Disinnamorarsi di una escort

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Era da un po’ che avevo voglia di affrontare l’argomento.

Prologo

E’ stata affrontata, già molto tempo fa, e direi con ridondanza, anche ripetitiva, la tematica dell’innamoramento di un punter per una escort.
E’ stata considerata, ma forse non abbastanza approfondita, la tematica dell’innamoramento – incidentale – di una escort per un cliente, più o meno consapevole.
Di recente, è stata infine sfiorata, e non senza ardenti contrapposizioni di idee, una tematica quasi utopica: l’ipotetico matrimonio con una escort… O meglio, il matrimonio con una ex escort.

Ho probabilmente già scritto in altre occasioni che questi argomenti, come tanti altri trattati in questa sezione del forum, per anni, non mi hanno appassionato.
La motivazione è semplice. Quando sono approdato qui, ormai più di dieci anni fa, avevo partecipato ad almeno altri tre defunti forum a tema e su queste tematiche mi ero già confrontato con chi, come me, ha il vizio dell’evasione… Del sesso… Della trasgressione…
Trasgressione, poi… Bah…
Medicina per la noia quotidiana, magari.
Diciamo, complemento alla qualità della vita, allora, quando si ha la fortuna di una vita non troppo noiosa.
Sta di fatto, che già allora avevo anche già sperimentato, personalmente e per una volta, i danni di una relazione con una bellissima, quanto scaltra e spregiducata escort…
Una stronza, va… Diciamolo…
Ma in condizioni di concorso di colpa.

Ma vabbé, ragazzi, diciamocelo…
‘Ste storie di amore, o pseudo tale, si somigliano tutte nella loro estrema essenza.
Il mix di sentimenti e le sfumature sono assai diversi caso per caso.
Ma l’inizio e la fine si somigliano tutti.
Comincia con una bella sensazione. Magari memorabile. Con contropartita economica certa.
Finisce con una più o meno grande tragedia. Con danni economici e sociali incerti.
In mezzo possono anche esserci momenti di felicità.
E infelicità cagionate a terzi. O anche auto inflitte.
Ma soprattutto sensazioni intense. Battiti di cuore come al liceo. Infinite dolcezze.
Ma sono conseguenze incidentali. Innaturali. Viziate ab initio.
Non funziona quasi mai.
Anzi. A mia conoscenza, mai.
E per mia, fortunatamente, limitata esperienza personale… Assolutamente mai.

Storia triste

Fatto sta che, qualche mese fa, mi sono riaffacciato a questa sezione del forum e ho riletto e partecipato a queste intriganti tematiche a tinte rosa… perché…

Perché, di nuovo, a distanza, di quindici anni dalla volta precedente, ci sono ricascato.
Una condizione non cercata, non voluta, impossibile, utopica…
Ne ero fuori. Ero in controllo. Avevo avuto splendidi incontri e vissuto belle amicizie… O trombo-tali… E quando pensavo di saper gestire ogni cosa, di aver ormai imparato a giocare come James Bond al tavolo del Casino Royale: taaac.
… Un nuovo amore per una dolcissima e giovane escort.
Ma, per rincarare la dose, ho pensato bene di scegliermela brasiliana, molto più giovane di me, e, ovviamente, trans.
Bella prova di maturità da parte mia.
Ma almeno gestita, con difficoltà, con un pizzico in più di maturità e scaltrezza di quanto non accadde a suo tempo.
Ma solo in apparenza.
Illudendo me stesso di essere in grado di gestire, mantenere, contenere, fare in modo che durasse… Against all odds.
E ovviamente sbagliando. O anche facendo peggio. Talvolta ferendo.
E uscendone, inevitabilmente, gravemente offeso.
Unica esimente, signore e signori della Corte: non ho fatto tutto da solo.
Anche se ci ho messo del mio.

Ma veniamo al punto.
Il cuore di questo thread.

