Sono al capolinea?

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Egregi colleghi…

Penso di essere arrivato al capolinea della vita… no, non sono malato terminale (per ora, non ho, o almeno non credo di avere un cancarazzo), ma mi sento svuotato, senza più scopi, senza obiettivi da raggiungere, senza stimoli che mi tengano “vivo”.

Ho una certa età e quello che potevo/“dovevo” fare nella vita credo di averlo fatto… potrei dire “I did it my way”…

Sposato da 37 anni e prole ormai autosufficiente, moglie con la quale il sesso è un lontano ricordo, per questo mi sono dato al puttanesimo, ma è un bel po’ che diserto i postriboli, di conseguenza non recensisco quasi più… e nemmeno entro spesso nella board, non ho più stimoli.

Devo ammettere che ormai non passa quasi giorno che non mi passi per l’anticamera del cervello la voglia di liberare il mondo dalla mia presenza… che ci sto a fare ormai qui?

Qualche anno fa almeno ogni tanto riuscivo a fare un viaggetto anche da solo e “staccavo” dalla routine quotidiana, ma adesso, complice sopratutto la carenza di lavoro (turismo) non posso fare nemmeno quello…

Andare a pay?… una volta pensavo fosse una piccola fuga dalla realtà, ma le ultime volte mi hanno lasciato esattamente nulla, nulla di nulla… solo tristezza…

Credo mi manchi, come a moltissimi altri suppongo, il “brivido” della passata gioventù… parlo del sentirsi innamorati, trasportati verso un’altra persona, nel mio caso donna, essendo etero, ma per un gay potrebbe essere un uomo, non importa, l’importante è la sensazione di vitalità che ti dà.

E’ quello che infatti provai circa due anni e mezzo or sono, quando per scherzo quasi, conobbi una donna che nemmeno cercai in realtà, in altra board completamente diversa da questa, prima chiedendomi lei l‘ “amicizia” e poi dandomi il cellulare… io non feci nulla, fece tutto lei praticamente… ovviamente c’incontrammo, ecc. ecc. ma si rivelò uno sbaglio per me, avendo qualche paranoia che m’impedì una relazione “sana” diciamo… finì presto, ma in quei sei mesi rinacqui, ero vivo… avevo uno scopo, una ragione di esistere.

Ora sono quel che gli anglofoni chiamano “a dead man walking”… vita piatta, ripetitiva, insulsa… che ci sto a fare?
Aspetto qualche tumorazzo, perché o è quello o un bell’infarto che mi si porteranno in tomba?

Oppure vegeto, praticamente, senza senso fino, appunto, alla morte?… a che scopo?… la mia cosiddetta “missione” è finita… mission accomplished!

Lo so, direte, crisi di mezza (facciamo tre quarti) età… depressione galoppante (e per fortuna, o sfortuna, assumo antidepressivi)… non lo so, so solo che sono stanco, senza più voglia di fare, di stare in vita, ma sono anche così pavido che non so se e quando troverei il coraggio di farla finita… nel frattempo mi sto abituando all’idea della morte e che forse la “miglior vita” esista veramente…

Vabbè, dovevo sfogarmi con qualcuno e ovviamente nn poteva essere mia moglie o i figli e nemmeno ho amici… uno si, ma nn in grado di capirmi, così forse tra voi qualcuno che si riconosca nella mia situazione c’è e comprenda il senso del pippone di cui sopra.

Grazie dell’attenzione

M.
 
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Carissimo Nuit, il tuo non è il capolinea, ma solo una delle tante fermate di quel benedetto treno. D'altronde ci si stanca anche a viaggiare no? E vale la pena ogni tanto di scendere dal treno, tanto ne passeranno molti altri. Quando avrai voglia di prenderne uno, sali senza preoccuparti di avere il biglietto e mettiti di fianco a qualche viaggiatore dall'aria gentile e simpatica!
 
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furlan76

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Hai bisogno di più Arnold nella tua vita.
Non pensare alla vita degli altri ma ai tuoi successi. Quando vuoi, rimorchi ancora 😄
 
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Caro Marco, mi spiace per questo tuo stato d'animo, è chiaro che la soluzione a questo tuo problema non la puoi trovare nel mondo balordo (dal Vangelo secondo il Pomelli).
Le peripatetiche e punterforum possono essere una distrazione ma difficilmente una soluzione.

Hai un vitale bisogno di essere ascoltato e da un professionista per andare a fondo e capire cosa fare per eliminare questi brutti pensieri che spesso ad una certa età ahimè si possono palesare.
 
