La rinfrescata di questi giorni ha reso più gradevoli le temperature notturne anche a Monza e a Milano e allora decido di passare a dare un'occhiata in
Terzaghi, dove mancavo dalla scorsa primavera.
Al mio arrivo, noto subito la vettura blu della
Nico e un discreto assembramento a camp Craiova, dove ci sono malcontate 4-5 ragazze che fanno capannello sul marciapiede lato parchetto. Come in discoteca, sono ben più gli uomini delle donne e un discreto numero di sfaccendati bivacca sulle panchine poste lungo il marciapiede.
La pensilina di Santa Maria Nascente, dove ci sono le scale del metrò e dove una volta stavano Isabella e un paio di black, è ormai il regno indiscusso dei trans, che si sono estesi a macchia d'olio anche su questo lato della strada.
Proseguendo in Salmoiraghi, altre 4-5 presenze, equamente distribuite fra tossiche, casalinghe disperate e trans. Poco prima di arrivare al semaforo che dà sulla circonvalla, un paio di black non particolarmente avvenenti.
Giro di boa all'Eni di piazzale Lotto, dove intercetto la statuaria
Isabella che viene caricata da un collega e si dilegua con lui verso il retrobottega.
Ripercorrendo Salmoiraghi a ritroso, rivedo anch'io la
Mummia, impassibile come sempre, alla pensilina che sta più o meno a 3/4 del tragitto per tornare a Maria Nascente. Passo via veloce dal settore TX e sono di nuovo in Romania.
Il mio giretto esplorativo ha dato il tempo alle Terzaghine di distribuirsi su entrambi i marciapiedi e due di loro sono ora sul lato dei campetti. La più carina, al posto di solito occupato dalla perticona Cristina, mi sembra inizialmente Giulia, avendo un crine castano/rossiccio raccolto in uno chignon. Poi la osservo meglio e mi pare un po' più magrolina della fanciulla che avevo conosciuto la scorsa primavera, per cui deve essere un'altra. E' però in jeans e allora me la annoto solo sul taccuino, per una conoscenza futura.
Chi invece è in mini come al solito è la
Nico, appena riconsegnata alla mattonella da un collega. La graziosa fanciulla dell'Oltenia deve sentire la responsabilità di essere diventata la nuova capitana della Terzaghese, perchè inizialmente si rifiuta di salire e mi suggerisce piuttosto di andare a trovare una delle sue vicine: nel tempo in cui prevede di assentarsi con me, è abbastanza certa di riuscire a liquidare due clienti, fatturando almeno il doppio, se non il triplo.
Alla fine, troviamo un compromesso a metà strada e si può combinare l'affare. Insieme a Isabella, la
Nico rimane una spanna sopra a tutte le altre Terzaghine, per avvenenza, anche se probabilmente ora ha un po' esagerato con le punturine alle labbra, che sono diventate due canotti albaparietteschi. La cosa più interessante da segnalare è che la fascia da capitana le consente ora di usare il retrobottega di Ana, nè vicino come il kilometro zero in zona campetti, nè lontano come quello in cui si veniva di solito condotti da quasi tutte le Terzaghine. Un po' meglio del primo come privacy, un po' meglio del secondo come transit time (ma questa cosa interessa più alla ragazza di turno, per ottimizzare i tempi di rotazione).