Alessia - Modena - Vari
CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Alessia
RIFERIMENTO INTERNET:
http://www.sbucciami.com/schede/alessia__20/
CITTA DELL'INCONTRO: Modena
NAZIONALITA': Romania (giudicata dalle sembianze, non chiesto)
ETA': 20 dichiarati nell'annuncio, non più di 21 a essere sospettosi.
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si
SERVIZI OFFERTI: Non chiesti
SERVIZI USUFRUITI: BJ, Straight
COMPENSO RICHIESTO: min 70 €
COMPENSO CONCORDATO: 70 €
DURATA DELL'INCONTRO: 25'
DESCRIZIONE FISICA: Alta 1,63~1,65, gambe lunghe e lisce, braccia sottili, microtette a coppa. Vita stretta, fianchi larghi grossomodo come le spalle; magra con muscolatura tonica ma non sportiva, capelli lunghi scuri, occhi credo scuri. Viso perfetto con mento a punta, poco espressivo specialmente coi capelli raccolti, sorride spesso in modo che mette a proprio agio.
ATTITUDINE: professionale, gentile
REPERIBILITA': per me ottima, per quelli che provavano mentre c'ero io meno.
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: campanelli alti e palazzo strano: c'è l'ascensore ma non ho capito come utilizzarlo.
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 34851767XX
LA MIA RECENSIONE:
La poverina era immeritatamente verso il fondo di una lunga lista, forse solo perché mi sembava troppo il mio tipo e temevo che finisse come poi è finita. Arriva il suo turno e mi risponde; non me l'aspettavo, tra wind richiamami ora, siamo spiacenti l'utente ha buttato la SIM nel cesso e squilli a vuoto quando sento rispondere il mio unico scopo diventa ricordarmi chi cazzo ho chiamato. Le domando solo conferma se è a Modena e lavora la domenica e la tariffa. Alla prima domanda risponde con l'indirizzo completo che dovrà ripetere altre due volte successivamente, causa sbadataggine del cliente; oggi lavora e una cosa normale costa 70 mentre un limite superiore (di spesa) non esiste. Chiedo appuntamento per due ore dopo, ok ma bisogna richiamare un quarto d'ora prima per dire che non è un bidone.
Arrivo nelle vicinanze, telefono per conferma e domando conferma del civico che ricordavo sbagliato rimonto sullo scooter e la raggiungo. Ritelefono per farmi aprire e lei mi fornisce indicazioni per suonare; sto lì almeno tre minuti per cercare di capire le sue indicazioni che alla fine erano semplici: andare al portone giusto e suonare il campanello!
Palazzo strano, un insieme di condomini tutti uguali tanto che non saprei tornare a quello corretto, ascensore con un sacco di pulsanti che non hanno alcun effetto e alla fine decido che per azionarlo ci vuole la chiave, forse era vero forse una scelta di comodo per non dover insistere ancora.
Il mio senso della pivacy è questo: se in tal frangente incontro una conoscente mi fermo a salutarla, le spiego dove vado e cerco di farla sentire in colpa perché è anche a causa sua che sto dilapidando denaro che non ho. Per chi invece fosse interessato la privacy è ottimale: tra bambini che giocano nel cortile e le mamme che chiaccherano, persone che salgono e scendono continuamente è impossibile non incontrare qualcuno nell'atrio, cosicché essendo abituati ad incontrare non noteranno la vostra presenza neppure quando evidenzierete l'occasionalità cercando avidamente l'apriportone per uscire e tutti belli rossi in viso.
Riesco finalmente a raggiungere la sua soglia, lei resta a metà tra il nascondersi e il mostrarsi come se volesse giocare ma anche togliere l'eventuale sospetto. Si presenta e mi invita a riporre casco e giaccone. E' vestita di una minigonna che si intravede sopra il perizoma (non il contrario) e scarpe professionali. Il tacco è una delle due cose che non mi piace su una ragazza (l'altra è il burka) e m'ero ripromesso di dirglielo ma già son riuscito a sbagliare due volte il civico nonostante lo avessi sin dal principio annotato giusto, pretendere che mi ricordassi anche questo sarebbe stato eccessivo. E ad ogni modo le scarpe salteranno via in un millisecondo assieme a tutto quanto il resto.
A meno di un metro dalla porta d'ingresso si trova quella della camera e mi invita ad entrare. Io entro e la guardo. Per me è perfetta, sembra finta, fatta a tavolino.
Le chiedo se sono sue le foto, lei me l'assicura. le spiego che non è un'accusa ma è molto più bella di come appare in foto e sono sorpreso. Sorride, crede che sia un complimento, al momento in parte lo era, adesso ho ricontrollato le foto e confermo decisamente: la prospettiva le ingrossa la coscia.