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Egregi colleghi…

Penso di essere arrivato al capolinea della vita… no, non sono malato terminale (per ora, non ho, o almeno non credo di avere un cancarazzo), ma mi sento svuotato, senza più scopi, senza obiettivi da raggiungere, senza stimoli che mi tengano “vivo”.

Non ti ho mai trovato granché simpatico né obiettivo, ma una richiesta di aiuto si ascolta e si accoglie perfino in mare aperto.
Dunque, procediamo.

Ho una certa età e quello che potevo/“dovevo” fare nella vita credo di averlo fatto… potrei dire “I did it my way”…
Il che dovrebbe essere motivo di soddisfazione, non di smarrimento.


Sposato da 37 anni e prole ormai autosufficiente, moglie con la quale il sesso è un lontano ricordo, per questo mi sono dato al puttanesimo, ma è un bel po’ che diserto i postriboli, di conseguenza non recensisco quasi più… e nemmeno entro spesso nella board, non ho più stimoli.

La noia si annida ovunque: famiglie e forum di puttanieri non fanno eccezione.

Devo ammettere che ormai non passa quasi giorno che non mi passi per l’anticamera del cervello la voglia di liberare il mondo dalla mia presenza… che ci sto a fare ormai qui?

Ci stai a fare quel che facciamo tutti: tiriamo avanti come possiamo, con i nostri difetti e i nostri pregi, le nostre insicurezza e le nostre spavalderie.
Tiri avanti prendendo quel che c'è di buono, e limiti ciò che c'è di negativo.
Vedrai che così facendo già hai la giornata piena, fidati.


Qualche anno fa almeno ogni tanto riuscivo a fare un viaggetto anche da solo e “staccavo” dalla routine quotidiana, ma adesso, complice sopratutto la carenza di lavoro (turismo) non posso fare nemmeno quello…

La crisi e la pandemia hanno colpito ovunque.
Sei in buona compagnia, in giro troverai molti che hanno fatto o devono fare rinunzie.
Tra qualche tempo le cose miglioreranno, e rifarai i tuoi viaggi.

Andare a pay?… una volta pensavo fosse una piccola fuga dalla realtà, ma le ultime volte mi hanno lasciato esattamente nulla, nulla di nulla… solo tristezza…

Se frequenti pay negative e pesanti non ti daranno alcun giovamento.
Trovare quelle brave e calme non è facile, ma ci si riesce.
Il più è cercarle, con pazienza.
Alla fine saltano fuori.


Credo mi manchi, come a moltissimi altri suppongo, il “brivido” della passata gioventù… parlo del sentirsi innamorati, trasportati verso un’altra persona, nel mio caso donna, essendo etero, ma per un gay potrebbe essere un uomo, non importa, l’importante è la sensazione di vitalità che ti dà.

Ossignùr. Oh, mon dieu.
Mi sembri pervaso da pensieri femminili: le rimembranze sull'innamoramento giovanile le sento infatti esporre da donne, e spesso non dalle più sveglie tra di esse.
Il passato è passato, l'età ti porta in dote molta esperienza: esperienza che, se usata bene, è un vero toccasana.
Specie per cogliere i vantaggi che ci sono nel non dovere vivere come un ragazzetto incerto e manipolabile.


E’ quello che infatti provai circa due anni e mezzo or sono, quando per scherzo quasi, conobbi una donna che nemmeno cercai in realtà, in altra board completamente diversa da questa, prima chiedendomi lei l‘ “amicizia” e poi dandomi il cellulare… io non feci nulla, fece tutto lei praticamente… ovviamente c’incontrammo, ecc. ecc. ma si rivelò uno sbaglio per me, avendo qualche paranoia che m’impedì una relazione “sana” diciamo… finì presto, ma in quei sei mesi rinacqui, ero vivo… avevo uno scopo, una ragione di esistere.

Secondo me di motivi per esistere ne esistono di migliori: il vivere secondo la tua decisione e secondo le tue scelte, e non secondo i voleri della prima tipa incontrata su internet.
Anche per questo il frequentare escort e pay costituisce una palestra: ti insegna a cogliere il meglio e ad evitare le persone pedanti.

Ora sono quel che gli anglofoni chiamano “a dead man walking”… vita piatta, ripetitiva, insulsa… che ci sto a fare?
Aspetto qualche tumorazzo, perché o è quello o un bell’infarto che mi si porteranno in tomba?

No.
Vivi proseguendo la tua attività lavorativa, che presto ripartirà e ti darà le soddisfazioni che probabilmente ti ha dato finora.
'Sto tono da funerale anticipato vedi di evitarlo, e già camperai meglio.