Il fil rouge di questo rapporto è stato la sensazione, latente, più volte riconfermata, e altrettante volte smentita, che sarebbe finita.

Speravo che ciò sarebbe avvenuto col tempo, che tutto sana.
Che sarebbe stato il normale consumarsi di una candela.
Che i casi della vita avrebbero condotto a una soluzione.
E nel frattempo la vivevo.

Ora con l’estintore in mano.
Ora gettando benzina sul fuoco.
Ora rincorrendo.
Ora venendo rincorso.

Mi perdoneranno lor signori se, per rispetto della mia privacy e di quella della signorina, non farò nomi, non darò particolari, non illusterò luoghi, non parlerò delle attese trepidanti, dei momenti bollenti, del tempo sottratto al lavoro e ad altri doveri, dicamo così, istituzionali o contrattuali, per ricavare le ore, o le mezzore, per i nostri incontri, o per corrispondere megabytes di messaggi whatsapp, né parlerò dei treni presi al volo, delle assenze ingiustificate, dei favori, fatti o negati, dei regali, delle parole dette e di quelle rimangiate, dei miei slalom tra i suoi clienti (qualcuno intravisto al portone, o per le scale… Volti in cui ti puoi specchiare… Ma espressioni in cui non ti riconosci)… Ma salterò a qualche sera fa…

… Quando, dopo una separazione di qualche settimana, cagionata “da motivi di lavoro”, che generosamente ascriveremo a entrambi, ci ritroviamo a passeggiare brevemente sotto la pioggia…

Siamo a braccetto, camminiamo tranquilli anche se piove bene e non abbiamo l’ombrello. Stretti. Inconfondibilmente troppo stretti per essere solo amici agli occhi dei passanti… Nel quartiere dove sono cresciuto e dove chiunque potrebbe inchiodarmi, con una parola, alle mie responsabilità.

Una parola sussurrata. Un'altra appena pronunciata…
Un bacio improvviso.
Come in un film francese.
Intenso, profondo, molto, molto più sensuale di una qualsiasi scopata…

Sembra un film.
Tra pochissimi giorni ci separeremo ancora per molte settimane.
Probabilmente ci rivedremo nel 2020.
O anche mai. Chi può dirlo?

Ed io che sono innamorato, e che mi arrovello in quale modo riuscirò a resistere, o a uscirne, col sapore di quel bacio, ritrovo tutto l’entusiasmo, la gioia, la tenerezza che provo per lei.

Mi vergogno quasi di aver pensato, nei sobri ma tristi momenti di lucidità, come posso disinnamorarmi di quegli occhi neri e quel sorriso dolce da bambina?

E il giorno dopo, mischio le carte, invento bugie, faccio cose impensabili per ricavare un paio d’ore ed essere da lei…

… I giorni sono contati. E lei mi ha già detto che deve lavorare, e lavorare ancora, perché l’affitto costa un sacco di soldi e lei, poverina, non ci sta dentro…

Beh… Ci sta dentro eccome.
Ma io capisco che non ho diritti.
Ho le mie colpe da farmi perdonare.
E una vita più che demisecolare che non si cambia a comando.
Abbozzo.

Stasera però, ho il sapore di quel bacio e voglio vederla.
E quando mi dice di essere stanca. E provata. E triste per cose sue, mi sento di insistere:
il tempo per noi è così poco;
non ho voglia di fare sesso;
la voglio solo coccolare, starle vicino, avere un altro bacio.

Quando, con voce incrinata, mi ripete che non vuole, che è stanca, che è in disordine, che non si sente di vedere nessuno, che lei è fatta così…

…Io ho un moto di orgoglio. E con tristezza, ma senza arrabbiarmi, le dico che è meglio che questa cosa tra noi finisca. Che non ha senso. Meglio lasciar perdere.

Ma lei mi chiede perdono. Di capirla. Davvero. E’ solo un momento.
Domani, dice… Domani.

