ma in effetti c'è la sezione Abruzzo trans, poi chissà perché gli annunci li ripetono anche nelle cittàMA CHE CAZZO! PURE PUNTO INCONTRI INIZIA A METTERE GLI ANNUNCI DELLE TRANS!!!! ... io non li voglio vedere !!!
io cerco solo girl senza la CELLA!!! mi da fastidio a me! Cazzo costa fare na sezione per sole TRANS !!!!!!!
Vi prego, qualcuno me lo spiegasse ... perché io, da sempliciotto, ancora non ci arrivo ... apritemi la mente !!!
Mai innamorarsi, è la prima regola! Ho capito a chi ti riferisci, l’ho frequentata anche io, rischio innamoramento altissimo. Per questo bisogna centellinare gli appuntamenti…Ok, ragazzi, non ce la faccio più, voglio condividere con voi questa esperienza. Qui siamo fra maschietti felicemente arrapati che dalle femminucce desiderano in primo (e forse unico) luogo chiantelle fatte a regola d'arte, ognuno secondo i propri gusti e le proprie necessità. Ma se è vero - come è vero - che «o cazzo nun vò penziere», io adesso... «tengo nu gruosso penziere».
Ebbene, dall'agosto del 2020 al novembre del 2021 sono stato un assiduo frequentatore di una escort originaria dell'est Europa che esercita da sempre a Francavilla nord (a parte una brevissima parentesi a Porto d'Ascoli e a Pescara), assai apprezzata dai molti clienti fra cui all'epoca anch'io; chi è del giro capirà al volo di chi stia parlando. In lei avevo trovato un'incarnazione della mitica "scopamica" o "trombamica", figura leggendaria di cui avevo tanto sentito parlare e che speravo in vita mia di poter finalmente incontrare. Evidente quindi che per lei non badavo molto a spese e senza dubbio è stata l'escort con cui sono andato più volte. Mai conosciuto una ragazza altrettanto aperta sia al sesso che alla conoscenza amicale, per me è stata infatti una vera amica e le ho voluto davvero bene, per quanto io sia capace di voler bene a una donna... E poi, signori, gli appuntamenti fissati a puntino anche il giorno prima, manco fosse uno studio medico, che lusso... E non parliamo dei tanti dettagli circostanziali che la rendevano molto compatibile con le mie esigenze personali [a parte forse la presenza di qualche tatuaggio, che oltre a sfregiare il corpo rimanda a tutta una dimensione di subcultura, ma va beh, la perfezione non è di questo mondo].
Ora, alcune premesse negative al fattaccio che - avrete già capito - pose fine all'idillio sono state:
1. la difficoltà da parte sua a mantenere nel lungo termine questa originale ed inconsueta strategia di marketing che a lei chiaramente costa molto in termini di stress psicologico, tant'è vero che a poco a poco cominciavano a trapelare degli impercettibili segnali di insofferenza di cui però io mi accorgevo benissimo con conseguente disappunto, dal momento che a me il gioco piaceva moltissimo (altrimenti non ci sarei mai andato tutte quelle volte!);
2. la subdola invidia della collega coinquilina con la quale la mia diletta da un certo momento in poi si è definitivamente associata condividendone il loft (omettiamo i pettegolezzi per rispetto verso le signorine...) e cominciando così a rovinare le cose, sempre un poco alla volta, frecciatina dopo frecciatina [sotto questo aspetto i segni erano ancora più impercettibili, ma io ero comunque alquanto incazzato, visto e considerato che andavo dalla mia amica per poter vivere ogni tanto dei momenti di assoluto relax e di ebbrezza sensuale, senza essere infastidito da chicchessia];
3. la dieta chetogenica che avevo iniziato e che mi porterà a perdere 10 kg (abbattere l'assunzione di carboidrati può rendere nervosetti, sapete?).
Insomma, un bel giorno nel fissare il consueto appuntamento mi fa scavalcare da un altro cliente, io decido di fare il diavolo a quattro, si litiga (quando litigo io non uso mai una sola, solissima espressione volgare e cerco anzi di mettere l'altro con le spalle al muro servendomi della dialettica la più logicamente argomentata e serrata possibile, questo è il mio stile quando commetto l'errore di abbandonarmi all'ira...), la colpisco nell'orgoglio, in quel suo meravigliosamente immenso orgoglio di donna rumena, e finisce che lei non vuole più né vedermi né sentirmi. Tutto bloccato. Game over.
Ora, io sinceramente credo (ormai) che abbia fatto bene a prendere questa decisione, sia per se stessa che per me. Il problema è che purtroppo in tutti quei mesi mi ero affezionato tanto a lei, e oggi il pensiero di averla ferita nell'animo non solo non mi abbandona mai e mi infligge un amaro senso di colpa («le donne non si toccano neanche con un fiore», recita un altro proverbio), ma peggio ancora mi impedisce di andare in cerca di nuove avventure erotiche: doppio male! Se qualcuno mi avesse detto che un giorno sarei potuto incappare in una situazione del genere gli avrei risposto: «Tu sei matto!», e invece...
Vorrei tanto sentirmi dire da lei che non è più arrabbiata con me e che anche se non vuole più ricevermi possiamo ritenere di restare in buoni rapporti. Basterebbe così poco e mi rimetterebbe a nuovo!
Comunque, ricorderò sempre con piacere quelle scopate meravigliose con quella gran femmina, dall'aspetto assai grazioso e dalla personalità che... bravo chi le sappia tener testa!