Oppure vegeto, praticamente, senza senso fino, appunto, alla morte?… a che scopo?… la mia cosiddetta “missione” è finita… mission accomplished!

Non vegeti: vivi, come ti ho scritto sopra.
E basta con 'sti termini come vegetare e tumorazzo.
Portano pure sfiga, tra l'altro.


Lo so, direte, crisi di mezza (facciamo tre quarti) età… depressione galoppante (e per fortuna, o sfortuna, assumo antidepressivi)…

Ecco, direi che devi fare una lunga chiacchierata con il professionista che te li ha prescritti, descrivendogli tutti questi aspetti i quali - lo dico da semplice lettore - sembrano in tutto e per tutto effetti collaterali da sovradosaggio.
Direi che se chiami il dottore domani mattina stessa fai bene.
Direi che se lo chiami alle 09.00 in punto e ti fai dare un appuntamento entro 48 ore è ancora meglio.
Direi che se nell'attesa dell'appuntamento ti fai una camminata a passo regolare di un'ora al giorno, respirando profondamente senza correre, e bevi molta acqua pisciando spesso in modo da eliminare in fretta le scorie perniciose dei farmaci, è addirittura ottimo.


non lo so, so solo che sono stanco, senza più voglia di fare, di stare in vita, ma sono anche così pavido che non so se e quando troverei il coraggio di farla finita… nel frattempo mi sto abituando all’idea della morte e che forse la “miglior vita” esista veramente…
Sembrano proprio altri effetti collaterali, dei quali parlerai con il professionista che ti ha prescritto i farmaci.
Ti ORDINO di fare la telefonata al professionista entro domani mattina alle 09.00.
E nel frattempo non voglio più leggere che scrivi cose del genere.
Intesi?

Vabbè, dovevo sfogarmi con qualcuno e ovviamente nn poteva essere mia moglie o i figli e nemmeno ho amici… uno si, ma nn in grado di capirmi, così forse tra voi qualcuno che si riconosca nella mia situazione c’è e comprenda il senso del pippone di cui sopra.

Non è un pippone, ma una normale richiesta di aiuto.
Ti ho detto come provare ad affrontare il problema, con modalità ed orari da rispettare.
Ora esegui, e non stare qui a piagnucolare.
Questo è UN ORDINE.
Cazzo.

Grazie dell’attenzione

M.
Prego. Se non trovi il professionista al telefono, ti rechi personalmente al suo studio e lo aspetti lì, non importa quanto dura l'attesa.
Io in circostanze del genere non accetto risposte evasive o dilatorie da un professionista che segue un caso: dunque ti ORDINO di non accettarle nemmeno tu.
Stai in gamba.
 
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Due anni fa, prima del lockdown, anch'io la pensavo così: moglie con problemi fisici cronici, inizio della cassa integrazione con successivo minor introito finanziario e pessimismo presente in ogni momento della giornata. Ogni tanto guardavo qualche porno, mi facevo qualche illusione poi andavo a dormire e mi svegliavo peggio, in un loop che stava diventando l'anticamera della depressione.
Poi un giorno, ricevo una telefonata da un amico d'infanzia, mi comunica la dipartita di un comune amico, causa covid; parlando del più e del meno mi invita a unirmi a varie "reunion" del vecchio (in ogni senso) gruppo di amici. Vi rinuncio spiegando i miei vari casini, di cui in parte era già al corrente, e mi dice:"sei una brava persona, ti dedichi alla casa, alla famiglia, non hai vizi, non vai a puttane..."
Ecco, in quel preciso momento si è accesa una lampadina, sarei andato in terapia, per l'esattezza in "figoterapia", prima con i centri massaggi cinesi, poi con un loft cinese e alla fine con la scoperta delle ragazze dell'est europa nei vari loft.
Per me è stata la scoperta dell'America, tutto quello che avevo tenuto dentro fino a quel momento, ha avuto libero sfogo, tipo tappo di champagne.
Non so quanto durerà questo stato di grazia, (ne ho quasi 60), ma ho intenzione di rivolgermi a "Big Pharma" per aiutini e quant'altro per farlo durare il più a lungo possibile.
Siamo vecchi, sì, e chissenefrega viviamo alla giornata e scopiamo, fin quando non finiremo su una sedia a rotelle e la badante giovane con due belle tette e un bel culo ci cambierà il pannolone e si troverà davanti al naso un alzabandiera degno di un trentenne e in quel caso cominceremo a cantare "Forever young"...
 
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Egregi colleghi…

Penso di essere arrivato al capolinea della vita… no, non sono malato terminale (per ora, non ho, o almeno non credo di avere un cancarazzo), ma mi sento svuotato, senza più scopi, senza obiettivi da raggiungere, senza stimoli che mi tengano “vivo”.