Mi manda la foto della rosa che le ho dato il giorno che è tornata a Roma, ancora bella e carnosa, rossa e vellutata, in un vasetto di coccio.
Le emoticons dei bacini.
Una faccina triste.
Ti prego capisci…

Rimando allora tutto a domani, e prendo la strada di casa…

Piove di nuovo.

Raccolgo le mie cose dall’auto e faccio per scendere.
Mi capita in mano il puntercell, il telefono per i vizi, che non uso da settimane.

Il diavolo, o forse il mio angelo custode, mi fa ricordare che non era con quel numero di telefono che mi aveva conosciuto. Sono mesi che ci sentiamo e scriviamo sui nostri numeri privati. E mi balena una idea da vero stronzo malfidato. Una idea da puttaniere…

Mando un messaggio al suo numero di lavoro:
“Ciao sono Roberto. Se sei disponibile tra una mezzora e non disturbo ti chiamo per venire a trovarti.”

Mi do del bastardo, mentre sfoglio le notizie sul web, e attendo.
Passa più di qualche minuto.
Tiro il fiato.
Mi sento una merda per averle teso il tranello.
Davvero starà tra le coperte a leccare le sue ferite, da sola.

Ma poco dopo appare, ineluttabile come la morte, vera come la carne, cruda come la schiavitù, la risposta:
Lei: “Ciao. Si si tesoro. Tu vieni?”
Io: “Sicuro che non disturbo all’ora di cena?”
Lei: “Me fai sapere se vieni”

Faccio uno screenshot e glielo mando col mio solito numero. E aggiungo un vaffanculo.

“Che cazzo è questo?”
“Non posso credere che tu abbia fatto questo”

"Nemmeno io ci credo.
Potevi dirmi che volevi lavorare [ndr. lo aveva già fatto]
Sapevo di non valere 100 euro [ndr. tariffa standard per un incontro]
Ma tu… Tu non vali un cazzo."

Blocco.

Come disinnamorarsi di una escort?

Facile.


Fine




____________jul
 
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L'amore rende stupidi e bambini, e alla fine si fanno questi dispettini puerili e anche peggio.
Cosa ti aspettavi da una che ha cambiato tutta la propria vita per battere? Che smettesse per te?
L'amore è una forma di amicizia degenerata così come il vino da piacere diventa ubriachezza quando si perde il controllo e non ci si accontenta di un solo bicchiere al giorno ben centellinato.
E' l'egoismo che ci fa vili, noi quanti siamo. La smania di voler sempre cercare conferma di avere una sorta di esclusività, di primato sugli altri dentro al cuore di una persona. Credo sia una forma di insicurezza.
Sarebbe molto più bello e saggio poter vivere la vita da soli al 51%, lasciando il resto a vere amicizie, che poi altro non sono che una forma di amore più controllata, con meno attese e meno pretese.
Ma tanto è inutile, alla fine anche queste parole vergate sulla battigia della disillusione saranno cancellate dalle innumerevoli onde del tempo, e solo la memoria dell'antico dolore resterà unico piccolo guardiano a veglia del nostro grande e fragile cuore.
 
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Quel messaggio poteva essere mandato in altre mille occasioni e una qualsiasi donna, non escort, poteva ferirti e mentirti.
Questo per dire che secondo la mia modesta opinione non è finita per il suo lavoro. È finita perché lei non era sincera con te. Forse non ti considerava abbastanza innamorato, non credeva nella vostra storia o non era innamorata abbastanza.. tutte ipotesi alle quali solo tu puoi dare una risposta, oppure nessuno. E forse non la vorrai neppure, quando si chiude si chiude.
Io non oso parlare della mia esperienza per piu di una ragione, la prima si chiama Privacy, la seconda si chiama autostima, la terza coerenza.
Quando si gira la pagina, di propria iniziativa o spinti a farlo, il gesto è uno.
E si passa ad altri gesti, in altri libri e in altri luoghi.
Brucia Julio, da matti. Qualcuno oggi mi disse «siete simili, voi due»...forse il difficile è proprio riprendersi i propri cocci e capire che l'illusione di essere finalmente in due era appunto una sensazione solo nostra. Siamo esseri soli, splendidi, magnifici..e soli.
 
