Certo che sei stata avara Rita.
Hai detto di più nell'articolo che c'è sul blog per presentarti al pubblico di un quotidiano nazionale che a noi in "intimità " nell'angolino del bar con un mojto in mano .....
Non che mi aspettassi chissà quale rivelazione ma almeno una vena "introspettiva" si.
Hai 46 anni dell'europa dell'ovest (Austria) bella bionda ...... tutto lì ?
Racconti della tua famiglia, della scalata imprenditoriale in olanda, dei motivi per la scelta di una città "strategica" al giornalista ed a noi dici l'ovvio ...... in tre righe.
Oh, facevi meglio a dirci che sei paperinick o chi altro vuoi ma per un esame antropologico è veramente pochino.
Se vuoi dirci qualcosa riguardo le prostitute che magari noi maschietti distratti dalle gambe lunghe e dagli occhioni blu non abbiamo colto mi sa che ti debba impegnare di più.
Proviamo con una domanda diretta ....
Ho letto recentemente in un libro di una scrittrice francese che raccontava della sua vita un passo interessante ...... più o meno diceva che prostituirsi è una sorta di dipendenza ....
La ragazza che lo fa (naturalmente per sua libera scelta) prova una sorta di eccitazione per il controllo, per l'influenza, che sa di esercitare sugli uomini.
A questo stato si accompagna l'euforia di alti guadagni che contribuiscono a consolidare la "dipendenza".
Col passare del tempo queste sensazioni diminuiscono, c'è come dire .... assuefazione e allora diventa "lavoro".
La scrittrice dice di aver "smesso" cercando lavoro come spogliarellista, ballerina massaggiartice a Parigi e riuscendo ad andare avanti per qualche tempo poi ha cercato nuovamente incontri di sesso, a prostituirsi sostenendo che, in fondo, basta poco per ricominciare e che forse non sarebbe mai uscita del tutto dal giro.
Ovviamente un romanzo per quanto autobiografico è e rimane sempre un romanzo come l'articolo cui facevo riferimento e che hai messo sul tuo blog (ogni tanto lo leggo ma per pigrizia non ci scrivo dato che richiede anche l'iscrizione per farlo) e che è e rimane un articolo forse un pochino romanzato.
Tuttavia speravo proprio che scrivessi qualcosina di meglio qui ...... che ne pensi tu ?
Hai detto di più nell'articolo che c'è sul blog per presentarti al pubblico di un quotidiano nazionale che a noi in "intimità " nell'angolino del bar con un mojto in mano .....
Non che mi aspettassi chissà quale rivelazione ma almeno una vena "introspettiva" si.
Hai 46 anni dell'europa dell'ovest (Austria) bella bionda ...... tutto lì ?
Racconti della tua famiglia, della scalata imprenditoriale in olanda, dei motivi per la scelta di una città "strategica" al giornalista ed a noi dici l'ovvio ...... in tre righe.
Oh, facevi meglio a dirci che sei paperinick o chi altro vuoi ma per un esame antropologico è veramente pochino.
Se vuoi dirci qualcosa riguardo le prostitute che magari noi maschietti distratti dalle gambe lunghe e dagli occhioni blu non abbiamo colto mi sa che ti debba impegnare di più.
Proviamo con una domanda diretta ....
Ho letto recentemente in un libro di una scrittrice francese che raccontava della sua vita un passo interessante ...... più o meno diceva che prostituirsi è una sorta di dipendenza ....
La ragazza che lo fa (naturalmente per sua libera scelta) prova una sorta di eccitazione per il controllo, per l'influenza, che sa di esercitare sugli uomini.
A questo stato si accompagna l'euforia di alti guadagni che contribuiscono a consolidare la "dipendenza".
Col passare del tempo queste sensazioni diminuiscono, c'è come dire .... assuefazione e allora diventa "lavoro".
La scrittrice dice di aver "smesso" cercando lavoro come spogliarellista, ballerina massaggiartice a Parigi e riuscendo ad andare avanti per qualche tempo poi ha cercato nuovamente incontri di sesso, a prostituirsi sostenendo che, in fondo, basta poco per ricominciare e che forse non sarebbe mai uscita del tutto dal giro.
Ovviamente un romanzo per quanto autobiografico è e rimane sempre un romanzo come l'articolo cui facevo riferimento e che hai messo sul tuo blog (ogni tanto lo leggo ma per pigrizia non ci scrivo dato che richiede anche l'iscrizione per farlo) e che è e rimane un articolo forse un pochino romanzato.
Tuttavia speravo proprio che scrivessi qualcosina di meglio qui ...... che ne pensi tu ?