@samuelbb
io soffro della tua stessa malattia, abbiamo compassione delle persone sfortunate che, per un motivo o per l'altro, incontriamo sulla nostra strada (letteralmente nel mio caso), e vorremmo, ove possibile, poter fare qualcosa per loro, e non c'entra niente l'innamoramento o altre sciocchezze di questo tipo, conosciamo tutti perfettamente l'ambiente e i nostri e i loro limiti, spesso invalicabili.
Col tempo, frequentandole, ci si conosce maggiormente, aumenta la stima e la fiducia reciproche, e ci si affeziona troppo a determinate persone e, quando queste hanno bisogno di aiuto, si cerca, ove possibile, di aiutarle, indipendentemente dal fatto che ti raccontino storie o il vero.
E non si chiede, ne ci si aspetta, nulla in cambio, nemmeno la riconoscenza.
Non è innamoramento, è compassione e affezione verso l'altro, che vorremmo vedere senza problemi, senza dover fare più un lavoro di merda controvoglia, che vorremmo aiutare a vivere "normalmente", magari anche lontano da noi, ma almeno con un poco più di serenità.
Forse è anche un discorso egoistico per liberarcene e soddisfare la nostra coscienza, che ci impone di non abbandonarle a loro stesse.
Per quanto riguarda le storie raccontate, è vero molte raccontano storie inventate, ma non è così per tutte, e io, nei diversi anni che conosco alcune ragazze di strada a cui sono molto affezionato, ho visto bambini crescere amorevolmente col sorriso, ho visto tetti di case in disfacimento rifatti ex novo, ho visto cataste di legna comprate per l'inverno, sorelle destinate a uguale sorte che frequentano invece l'università, famiglie che vivono nelle case e non vengono buttate in mezzo alla strada, e potrei continuare per intere pagine, e, francamente, avrei preferito vedere ben altro che gente onesta in situazioni di estrema povertà e senza alcuna speranza di emancipazione.
Quello che invece non ho mai visto sono altri che le aiutano.
E non parlo solo di aiuti economici, perché queste ragazze, qui in Italia, in terra straniera, sono desolatamente sole.
Io non sono certamente uno stinco di santo, e sono per natura molto diffidente e attaccato al denaro, e giro la faccia dall'altra parte quando per strada qualcuno mi chiede soldi, ma se una persona che conosco, e per cui provo affetto e compassione, si aggrappa a me per non affogare, non sarò di certo io a staccarla, e sono disposto a rischiare di affogare con lei piuttosto che abbandonarla al suo destino.