IN VACANZA LUNGO LA STATALE DELL'AMORE
Giunto a Dalmine intorno alla mezzanotte e mezza, prima di fiondarmi all'UTB, decido comunque di percorrere un paio di vasconi sino alla rotonda di Boltiere, per studiare le presenze. Sarà che è una serata infrasettimanale e che qualcuna ha deciso di chiudere bottega per il ridotto giro d'affari, ma un certo calo delle presenze è evidentemente percepibile. Al mio primo passaggio, in tutta Dalmine vedo solo l'OTR del primo distributore ENI spaparanzata su una seggiola di plastica, Maria "Bonita" che chiacchiera con un nostro collega e la bionda "col culo che parla" all'imbocco di viale Lombardia (quello che conduce alle famose acciaierie). Passato il cavalcavia dell'A4, hanno regolarmente timbrato il cartellino la Bolgettina, una delle fanciulle della SIAD e la più giovane amica di Michela "Smart"; mancano invece all'appello le cugine Alinette e Juliette. Al Paninaro ci sono più avventori che OTR (intravedo solo quella che dovrebbe essere la bionda Georgia, allo sbocco della vietta laterale appena prima), mentre dalla prima rotonda di Osio Sotto in avanti le presenze sono un po' più nutrite. Quella che mi balza più all'occhio, più che altro perché indossa degli sgargianti fuseaux color pesca, è la giovane new entry al successivo semaforo, sulla quale aveva chiesto informazioni un po' di tempo fa il collega cicciobg. Alina la c.d. "Perlettina dei poveri" sembra essere tornata allo spiazzo di fronte al Continental, per fare posto a due nuove (o vecchie?) ragazze proprio accanto all'ingresso del motel Eden. Passato il Benaglia senza colpo ferire (c'è solo una biondina ma non Monny), faccio inversione al successivo svincolo/rotonda. Mentre attendo che si liberi il varco, mi distraggo a guardare le due OTR che stazionano nello spazio proprio di fronte: una è decisamente over-size, mentre l'altra è proprio magrettina e dovrebbe essere Alice. Appena rivolgo lo sguardo al vialone, mi accorgo che la vettura che sta arrivando da BG è di colore blu e ha un paio di lampeggianti sul tetto. Lungi da me tentare un'immissione forzata, che porterebbe all'immediato spalettamento e all'accensione delle luci, per cui li lascio diligentemente passare. Per vedere la volta celeste illuminarsi di bagliori blu non bisogna però attendere molto, giusto il tempo che con la loro vetturetta arrivino davanti alla postazione di Claudia, dove probabilmente colgono in flagrante un collega intento nell'intervista ...
UNA FESTA A TEMA, ALL'UNDER THE BRIDGE
Nel risalire verso Bergamo, riappare qualche ragazza qua e là: al paninaro vedo Sara che sale sulla macchina di un collega, mentre alla SIAD si ricompone il duo della pensilina (Denisa + ???); poco dopo il ponte dell'A4, sempre sul lato destro, si materializza una bionda che mi pare abbastanza carina e al Kebab, dopo diverse settimane di latitanza, rivedo finalmente la silhouette di Adriana. Al Grana Padano sono regolarmente presenti Anna ed Elena (oltre all'ennesimo "motociclista cortese"), mentre le postazioni successive sono tutte deserte. Tutte le volte che passo accanto alla birreria, mi sorprende che la mattonella che fu di Maria la siculo-rumena e di Elena l'ucraina non sia stata nel frattempo riallocata a qualche new entry! La trepidazione con cui mi avvicino all'UTB è anche superiore al solito, perché sono ormai trascorsi più di dieci minuti da quando l'ho messaggiata e Anna non mi ha ancora risposto, per cui sono quasi certo che si sia presa una serata libera (o magari sia già partita per la villeggiatura). Quando arrivo in prossimità del locale, l'atmosfera sembra frizzante, perché le luci stroboscopiche illuminano a intermittenza la soletta del cavalcavia e tutti gli edifici circostanti. Dev'essere però una festa a tema, perché l'illuminazione è rigorosamente sul blu elettrico e tutti i presenti sono vestiti da poliziotto dei Village People. Tra l'altro, come nella maggior parte delle discoteche italiche, c'è un'evidente sproporzione tra la clientela maschile e quella femminile: a contendersi le attenzioni dei numerosi uomini in uniforme c'è una sola ragazza, che per di più non è un'avventrice ma una delle P.R. del locale (la bionda Anna/Elena). Quando passo di fianco all'ingresso dell'UTB, noto che è appeso un cartello ("Festa privata del Dopolavoro della PL di Bergamo - Il locale riapre al pubblico all'1:30") e quindi non posso che tirare dritto, anche perché la "fuckstar" non è comunque presente (magari sta deliziando qualche nostro collega o, più probabilmente, si è dileguata per evitare l'ennesimo verbale, dopo quello di settimana scorsa). A questo punto, mi spiego anche l'imprevista assenza di Anna...