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Come disinnamorarsi di una escort???
Bella domanda..

Carissimo Julio
..e niente che ti devo di'...
Non c'è una cura specifica
..qui poi si è passati dalle farfalle nello stomaco ad una tranvata nei denti che neanche il sorriso di cortesia ti regge...
Il tuo stato d'animo domani peggiorerà
tranquillo tutto normale
(è un iter che seguono un po' tutti)dicevo che quando ti sveglierai ,sempre che tu riesca a dormire stanotte,un malessere generale prevarrà in te..tutto nella norma,tranquillo..

Ti sentirai vuoto
a tratti assente e inappetente
Prenderai in mano quel puntercell e rileggerai innumerevoli volte quel messaggio..
Piangerai..boh,forse

Il bollettino medico ufficiale dice che comincerai a riprenderti fra una quindicina di giorni, tranquillo tutto regolare..

..e piano piano ti disinnamorerai..

N.B:sembra che tu sia recidivo..ammortizza bene questa seconda botta, perché la prima non ti è bastata,poi,ci rivediamo fra quindici anni..e apriremo un altro 3d della serie "non ci resta che piangere"

P.S:che rimanga fra noi,mi dispiace!!!

P.S bis:un ringraziamento particolare va al tuo diavoletto:diablo: o angelo custode :angel:che ti ha illuminato la strada della realtà..
 
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  • #5
La fregatura sta nel fatto che ogni tanto "vogliamo" illuderci che sia una frequentazione normale, e ci scordiamo il contesto in cui certi incontri avvengono.
Per tanto che possa essere scattata la "chimica" e che sia stata una frequentazione da sogno, che nemmeno da fidanzati ci è capitato, è solo un bel film che ci siamo fatti.
Prima o poi si sbatte il muso nella realtà: capita con le free, mogli o fidanzate che siano; inevitabile che accada con una pay.
Anche se ci ha trovato simpatici, affettuosi, appassionati, "prestanti" ecc. ..... e magari con noi è stato meno sgradevole o addirittura più piacevole del solito, non dovremmo dimenticare che per lei é sempre e solo lavoro e noi siamo solo uno dei tanti clienti; magari migliori di altri, ma comunque sempre "clienti".
Siamo noi i fessi che ce lo dimentichiamo.
 
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@Julio, vado un po controcorrente.
Per me ti ha solo messo dopo il suo lavoro , tutto qua e anche tu ,onestamente , riconosci che ti aveva già esplicitato più volte la sua necessità di lavorare. Che poi non abbia o abbia realmente bisogno di quei soldi ,per cose sue, al suo paese, beh questo non ci è dato saperlo.
Sai capita anche a me, quando sono stanco, di negarmi ad un familiare, ad un amico, se sono stanco, ma di non riuscire a dir di no ad una richiesta urgente di un mio intervento lavorativo. Per me non è una necessità economica , ma una impostazione del mio carattere.
Insomma avresti avuto ragione se con questo Roberto(cioè tu stesso) ci fosse andata a gratis, ma se si è resa disponibile per lavoro, non ci vedo un grande sgarbo.
Poi , per carità, quoto l intervento magistrale di bellalui, e tutte le considerazioni che tu stesso hai fatto su storie come queste che, nel bene o nel male, prima o poi ci appartengono.
Rilevo un dato nuovo per me, (che sono estraneo al mondo trans e di cui sono completamente ignorante), e cioè che si comportano come donne , pur vivendo loro una sessualità di tipo maschile (presumo).Ecco questo è un dato che mi farà riflettere a lungo.
Mi spiego meglio per chi non ha avuto modo di leggere cosa penso io delle donne e cioè che essendo la loro sessualità diversa da quella dell'uomo, prevalentemente orientata biologicamente alla riproduzione e precisamente che, pur raggiungendo l orgasmo, non ne ricavino un piacere cosi intenso come accade per l uomo, siano portate a non riuscire ad innamorarsi di chi dona loro piacere come succede a noi uomini.
 