Ho una certa età e quello che potevo/“dovevo” fare nella vita credo di averlo fatto… potrei dire “I did it my way”…

Sposato da 37 anni e prole ormai autosufficiente, moglie con la quale il sesso è un lontano ricordo, per questo mi sono dato al puttanesimo, ma è un bel po’ che diserto i postriboli, di conseguenza non recensisco quasi più… e nemmeno entro spesso nella board, non ho più stimoli.

Devo ammettere che ormai non passa quasi giorno che non mi passi per l’anticamera del cervello la voglia di liberare il mondo dalla mia presenza… che ci sto a fare ormai qui?

Qualche anno fa almeno ogni tanto riuscivo a fare un viaggetto anche da solo e “staccavo” dalla routine quotidiana, ma adesso, complice sopratutto la carenza di lavoro (turismo) non posso fare nemmeno quello…

Andare a pay?… una volta pensavo fosse una piccola fuga dalla realtà, ma le ultime volte mi hanno lasciato esattamente nulla, nulla di nulla… solo tristezza…

Credo mi manchi, come a moltissimi altri suppongo, il “brivido” della passata gioventù… parlo del sentirsi innamorati, trasportati verso un’altra persona, nel mio caso donna, essendo etero, ma per un gay potrebbe essere un uomo, non importa, l’importante è la sensazione di vitalità che ti dà.

E’ quello che infatti provai circa due anni e mezzo or sono, quando per scherzo quasi, conobbi una donna che nemmeno cercai in realtà, in altra board completamente diversa da questa, prima chiedendomi lei l‘ “amicizia” e poi dandomi il cellulare… io non feci nulla, fece tutto lei praticamente… ovviamente c’incontrammo, ecc. ecc. ma si rivelò uno sbaglio per me, avendo qualche paranoia che m’impedì una relazione “sana” diciamo… finì presto, ma in quei sei mesi rinacqui, ero vivo… avevo uno scopo, una ragione di esistere.

Ora sono quel che gli anglofoni chiamano “a dead man walking”… vita piatta, ripetitiva, insulsa… che ci sto a fare?
Aspetto qualche tumorazzo, perché o è quello o un bell’infarto che mi si porteranno in tomba?

Oppure vegeto, praticamente, senza senso fino, appunto, alla morte?… a che scopo?… la mia cosiddetta “missione” è finita… mission accomplished!

Lo so, direte, crisi di mezza (facciamo tre quarti) età… depressione galoppante (e per fortuna, o sfortuna, assumo antidepressivi)… non lo so, so solo che sono stanco, senza più voglia di fare, di stare in vita, ma sono anche così pavido che non so se e quando troverei il coraggio di farla finita… nel frattempo mi sto abituando all’idea della morte e che forse la “miglior vita” esista veramente…

Vabbè, dovevo sfogarmi con qualcuno e ovviamente nn poteva essere mia moglie o i figli e nemmeno ho amici… uno si, ma nn in grado di capirmi, così forse tra voi qualcuno che si riconosca nella mia situazione c’è e comprenda il senso del pippone di cui sopra.

Grazie dell’attenzione

M.

Buonasera,
oggi sono troppo stanco, e forse un pochino triste (visto che sono stato tutto il giorno in un ospedale pediatrico), per dare un consiglio ad una persona più saggia di me.

Voglio lasciarti una semplice immagine, un dato di fatto per cui vale la pena sorridere, vivere ed evadere:

85ua780hc5-idea-regalo-vaccata-erotica_b.jpg


Magari in un Fkk, dove potrai assaporare con calma il piacere del tuo tempo, e che vale il pene...ehm, la pena...vivere il più a lungo possibile.
 
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....Lafayette....speriamo che il tipo ti ascolti, gli hai dato dei saggi consigli, brutta bestia la depressione, se ti rivolgi da uno bravo, te la cavi, la vita specialmente con gli anni che passano va vissuta alla grande!!!!
 
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Emilia + Resto del mondo (dipende dove mi trovo)
Certamente il periodo non aiuta, anzi direi il contrario, comunque da quello che hanno scritto il colleghi nei post sopra, direi che puoi avere occasioni di spunto per guardare al domani, che ci auguriamo tutti sia in discesa. Chiudo con una battuta, non conosco la tua età, ma dagli anni di matrimonio potresti essere già in pensione o esserne prossimo. Non vorrai mica regalare all’INPS tutti i contributi che hai pagato in questi anni? 😂😂😂😂😂
 
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Grazie dei consigli a tutti...

