Disinnamorarsi di una escort

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Una mi disse che avrebbe smesso. Non glielo avevo certo chiesto io. Mi mandò la foto del suo “cell aziendale” nell’immondizia. Solo che dimenticò di disattivare l’ultimo collegamento su whatsapp di quell’utenza. Settimane dopo, mentre si parlava della nuova vita e del futuro, di tutta una serie di cose frutto di una proiezione mentale, io intanto le chiedevo appuntamento dal punter cell sul suo pay-whatsapp. Mandai anche io lo screenshot e messa alle strette mi disse che dovette recuperare quel telefono per forza perché aveva l’account di zalando su quel dispositivo e non ne ricordava la password. :mega_shok:
 
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<<Già, facile a dirsi. Un po’ meno facile quando le “prestazioni” non si iniziano più a pagare, quando ci si inizia a conoscere anche fuori dal talamo. .....>>

In effetti, ti do ragione: stavolta ho "parlato bene" perchè non ero coinvolto, ed è relativamente facile essere più distaccati e/o un minimo oggettivi.
Sfortunatamente per arrivare a questa "saggezza", che sembra così ovvia e quasi banale, ho dovuto sbatterci il naso pure io; ed ancora viaggio borderline con la mia ultima fiamma: faccio una fatica bestia a mantenermi sotto controllo, perchè so già che è una mia illusione, e so già che anche stavolta finirò per farmi del male una volta di più.
E' da fessi investire emotivamente con una escort, lo sappiamo tutti, e ce lo ricordiamo a turno l'un l'altro;
poi domani ci guarderemo per l'ennesima volta Pretty Woman.

Ricordo ancora con affetto una che, vivendo male la sua condizione, a volte mi chiedeva se poteva rinviarmi ad altra giornata .. <<perchè oggi non me la sento: se proprio vuoi venire vieni pure ma oggi sarebbe solo "lavoro", mentre con te voglio che sia una cosa bella perchè anch'io con te sto bene...>> passando da modalità escort a modalità trombamica.
Una decina d'anni fa si è trasferita e da allora non ci siamo più incontrati, ma ci telefoniamo regolarmente ogni settimana, max ogni 15 gg, per raccontarci delle nostre cose, della vita quotidiana, dei problemi, del lavoro, dei figli, del coniuge ...
mah, fatti della vita
 
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Una mi disse che avrebbe smesso. Non glielo avevo certo chiesto io. Mi mandò la foto del suo “cell aziendale” nell’immondizia. Solo che dimenticò di disattivare l’ultimo collegamento su whatsapp di quell’utenza. Settimane dopo, mentre si parlava della nuova vita e del futuro, di tutta una serie di cose frutto di una proiezione mentale, io intanto le chiedevo appuntamento dal punter cell sul suo pay-whatsapp. Mandai anche io lo screenshot e messa alle strette mi disse che dovette recuperare quel telefono per forza perché aveva l’account di zalando su quel dispositivo e non ne ricordava la password. :mega_shok:

Successe anche a me un simile accadimento una volta..
Mi successe con un amico, che tale doveva rimanere, con il quale non sarebbe mai potuto succedere nulla...
Le cose sarebbero state diverse se avessi avuto una relazione vera e propria, ci si investe sopra e si mettono sul serio le carte in tavola, altrimenti è solo un “indagare” fine a se stesso. Si “smette” e definitivamente se ci sono dei validi presupposti e percorsi chiari di vita. E soprattutto se se ne hanno le possibilità. Altrimenti è solo una caccia a cercare di capire se se ne ha davvero la forza o meno, quando alla fine non si sta parlando di forza. Quanto di reale necessità.
 
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Ma poi perché dovrebbe smettere? Non siamo ipocriti. Non ci innamora solo di un viso o di un corpo, ma delle sensazioni, della sua vita, dei suoi abissi. Ecco, io un po’ m’innamorai delle sue perversioni. E lei, probabile, chissà, delle mie. Di quei segreti che solo io detenevo. E che nessuno avrebbe sospettato, tanto ella appariva bella certo, ma anche composta, ammodo, elegante quasi quanto me.
Era una russa, troppo giovane, troppo bella, troppo. Una notte intera nella quale ella non volle farmi uscire dal talamo. Ma non per il sesso, che pure era un Unione mistica, ma per potermi tenere addosso. Per sentire il mio odore di felce inglese e tabacco.
Lei mi disse “non devi più pagarmi”. Io continuai a farlo. Perché potesse rimanere sempre un gioco. Perché potesse essere quasi amore.
 