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Non funziona quasi mai.
Anzi. A mia conoscenza, mai.
Ne conosco alcune per le quali (per adesso) funziona.



Ne ero fuori. Ero in controllo. Avevo avuto splendidi incontri e vissuto belle amicizie… O trombo-tali… E quando pensavo di saper gestire ogni cosa, di aver ormai imparato a giocare come James Bond al tavolo del Casino Royale: taaac.
… Un nuovo amore per una dolcissima e giovane escort.
So cosa significa, mi capitò nel 2012, quando pensavo anch'io di essere plurivaccinato.
Scoprii così l'overconfidence.

Mi sento una merda per averle teso il tranello
Fai bene a sentirtici, ma non per il fatto di averle teso il tranello (che è umano, azione figlia delle nostre incertezze e paure), quanto per non aver immaginato (prima di risponderle scazzato e vendicativo) che, forse, era solo una forma di autodifesa per una relazione che le appariva impossibile, insostenibile, troppo difficile.

A volte ci illudiamo di dover camminare tutta la vita stretti a qualcuno illuminandone la vita d'immenso, mentre siamo più banalmente destinati a condividere un breve tratto, illuminando quel tanto da consentirgli, almeno, di non pestare troppe merde, o, se le pestano, restituendo un attimo di sorriso con il classico dei classici ​porta fortuna


P.s.: @bellalui

Cosa ti aspettavi da una che ha cambiato tutta la propria vita per battere? Che smettesse per te?
Ti vedo bene a far coppia con marco1919
 
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Lei era in "modalità escort" , è una modalità nella quale le escort tagliano fuori tutti i sentimenti soprattutto l'orgoglio e l'amor proprio , un modo per estraniarsi dalla realtà ,che gli consente di sopportare meglio situazioni che non vorrebbero vivere, come appunto il doversi vendere.
Molto probabilmente lei era veramente stanca e sicuramente avrebbe preferito stare abbracciata con te piuttosto che ricevere uno sconosciuto,ma per farlo avrebbe dovuto uscire dalla modalità escort e sapeva che essendo stanca molto probabilmente per quella sera non avrebbe più lavorato. Non è sempre semplice per loro switchare da una modalità all'altra e di solito è più difficile quando sono stanche o verso la fine del tour.
Ma....... credo che tu questo lo sapessi già.
 
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Raffinata analisi la sua, caro Rettore. Potrebbe essere persino esatta.
Mi ha fatto pensare.
Ma mi consenta qualche replica...

Ne conosco alcune per le quali (per adesso) funziona.

C'è un "per adesso" di troppo... Ma, per carità, non ho detto che non possano esserci eccezioni. Solo che... Non ne conosco.
O meglio, escludendo casi che contemplano la presenza di mantenuti e pseudopapponi, non ne conosco.
... Allora, mi esprimerò in modo più circostanziato: non conosco casi di "lieto fine".

forse, era solo una forma di autodifesa per una relazione che le appariva impossibile, insostenibile, troppo difficile.

Non sono fiero della mia azione. Ma, lo scazzo e lo spirito di vendetta, come dice Lei, potranno forse essere stati frutto di incertezza e paura, ma non sproporzionati agli effetti dell'eccesso di legittima difesa della controparte. Se mi permette una citazione "L'eccesso colposo nella legittima difesa si verifica quando la giusta proporzione fra offesa e difesa venga meno per colpa, intesa come errore inescusabile, per precipitazione, imprudenza o imperizia nel calcolare il pericolo e i mezzi di salvezza"... [Cassazione sez. V Penale, sentenza n. 29365/201]. Poiché ho motivo di ritenere che ci sia stata premeditazione, e reiterazione, nel comportamento della controparte, credo che l’eccesso sia stato doloso. E dunque sanzionabile.