Faccio il consueto giro di boa e, insieme ad altre macchine, mi accodo diligentemente alla safety-car della PL, che procede a bassa velocità verso Lallio, scandagliando attentamente tutti i distributori e piazzole ove normalmente stazionano le OTR. I vigili accostano al semaforo di Cristina e collega (anche perché lì finisce la loro competenza territoriale) e, come già fece cippolappo nel suo ultimo tour lungo la SS 525, la cautela mi suggerisce di dirigermi verso il rondeau di Boltiere. Strada facendo, individuo quelli che potrebbero essere i due obiettivi di serata: la bella morettina dai lineamenti un po' gitani che staziona subito dopo il primo distributore Eni di Dalmine (più o meno qui: 45.648355,9.618275) oppure la bionda Georgia poco prima del paninaro. Purtroppo la fortuna non mi arride, perché entrambe scompaiono dopo il mio primo passaggio. Insisto un po' di più con la seconda, concedendomi qualche vasca di attesa nei paraggi di Osio, ma non la vedo mai riapparire al suo showroom (per ben due volte, invece, mi sembra di scorgerla in fondo alla sua via, intenta a chiacchierare fuori dalla macchina di altrettanti colleghi). Quando ripasso da Dalmine, neppure la moretta è in postazione e, ricordandomi di non averla mai vista dopo una certa ora, decido di indirizzarmi nuovamente verso l'UTB, che a breve dovrebbe riaprire ai normali avventori. Per inciso, durante il tragitto a risalire verso Bergamo, davanti al Perletti vedo stazionare la ben nota BMW, con tanto di pilotessa a bordo.
LUANA LA CANTASTORIE
A distribuire i biglietti-invito c'è sempre la sola Anna/Elena ma, scrutando meglio all'interno di un'autovettura di un collega, mi pare di riconoscere la più ambita delle P.R. del locale, Luana Cristina a.k.a. "the fuckstar" a.k.a. "la spigola". "Mmm ... adesso starà raccontando del suo primo fidanzatino delle elementari", penso tra me e me e quindi decido di fare un giro di boa più lungo del solito, per temporeggiare un paio di minuti. Mi spingo quindi sino a via Promessi Sposi, ove il collega Imperfetto76 aveva segnalato una new entry interessante. La via è di quelle a corsie separate da un ampio prato alberato e, a sorvegliarne l'ingresso e l'uscita (a mo' di Scilla e Cariddi), vi sono una mora (che trovo proprio carina) e una bionda (un po' meno ...). Per il momento le priorità sono altre e quindi mi limito a scrutarle da vicino, per reindirizzarmi di nuovo al cavalcavia. Luana, però, è ancora nella macchina del collega e sembra proprio parlare con trasporto. "Adesso dovremmo già essere alla sua trasferta in Spagna - rifletto ad alta voce - se faccio un altro giro da dietro, dovrei capitare lì proprio nel momento in cui è appena scesa dalla vettura". Svolto quindi alla postazione di Anna e, con mia grande sorpresa, poco più avanti vedo la sua macchina, parcheggiata dietro ad un'altra con targa rumena. "Azz! Vuoi vedere che si era solo dileguata quando erano arrivati i vigili! Mo' che faccio?", è il tarlo che si insinua nella mia mente. Quando mi ripresento all'UTB, Luana è finalmente lì - con indosso una quantità decisamente anomala di vestiti - e mi fa persino un sorrisone a trentadue denti, quando si accorge che la sto scrutando con attenzione. In realtà, con un occhio guardo lei e con l'altro cerco di capire se vi sia campo libero oltre il ponte. Poiché non riesco a focalizzare bene la situazione (mi sembra di intravedere una sagoma nella semi-oscurità, che poi si rivelerà solo un fantasma nella mia mente), esito quell'attimo di troppo e sono già passato oltre Luana, che si volta e mi segue con lo sguardo, mentre procedo in direzione di Lallio.
