FKK WELLCUM – PRIMAVERA 2019 – RECENSIONE DI IMMENSO
"Questa è per chi ha freddo e per chi è solo
Chiude gli occhi e non lo sa perché
Questa è per chi ha perso e non è un gioco
Questa è per il bene che ho per te”
-Sogni e nostalgia-
Velocemente, prima che i pensieri mi scappino via.
Pochi mezzi per strada nella mite aria mattutina, con fasci di morbida luce che si incrociavano in un limpido inizio primavera.
Lento e interminabile viaggio all’andata, tuttavia, tra limiti assurdi e cambiamenti di corsia.
Arrivo all’apertura.
Parlo un po’ con il Direttore, che tra le altre cose si profonde in scuse per la pedana all’ingresso, in fase di (lento ed erroneo) montaggio per la serata di sabato.
Si aspetta, giustamente, che ognuno faccia il proprio dovere.
Entro in sala dopo le operazioni di rito ed essermi districato dai vestiti.
Giornata ricca di pathos e spunti di riflessione.
Il total naked è di forte impatto e un gran bello spettacolo e, come ho sempre sostenuto,migliora di molto le tasche delle ragazze e l’umore dei clienti, che vedo molto più arzilli e ben propensi alla copula.
Emblematico il dialogo con qualche ragazza ben conosciuta,proprio riferito al nuovo “abbigliamento” del giovedì, di cui riporto il succo:
-“Ti piace?”, mi fa.
-“Certo, anzi l’ho sempre sostenuto”
-“A me non piace,preferisco essere vestita un po’”
-“Fai più camere in lingerie o senza?”
-“Senza”
Gioco. Partita. Incontro.
Discorso chiuso.
Una trentina di ragazze all’apertura, per poi aumentare nei programmati orari, Ne leverei una ventina, che sarebbe meglio pagare per non avere, ma per il resto un livello veramente molto buono.
Essendo assalito da “fame lupigna” (cit.) mi dirigo al ristorante.
Brunch semplice e ben presentato con uova, wurstel,pollo, un primo di conchiglie al ragù, verdure cotte e crude, affettati, dolci e frutta. Bene il personale di cucina con il cappello.
Suggerisco al mio ospite di mettere il cartello con l’indicazione delle pietanze.
E’ ancora presto e siamo in pochi, quindi sonnecchio sui divanetti e mi godo il panorama.
Saluto Anka,veramente in formissima che mi affianca e mentre mi intrattengo con lei mi guardo un po’ in giro. Aria, Amira,Evelyn…
Mi congedo da lei per prendere un caffè – ottimo il personale del servizio bar – e fumare.
Appena mi rigiro verso Anka sta parlando con la Vichinga.
Mi maledico per essermi perso il suo ingresso in arena.
Viky, lunghi capelli piastrati scuri per tre quarti e biondi alle punte, che in serata acconcerà con bei boccoli, indossa solamente scarpe blu elettrico e una lunga catenina che dalla vita,attraversandole il seno, si allunga al collo. Bocca ben modellata.
Dimentico qualcosa?
Ah, si.
E’ meravigliosa. Da impazzire.
Parlo un po’ con loro e Anka, da donna intelligente, ha già capito che è il caso di lasciarci soli.
Ci infrattiamo in Vip e ci facciamo strada nel letto.
Nonostante abbia spento una sigaretta da pochi minuti,ha una bocca che sa di amarena.
Abbondante uso di olio durante la lunga sessione, di quelle che in genere non faccio.
“Girati” mi fa ad un certo punto, mentre sono supino.
Obbedisco, e mi ritrovo puntato alla schiena un seno con due chiodi su cui ti puoi crocifiggere.
Una camera che mette i brividi.
Puledra di razza, e perfetta sintesi tra armonia e follia.
Tiepida aria di primavera.
Qualche coraggioso all’esterno, che non teme il “frizzo polpaccino” (cit.), intento a scaldarsi al sole o, come chi scrive, a fare un bagno nella piscina riscaldata con la visione delle maestose montagne che precipitano nel giardino.
Riemergo allontanandomi velocemente costeggiando il parapetto, mentre un orso fuma un sigaro ammantato da una coperta.
Percorso wellness e rientro in arena.
Avvertenza per le ragazze: l’approccio di coppia, nel 90%dei casi, non sortisce l’effetto voluto di riuscire a fare sborsare al cliente il doppio perché voi possiate lavorare la metà. Dovete capire che il cliente medio è intimorito già di per sé solo da una di voi, figurarsi se vi materializzate in coppia. Sguardi bassi e balbettii. Lasciate perdere.Indossate la migliore maschera da agnello indifeso che avete e andate da sole.Il cliente medio avrà l’illusione del comando e sarà una messe di camere. Non ce l’hanno fatta Viky e Denise. Vedete voi se vale la pena tentare.
Soliti quadretti: un tizio con occhiali da sole; un altro,con viso contrariato, con coppola a sorseggiare una corona. Altri con le mani che affondano e frugano.
Dopo un certo numero di drink, i miracoli iniziano ad accadere quotidianamente, si dice.
