare di avere ragione o di ottenere qualcosa? L'impulsività e la rabbia spesso non pagano, in nessun contesto. Secondo me ti stai addentrando in un mare di sentimenti vendicativi che non solo non ti faranno ottenere nulla, ma anzi nuoceranno moltissimo alla tua serenità.


E' un pensiero che avevo avuto anche io, ringrazio perciò Petra per averlo espresso,
E con Lei sono concorde sul fatto che forse è la conditio sine qua non,
Se ce li ha in qualche modo è coretto e giusto che ti restituisca il tuo denaro, ma se non li ha come fa
a restituirteli ? Ad esempio, se fosse senza lavoro, o altra fonte di reddito, la vedo dura.
L'unica cosa che penso tu possa fare è davvero cercare il dialogo con questa persona.
Hai mai provato a chiedergli il perchè del suo ritardo ?

Opi
 
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...Hai mai provato a chiedergli il perchè del suo ritardo ?

Si già chiesto....ma come ho già scritto in precedenza ogni volta trova una scusa per rinviare la restituzione...
Ora...come scritto da te e Petra potrebbe anche darsi che la ''controparte'' abbia enormi difficoltà ad adempiere al suo impegno ma mi chiedo...ed un gesto di buona volontà atto a farmi capire le sue buone intenzioni?
Per esempio....restituirmi anche solo una minima parte invece di ''scomparire'' in toto?

Ragazzi...e Ragazze...in questo periodo mi sono molto documentato sul web e storie come la mia ce ne sono parecchie...soldi prestati ad amici e parenti con le ''buone intenzioni'' da voi ''evocate'' ma mai restituiti...c'è da chiedersi il perchè noi ''buoni samaritani'' all'improvviso ci trasformiamo in lupi con la bava alla bocca...
Forse perchè il sentirsi traditi nella propria buona fede scatena in noi rabbia e frustrazione?...questo è il mio stato d'animo attuale...cosa significa ''truffare'' se non prendersi gioco della buona fede delle persone?
Grazie per i consigli...so che il mio comportamento e le mie intenzioni future sono influenzate più dal mio stato d'animo che dalla razionalità necessaria ma non ce la faccio ad essere ''bionista'' e giustificare chi (a mio parere) si sta prendendo gioco di me....
 
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Machiavenus, io presto continuamente cifre che vanno dai 200 ai 1000 euro a un carissimo collega di lavoro.

Certo il fatto di vederlo praticamente sempre mi tranquillizza sul fatto che prima o poi me li darà. Ci sono state volete dopo un mese me li ha restituiti e volte (come sta accadendo quest'ultima con una cifra di 800 euro) in cui sono già passati 6 mesi senza vedere il danaro.

La cosa importante in queste situazioni è mantenere la calma ed avere fiducia. La fiducia ripaga sempre.

Nella mia breve vita ho prestato soldi ha tante persone, poichè sono la classica formichina che risparmia e raramente spende, e solo in due casi non mi sono state restituite le somme prestate ( un totale di 1000 euro).
Con la calma si ottiene tutto però bisogna avere le spalle grosse per sopperire ad un eventuale perdita e sopratutto capire se chi hai di fronte è una persona fidata o se invece è un ciarlatano.
 
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nel sobborgo londinese di Walworth
''Non prestare mai soldi ad un amico...perderai i soldi e pure l'amico''

Mannaggia a me...se solo avessi ascolato questa massima...

Circa sei mesi fa ho prestato un'improtante somma di denaro ad un mio parente facendomi ''impietosire'' dalla sua ''presunta'' disperazione
Naturalmente il tutto (a sentir lui) mi sarebbe stato restituito in breve tempo
Ad oggi ancora niente...ho cominciato a ''pressare'' il debitore ma con innumerevoli ed improbabili scuse riesce sempre a sfuggire
Ora...più per orgoglio che per pratica ho preso in considerazione l'dea di rivolgermi ad un legale...leggendo sul web ho prove a sufficenza per dimostrare l'avvenuto prestito e la mancata restituzione....
Il problema è il costo per l'azione legale...a conti fatti mi rimarranno in mano le briciole....ma il mio ''maledetto'' orgoglio mi suggerisce di andare avanti stile ''caterpillar''

Voi siete mai incappati in una ''storiaccia'' del genere?...e se si come ne siete usciti?...sempre se ne siete usciti...beati voi :)
Parlane col tuo amico senti che intenzione ha per saldare il suo debito . Prova ad proporgli un PIANO DI RIENTRO BONARIO con rate mensili che stabilite assieme.

Hai qualcosa in mano che dimostra il tuo prestito col amico ?

Il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri [art. 2740 cod. civ.] ci sono però differenze fra teoria e pratica.

Per poter iniziare la riscossione dei crediti fra privati è necessario poter contare su un titolo esecutivo una attestazione che il credito esiste e che può essere riscosso

Il titolo esecutivo più comune per le esigenze praticheè il decreto ingiuntivo
 
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Versilia
Machiavenus, io presto continuamente cifre che vanno dai 200 ai 1000 euro a un carissimo collega di lavoro.