Diciamo che analizzandomi accuratamente, sto ultimamente evincendo che la causa di questa debacle psicologica sia proprio dovuta probabilmente più alla mancanza di lavoro che altro, perchè sono sempre stato abituato a lavorare e adesso che ho un calo di oltre il 70% mi abbatte psicologicamente.

E c'è anche lo spettro della pensione, che se non ne sarò costretto, non ci andrò mai, che contribuisce allo sconforto... non esiste di vedermi al bar - che nemmeno frequento e mai frequentato - a giocare a carte, oppure al bocciodromo a buttar giù birilli... quello mai, la cosa che mi ha sempre tenuto "vispo" è stato il lavoro e, all'epoca, la famiglia ovviamente.

E' vero che la pandemia ne ha mietute parecchie di vittime, e non solo in terapia intensiva, ma proprio psicologicamente, grazie anche ai nostri fantastici governanti che ci hanno aiutato aprendo l'ombrello quando c'era il sole e chiudendolo appena pioveva... è facile fare i fenomeni quando succeda quel che succeda, i loro lauti stipendi non li tocca nessuno.

Posso dire che in effetti il mio lavoro che mi porta a viaggiare, anche se raramente all'estero, è una sorta di valvola di sfogo, una sorta di fuga dalla realtà, fuga dalle menate casalinghe che ormai mi hanno saturato... negli anni, e forse l'ho già detto in altri post, mi sono reso conto che non ero/sono fatto per la "famiglia", sono purtroppo parecchio individualista, egoista per molti versi, ma ormai è andata così, tasti rewind non ne esistono.

Caro Lafayette, grazie dei consigli, ma di psicoterapeuti ne ho girati parecchi illo tempore, ma adesso le finanze non me lo consentono... e poi la miglior terapia è/dovrebbe essere, l'auto convinzione che c'è sempre chi sta peggio di te e che se finora ho vissuto diciamo abbastanza bene, dovrei solo ringraziare, ma abituarsi al meglio si fa presto, non così viceversa.

Sempre stato fondamentalmente pessimista e questo non mi ha certo aiutato, però trovavo sfogo nel lavoro, come detto, e adesso mi sembra di toccare il fondo... l'inattività mi uccide, metaforicamente parlando.

Certo, ci sono attività ludiche che non comportano esborsi, passeggiate, lavoretti casalinghi (che odio) e così via, ma se qualcuno c'è passato, sa bene che il depresso non ha lo stimolo giusto per andare a camminare, lavorare... si lascia andare, ed è quello che sta succedendo.

Teniamo duro e speriamo si risollevi economia e lavoro di conseguenza, sebbene anche per quest'anno la vedo dura...
 
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Certamente il periodo non aiuta, anzi direi il contrario, comunque da quello che hanno scritto il colleghi nei post sopra, direi che puoi avere occasioni di spunto per guardare al domani, che ci auguriamo tutti sia in discesa. Chiudo con una battuta, non conosco la tua età, ma dagli anni di matrimonio potresti essere già in pensione o esserne prossimo. Non vorrai mica regalare all’INPS tutti i contributi che hai pagato in questi anni? 😂😂😂😂😂
Certo che no... se li godrà in versione reversibilità la moglie... :)
 
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Caro Lafayette, grazie dei consigli, ma di psicoterapeuti ne ho girati parecchi illo tempore, ma adesso le finanze non me lo consentono... e poi la miglior terapia è/dovrebbe essere, l'auto convinzione che c'è sempre chi sta peggio di te e che se finora ho vissuto diciamo abbastanza bene, dovrei solo ringraziare, ma abituarsi al meglio si fa presto, non così viceversa.

Vedo che non hai capito un beneamato accidente di niente.
I miei non sono consigli: sono ORDINI.
Se non li esegui manchi di rispetto prima di tutto a te stesso, che continui in questo stato di piagnucolio utile solo a farti peggiorare.
Se ti avessi davanti ti avrei già preso per un orecchio e condotto a calci in culo da chi ti ha prescritto i farmaci: perché è chiaro che qualcuno te li ha prescritti, non li hai certo avuti in premio con la tessera del supermercato.
Non posso tollerare gente che divaga quando deve fare IMMEDIATAMENTE poche cose, tra l'altro semplici e chiare.
Vedi di svegliarti e mettiti in moto eseguendo subito ciò che ti ho ORDINATO, razza di lavativo che non sei altro.
 
