l'hai fatto da solo il referendum '???
No, come ha scritto Amico_C, eravamo in due
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Ammetto però che, anche così, la Comunità Internazionale abbia fatto bene a non attribuirgli questo gran valore, visto che erano presenti solo membri del fan club di Anna

Avremmo dovuto invitare almeno un'altra OTR dell'UTB (che sicuramente avrebbe votato contro, visto che starà strofinandosi le mani all'idea di quante decine di clienti siano rimasti senza la loro stella polare ...) e almeno un vigile della PL di BG (che magari avrebbe votato a favore, visto che anche Rosco P. Coltrane perde la sua ragione d'essere, senza un paio di Bo & Luke cui dare la caccia ...)
A parte l'inutile pronunciamento popolare davanti al bicchiere di Guinness, la serata non è stata così infruttuosa, visto che ho approfittato della situazione estremamente calma per rigettarmi nella "mischia" della SS 525 ... Inizio con le info di carattere generale; domani - appena avrò un po' più di tempo - posterò anche il racconto del mio incontro con
Maria di Brasov, che non va confusa con la sua vicina - sia di piazzola che di appartamento - Maria(na).
UNA DOVEROSA PREMESSA
Prima o poi giunge il momento in cui bisogna distogliere lo sguardo dagli specchietti retrovisori, stemperare la nostalgia per un passato che non tornerà più e volgere lo sguardo avanti. Non che sia rimasto inoperoso negli ultimi giorni, ma era chiaro sin dall'inizio che le ragazze che ho incontrato durante la mia breve trasferta all'estero sarebbero rimaste solo delle meteore, che difficilmente avrei incrociato di nuovo lungo il mio cammino (comunque, se siete curiosi, andate nella sezione "Germania"). Ora il compito è assai più difficile: trovare una fanciulla con cui ricostruire un feeling simile a quello che si era stabilito con la mia prediletta, ora rientrata in Romania e che assai difficilmente rivedremo sulle strade bergamasche ... Dopo la repentina partenza di Katia, poco più di un anno fa, l'impresa non era stata così ardua, sia perché non l'avevo incontrata più di 5-6 volte, sia perché l'alchimia che si era costituita era soprattutto fisica e, in fin dei conti, non eravamo entrati così tanto in confidenza. Stavolta, invece, lo sforzo è davvero titanico, dato che devo avere frequentato la mia favorita almeno una quarantina di volte e, a parte la buona intesa sessuale, nelle nostre lunghe chiacchierate (anche un'ora - un'ora e mezza, negli ultimi tempi) mi aveva progressivamente reso partecipe di tanti aspetti della sua vita privata. A essere ottimisti, dovrò incontrare almeno una decina di ragazze, prima di trovarne una con cui l'incontro OTR possa essere piacevole
tout court, e poi frequentarla assiduamente per almeno 2-3 mesi, prima di riuscire a cogliere davvero il meglio dagli incontri con lei. Insomma, almeno nei primi tempi, una specie di fatica di Sisifo ...
Fatta questa doverosa premessa, è con assai poca convinzione che mi metto in marcia verso Bergamo, in un'anonima domenica sera di marzo. Non so esattamente cosa vado cercando, ma so che - se non dovessi trovare nulla - potrei almeno fermarmi a bere una birra con un collega con cui ci siamo casualmente incrociati in chat, scambiando quattro battute dietro ai rispettivi terminali. Prima ancora di gettarmi nella mischia (si fa per dire ...) della SS525, decido di compiere una breve divagazione sino a Valbrembo, per dare un'occhiata a tale Maria, che è stata praticamente beatificata dagli utenti di un altro forum. Però, complice la serata pre-feriale, la strada che conduce su per la Valbrembana è davvero un deserto, al distributore dove dovrebbe stazionare assieme alla sua amica mora ci sono solo un paio di automobilisti realmente intenti a rabboccare i serbatoi delle rispettive macchine e quindi, alla rotonda di Paladina, compio un perentorio
dietro front.
BOULEVARD DE L'AMOUR O IL VIALE DEL TRAMONTO?
Imbocco a questo punto la tangenziale di Bergamo ed esco, come la mia macchina aveva praticamente imparato a fare da sola, all'uscita di Lallio. Breve giro per le retrovie e sbuco sul BdA, poco prima della Bergamo Isolanti. La visione dell'UTB così deserto mi riempie di grande tristezza: non ci sono le
fucksisters, non c'è Anna/Elena e, sulla mattonella che fu di Anna, giace un copricerchio che un'anima pia ha rimosso dalla carreggiata e appoggiato sul marciapiede. Procedendo verso Lallio, la situazione non accenna a migliorare: intravedo solo Camelia, appoggiata sul suo muretto, e poi è di nuovo la desolazione totale. Al semaforo successivo, entro nella via che avevo percorso così tante volte e, come mi avevano anticipato, vedo un cartello "Affittasi bilocale" appeso al cancello che ogni settimana mi dischiudeva le porte del paradiso. Poco più avanti, mi reimmetto sul BdA e proseguo il mio viaggio verso l'ignoto. "Magari potrei passare a trovare Valentina, la nuova cheeseleader ...", penso tra me e me, ma sino alla rotonda di Dalmine ci sono solo trans e pure la forma del Grana Padano illumina una scena deserta.