L'ABBOCCAMENTO CON ANDREEA
Inutile dire che, pur facendo inversione il prima possibile, quando ripasso all'UTB, la "fuckstar" si è già volatilizzata. A questo punto, è giocoforza andare a conoscere la bella morettina di via Promessi Sposi. Inverto la marcia al primo distributore utile, svolto nella sua vietta e mi affianco a lei. La fanciulla è proprio un fiorellino: è alta poco meno di 1,70, ha un fisico magro e ben proporzionato e il suo viso è davvero carino, coronato da una chioma corvina acconciata a caschetto.
(... vedi racconto dell'incontro con Andreea ...)
Ci congediamo con la buona notte e, prontamente, volgo il muso della mia vettura lungo la direttrice Lallio - Dalmine - Osio, alla ricerca di qualcuna delle mie predilette, alle cui attente cure affidare il mio fratellino. Mentre transito sotto il ponte senza vedere la "fuckstar" (che sarebbe stato il soggetto più indicato per porre rimedio), penso che l'incontro con Andreea è stato molto simile a quello con la giovane e inesperta Nadia, che vedo comunque continuare ad allietare i colleghi all'altezza del Paninaro. L'unica nota positiva (se così la si può definire) è che, complice il lungo viaggio, per 70 mi sono appartato per 1 ora con la graziosa fanciulla di via dei Promessi Sposi ...
ADRIANA E' LA MIA SALVEZZA
La prima delle mie predilette la trovo davanti al Kebab. In realtà, al primo passaggio non riesco a capire se la ragazza che sta fumando nella penombra sia Adriana o l'amica Andreea (che settimana scorsa mi aveva spiegato il motivo dell'assenza della sua collega). Confermata l'identità di Adriana, faccio l'ennesimo giro di boa e parcheggio nell'unico spiazzo libero, che non è esattamente davanti a lei. Mi guarda, mi riconosce e tutta sorridente si avvicina. Credo che neanche il Figliol Prodigo di biblica memoria sia stato accolto con così tanto entusiasmo, al suo ritorno a "casa". Vengo ovviamente (ma bonariamente) redarguito per non essere passato neanche a salutarla, ma me la cavo dicendo che, quando l'ho vista in postazione, la situazione davanti al Kebab era sin troppo affollata di avventori (il che, in fin dei conti, è la quasi verità Dev'essere una scusa abbastanza gettonata, perché Adriana mi riferisce che anche un altro paio di suoi aficionados hanno addotto la medesima motivazione (non è che si siano invece trasferiti anche loro all'UTB ;-))
Come diceva mio nonno, Adriana è la conferma in carne e ossa che l'esperienza non si impare sui libri di scuola ... Come l'ultima volta, anche stasera la fanciulla deve avere assai poca voglia di tornare giù alla pensilina, perché l'incontro si protrae per un'ora buona (sino alle 3:45 passate), discutendo poi di geopolitica (ma cosa guardano in televisione queste ragazze rumene?) e tentando di interpretare i suoi sogni (per fortuna che ero riuscito a leggere almeno una metà dell'omonimo malloppo di Sigmund Freud . Salvata la nottata, posso tornare appagato a casa.