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Concordo con il Marchese.
Butta al cesso quella merda che serve solo a farti sprofondare ancora di più.
Uno Zacapa XO e un Cohiba ti mettono molto più in pace con il mondo (A seconda dei gusti, altrimenti una cedrata Tassoni va bene uguale)
Cambia semplicemente prospettiva.
Prenditi una giornata per fare il turista nella tua città, osservala con gli occhi di uno che ci arriva per la prima volta, e ti accorgerai che esistono mille attività che puoi svolgere e che ti tengono mente e fisico impegnato.
La giornata goditela come Jep Gambardella nel film La grande bellezza: lentamente, quasi con indolenza, soffermandoti sui particolari che ti incuriosiscono.
Vedi il lato positivo: Hai toccato il fondo? Allora hai smesso di sprofondare, adesso datti la spinta per risalire!
 
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Egregi colleghi…

Penso di essere arrivato al capolinea della vita… no, non sono malato terminale (per ora, non ho, o almeno non credo di avere un cancarazzo), ma mi sento svuotato, senza più scopi, senza obiettivi da raggiungere, senza stimoli che mi tengano “vivo”.

Ho una certa età e quello che potevo/“dovevo” fare nella vita credo di averlo fatto… potrei dire “I did it my way”…

Sposato da 37 anni e prole ormai autosufficiente, moglie con la quale il sesso è un lontano ricordo, per questo mi sono dato al puttanesimo, ma è un bel po’ che diserto i postriboli, di conseguenza non recensisco quasi più… e nemmeno entro spesso nella board, non ho più stimoli.

Devo ammettere che ormai non passa quasi giorno che non mi passi per l’anticamera del cervello la voglia di liberare il mondo dalla mia presenza… che ci sto a fare ormai qui?

Qualche anno fa almeno ogni tanto riuscivo a fare un viaggetto anche da solo e “staccavo” dalla routine quotidiana, ma adesso, complice sopratutto la carenza di lavoro (turismo) non posso fare nemmeno quello…

Andare a pay?… una volta pensavo fosse una piccola fuga dalla realtà, ma le ultime volte mi hanno lasciato esattamente nulla, nulla di nulla… solo tristezza…

Credo mi manchi, come a moltissimi altri suppongo, il “brivido” della passata gioventù… parlo del sentirsi innamorati, trasportati verso un’altra persona, nel mio caso donna, essendo etero, ma per un gay potrebbe essere un uomo, non importa, l’importante è la sensazione di vitalità che ti dà.

E’ quello che infatti provai circa due anni e mezzo or sono, quando per scherzo quasi, conobbi una donna che nemmeno cercai in realtà, in altra board completamente diversa da questa, prima chiedendomi lei l‘ “amicizia” e poi dandomi il cellulare… io non feci nulla, fece tutto lei praticamente… ovviamente c’incontrammo, ecc. ecc. ma si rivelò uno sbaglio per me, avendo qualche paranoia che m’impedì una relazione “sana” diciamo… finì presto, ma in quei sei mesi rinacqui, ero vivo… avevo uno scopo, una ragione di esistere.

Ora sono quel che gli anglofoni chiamano “a dead man walking”… vita piatta, ripetitiva, insulsa… che ci sto a fare?
Aspetto qualche tumorazzo, perché o è quello o un bell’infarto che mi si porteranno in tomba?

Oppure vegeto, praticamente, senza senso fino, appunto, alla morte?… a che scopo?… la mia cosiddetta “missione” è finita… mission accomplished!

Lo so, direte, crisi di mezza (facciamo tre quarti) età… depressione galoppante (e per fortuna, o sfortuna, assumo antidepressivi)… non lo so, so solo che sono stanco, senza più voglia di fare, di stare in vita, ma sono anche così pavido che non so se e quando troverei il coraggio di farla finita… nel frattempo mi sto abituando all’idea della morte e che forse la “miglior vita” esista veramente…

Vabbè, dovevo sfogarmi con qualcuno e ovviamente nn poteva essere mia moglie o i figli e nemmeno ho amici… uno si, ma nn in grado di capirmi, così forse tra voi qualcuno che si riconosca nella mia situazione c’è e comprenda il senso del pippone di cui sopra.

