premettendo che non tifo per nessuna delle squadre direttamente o indirettamente coinvolte, ricordo bene quegli anni e quelle "sviste" come le definiva agnelli.. il famoso rigore è solo un episodio e probabilmente anche piccolo dinnanzi ai gol annullati agli avversari della juve e alle regole del vantaggio che venivano applicate solo se i bianconeri segnavano mentre, in caso contrario, era punizione se non rigore.
tuttavia dire di agire con strumenti sbagliati, anche solo per difendersi, non rende un servizio al calcio, alla verità e alla stessa inter. se lo ha fatto una volta "per difendersi" allora può averlo fatto anche altre volte e, di certo, conosceva il sistema e taceva, divenendo anche complice per certi versi.
ma il punto non è questo. se dopo quasi 20 anni siamo ancora a parlare, e anzi a 40 anni dal totonero ancora se ne parla, a 60 anni aleggiano ancora i sospetti di doping, è evidente che non si è fatta giustizia. si è fatta una decimazione, colpito uno o pochi perché probabilmente in quel momento deboli, in un moto di ribellione, o più propriamente perché veniva chiesto a furor di popolo. e nello stesso tempo si è detto: questi sono tutti i cattivi mentre di là ci sono tutti i buoni e gli innocenti. cosa assolutamente non vera.
ci sono sentenze, è vero, ma perché si è indagato e arrivato ad un conclusione. cosa che non è stata fatta per altri illeciti e reati: intercettazioni, passaporti, pedinamenti. due pesi e due misure: giocatori e dirigenti del Chievo, ad esempio, potevano essere sanzionati e squalificati, i nerazzurri no.
la storia che facchetti e moratti siano stati agnellini è stata montata su ad arte, è evidente dalle lacune di tutto il procedimento e dalla scarsa imparzialità di chi ha gestito quella fase. forse è accaduto in buona fede, per mancanza di coraggio poiché avrebbe significato portare su squadre di media e bassa classifica tagliando fuori tutte le big. ma intanto è stato un errore che ha alimentato e continua ad alimentare sospetti.
in ogni caso non ci cambia nulla: il mio punto di vista vuole solo sottolineare come ci siano state disparità di trattamento e ci siano tutt'ora, poiché la "finanza creativa" nel calcio non la applica sono la juve: acquisti e plusvalenze sono sotto gli occhi di tutti.
su tangentopoli secondo me vale lo stesso discorso: si sono colpiti i leader principali e i partiti di riferimento creando poi tutti i danni che oggi stiamo vivendo.
come nel calcio si è fatto credere che i buoni fossero da una parte e i cattivi dall'altra quando poi nella realtà delle cose il modus operandi ero lo stesso per tutti e continua ad essere lo stesso, con altre forme e nomi. negli anni avvenire ne abbiamo avuto conferma, tra fondi che facevano mille giri e proprietà che non si capiva né si sapeva chi aveva lasciato a chi