A volte ci illudiamo di dover camminare tutta la vita stretti a qualcuno illuminandone la vita d'immenso, mentre siamo più banalmente destinati a condividere un breve tratto, illuminando quel tanto da consentirgli, almeno, di non pestare troppe merde, o, se le pestano, restituendo un attimo di sorriso con il classico dei classici ​porta fortuna

Sante parole. Ancora una volta frutto di una analisi raffinata e obiettiva... Ma si vede che il "breve tratto" era giunto alla sua conclusione.

Ma grazie. Apprezzo il cazziatone. Ma vediamo gli aspetti positivi della vicenda. Meglio forse uscirne come due stronzi, dividendone le spese, piuttosto che da vittima e carnefice, indipendentemente da chi dei due avrebbe potuto assumere un ruolo e chi l'altro.

_____________jul
 
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Caro clint1412..
da quello che ha raccontato il nostro caro amico di penna Julio,non sarebbe stato un problema per lei dire devo lavorare,lui avrebbe sicuramente capito.

Modalità escort on
Modalità escort off

Nessuno mai potrà capire dove comincia l'una e dove finisce l'altra..o meglio quanto queste due modalità vivano in simbiosi
 
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@Giulia gio ,a mio avviso, era semplicemente stanca e non aveva intenzione di lavorare.Infatti se avesse avuto già un appuntamento prefissato, non avrebbe accettato quello propostole da Roberto, almeno non in quelle modalità," a vieni tu da me? se vieni mi fai sapere, ecc" ma gli avrebbe chiesto una precisazione dell'orario di arrivo per coordinarsi con l appuntamento già preso.
Ribadisco, per me, non aveva intenzione di lavorare, ma di fronte ad una proposta di lavoro non ha saputo declinare, tutto qua .
 
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Ribadisco, per me, non aveva intenzione di lavorare, ma di fronte ad una proposta di lavoro non ha saputo declinare, tutto qua .

Quindi io avrei dovuto essere comprensivo e considerare che, in condizione di indisposizione (stanchezza, tristezza, malattia o quel che fosse) è del tutto normale fare una eccezione e accettare 100 euro e lavorare, e scopare, e declinare, invece, l'invito di chi ti ama (e che non vedi mai) e che teoricamente dovresti aver caro, che desidera solo la tua compagnia, senza altro fine che quella...

Pardon me, la mia autostima non riesce a farsene una ragione...

____________jul
 
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Come dice il buon "Tempi" dovete fare in modo che la mazza sia dura e non che sia dura la vita.
 
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@Julio, premesso che in queste storie, che pure ci fanno sentir vivi, ci si va sempre a rimetterci e che dunque ben venga la tua provvidenziale autostima, potrei dirti che ,forse, io ho un livello di autostima un po troppo basso e tu ,forse, un po troppo alto, ma preferisco invitarti a rileggere l intervento di bellalui , cui aggiungo solo una frase che mi disse, una volta, una girl:" qua noi, per far contenti i clienti, ci dovremmo innamorare 10 volte a sera!"
 
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Mi dispiace, non la vedo così. Da escort, da donna, tanto una sono e una rimango, l’uomo di cui sono innamorata e che non vedo mai e’ con me per tre giorni? Cascasse il mondo lavoro prima, mi impegno per lavorare a sufficienza, ma col caxxo che perdo del tempo prezioso quando posso passarlo con lui. Non era una storia stanca, non era routine.. era al pieno della passione!!!! Julio, perdonami, ma non è stata sincera, sopratutto nei suoi sentimenti. O meglio, in amore c’è sempre uno dei due che è più coinvolto....
Perdonami ma come dici tu...mi è un po’ partito l’embolo...
 
