Questo è un tema interessante,
madame: anche perché ho l'impressione che vi sia la concezione per la quale con una escort si può fare nel sesso ciò che normalmente non si farebbe.
Il che ci porta a riflettere su come paia verificarsi una scissione ( l'ennesima) tra il come un uomo fa l'amore tutti i giorni e come un uomo fa l'amore con una escort.
Ed è proprio questo a colpirmi: ossia il fatto che spesso nella mente di un uomo sembra esservi una barriera insuperabile tra le due realtà; dunque c'è chi con la propria moglie non copulerebbe mai come, invece, copula con una prostituta.
Da anni ho ragionato su questa vicenda, cercando di verificare se e quanto quella barriera esista in me.
Oggi, grazie ai rapporti a pagamento, faccio l'amore con una non escort esattamente come lo faccio con una escort: ho però notato che restano delle tracce di quella barriera, ma non so più nemmeno se ciò avvenga per mia colpa o per qualcosa d'altro.
Per intenderci: tempo fa ho chiesto a due mie conoscenti non escort se potevamo andare a letto tutti e tre insieme.
La reazione è stata schifata: non mi rivolgono più la parola.
Ho detto invece ad una mia amica ex escort che mi piacerebbe un giorno fare l'amore con lei e con una sua amica che mi ha presentato, non escort.
La reazione è stata tranquillamente divertita: mi ha detto "
potremmo farlo, siamo tutti e tre liberi, non sentimentalmente coinvolti e dunque non roviniamo nulla, lasciami pensare a come proporlo alla mia amica. "
Ho infine detto ad una escort che conosco che avrei fatto volentieri l'amore con lei e con una sua collega, con la quale lavora talvolta in coppia.
Non c'è stato altro da fare che fissare data, orario e compenso.
Sicché: le barriere restano, ma non credo solo per colpa dell'uomo.
P.s. le barriere contro chi è stalker invece è bene restino ben alte, sia chiaro.
, addirittura o amici che sono sposati da più di ventanni, da quando erano giovanissimi e lo fanno sempre regolarmente con la loro consorte e stanno bene......poi se non raccontano la verità problemi loro(a me poi).
