Anche io preferisco le pay perché ho pagato caramente una situazione molto simile.
Circa 5 anni fa intrecciai una relazione con una mia collega di lavoro, poco più che trentenne, molto carina, sposata con due figli piccoli. Anche io ero sposato e con un bambino piccolo.
Io soffrivo molto per essere trascurato da mia moglie che dopo il parto, come è giusto che sia, si era innamorata di un altro, nostro figlio. Trascurato non solo sessualmente ma anche affettivamente. Una trascuratezza, quest'ultima, che nessuna prostituta può colmare.
Lei aveva un ammirazione professionale sconfinata verso di me e, a sua, volta, era un po' trascurata dal marito spesso all'estero per lavoro.
Abbiamo cominciato a frequentarci dopo il lavoro come amici e poi è esplosa la passione. Un'intesa sessuale senza limiti nata la prima volta sulla scrivania dell'ufficio mentre predisponevamo dei dati di bilancio. Lei si abbandonava a me in un modo che non avevo mai provato e che non ho mai più provato.
La situazione andava bene ad entrambi. Potevamo tenerci le famiglie e stare insieme contemporaneamente. Entrambi amavamo i rispettivi coniugi e quel nostro rapporto ci completava ma non avrebbe potuto sostituire tutta la nostra vita.
La cosa è andata avanti tranquilla per più di due anni. Lavorando insieme avevamo mille occasioni per vederci e anche per viaggiare insieme, spesso anche all'estero.
Un giorno di quasi tre anni fa lei mi disse di essere incinta e che non sapeva se il bambino è mio o di suo marito. Lo voleva tenere.
I primi tempi usavamo il preservativo ma poi, vista la grande consuetudine che si era creata, ci affidavamo ai metodi così detti naturali come il metodo billings, lo stesso che usava con il marito. Insomma lei contava i giorni e nei giorni fertili non si faceva penetrare.
Mi disse anche che in ogni caso era bene troncare tra di noi. Che il bambino sarebbe nato come figlio di suo marito in ogni caso e che era bene non frequentarci più per evitare scompiglio e future incomprensioni.
Rimasi veramente di merda anche perché sarei stato disposto ad assumermi le mie responsabilità. Lei si è subito allontanata da me e si è fatta anche cambiare ufficio e sede di lavoro.
Purtroppo io ero veramente innamorato e il pensiero di un mio figlio con lei che non avrei mai abbracciato non mi faceva dormire.
Una sera, molto tardi, le telefonai per sentire come stava. Lei non rispose. Il giorno dopo di ritorno dal lavoro apro la porta e trovo mia moglie incazzata nera che comincia subito a tirarmi oggetti di ogni sorta: vasi, posacenere, sedie e quant'altro. Il marito aveva visto sul telefonino della moglie l'identificativo. Poi si era fatto spiegare perché la chiamassi a quell'ora e lei gli aveva fornito una qualche spiegazione dicendo che ero un collega con cui aveva lavorato e che ci provava in continuazione. Quello si era procurato il mio numero di casa e la mattina seguente aveva chiamato mia moglie per raccontargli tutto. La faccio breve sul seguito se no dovrei scrivere un romanzo.
Ne è nato comunque un periodo terribile che mi ha portato a separarmi un paio d'anni fa, con grande dolore perché soffro molto di avere un rapporto a metà con mio figlio. Oggi le cose vanno meglio, però c'è un però.
La mia ex collega amante ha avuto una bambina. Senza saperlo le ha dato il nome di mia madre. Ho visto qualche foto su Fb. E' il mio ritratto a 2 anni. In particolare una foto seduta sorridente su un cavallo di quelli a gettone. Mia madre me ne scattò una identica, in bianco e nero, qualche decennio fa.
Nei corridoi aziendali qualcuno sta già mormorando della somiglianza di sua figlia con l'ex collega.
Per me un grande dolore, quello di essere separato forse per sempre dal mio stesso sangue.
La storia non è finita.