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Scusate.
Ma la volubilità umana non la contate?
E quella femminile , che ne costituisce la manifestazione più evidente, la dimenticate?
E trascurate pure il fatto che il tutto si crea in un settore come quello del sesso a pagamento, tra appartamenti che cambiano come le carte a poker, colleganze che durano poche ore, conoscenze che non arrivano al tramonto, relazioni che durano pochi minuti ?
La sempre pacata ed assennata Giulia gio ci ha dato una buona chiave di lettura: la controparte di Julio non riesce a gestire bene la sua vita tra sentimento e lavoro, così come mi è capitato di riscontrare in tante sue colleghe escort.
Aggiungiamoci l'origine sudamericana, che in genere conferisce al tutto un'anarchia spazio/temporale - tanto divertente per chi la pone in essere, molto meno per chi la deve affrontare - ed avremo lo scenario completo.
Caro Julio, non prendertela: hai solo incontrato una persona più emotivamente ed umanamente incasinata di quanto tu stesso credessi.
La tua fortuna è di averlo capito abbastanza presto.
Resta il tuo essere stato un tantino canaglia nei modi: ma se l'obiettivo era il tuo capirti e salvarti, per quanto mi riguarda sei pienamente assolto.
La prossima volta accertati fin da subito che la controparte sia una persona affidabile: meglio una buona amica che ti dice che deve lavorare e ti propone degli orari di incontro congrui, piuttosto che le litanie caotiche di una sedicente innamorata incapace di programmarsi.
E non limiterei tale criterio di scelta al solo mondo escort, tra l'altro.
 
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Contrada del Bottonuto
Julio ha scritto:
Blocco.
Come disinnamorarsi di una escort?
Facile.
Fine
____________ jul

La fregatura sta nel fatto che (....) non dovremmo dimenticare che per lei é sempre e solo lavoro e noi siamo solo uno dei tanti clienti; magari migliori di altri, ma comunque sempre "clienti".
Siamo noi i fessi che ce lo dimentichiamo.

Già, facile a dirsi. Un po’ meno facile quando le “prestazioni” non si iniziano più a pagare, quando ci si inizia a conoscere anche fuori dal talamo. Quando il rapporto inizia a “vivere” in una sorta di alone di normalità, come se si stesse uscendo con la fidanzata o con la ragazza della porta accanto. I confini iniziano a svanire, la mente comincia a fantasticare e il cuore inizia a battere. Difficile pensare di essere solo dei clienti. Sensazioni che si possono cercare di cancellare solo con il tempo e avendo anche (o soprattutto) altre frequentazioni. Ed a volte questo non é neppure sufficiente. Dopo oltre 4 anni ho voluto ritornare a frequentare una per la quale provai qualcosa (amore, infatuazione, forse, chi sa) pensando che, ormai, fosse tutto finito. Ed invece é stato come una fiamma che si riaccende e che cova sotto la brace. Purtroppo, mi sono accorto che, a certi sentimenti, non c’é mai fine. L’unica cosa é evitare di alimentarli, ma questo non é facile quando, anche chi dovrebbe stare dall’altra parte, fa di tutto per non evitarli.
Un saluto,
Hilts
 
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e quando lei mentre ti bacia con la dolcezza di una fidanzata ti dice; "Con te non so cosa mi succede" è facile dimenticare che per lei è solo un lavoro...
 
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@Giulia gio ,a mio avviso, era semplicemente stanca e non aveva intenzione di lavorare.Infatti se avesse avuto già un appuntamento prefissato, non avrebbe accettato quello propostole da Roberto, almeno non in quelle modalità," a vieni tu da me? se vieni mi fai sapere, ecc" ma gli avrebbe chiesto una precisazione dell'orario di arrivo per coordinarsi con l appuntamento già preso.
Ribadisco, per me, non aveva intenzione di lavorare, ma di fronte ad una proposta di lavoro non ha saputo declinare, tutto qua .

Ciao The Equalizer,
Parlo per me e solo di me,io quando sono stanca sono stanca per tutti....ma non per i miei affetti se tali sono..!!!!
 
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