Come ho detto, purtroppo fare questi discorsi si finisce in un ginepraio e appunto teneva proprio da conto tutto il discorso intavolato nel tuo intervento (e se non erro anche in altri passati) o di altri.Temo però che sia un discorso semplicistico che non tiene conto di un fattore decisamente cruciale che ho più volte evidenziato: la pletora di persone che queste donne mantengono nei loro paesi d'origine, intere famiglie che - se le ragazze cambiassero vita - tornerebbero a puzzarsi di fame. Come noto io frequento esclusivamente pay sudamericane di fascia "media" (quelle per intenderci con base rate da 100€ mezz'ora) e relativamente a queste posso parlare.
Magari per le ragazze dell'est d'agenzia o le italiane, che non sfornano un paio di figli a 13 anni con altrettanti consumatori abusivi d'ossigeno poi finiti al gabbio o morti sparati in una favela e che non si ritrovano a 25 anni a dover mantenere loro e una decina di altri consanguinei che nn fanno un cazzo, sarà diverso.
Ma in Brasile o in Colombia queste situazioni sono estremamente diffuse.
A quel punto con gli 800€ mese netti che le ragazze prenderebbero facendo l'estetista ci farebbero ben poco.
Detto questo per me il discorso non è per nulla semplicistico e anzi è ben chiaro e delineato, poi posso capire che possa urtare o far storcere il naso a chi la pensa in modo del tutto contrario. Però io ritengo che la responsabilità personale nel cambiare o no vita ci sia, altrettanto dico che le motivazioni che propendono a farlo o non farlo ribadisco che lo sanno solo loro e per altro nè io nè altri hanno nessun diritto di sindacare alcunché.
Però secondo il mio parere è che se vuoi fare una cosa nella vita la fai (nonostante le difficoltà e nonostante tutto e tutti), perché come ci sono loro che non tornerebbero mai alle loro vite difficili, ci sono tanti che fanno lo stesso percorso e non per forza poi intraprendono la stessa professione.
Anche perché se la scelta è "non tornare a puzzarsi di fame" e continuare a vendere il proprio corpo (prendo a spunto un punto da te toccato e tirato in ballo), libere e padrone di farlo e ribadisco NESSUN BIASIMO da parte mia, ma la scelta è chiara su cosa hanno scelto. Quindi perdonatemi se risulto insensibile (e ribadisco anche questo per la seconda volta) ma davvero non capisco chi ne fa discorsi umanitari stile rifugiati di guerra.
P.s. solo un appunto, conosco donne italiane e non che in nero alzano 9000€ al mese di unghie finte o lavoro di estetista porta a porta o a casa propria, quindi 800€ dipende. Aggiungo che ovviamente queste si fanno un culo quadruplo per portarli a casa, ma ci arrivano a quella cifra.
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