Capita sempre così ... scateno polemiche. Uno dei motivi per cui mi trattengo dallo scrivere. Prima di eclissarmi ritengo però doverose alcune precisazioni (estremizzo un po’ per rendere meglio l’idea):
1) un uomo ingriffato in un amplesso sessuale con Moana Pozzi riesce a concludere anche nel caso in cui dovesse scatenarsi un bombardamento, non lo stesso per una donna in analoga situazione, fosse anche con Brad Pitt
2) Quando uno va a pay ha il diritto di chiedere (non di ottenere) quello che vuole e siccome ci sono uomini che si gratificano per il piacere sessuale che riescono a procurare alla partner e’ giusto che chiedano questo (tra l’altro trovo questo atteggiamento persino lodevole)
3) Una professionista e’ tanto più brava quanto più riesce a plasmare se stessa sui desideri del cliente, non solo su quelli richiesti in modo esplicito ma anche su quelli reconditi (nascosti, inconfessati, ….) se riesce a coglierli
4) Le escort sono persone e non robot per cui e’ ovvio che sono sensibili alle stimolazioni esterne che tuttavia possono essere mascherate più o meno parzialmente dalla fatica (capita anche a noi) ed esaltate dalla persona che le ingriffa (per l’aspetto fisico, i modi, etc. )
5) Se durante un cunnilingus inserisco delicatamente un dito nella vagina della donna per cercare di intensificare la stimolazione attraverso il punto G, e’ possibile che questa sia concentrata nel godersi le sensazioni piacevoli che ne derivano ma, nel caso di una professionista, e’ molto più probabile che il suo pensiero sia “o Dio no, le dita dentro no come faccio a fermarlo senza urtare la sua suscettibilità’ ?”. E questo non perché siano disinteressate al piacere, o perché giudichino severamente il vostro operato ma semplicemente perché il loro pensiero va immediatamente alle parole del medico che avra’ certamente detto loro: “cerca se puoi di evitare l’inserimento in vagina delle dita perché primo il cliente potrebbe avere le unghie un po’ lunghe e magari attraverso un movimento brusco crearti una micro lesione interna che poi nei giorni seguenti potrebbe diventare dolorosa e secondo perché non puoi sapere quelle dita dove fossero infilate poco prima ed e’ quindi possibile che sotto le unghie possano esserci tracce di germi fecali o vaginali che possono impiantarti una bella infezione” (questo e’ quello che intendo per sopravvivenza non certo la loro vita piu’ o meno lussuosa fuori dal contesto lavorativo)
6) Le ragazze allo stato brado (come le chiamate voi), che non hanno ancora sperimentato sulla loro pelle le conseguenze di una bella vaginosi batterica, sono più incoscientemente propense a godersi le sensazioni positive. In consapevoli del fatto che quando il piacere sale mantenere il controllo puo’ diventare molto, molto, molto difficile. Fino a quando non arriverà anche per loro il momento di ascoltare le parole del medico di cui sopra ed allora …..
7) Le escort, in modo particolare quelle che lavorano negli FKK, sono macchine da guerra, autentiche marines del sesso impegnate in missione. La loro missione e’ farvi stare quanto meglio possibile, affinché torniate da loro quante più volte possibile e, al tempo stesso, proteggere la loro salute. Se ad un marines impegnato in missione, pienamente consapevole dei rischi che sta correndo, si dovesse presentare una superfiga che cerca di sbottonargli i pantaloni quale sarebbe la sua reazione ? Godersi il pompino ?
8) Il pay e’ divertimento, e’ come …. giocare alla guerra alla play station. Una figata, ma se uscite dal pay con la convinzione di essere dei super soldati finisce che nel mondo reale andate a sbattere e vi fate del male perché il mondo reale, la guerra vera, e’ un’altra roba. Alla fine vi troverete di riflesso ad imprigionare la vostra vita dentro la play station.
In svariati decenni di attività, ho sempre cercato di utilizzare l’empatia nel rapportarmi con il modo pay, nella profonda convinzione che solo attraverso questo percorso empatico posso portare vero rispetto alla escort di turno, e solo portando il massimo rispetto alla escort di turno sono autorizzato a poter dire con orgoglio: “IO SONO UN PUNTER !”.
Passo e chiudo.