Certo il fatto di vederlo praticamente sempre mi tranquillizza sul fatto che prima o poi me li darà. Ci sono state volete dopo un mese me li ha restituiti e volte (come sta accadendo quest'ultima con una cifra di 800 euro) in cui sono già passati 6 mesi senza vedere il danaro.

La cosa importante in queste situazioni è mantenere la calma ed avere fiducia. La fiducia ripaga sempre.

Nella mia breve vita ho prestato soldi ha tante persone, poichè sono la classica formichina che risparmia e raramente spende, e solo in due casi non mi sono state restituite le somme prestate ( un totale di 1000 euro).
Con la calma si ottiene tutto però bisogna avere le spalle grosse per sopperire ad un eventuale perdita e sopratutto capire se chi hai di fronte è una persona fidata o se invece è un ciarlatano.

Sembra la mia descrizione.
Ps comunque il collega visto che è un collega significa che ha un lavoro ed uno stipendio quindi non dovresti avere problemi a meno che non abbia casini tali (separazioni, debiti) per cui lo stipendio non gli basta.
Poi è vero bisogna vedere anche a chi si prestano. Se si tratta di una persona in difficoltà ma comunque una persona seria e corretta che per sua indole farà tutto il possibile per restituirli non appena potrà non vedo perché non farlo. Un giorno potrei averne bisogno io e sarebbe brutto ritrovarsi dei rifiuti.
Mi è molto dispiaciuto ma non ho potuto fare altrimenti non prestarli ad un ex collega che è si in grave difficoltà ma solo per un semplice motivo: ha la moglie spendacciona ai limiti dell'assurdo. Lui era di famiglia molto benestante (patrimonio interamente mangiato da lei nel giro di nemmeno 20 anni) e comunque lui ha una buona pensione e lei un buono stipendio. E la casa all'asta. Prestarglieli o buttarli nella fornace di un vulcano sarebbe stata la stessa cosa.
 
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Per esempio....restituirmi anche solo una minima parte invece di ''scomparire'' in toto?
Non voglio prendere le difese tue o del debitore, non vi conosco e non posso sapere come stanno le cose, cerco solo di darti un consiglio, aiutarti magari a vedere dei particolari a cui potresti non aver badato perché sei coinvolto anche emotivamente.
Finora non ero entrato nel merito della buona o cattiva fede perché mi ero fidato della tua sensazione. Se credi che sia in cattiva fede tu che conosci più elementi lo saprai ma le ultime cose che hai scritto mi fanno pensare all'eventualità che tu li abbia giudicati frettolosamente.
Una persona che sta faticando a tirare avanti, che ha entrate correnti insufficienti per le spese correnti, non potrà fare un rientro parziale o rateizzato se non "imbrogliando" un altro.
Come avevo già detto, una persona in reale difficoltà economica grave si comporta esattamente come un ladro, perché si vergogna come un ladro (come dovrebbe vergognarsi un ladro, ché ormai i ladri non si vergognano più), E quando lo chiami per chiedergli se pensa di poterti restituire qualcosa il mese prossimo si sente braccato, sa di non poterti rispondere che è messo peggio di prima e ti butta il telefono in faccia.
Il problema è che le persone che si riducono in questo modo per cause esterne imprevedibili e involontarie si sentono e sono oggettivamente nelle stesse condizioni di quelle che vivono al di sopra delle proprie possibilità con i soldi altrui. Potremmo dire che sono tutte in cattiva fede ma nel primo caso sono ampiamente scusabili.
Io ti consiglio di giudicare gli elementi oggettivi di cui disponi senza badare a quello che ti dice il tuo debitore o ai suoi comportamenti.
Costui che vita fa, che automobile ha, che casa ha? Sei mai stato in casa sua all'ora di pranzo? Lo hai mai incontrato al supermercato? Aveva sei chili di pasta nel carrello o le fiorentine da quindici euro che mi piacciono tanto e non mangio mai? Fuma? Il fumo è una dipendenza ma è costosa, siccome è anche nocivo faglielo notare senza pietà e lo aiuterai.
La sua è una crisi finanziaria o economica strutturale? Rinuncia a tutto ma non gli bastano oppure non sa fare sacrifici? Insomma devi sapere che vita fa, se stai chiedendo soldi ad un frate stai facendo una fatica inutile.
Esaminandolo meglio capirai che un problema lo ha veramente. Nessuno si comporta così per divertimento. Poi potrai decidere che il suo problema è non saper vivere secondo le sue possibilità e allora lo tartasserai. Oppure potresti scoprire che gli è capitato un qualche evento sfortunato colossale e magari potresti consigliarlo, in fondo ti conviene i soldi suoi sono i tuoi adesso. Ma prima devi capire che cos'ha e se ci marcia.
 
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Trattandosi di parente, credo che una buona soluzione possa essere quella di rendere pubblica la cosa "in famiglia"... mi pare di aver letto in qualche post, il fatto che dell'accaduto nessuno sa niente fra i famigliari...
ecco: rendilo pubblico... spesso la vergogna supera l'ego che questo tipo di persone possono avere... la cosa può creare un putiferio?? Fregatene...
ovviamente, previa verifica dell'effettiva possibilità di restituzione... perche se questa persona non ne ha, non ne ha...
 
