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Le valutazioni sul mio aspetto e il mio modo di approcciarmi erano riferite agli inizi. Non un carattere brutto, più che altro modi da sfigatello.
Col tempo ho smussato gli angoli e perfezionato la tecnica.
Mi ha molto aiutato la chat.
Questo perché la chat, o per lo meno quello che erano le chat nel periodo pre FB (diciamo fino al 2012, finché FB non è diventato così tanto mainstream da indurre praticamente ogni persona dai 14 ai 50 anni a passare troppo tempo su internet), era un modo per mostrare all'altra persona un parte di sé stessi che prescindeva dall'aspetto fisico. Se vado in discoteca la prima cosa che verrà presa in considerazione è il mio aspetto. Potrei essere il più abile degli oratori, il più simpatico e brillante, ma se a prima vista non colpisco l'occhio delle ragazze, non ci sarà modo di far conoscere a loro certe qualità. La chat invece mi permetteva di posticipare al massimo il momento in cui mi avrebbero visto. E prima di farmi vedere potevo mostrare quello che ero oltre l'aspetto. Di fronte a uno schermo si perdono i modi impacciati, si scrive quello che si vorrebbe far sapere, senza paura di fare figuracce. Questo col tempo mi ha dato fiducia in me stesso e mi ha fatto acquisire certe sicurezze e certi modi di fare che vengono apprezzati dalle ragazze. Sulla questione aspetto, volendo piacere il più possibile ho iniziato a migliorare la dieta e l'attività fisica, cambiando il mio aspetto in modo radicale. Eppure se ripenso ai primi incontri so benissimo di essere stato "più brutto" di adesso, ma alla fin fine mi facevo le mie belle esperienze, perché venivo aiutato dal grande dialogo che instauravo tra me e la ragazza di turno per mezzo della chat.
Giorni fa mi sono rivisto con una ragazza conosciuta tempo fa, che non vedevo da anni. L'ho ritrovata fidanzata. 10 minuti dopo stavamo limonando di brutto e alla fine lei mi fa "sei riuscito a farmi fare tutto quello che mi ero ripromessa che non avrei fatto al nostro incontro, pensavo di fare un saluto a un vecchio amico e invece mentre parlavamo volevo che mi saltassi addosso, lo desideravo con tutta me stessa". Ci siamo solo baciati perché di più non si poteva, ma quello che mi ha detto descrive un bruschetta totalmente opposto a quello che anni fa si approcciava in chat.
Col tempo ho smussato gli angoli e perfezionato la tecnica.
Mi ha molto aiutato la chat.
Questo perché la chat, o per lo meno quello che erano le chat nel periodo pre FB (diciamo fino al 2012, finché FB non è diventato così tanto mainstream da indurre praticamente ogni persona dai 14 ai 50 anni a passare troppo tempo su internet), era un modo per mostrare all'altra persona un parte di sé stessi che prescindeva dall'aspetto fisico. Se vado in discoteca la prima cosa che verrà presa in considerazione è il mio aspetto. Potrei essere il più abile degli oratori, il più simpatico e brillante, ma se a prima vista non colpisco l'occhio delle ragazze, non ci sarà modo di far conoscere a loro certe qualità. La chat invece mi permetteva di posticipare al massimo il momento in cui mi avrebbero visto. E prima di farmi vedere potevo mostrare quello che ero oltre l'aspetto. Di fronte a uno schermo si perdono i modi impacciati, si scrive quello che si vorrebbe far sapere, senza paura di fare figuracce. Questo col tempo mi ha dato fiducia in me stesso e mi ha fatto acquisire certe sicurezze e certi modi di fare che vengono apprezzati dalle ragazze. Sulla questione aspetto, volendo piacere il più possibile ho iniziato a migliorare la dieta e l'attività fisica, cambiando il mio aspetto in modo radicale. Eppure se ripenso ai primi incontri so benissimo di essere stato "più brutto" di adesso, ma alla fin fine mi facevo le mie belle esperienze, perché venivo aiutato dal grande dialogo che instauravo tra me e la ragazza di turno per mezzo della chat.
Giorni fa mi sono rivisto con una ragazza conosciuta tempo fa, che non vedevo da anni. L'ho ritrovata fidanzata. 10 minuti dopo stavamo limonando di brutto e alla fine lei mi fa "sei riuscito a farmi fare tutto quello che mi ero ripromessa che non avrei fatto al nostro incontro, pensavo di fare un saluto a un vecchio amico e invece mentre parlavamo volevo che mi saltassi addosso, lo desideravo con tutta me stessa". Ci siamo solo baciati perché di più non si poteva, ma quello che mi ha detto descrive un bruschetta totalmente opposto a quello che anni fa si approcciava in chat.