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Sappiamo troppo poco di questa storia per poter dire come stanno le cose, neppure Julio che l'ha vissuta può avere il quadro completo in quanto vede le cose dal suo punto di vista.
Io voglio offrire un punto di vista alternativo, che non voglio proporre come VERO, ma come uno spunto per guardare le cose da un'altra prospettiva.
Julio ha detto che lei è brasiliana ed è giovane, questo significa che per venire a lavorare in italia ha dovuto lasciare la sua familia,le sue amicizie,le sue abitudini,la sua vita in pratica.
Quando è partita sapeva benissimo che non sarebbe venuta qui a divertirsi, sapeva che si sarebbe rinchiusa dentro squallidi appartamenti per 22 ore al giorno cercando di soddisfare sessualmenmte degli sconosciuti. Un bel sacrificio non credete? Un bello sforzo di volontà secondo me! Io non ne sarei capace. Non è come per una escort italiana , la quale può ritagliarsi il tempo per il lavoro e nel resto della giornata vivere una vita normale,incontrando i genitori,i figli le amiche ecc...
Se lei , come credo di capire è una pendolare, è venuta in italia con ben in testa un obbiettivo economico da raggiungere Julio dice che "ci stà dentro bene" ma dalla mia esperienza ho capito che il targhet che si autoimpongono non viene mai raggiunto MAI.
Ora lei si ritrova ad aver fatto enormi sacrifici personali , vicino a fine tour ed ancora lontana dall'obbiettivo che si era prefissata, probabilmente con la paranoia di non esserci riuscita perchè non è abbastanza bella o abbastanza brava e con la consapevolezza di aver ceduto ai suoi desideri personali (stare con Julio) invece di concentrarsi esclusivamente sul lavoro come era fermamente convinta di fare prima di partire da casa.
Julio sapeva che lei voleva lavorare, lei glelo aveva detto, ma lui ha insistito, ha voluto vedere quanto lei tenesse a lui, ma......secondo me lo ha fatto nel momento sbagliato. Lei ha inventato una scusa,lui l'ha scoperta.
 
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Non mi fu mai chiesto di smettere. E io tastai il terreno, per capire se quello fosse il problema, ma i problemi erano mille e più, (non sarebbe successo nulla di diverso) e prima di tutto la paura di mettersi dentro ad una cosa troppo grande e troppo difficile, ancora di più un coinvolgimento non così forte da giustificarlo, almeno non da entrambe le parti... nessuna promessa e nessun compromesso, per poi comunque osservare con occhio inquisitorio come a trovare in ogni dove una fregatura.. poi trovarsi , infine, quasi per ripicca, il giorno dopo al nostro incontro, per me purtroppo indefinibile, in un altro appuntamento preso a mia insaputa..non era amore dichiarato come quello del caro Julio, era infatuazione supposta, sperata, bramata...condita dalla paura e dal sospetto da parte sua.
In fondo finì in pratica qualcosa che mai cominciò realmente... ma chissà perché, in me che scrivo, ancora sta nutrendo un fiume di parole incessanti.
 
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POVERO CATULLO
(Gaio Valerio Catullo)


Povero Catullo, smettila di illuderti!
Ciò che è perso – e lo sai – è perso : ammettilo.
Giorni di luce i tuoi, un lampo lontano,
quando correvi dove la tua fanciulla ti chiamava,
lei amata come nessuna sarà mai.
Quanta allegria, allora : quanti giochi
volevi, e lei accettava.
Davvero un lampo lontano, quei giorni.
Ora non vuole più : e tu devi accettare.
Non seguirla, se fugge, e non chiuderti alla vita :
resisti, con tutte le tue forze.
Addio, fanciulla. Catullo è forte :
non verrà a cercarti, non ti pregherà , se tu non vuoi.
Ma tu, senza le sue preghiere, soffrirai.
Ah, infelice, che vita ti rimane?
Chi ti vorrà ? A chi sembrerai bella?
Chi amerai? Chi ti dirà : ” Sei mia! ” ?
Chi bacerai? A chi morderai le labbra?
Ma tu, Catullo, non cedere, resisti
 
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Perdona... Hai letto il post? Io il tuo l'ho letto e ti ho anche risposto.
Consentimi una replica esplicita e politically not correct:
non centra un cazzo.

Qui su parla d'altro.
Non di matrimonio.
Non di scelte di vita.
Non di calcolo né di ingegneria sociale.

Qui si parla di uno chi ha vissuto una esperienza, che la condivide, che ha trovato una (non) soluzione che gli costa parecchio.

No dogmi. No dichiarazioni. No astratti innamorarsi.

Qui ci sta scrivendo chi ha qualcosa da dire.

Grazie per la comprensione.
Io qui ne ho poca.

_______jul
 
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TOLLERANZA ZERO 24169903-una-maschera-bianca-con-la-bocca-chiusa-con-nastro-rosso-raffigurante-la-mancanza-di-li.jpg

..meglio che sto zitta!!!
 