Mi si fa incontro Ramona, cui auguro buon lavoro in velocità e con la quale scambierò due parole più tardi.
Mi dirigo infatti da Alicia, appena arrivata.
Parliamo un pò, e poi saliamo.
Lei è una singolarità. Unica, oltre ogni cosa.
La freddezza e asetticità della stanza contrasta visivamente con il caldo rossore delle sue guance e dell’esecuzione della prestazione. Il sangue è ancora pulsante. Centinaia di camere in più di 10 anni e non mi annoio nemmeno un po’. Non sarà la più bella…non sarà la più brava, ma equilibra tutto alla perfezione, e ogni volta crea qualcosa di unico.
Mi congedo dalla rossa ungherese e mi godo un aperitivo co nil mio ospite.
Una parata di ragazze.
Cosa sarà più commovente?
Il sedere di Denise o il seno di Selina?
Una lacrima mi solca il viso, mentre parlo con entrambe, e mentre entrambe sbagliano l’attacco.
Ada zigzagante, Bianca che sventola le mani sui fianchi, la dolce Moren(in)a in autoreggenti non stuzzica abbastanza la mia curiosità, la ben piazzata Miky, con le sue triple ciglia finte, e Mirella, presente sul tardi in formula noleggio lungo termine.
Il total naked rende più invitante persino Ginevra.
Lascio alle sue cose il mio ospite e mi siedo con la vecchia guardia.
Viky e Anka sono a vista, ma con la prima ho dato - seppure mi tenti non poco e nonostante i ricordi mi assalissero il cervello rimuginante - e con la seconda, pur perfetta negli amabili sorrisi che mi sfodera, capisco che quel giorno, solo per colpa mia, non arriveremo al dunque.
Dana, seduta con Eleonora, mi informa che si assenterà per un tagliando.
Si unisce a noi Ramona, che mi manda bonariamente a cagare quando le dico che sarebbe opportuno che il giovedì anche la Direttrice delle ragazze girasse total naked, giusto per dare l’esempio. Poi riprende una conversazione amabile con tutte, ma loro devono lavorare, in sala e fuori, e io voglio giocare, quindi lascio gli angeli e, dopo aver errato un pò, non seguito a camminare ma mi fermo all’apice del bar.
Il mio tempo è poco, dato che dopo cena devo levare le tende.
Sono attratto da Anisia-Mozzarellina, sola soletta,intenta in un gioco di sguardi con un orso traccheggiatore che non si decide e cui sarei tentato di soffiarla, ma ahimè l’assenza di un premolare della ragazza – pur molto bella e brava, mi dicono – mi frena. Un po’come masturbarsi con la carta vetrata. Stona.
Mi giro alla mia sinistra e incrocio lo sguardo della solitaria Gloria, mi Santa.
“La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità”.
Mi faccio sotto. E’ in attesa di un cliente che tarderà, a quanto pare.
Parliamo. Ne esce fuori una bella conversazione, a tratti timida.
E’ una Donna cerebrale e sveglia, che sa far uso delle parole, e le parole sono importanti.
Mi offro di occupare il suo tempo. Entrambi sappiamo chi siamo.
Non so perché ma sembra un po’ intimorita, mentre io ho dubbi su me solo, e tuttavia l’assicuro che ho un unico pene, come gli altri.
E poi, suvvia, non sono quel Diavolo che si vocifera...
In camera è quello che avete letto, e anche di più.
Musica e magia, questa Donna, le ha entrambe.
E’ normale che ci siano critiche ingenerose nei suoi confronti. Davanti a cotale opera di rara fattezza, infatti,non tutti riescono a raggiungere stadi di coscienza più elevati.
Fama meritata, ma è molto di più.
Non fatico a comprendere chi ci passi giornate intere,seppure sia contrario al mio modo di vivere questi locali.
Scendo ed è iniziata da un po’ l’ora di cena.
Mi accomodo con il mio ospite.
Un plauso alla signora Alessandra, neo-acquisto in cucina, e al suo meraviglioso ossobuco (unica pietanza scritta su lavagnetta, ma da qualche parte si deve iniziare…) con midollo ricco e saporito, oltre ad un eccellente vitello tonnato. Poi, come direbbe un mio amico ristoratore bolognese, una “apocalisse di dolci”…gubana, strudel, tiramisù, eclair al cioccolato…
Nel mentre c’è un simpatico dialogo con l’ottimo Cruciani,ospite di sabato, che purtroppo perderò, ma chissà che non ci siano altre occasioni, Amico miooooo.
Solo al termine della cena arriverà un risotto di pesce dal bellissimo aspetto, che per ovvie ragioni di decenza non proverò.
In sala caffè e correzione, mentre inizia la musica e partono le danze.
In genere diffido degli entusiasti, che un giorno ti idolatrano e il successivo ti lapidano.
Ma è stata proprio una bellissima giornata.
Giro di saluti e si riparte verso l’inesorabile destino.
Mi congedo con 92 “ragazze” nel locale, e più del doppio di clienti.
Loro, per me, sono semplicemente “le ragazze”.