I primi volti noti compaiono a Dalmine, ove vedo Maria "Bonita" che passeggia speranzosa sotto la pensilina del "suo" distributore. A dire il vero, come hanno riportato anche Amico_C e cicciobg, c'è quella che ha tutta l'aria di essere una
new entry sul lato opposto della carreggiata. Al Kebab, vedo un'Alina sempre un po' imbronciata e, più avanti, un'Adriana che invece ridacchia ipnotizzata dal monitor del suo cellulare. Passo la rotonda della REA e la famosa Peugeot è lì; le SIADine (Denisa e Maria) non sono ancora arrivate, mentre la successiva rotonda è occupata da quella che dovrebbe essere Cristina "la Greca" e dalla sua collega a me sconosciuta. Dopo il Perletti, c'è pure Michela "Smart", intenta a contrattare con un nostro collega, mentre al paninaro ci sono altre due ragazze, una delle quali potrebbe essere la Sara che avevo incontrato ormai un anno fa (e l'altra, forse, sua sorella). Anche la postazione che fu della famigerata Alexandra è occupata da una bionda, che è senz'altro meno carina (ma spero anche meno "missile") di chi l'ha preceduta. Alla prima rotonda di Osio Sotto, una fanciulla sulla destra e la Mercedes Compact di cui ci aveva parlato Amico_C sulla sinistra. Altre ragazze qua e là, lungo il successivo rettilineo e sul lato sinistro della successiva rotonda, nessuna delle quali desta però la mia curiosità. Una morettina se ne sta accovacciata nello spiazzo sulla sinistra, ove avevo caricato Jasmine la scorsa primavera, appena tornata in Italia, dopo avere svernato nelle vetrine di Bruxelles. Transito quindi da quello che dovrebbe essere il "cuore pulsante" delle attività notturne di Osio Sotto, visto che ci sono due graziose biondine a sinistra (una delle quali dovrebbe essere Maria(na) l'argentina) e una rossa altrettanto carina a destra. Prima che finisca il BdA, faccio in tempo a vedere Alina "la Perlettina dei poveri" e la sua nuova compagna di lavoro, sulla destra, e la bionda Michela "Benaglia", sulla sinistra. Giro di boa allo svincolo "delle black" (dove, in realtà, c'è una mora dal bel fisico ma dal viso che non mi convince) e inizio a ripercorrere la strada nel verso opposto. "Se non trovo nessuna che mi piaccia, mi fermo da Michela", inizio a fissare il piano B, anche se ho sempre trovato la bionda un po' troppo esosa col rate e un po' troppo taciturna, per lo meno rispetto a quel fiume in piena che era Anna.
LE DUE MARIE DI OSIO
Però Michela è solo il "piano B", per cui risalgo verso il centro di Osio e getto uno sguardo più attento sulle due biondine. Quella che immagino essere Maria(na) è davvero carina, ma i racconti che ho letto su di lei in appartamento sono altrettanto sconfortanti. In ogni caso, compio un lungo giro dalle retrovie e mi riaffaccio allo stop, dove le ritrovo entrambe lì allo spartitraffico: a parte i lineamenti del viso differenti, fisicamente si somigliano molto e i pantaloni molto attillati mettono in evidenza le belle gambe e il tonico fondoschiena di entrambe. Purtroppo, sono preceduto da un'altra vettura, cui si avvicina subito la seconda ragazza. E' però evidente che il collega è assai più interessato alla biondina dai lineamenti più aggraziati, che lo raggiunge, ci scambia due chiacchiere di numero e senza esitazione compie il periplo della vettura, per accomodarsi sul sedile del passeggero. Partono a tutto gas verso la rotonda di Boltiere ed è quindi il mio turno di affacciarmi allo stop: non abbasso subito il finestrino ma mi limito a scambiare uno sguardo con la bionda che è rimasta lì in postazione, per poi ripartire alla volta di Bergamo. In realtà, non è lì che sono diretto e, alla successiva rotonda, ripeto esattamente il percorso che ho appena compiuto. Tempo due minuti e sono di nuovo allo stop, preceduto stavolta da un'utilitaria un po' malmessa. Forse a guidarla è un'OTR (mi pare la vettura che una volta stazionava dove adesso c'è la Mercedes Compact nera), forse il collega si sente in imbarazzo a fermarsi con dietro un'altra macchina, ma fortunatamente svolta a destra nel parcheggino dell'edicola e mi lascia campo libero. Non faccio quasi in tempo ad abbassare il finestrino e la seconda biondina mi si avvicina sorridente. Senza la minima esitazione e senza troppi convenevoli, propone subito il menu della casa: "Sono 30 in macchina e 70 in appartamento ...". "Ma è lontano da qui?", le domando. "Non sono più di 5 minuti", mi rassicura. La scruto ancora per qualche secondo sorridendole, non è bellissima ma mi dà l'idea di essere una "brava" ragazza e alla fine - autoconvincendomi che da qualcuna bisogna pure ripartire - la invito a salire a bordo ...
(to be continued)