Giunto a Dalmine intorno alla mezzanotte e mezza, prima di fiondarmi all'UTB, decido comunque di percorrere un paio di vasconi sino alla rotonda di Boltiere, per studiare le presenze. Sarà che è una serata infrasettimanale e che qualcuna ha deciso di chiudere bottega per il ridotto giro d'affari, ma un certo calo delle presenze è evidentemente percepibile. Al mio primo passaggio, in tutta Dalmine vedo solo l'OTR del primo distributore ENI spaparanzata su una seggiola di plastica, Maria "Bonita" che chiacchiera con un nostro collega e la bionda "col culo che parla" all'imbocco di viale Lombardia (quello che conduce alle famose acciaierie). Passato il cavalcavia dell'A4, hanno regolarmente timbrato il cartellino la Bolgettina, una delle fanciulle della SIAD e la più giovane amica di Michela "Smart"; mancano invece all'appello le cugine Alinette e Juliette. Al Paninaro ci sono più avventori che OTR (intravedo solo quella che dovrebbe essere la bionda Georgia, allo sbocco della vietta laterale appena prima), mentre dalla prima rotonda di Osio Sotto in avanti le presenze sono un po' più nutrite. Quella che mi balza più all'occhio, più che altro perché indossa degli sgargianti fuseaux color pesca, è la giovane new entry al successivo semaforo, sulla quale aveva chiesto informazioni un po' di tempo fa il collega cicciobg. Alina la c.d. "Perlettina dei poveri" sembra essere tornata allo spiazzo di fronte al Continental, per fare posto a due nuove (o vecchie?) ragazze proprio accanto all'ingresso del motel Eden. Passato il Benaglia senza colpo ferire (c'è solo una biondina ma non Monny), faccio inversione al successivo svincolo/rotonda. Mentre attendo che si liberi il varco, mi distraggo a guardare le due OTR che stazionano nello spazio proprio di fronte: una è decisamente over-size, mentre l'altra è proprio magrettina e dovrebbe essere Alice. Appena rivolgo lo sguardo al vialone, mi accorgo che la vettura che sta arrivando da BG è di colore blu e ha un paio di lampeggianti sul tetto. Lungi da me tentare un'immissione forzata, che porterebbe all'immediato spalettamento e all'accensione delle luci, per cui li lascio diligentemente passare. Per vedere la volta celeste illuminarsi di bagliori blu non bisogna però attendere molto, giusto il tempo che con la loro vetturetta arrivino davanti alla postazione di Claudia, dove probabilmente colgono in flagrante un collega intento nell'intervista ...
UNA FESTA A TEMA, ALL'UNDER THE BRIDGE
Nel risalire verso Bergamo, riappare qualche ragazza qua e là: al paninaro vedo Sara che sale sulla macchina di un collega, mentre alla SIAD si ricompone il duo della pensilina (Denisa + ???); poco dopo il ponte dell'A4, sempre sul lato destro, si materializza una bionda che mi pare abbastanza carina e al Kebab, dopo diverse settimane di latitanza, rivedo finalmente la silhouette di Adriana. Al Grana Padano sono regolarmente presenti Anna ed Elena (oltre all'ennesimo "motociclista cortese"), mentre le postazioni successive sono tutte deserte. Tutte le volte che passo accanto alla birreria, mi sorprende che la mattonella che fu di Maria la siculo-rumena e di Elena l'ucraina non sia stata nel frattempo riallocata a qualche new entry! La trepidazione con cui mi avvicino all'UTB è anche superiore al solito, perché sono ormai trascorsi più di dieci minuti da quando l'ho messaggiata e Anna non mi ha ancora risposto, per cui sono quasi certo che si sia presa una serata libera (o magari sia già partita per la villeggiatura). Quando arrivo in prossimità del locale, l'atmosfera sembra frizzante, perché le luci stroboscopiche illuminano a intermittenza la soletta del cavalcavia e tutti gli edifici circostanti. Dev'essere però una festa a tema, perché l'illuminazione è rigorosamente sul blu elettrico e tutti i presenti sono vestiti da poliziotto dei Village People. Tra l'altro, come nella maggior parte delle discoteche italiche, c'è un'evidente sproporzione tra la clientela maschile e quella femminile: a contendersi le attenzioni dei numerosi uomini in uniforme c'è una sola ragazza, che per di più non è un'avventrice ma una delle P.R. del locale (la bionda Anna/Elena). Quando passo di fianco all'ingresso dell'UTB, noto che è appeso un cartello ("Festa privata del Dopolavoro della PL di Bergamo - Il locale riapre al pubblico all'1:30") e quindi non posso che tirare dritto, anche perché la "fuckstar" non è comunque presente (magari sta deliziando qualche nostro collega o, più probabilmente, si è dileguata per evitare l'ennesimo verbale, dopo quello di settimana scorsa). A questo punto, mi spiego anche l'imprevista assenza di Anna...