Dove finisce il cosiddetto vestito si diramano due gambe sottili ma non esili che vorrei restare ad ammirare ma lei vuole contrattare. Si siede sul letto, attende che mi accomodi pure io e proferisce "dimmi". Mi assale il terrore di aver sbagliato numero e preso appuntamento con la psicologa. La guardo ancora e mi rassereno: la psicologa è piacente ma veste in modo diverso.
Non ho richieste particolari, va bene una cosa normale, tutto coperto, purché non significhi che non vede l'ora di sbattermi fuori. Acconsente precisando che non potremo restare molto a lungo ma il necessario sì.
Ci spogliamo; io ovviamente impiego più tempo perché ho le scarpe coi lacci e lei nel frattempo prende un preservativo da non so quale cantuccio. Inizia ad accadere qualcosa che non va bene. Lei ha modi gentili, è premurosa e si muove con fare calmo ma per me è tutto troppo veloce. Il bananino è mezzo verde e mezzo giallo, lei decide che è giallo abbastanza per coprirlo anche perché ha preso l'impermeabile e le sta scomodo tenerlo in mano. Acconsento: a me la copertura calza meglio sul barzotto ma lei lo calza lasciando il prepuzio parzialmente sopra il glande; tento di rimediare ma il preservativo lo blocca. S'offre di prendere un altro preservativo, a me dispiace e dico che è lo stesso; in realtà confido che col movimento si sistemi da solo.
Inizia il BJ, impegnato, profondo, tutto con la bocca. Ciononostante il bananino non matura, direi che tende decisamente al verde. Il difetto di calzatura non si sta affatto rimediando e su gentile proposta di Alessia (che si chiama Alessia come io mi chiamo Lucio Domizio Enobarbo Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico) viene sostituito il calzino.
Riprende il BJ. Potrei descriveverlo ma credo di far miglior favore alla comunità lanciando un appello alle ragazze che leggono: il bananino non è una pompa a mano di quelle da tirar su l'acqua dai pozzi. Se i preliminari servono per eccitare non è che più pompi e più preliminano. L'insano risultato fu che la povera lavoratrice sudava e il bananino marciva. Complice un po' il fatto che nel frattempo io m'impegnavo a ravanare tra le sue gambe, trovando sicuramente nessuna resistenza ma per converso nessuna agevolazione: rimaneva inginocchiata con le coscie semichiuse come a dire che se vuoi ravanare metti "ravanata" in listino, o almeno questa è la mia interpretazione. A onor del giusto va anche detto che questa ragazza è proprio il mio ideale di bellezza femminile e forse più che scoparla avrei voluto restare a guardarla meglio. Mi rendo conto adesso mentre scrivo che l'ansia da prestazione può non esser stata solo mia ma anche di chi sente la necessità di svolgere bene il suo lavoro; la gentilezza non è mai mancata, i risultati in parte sì.
Faticosamente l'argano riesce a portare il carico non a livello ma perlomento a portata di braccio, cosicché si decide di introdurlo di peso. Si mette sopra a smorzacandela, io mi godo una visione che spero solo di sognare spesso ma quell'asino di sotto non prende tutta la necessaria consistenza che offre una sensazione convincente. Dopo un po' si cambia a pecorina. Quì una miglior visione del fisico che spero di aver compiutamente descritto, assieme alla possibilità di raggiungerne la maggior parte con le mani, migliora l'eccitazione e il bananino, già tanto sollecitato da acerbo, appena maturo cade.
Durante la vestizione mi viene offerto il bagno; osservo che non m'era stato offerto all'inizio quando sarebbe stato vantaggioso per lei e mi risponde che non è indispensabile facendolo coperto e che diversamente da VOI io non puzzavo

Nel social time all'osso (che poi non è che quello alla fine, dopo che hai scopato, aiuti a prender confidenza) mi dice che era a Parma due mesi fa.
Concludo con un detto toscano: chi spende po'o gode po'o. Ci sono caratteri che sono sempre pronti e cercano solo un buon porto, altri che devono scaldare i motori e abbisognano di un manovratore attento e sobrio. Da parte mia non son pentito: disponendo di modeste sostanze dovevo ben capire se Alessia ha delle potenzialità prima di spenderci un (per me) capitale.
Essendo novizio mi permetto anche una domanda: casomai dovessi ricascarci come debbo comportarmi per integrazioni, conferme o smentite alla presente? In carenza di risposta se sbaglio è colpa vostra.
A disposizione, tanto era dovuto.