Grazie dell’attenzione

M.
@Niut
Non disperarti, siamo in tanti come te.
Ti rispondo in tutta franchezza, perché penso che tanti si trovino nelle tue condizioni.
Quando arrivi a un certo punto della tua vita ti trovi a dover tirare necessariamente delle somme, e certe volte non ti senti più indispensabile, ed è questo che alla fine ci pesa di più.
Il mondo può proseguire tranquillamente anche senza di noi. 😞😞😞
C'è gente che ha lavorato a fondo e con gusto per tutta la vita, e quando lascia il lavoro entra in depressione, perché si sente inutile, ma soprattutto perché ha tempo per pensare, e la nostra vita è complicata, e piena di domande senza risposte, che cerchiamo ogni giorno di allontanare tuffandoci nel lavoro, nello sport, nello svago, nei viaggi e si, anche nel sesso.
Occorre continuamente stordirci per non pensare, ma alla fine le solite domande scomode riemergono.
Il segreto è crearsi sempre dei problemi da risolvere, e certe volte io saboto inconsciamente il mio lavoro e la mia vita per avere qualcosa di impellente a cui dedicarmi e non pensare ad altro. 🤣🤣🤣
Non pensare, dedicati anima e corpo al tuo sport preferito o a qualche hobby che ti piace particolarmente.
Con queste restrizioni ci hanno tolto anche il piacere di viaggiare, che era una delle cose che amavo di più, e questo ha influito molto anche sul mio morale e su quello delle persone vicino a me.
Ma si può continuare a sognare, non ci sono solo i viaggi, leggi, guarda film, fai escursioni in montagna, datti al volontariato, insomma colma la tua vita di interessi e ama le persone che ti stanno intorno, l'importante è non sedersi su sé stessi.
Il nostro corpo col tempo muta, e con lui anche la nostra mente, e il nostro stato d'animo, e dobbiamo di volta in volta adattarci alle nostre nuove condizioni, e accettarle, ma c'è sempre spazio per la felicità, bisogna solo saperla trovare dentro di noi, e, in genere, è nelle piccole cose, di ogni giorno, basta saperle apprezzare.
E te lo dice uno che è pessimista di nascita, e vede sempre il bicchiere implacabilmente mezzo vuoto.
Non sei solo @Niut, e vedi quanta gente ha risposto prontamente al tuo appello, tutti noi abbiamo problemi, ma i problemi si possono risolvere, e insieme si risolvono anche più facilmente.
 
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emilia romagna
@realmaxpower : ragazzi non scherziamo con i farmaci , non si possono dare consigli medici come quello di gettare via degli antidepressivi o azzardate ipotesi di sovradosaggio, io non sono un medico ma lavoro con i farmaci e qualcosa ne so , interrompere bruscamente una terapia antidpressiva può avere conseguenze micidiali e credo nessuno di voi abbia il desdierio di avere sulla coscienza un collega che, peraltro , sta già abbastamza male di suo . L'amico Niut ha chiesto aiuto e supporto , diamogli quello se vogliamo aiutarlo ma non sostituiamoci ai medici.

@Niut : la mia situazioni è piuttosto simile alla tua , per età e condizionme famigliare. Anch'io con il Covid ho quasi aqìnnullato tutti i viaggi di lavoro che prima erano frequenti e costituivano la mia valvola di sfogo e di sopravvivenza . Fortunatamente non conosco la depressione, sono un inguaribile ottimista (senza alcun merito perchè lo sono di natura) , come te ho spesso nostalgia dell'amore e degli innamoramenti di quando ero più giovane ma bisogna accettare i cambiamenti che arrivano con l'età e devo confessarti che sono grato che alla mia età non abbia più la voglia di innamorarmi sobbarcandomi tutto ciò che comporta una relazione clandestina come tante volte ho fatto in passato . Oggi quando vedo degli over 60 come me insieme a delle amanti , magari di 20 o 30 anni piu giovani , con la faccia da innamorati provo un senso di vera pena per loro.
Condivido il consiglio di @Lafayette di rivolgerti ad uno specialista se puoi anche se capisco che non sempre le finanza lo permettono , altrimenti tieni duro , credo che ormai siamo alle battute finali di questa pandemia e tra poco avremo più libertà di tornare alle nostre occupazioni e di conseguenza di svagarci un po. L'età matura ha i suoi lati belli, forse non sono abbastanza per contrastare i tanti lati brutti ma bisogna cercare di essere positivi . Con affetto .
 
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@realmaxpower : ragazzi non scherziamo con i farmaci , non si possono dare consigli medici come quello di gettare via degli antidepressivi o azzardate ipotesi di sovradosaggio, io non sono un medico ma lavoro con i farmaci e qualcosa ne so , interrompere bruscamente una terapia antidpressiva può avere conseguenze micidiali e credo nessuno di voi abbia il desdierio di avere sulla coscienza un collega che, peraltro , sta già abbastamza male di suo . L'amico Niut ha chiesto aiuto e supporto , diamogli quello se vogliamo aiutarlo ma non sostituiamoci ai medici.
Ti ringrazio per il tuo intervento perchè mi sono palesemente espresso malissimo.
Condividendo in toto il pensiero del Marchese non ho a mia volta sottolineato la imprescindibile urgenza di rivolgersi ad uno specialista, dandolo stupidamente per scontato.
 