Faccio il consueto giro di boa e, insieme ad altre macchine, mi accodo diligentemente alla safety-car della PL, che procede a bassa velocità verso Lallio, scandagliando attentamente tutti i distributori e piazzole ove normalmente stazionano le OTR. I vigili accostano al semaforo di Cristina e collega (anche perché lì finisce la loro competenza territoriale) e, come già fece cippolappo nel suo ultimo tour lungo la SS 525, la cautela mi suggerisce di dirigermi verso il rondeau di Boltiere. Strada facendo, individuo quelli che potrebbero essere i due obiettivi di serata: la bella morettina dai lineamenti un po' gitani che staziona subito dopo il primo distributore Eni di Dalmine (più o meno qui: 45.648355,9.618275) oppure la bionda Georgia poco prima del paninaro. Purtroppo la fortuna non mi arride, perché entrambe scompaiono dopo il mio primo passaggio. Insisto un po' di più con la seconda, concedendomi qualche vasca di attesa nei paraggi di Osio, ma non la vedo mai riapparire al suo showroom (per ben due volte, invece, mi sembra di scorgerla in fondo alla sua via, intenta a chiacchierare fuori dalla macchina di altrettanti colleghi). Quando ripasso da Dalmine, neppure la moretta è in postazione e, ricordandomi di non averla mai vista dopo una certa ora, decido di indirizzarmi nuovamente verso l'UTB, che a breve dovrebbe riaprire ai normali avventori. Per inciso, durante il tragitto a risalire verso Bergamo, davanti al Perletti vedo stazionare la ben nota BMW, con tanto di pilotessa a bordo.
LUANA LA CANTASTORIE
A distribuire i biglietti-invito c'è sempre la sola Anna/Elena ma, scrutando meglio all'interno di un'autovettura di un collega, mi pare di riconoscere la più ambita delle P.R. del locale, Luana Cristina a.k.a. "the fuckstar" a.k.a. "la spigola". "Mmm ... adesso starà raccontando del suo primo fidanzatino delle elementari", penso tra me e me e quindi decido di fare un giro di boa più lungo del solito, per temporeggiare un paio di minuti. Mi spingo quindi sino a via Promessi Sposi, ove il collega Imperfetto76 aveva segnalato una new entry interessante. La via è di quelle a corsie separate da un ampio prato alberato e, a sorvegliarne l'ingresso e l'uscita (a mo' di Scilla e Cariddi), vi sono una mora (che trovo proprio carina) e una bionda (un po' meno ...). Per il momento le priorità sono altre e quindi mi limito a scrutarle da vicino, per reindirizzarmi di nuovo al cavalcavia. Luana, però, è ancora nella macchina del collega e sembra proprio parlare con trasporto. "Adesso dovremmo già essere alla sua trasferta in Spagna - rifletto ad alta voce - se faccio un altro giro da dietro, dovrei capitare lì proprio nel momento in cui è appena scesa dalla vettura". Svolto quindi alla postazione di Anna e, con mia grande sorpresa, poco più avanti vedo la sua macchina, parcheggiata dietro ad un'altra con targa rumena. "Azz! Vuoi vedere che si era solo dileguata quando erano arrivati i vigili! Mo' che faccio?", è il tarlo che si insinua nella mia mente. Quando mi ripresento all'UTB, Luana è finalmente lì - con indosso una quantità decisamente anomala di vestiti - e mi fa persino un sorrisone a trentadue denti, quando si accorge che la sto scrutando con attenzione. In realtà, con un occhio guardo lei e con l'altro cerco di capire se vi sia campo libero oltre il ponte. Poiché non riesco a focalizzare bene la situazione (mi sembra di intravedere una sagoma nella semi-oscurità, che poi si rivelerà solo un fantasma nella mia mente), esito quell'attimo di troppo e sono già passato oltre Luana, che si volta e mi segue con lo sguardo, mentre procedo in direzione di Lallio.