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Bertold

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"Non prestare mai soldi ad un amico...perderai i soldi e pure l'amico'' ... parole sacrosante, ma per fortuna i miei pochi amici veri non mi hanno mai messo alla prova; i parenti ed i conoscenti nemmeno li considero e, non nascondendolo, non ho mai dato loro adito a queste richieste.

Concordo con le soluzioni prospettate... tre sono le strade per cercare di rivalersi, più perché dà fastidio la cosa, che per una reale speranza di ottenere ristoro.

La via legale comporta tempi e costi e magari poi si arena comunque difronte alla insolvenza del debitore, quella basata sulle minacce per sostenerla bisogna essere un certo tipo di personaggio ed allora funziona piu di ogni altra.... ma in caso contrario meglio non recitare questi ruoli se poi non li si possono reggere ed in ultimo quella di chiedere insistentemente, anche presso l'ambiente familiare del debitore, ma tanto se non c'è' disponibilità si corre solo il rischio di perderci del tempo, facendosi pure prendere in giro con varie scuse di circostanza.

So di persone che non onorano debiti contratti con amici e parenti, dicendo che non ne hanno la possibilità e poi girano con auto di lusso sempre nuove, vanno in vacanza e sono ogni sera tutti acchittati a cena fuori. Ma poi nulla è intestato a loro personalmente, su cui potersi eventualmente rivalere.

Non proponendo valide soluzioni alternative, mi limito ad un'amara considerazione... doverosa in questi casi, comunque parlando in generale: quando si concede un prestito personale in denaro ad una persona, le si conferisce anche la propria fiducia... confidando nella sua restituzione secondo i termini pattuiti, atto minimo e doveroso di gratitudine, non solo per il cosiddetto "diritto positivo", ma anche e soprattutto per le leggi naturali che regolano il corretto comportarsi tra le persone.

Quando si sbaglia a dare la propria fiducia ad una persona, la vita presenta sempre un conto da pagare... in questo caso nemmeno troppo salato, a parte l'amarezza della disillusione.

Ed i conti che presenta la vita vanno sempre puntualmente pagati... almeno per quelli non occorrono giudici, né tribunali, ahimè.
 
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MACHIVENUS hai qualcosa in mano che dimostra il prestito ?

Ho la copia dell'assegno che gli ho fatto...rilasciata dalla banca e firmata dalla persona che l'ha incassato
In più ho la stampata dei messaggi dove la ''controparte'' ammette di avere un debito verso di me
 
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Grazie di cuore Bertold....bellissimo post....
Hai perfettamente centrato il nocciolo della questione....almeno per quanto mi riguarda....non si tratta solo di una questione materiale...è più dal punto di vista morale che fa male...e le ragioni le esponi in maniera impeccabile qui...

...Non proponendo valide soluzioni alternative, mi limito ad un'amara considerazione... doverosa in questi casi, comunque parlando in generale: quando si concede un prestito personale in denaro ad una persona, le si conferisce anche la propria fiducia... confidando nella sua restituzione secondo i termini pattuiti, atto minimo e doveroso di gratitudine, non solo per il cosiddetto "diritto positivo", ma anche e soprattutto per le leggi naturali che regolano il corretto comportarsi tra le persone.

Quando si sbaglia a dare la propria fiducia ad una persona, la vita presenta sempre un conto da pagare... in questo caso nemmeno troppo salato, a parte l'amarezza della disillusione.

Ed i conti che presenta la vita vanno sempre puntualmente pagati... almeno per quelli non occorrono giudici, né tribunali, ahimè.

Qualcuno ha scritto che il mio comportamento è più dettato dal sentimento di vendetta che dalla ragione e dalla razionalità necessarie...è vero...lo ammetto..scusatemi se delego qualcun'altro a spiegarne le ragioni ma i miei limiti non mi permettono di scrivere post come quello di Bertold...per questo lo cito e lo ringrazio per aver messo in parole i miei sentimenti....
 
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Ho la copia dell'assegno che gli ho fatto...rilasciata dalla banca e firmata dalla persona che l'ha incassato
In più ho la stampata dei messaggi dove la ''controparte'' ammette di avere un debito verso di me
Bene prima offrigli un accordo BONARIO, con un piano di rientro con rate mensili. Andrebbe bene anche se sono concordate assieme in base alle sue esigenze economiche.
Se non acetta avvisalo che intendi procedere con un decreto ingiuntivo. Forse lo sbolocchi e comincia a pagarti.

Gli fai notare che
Il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri [art. 2740 cod. civ.]

Per poter iniziare la riscossione dei crediti fra privati è necessario poter contare su un titolo esecutivo una attestazione che il credito esiste e che può essere riscosso
 
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Bertold

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Capisco il tuo stato d'animo... anche a me talora è capitato di essere stato disilluso da chi credevo leale. Non avendoti prospettato soluzioni tecnicamente utili, mi ha fatto piacere condividere con te le conclusioni cui sono addivenuto, nella loro amarezza.
 
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