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Grazie dei consigli a tutti...

Diciamo che analizzandomi accuratamente, sto ultimamente evincendo che la causa di questa debacle psicologica sia proprio dovuta probabilmente più alla mancanza di lavoro che altro, perchè sono sempre stato abituato a lavorare e adesso che ho un calo di oltre il 70% mi abbatte psicologicamente.

E c'è anche lo spettro della pensione, che se non ne sarò costretto, non ci andrò mai, che contribuisce allo sconforto... non esiste di vedermi al bar - che nemmeno frequento e mai frequentato - a giocare a carte, oppure al bocciodromo a buttar giù birilli... quello mai, la cosa che mi ha sempre tenuto "vispo" è stato il lavoro e, all'epoca, la famiglia ovviamente.

E' vero che la pandemia ne ha mietute parecchie di vittime, e non solo in terapia intensiva, ma proprio psicologicamente, grazie anche ai nostri fantastici governanti che ci hanno aiutato aprendo l'ombrello quando c'era il sole e chiudendolo appena pioveva... è facile fare i fenomeni quando succeda quel che succeda, i loro lauti stipendi non li tocca nessuno.

Posso dire che in effetti il mio lavoro che mi porta a viaggiare, anche se raramente all'estero, è una sorta di valvola di sfogo, una sorta di fuga dalla realtà, fuga dalle menate casalinghe che ormai mi hanno saturato... negli anni, e forse l'ho già detto in altri post, mi sono reso conto che non ero/sono fatto per la "famiglia", sono purtroppo parecchio individualista, egoista per molti versi, ma ormai è andata così, tasti rewind non ne esistono.

Caro Lafayette, grazie dei consigli, ma di psicoterapeuti ne ho girati parecchi illo tempore, ma adesso le finanze non me lo consentono... e poi la miglior terapia è/dovrebbe essere, l'auto convinzione che c'è sempre chi sta peggio di te e che se finora ho vissuto diciamo abbastanza bene, dovrei solo ringraziare, ma abituarsi al meglio si fa presto, non così viceversa.

Sempre stato fondamentalmente pessimista e questo non mi ha certo aiutato, però trovavo sfogo nel lavoro, come detto, e adesso mi sembra di toccare il fondo... l'inattività mi uccide, metaforicamente parlando.

Certo, ci sono attività ludiche che non comportano esborsi, passeggiate, lavoretti casalinghi (che odio) e così via, ma se qualcuno c'è passato, sa bene che il depresso non ha lo stimolo giusto per andare a camminare, lavorare... si lascia andare, ed è quello che sta succedendo.

Teniamo duro e speriamo si risollevi economia e lavoro di conseguenza, sebbene anche per quest'anno la vedo dura...
Penso che sia tutto dovuto principalmente a questa maledetta "pandemia" e soprattutto a come è stata gestita (no comment).
Come sempre c'è stato poco rispetto per le persone che lavorano.
E, più di tutti, il turismo ha subito danni irreparabili, e non solo per le restrizioni.
In pratica la gente è terrorizzata.
Io ho saltato 2 anni di "vacanze" con danni irreparabili alla mia salute fisica e mentale, e a quelle delle persone più care a me vicine.
Ho dovuto constatare anche che chiusi in casa si invecchia molto più rapidamente nel fisico e nel cervello.
Se non riuscirò ad andare in "vacanza" anche quest'anno, questa volta temo ci sarà il "botto".
@Niut come vedi non sei l'unico a soffrire in questo periodo maledetto.
Attendiamo fiduciosi insieme almeno che passi, prima di esprimere giudizi categorici sulla nostra vita e sul nostro futuro.
Con grande affetto e comprensione.
 
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Concordo con il Marchese.
Butta al cesso quella merda che serve solo a farti sprofondare ancora di più.
Il Marchese non ha mai scritto di buttare i farmaci ma di andare dal medico che li ha prescritti per un confronto, presumo relativo alla nuova sintomatologia e per chiarire se dosaggio e modalità di assunzione fossero giuste.
 
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Io posso darti un solo consiglio, investi qualche soldino con un bravo psicologo, in italia ancora questi professionisti sono visti in modo "strano" come se fossero soldi buttati via... Invece posso garantirti che sono soldi spesi molto bene, certe volte bastano anche poche sedute, altre serve più tempo. Parlare a ruota libera con un estraneo che non ti giudica ma ti fa vedere un altra prospettiva facendoti fare le giuste riflessioni, puoi aiutarti e non immagini quanto.
Un saluto e un abbraccio
 
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