L'ABBOCCAMENTO CON ANDREEA
Inutile dire che, pur facendo inversione il prima possibile, quando ripasso all'UTB, la "fuckstar" si è già volatilizzata. A questo punto, è giocoforza andare a conoscere la bella morettina di via Promessi Sposi. Inverto la marcia al primo distributore utile, svolto nella sua vietta e mi affianco a lei. La fanciulla è proprio un fiorellino: è alta poco meno di 1,70, ha un fisico magro e ben proporzionato e il suo viso è davvero carino, coronato da una chioma corvina acconciata a caschetto.
(... vedi racconto dell'incontro con Andreea ...)
Ci congediamo con la buona notte e, prontamente, volgo il muso della mia vettura lungo la direttrice Lallio - Dalmine - Osio, alla ricerca di qualcuna delle mie predilette, alle cui attente cure affidare il mio fratellino. Mentre transito sotto il ponte senza vedere la "fuckstar" (che sarebbe stato il soggetto più indicato per porre rimedio), penso che l'incontro con Andreea è stato molto simile a quello con la giovane e inesperta Nadia, che vedo comunque continuare ad allietare i colleghi all'altezza del Paninaro. L'unica nota positiva (se così la si può definire) è che, complice il lungo viaggio, per 70 mi sono appartato per 1 ora con la graziosa fanciulla di via dei Promessi Sposi ...
ADRIANA E' LA MIA SALVEZZA
La prima delle mie predilette la trovo davanti al Kebab. In realtà, al primo passaggio non riesco a capire se la ragazza che sta fumando nella penombra sia Adriana o l'amica Andreea (che settimana scorsa mi aveva spiegato il motivo dell'assenza della sua collega). Confermata l'identità di Adriana, faccio l'ennesimo giro di boa e parcheggio nell'unico spiazzo libero, che non è esattamente davanti a lei. Mi guarda, mi riconosce e tutta sorridente si avvicina. Credo che neanche il Figliol Prodigo di biblica memoria sia stato accolto con così tanto entusiasmo, al suo ritorno a "casa". Vengo ovviamente (ma bonariamente) redarguito per non essere passato neanche a salutarla, ma me la cavo dicendo che, quando l'ho vista in postazione, la situazione davanti al Kebab era sin troppo affollata di avventori (il che, in fin dei conti, è la quasi verità Dev'essere una scusa abbastanza gettonata, perché Adriana mi riferisce che anche un altro paio di suoi aficionados hanno addotto la medesima motivazione (non è che si siano invece trasferiti anche loro all'UTB ;-))
Come diceva mio nonno, Adriana è la conferma in carne e ossa che l'esperienza non si impare sui libri di scuola ... Come l'ultima volta, anche stasera la fanciulla deve avere assai poca voglia di tornare giù alla pensilina, perché l'incontro si protrae per un'ora buona (sino alle 3:45 passate), discutendo poi di geopolitica (ma cosa guardano in televisione queste ragazze rumene?) e tentando di interpretare i suoi sogni (per fortuna che ero riuscito a leggere almeno una metà dell'omonimo malloppo di Sigmund Freud . Salvata la nottata, posso tornare appagato a casa.