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@tempimoderni

"Mi sono innamorato di Sandra. E' bellissima... io la amo, e mi ama anche lei."
" Sì, è una bella ragazza. E quindi?"
"Volevo un tuo consiglio, sei più grande di me... tu cosa faresti?"
"Io intanto fossi in te andrei a letto con Sandra."
"Eh, ma lei vuole aspettare... dice che sennò roviniamo tutto..."
"Rovinate tutto cosa?"
"Roviniamo l'atmosfera ."
"Mh. Tu hai creato l'atmosfera?"
"Beh, credo di sì..."
"Cenette a lume di candela?"
"Sì, già varie volte."
"Shopping in centro a tue spese?"
"Sì, era il suo compleanno, volevo farle un regalo..."
"Fine settimana in montagna?"
"Sì, nella casa dei miei... ma in camere separate, sennò si rovinava l'atmosfera."
"Certo. Io direi che devi subito fare due cose."
"Dimmi."
"La prima: smettere con Sandra."
"Ma che dici? Io la amo..."
"Sì, certo. Poi subito dopo devi fare la seconda cosa."
"E cosa mai devo fare dopo?"
"Comprare una Porsche."
"Perché?"
"Perché devi aspettare solo la consegna : ma almeno sai subito cosa spendi, cosa costano i tagliandi, cosa consuma a chilometro."
"Ma sei matto? Che discorsi sono?"
"E tra qualche anno la puoi rivendere e guadagnare qualcosa. Non si deprezzano, certe Porsche. E non sai quante Sandre ci rimorchi e quanto scopi, con quella macchina."

(Dialogo realmente accaduto anni fa tra due miei conoscenti, il giovane benestante innamorato ed il non più giovane benestante interpellato. Ne parlai in altro thread.)
 
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Successe anche a me un simile accadimento una volta..
Mi successe con un amico, che tale doveva rimanere, con il quale non sarebbe mai potuto succedere nulla...
Le cose sarebbero state diverse se avessi avuto una relazione vera e propria, ci si investe sopra e si mettono sul serio le carte in tavola, altrimenti è solo un “indagare” fine a se stesso. Si “smette” e definitivamente se ci sono dei validi presupposti e percorsi chiari di vita. E soprattutto se se ne hanno le possibilità. Altrimenti è solo una caccia a cercare di capire se se ne ha davvero la forza o meno, quando alla fine non si sta parlando di forza. Quanto di reale necessità.

Ma perché non vi telefonate?
Abbiamo capito che volete dimostrarci di essere ancora adolescenti...
 
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Rispondendo al quesito di Julio@ disinnamorarsi di una escort; io sono forse nella fase terminale di questa situazione, anche se lei è sempre stata corretta nel limite del possibile nei miei confronti dicendomi sempre la verità(il problema ero io che non riuscivo a sopportare che lei incontrasse altri uomini)e ultimamente mi ha detto che non poteva invece ha fatto un incontro non dicendomelo di 15 minuti prima di me(per dire), ma secondo me conoscendomi non me l ha detto per il motivo menzionato prima.
A parte questo esempio che c entra poco, diciamo che lei alla fine rispettava quello che mi dava fastidio......aveva dimezzato gli incontri, voleva smettere, era lei che mi chiedeva consigli che poi faceva il giorno dopo(cosa che mi ha sempre meravigliato e mi rendeva orgoglioso), lo so sto scrivendo frasi sensa senso, ma il succo è che io avevo perso il mio equilibrio trascuravo il lavoro ero distratto, mi sono investito con l auto per ben 2 volte negli ultimi 3 mesi(l ultimo incidente risaliva a 19 anni fa)sempre per colpa mia(sintomo di non esserci con la testa).
Quindi a mio parere ti sei risparmiato mesi di agonia maggiore(perchè sembra che lei non fosse sincera fino in fondo con te) rispetto alla mia.
Detto ciò comunque io un altra possibilità gliela darei perchè ti priveresti di altri bei momenti vissuti nei mesi successivi, anche se chiaramente ricapiterà il discorso del lavoro, dei clienti e via dicendo perchè l orgoglio in queste situazioni un conta un cazzo, non sono situazioni normali c è poco da fa'.....
 
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Io credo che sia sbagliato chiedergli o aspettarsi che smetta di lavorare.
Abbiamo conosciuto una escort , la quale se fà questo lavoro ha i suoi motivi (comprarsi un appartamento,pagare un debito ecc...) quindi , o abbiamo la possibilità di offrirgli una alternativa valida ( comprargli l' appartamento , estinguere il suo debito ecc...) oppure dobbiamo accettarla cosi com'è.
 
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