Fermo restando che spesso pure io, quando leggo alcune vicende ed alcune vicissitudini, ho la tua stessa sensazione riguardo la possibile matrice extra-terrestre di parecchi degli iscritti a questo forum, di solito accade che, dopo un iniziale 30 secondi di scoramento e disorientamento, realizzo che mica tutti hanno il dono di nascere imparati. Che palle vivere in un mondo di Guru. E chi lo fa poi il Guru in un mondo di Guru? Perderei il lavoro, e la cosa mi secca.
Se te se io se alcuni di noi abbiamo raggiunto un certo tipo di consapevolezza, livello illuminatorio spesso frutto di parecchio dolore ed ingente sofferenza, non è per questo scontato che allo stesso tempo tutti quanti l'abbiano avuto la fortuna di poterla già raggiungere a prescindere tale consapevolezza, e forse nemmeno avranno la possibilità di raggiungerla mai. In molti muoiono da "dormienti", senza addirittura aver avuto mai la possibiltià di "svegliarsi". Specialmente poi se non hanno dovuto mai soffrire e non hanno dovuto mai provare il dolore lancinante che ti procura l'essere bugerato da una colei o un colui che ami, e che eri certo ti amasse. E specialmente poi, e quindi, se chi scrive e ci parla della sua storia escortistica è un ragazzo di soli 25 anni. Mi fermo, mi guardo idealmente indietro e mi rivedo, giovane vampiro 25enne. Siamo più o meno all'epoca di Gesù Cristo (infatti, come molti sanno, io e Silvio eravamo a scuola insieme). Mi immagino e...ammazza quanto ero ambecille... A quell'epoca io, e ne sono certo, la maggior parte dei 25enni, non possedevo sicuramente la consapevolezza tale da poter capire in cosa consistesse l'anima di una persona, e nella fattispecie di una donna. Non lo sapevo perchè c'avevo sbattuto il grugno si, ma mai abbastanza forte, e mai abbastanza spesso di modo che io potessi "comprendere". Se non sai in cosa consiste un anima, se non sai di che materiale è composta, se non sai che forma abbia e quanto sia vulnerabile sebbene all'apparenza invulnerabile, se non sai che una ferita spesso non si rimargina più anche se ti pare impossible che un qualcosa di intangibile si possa ferire, e anche se si rimargina nulla è più come prima.
Nulla è più come prima. E forse è questo il punto. Qualcuno ha detto che nulla accade mai per caso. Il ragazzo 25enne e la escort. E' molto probabile che il loro incontro non sia stato fortuito. Lui aveva bisogno di lei perchè potesse sbagliare, per accorgersene, per sentirsi in colpa e per poter imparare dai suoi errori, e quindi evolvere verso la maturità di UOMO. Stesso dicasi per lei, che dopo, forse (oppure forse avrà ancora bisogno di soffrire un altro pò), dal suo errore nel dare troppa corda ad un uomo nel quale probabilmente le pareva di aver intravisto una possibile via per uscire da uno stato di inagiatezza economica, una volta accortasi che la vita non è fatta di sole speranze ma anche di tanta spietata realtà, è possibile che soffra, comprenda la lezione, si maturi come essere umano, e sicuramente, al prossimo italiano 25enne che le giungerà dinnanzi, sarà assai più sicura del fatto suo come DONNA e sarà molto difficile che soffrirà ancora, appunto perchè la lezione dovrebbe averla già imparata. Ci cascherà solo quando sarà quello giusto. E quello giusto, se sei DONNA ( DONNA /UOMO = aver sbagliato/sofferto/imparato un soggettivo e ragionevole numero di volte) lo riconosci con estrema facilità. Perchè poi, a forza di soffrire e acquisire consapevolezze, mi confermerai che si matura un certo "sesto senso" per gli stronzi/e. Dico bene?
Comunque piuttosto tipica la storia. Due "giovani anime" come tante. Che sbagliano. Che devono sbagliare. Senza sbagliare non imparerebbaro nulla. E senza soffrire non maturerebbero. E quindi il naturale flusso delle cose non potrebbe procedere in modo fisiologico. Immagina tu, io, qualsiasi altra persona, senza mai aver avuto la "fortuna" di soffrire. C'era un vecchio film "La macchina del tempo" dove la società perfetta futura era composta dagli Eloi, uomini e donne tutti biondi belli alti e occhi azzurri, miti, pacifici, mai un litigio per il parcheggio, niente tasse, posto fisso (!!!), eeg piatto, che ozieggiavano fancazzando tutto il santo giorno nutrendosi di prugne e leguminose (che almeno cagavano tutto il giorno ed erano così impegnati in qualcosa). Ebeti. Vegetali. Coglionazzi. Tutti col colon irritabile. Non so. Io non voglio essere così. Io voglio soffrire, per poi evolvere e star bene fisicamente e spiritualmente, per poi soffrire, per poi evolvere e star bene fisicamente e spiritualmente, per poi...E al termine guardarmi allo specchio e dirmi "Minchia, è stata dura ma ne è valsa la pena. Adesso posso pure reincarnarmi in Rocco Siffredi". L'evoluzione della propria anima è il fine, la sofferenza pare sia l'insostituibile ed esclusivo mezzo. Questo è l'assioma.
Io così la vedo, dall'alto dei miei 2011 anni...
" ... Lo facevo per rimediare scopate gratis inutile girarci intorno... "
Hai 25 anni e te lo si può concedere, almeno, io te lo posso concedere perchè all'età tua credo di aver detto in giro la stessa frase più volte. Però, diciamo tra qualche anno, 3 o 4, ti ritrovi a dire con gli amici o a scrivere su un forum la stessa frase, allora significa che non hai imparato ancora nulla, e dovrei fare il doppio di fatica e quindi soffrire il doppio per imparare la stessa lezione. Perchè più passa il tempo, più è difficile "imparare", e quindi il rischio è di vivere da "bruti" e morire da "ambecilli". Dici "Vabbè, come tutti...". Più o meno...
So che sono parole al vento e sono sicuro che non è la risposta che cercavi alla tua domanda ma, chissà, forse è proprio la risposta che era scritto dovesti avere. Meglio oggi che domani.
Muchas cosas...